tag:blogger.com,1999:blog-63533814393485419382024-03-13T10:59:54.513-07:00Sardinya SotzialiSA DEFENZAhttp://www.blogger.com/profile/17278259506719410253noreply@blogger.comBlogger62125tag:blogger.com,1999:blog-6353381439348541938.post-60106825365659791532015-03-12T12:57:00.002-07:002015-03-12T12:57:31.384-07:00Ancora poco e viene giù tutto<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<b style="text-align: start;"><span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: x-large;">Ancora poco e viene giù tutto</span></b><br />
<b style="text-align: start;"><span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: x-large;"><br /></span></b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjVQNevss-51hTe6ocJqIREhzOsOuSg-mVHXKEvHfUR-IBiwHGvErPHWm51IaHcX3dkNrZ4FtOP6llXDxFGztyvMQA6JL12SsDE3aVBRrCXdH8VtoEAzNxGqz4v2honic0lgBRHHDbF29c/s1600/ob_5f27a2_cropped-elezioni-2013.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjVQNevss-51hTe6ocJqIREhzOsOuSg-mVHXKEvHfUR-IBiwHGvErPHWm51IaHcX3dkNrZ4FtOP6llXDxFGztyvMQA6JL12SsDE3aVBRrCXdH8VtoEAzNxGqz4v2honic0lgBRHHDbF29c/s1600/ob_5f27a2_cropped-elezioni-2013.jpg" /></a></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"> </span><a href="http://informare.over-blog.it/2015/03/ancora-poco-e-viene-giu-tutto.html" style="font-family: Verdana, sans-serif;">Gianni Fraschetti</a><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"> </span><br />
<br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">La crisi sta smascherando, giorno dopo giorno, un modello politico e sociale ma prima ancora culturale. Quello imposto dai vincitori della Seconda guerra mondiale, talmente artefatto e inadeguato da andare ovunque in frantumi di fronte al primo vento di burrasca.</span><br />
<br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Questa specie di democrazia liofilizzata che ci imposero allora con le armi, progettata e confezionata sotto vuoto, modello esportazione, nei piani alti di quegli organismi apolidi con i quali manipolano il mondo, sta gemendo e scricchiolando ovunque e quel poco che resta degli Stati nazione risulta totalmente inadeguato ed impotente di fronte alla complessità del momento storico che stiamo vivendo.</span><br />
<br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Il tessuto dei corpi sociali va perdendo rapidamente coesione e capacità di tenuta mentre il ceto politico e i cittadini sono oramai definitivamente separati e privi di collegamento. Con i primi chiusi, ma forse sarebbe meglio dire barricati nei loro palazzi, che tentano di escogitare qualcosa che almeno rallenti il crollo definitivo che percepiscono imminente, e i secondi che ribollono nella e della loro rabbia e disperazione come tonni impazziti nella camera della morte e cercano di dare a tale furore almeno una qualche comprensibile forma organica che permetta almeno l'illusione di contare qualcosa.</span><br />
<br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Oggi comprendiamo appieno, anche se non lo vogliamo ammettere, che siamo un paese sconfitto, privo di autonoma volontà, di capacità decisionale e quindi di sovranità. Scontiamo ancora un trattato di pace che ci ha resi schiavi e ci ha agganciato d'imperio ad altri trattati, la NATO e quelli europei per dirne due, che ci hanno poi privato di tutto.</span><br />
<br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Solo per parlare di economia e di denaro, a partire dal 1992, spariscono ogni anno dalla circolazione circa 30 miliardi di euro, necessari a sostenere gli impegni di Maastricht. Sono andati alle banche, straniere e italiane. Una voragine. Negli ultimi vent’anni, gli italiani hanno versato 620 miliardi di tasse superiori all’ammontare della spesa dello Stato.</span><br />
<br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Ovvero 620 miliardi di “avanzo primario”, il saldo attivo benedetto da tutti gli economisti mainstream e dai loro politici di riferimento, ossia i gestori della crisi e i becchini della catastrofe nazionale che si va spalancando giorno per giorno, davanti ai nostri occhi: paura, disoccupazione, precarietà, aziende che chiudono, licenziamenti, servizi vitali tagliati.</span><br />
<br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Questi denari sono scomparsi dai cicli economici nazionali. Volatilizzati. fagocitati dal sistema bancario e quale era il fine ultimo di tanto sadismo? Entrare nei parametri di Maastricht e stare dentro l’Eurozona. Ma, nonostante l’immane sforzo e il sangue che ci hanno cavato a forza, il debito pubblico non ha fatto che crescere, passando da 958 milioni a 2 miliardi di euro.</span><br />
<br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">È evidente che non funziona così e che mentono sapendo di mentire, è tempo quindi di iniziare a disintossicarci dal lavaggio del cervello cui siamo stati sottoposti, da quanto ci è stato inculcato durante questi settanta anni e di disabituarci a parole d'ordine, schemi e rituali tristi e obsoleti cui solo politici e giornalisti restano disperatamente aggrappati.</span><br />
<br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Insieme a quel mondo di parassiti che ruota intorno a loro, nell'illusione di trarne un briciolo di sicurezza per poter prendere sonno la sera e che il presente che vivono da svegli sia solo un incubo dal quale, prima o poi, si sveglieranno. Come poveri struzzi che cacciano la testa sotto la sabbia, i custodi del vecchio ordine non vogliono vedere le geometrie perfette della colossale tempesta che è in preparazione e il nesso tra le varie crisi del nostro tempo: dell’economia, del clima, delle democrazie.</span><br />
<br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Crisi che sono intimamente collegate e stanno per riunirsi tra loro e con i fenomeni locali (qui da noi crisi istituzionale e costituzionale) per dare luogo al più devastante tsunami che la storia del pianeta ricordi. Quando scrissi "Caput Mundi" pensavo di anticipare la realtà ma mai avrei supposto che i fatti la avrebbero superata di gran lunga.</span><br />
<br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">La democrazia rappresentativa è un palazzo dalle fondamenta talmente ammalorate che al primo soffio di vento inevitabilmente collasserà, ripiegandosi su se stesso. Tra governanti e governati oramai c’è un deserto impraticabile mentre la Storia, spietata e inesorabile, si ripete beffarda e si ripresenta a consegnarci il conto.</span><br />
<br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Un conto che purtroppo è lungo e salato. I vincitori di allora fecero male i loro calcoli nell'edificare il mostro in disfacimento che abbiamo sotto gli occhi e non ci sarà di grande aiuto non guardare e volgere gli occhi altrove, in cerca di improbabili soluzioni, turandoci anche le orecchie per non udire i sinistri scricchiolii che precedono il crollo.</span><br />
<br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">L'imbuto nel quale siamo caduti, o meglio, nel quale siamo stati precipitati, porta direttamente al caos totale e a una sola soluzione ma ci vorrà altro tempo e tanta sofferenza per arrivarci. Adesso siamo ancora nella fase della beata illusione che qualcosa ci salverà. Quella della "luce in fondo al tunnel", di "supermario" e di Pittibimbo. Per alcuni, troppi, la fase della democrazia diretta, dell'uno conta uno.</span><br />
<br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Passerà anche questo momento e la nostra condizione peggiorerà ancora, mentre la vite della crisi penetrerà a fondo nelle nostre carni straziandole. Quando sarà arrivata alla fine e inizierà a intaccare l'osso il dolore diverrà allora insopportabile e pregheremo Dio in tutti i modi e in ginocchio, perchè qualcuno ci liberi da questo tormento inaudito, perchè la partitocrazia trovi alfine la sua drammatica fine, l'unica che si merita e perchè questo triste periodo abbia termine.</span><br />
<br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">E con esso tutto il suo carrozzone logistico di giornalismo pilotato, di nani, ruffiani, ladri e puttane. E tanto per essere chiari, il carrozzone è patrimonio comune di tutto l'arco parlamentare, come la resistenza. Simul stabunt simul cadent, senza sconti o abbuoni. A quel punto, quando il palazzo verrà giù, perchè verrà giù, farà chi vorrà fare, e vincerà chi vorrà vincere.</span><br />
<br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Dovremo demolire ciò che resterà dal crollo, pulire dalle macerie e ricominciare. Sperimentando, provando e sfatando i tabù, primo fra tutti quello che la forza del numero porta con sè la ragione per il solo fatto di essere maggioritario. Non è così, come abbiamo sperimentato in questi 70 anni e perlomeno finché permarrà la regola matematica della prevalenza del cretino.</span><br />
<br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Viviamo immersi in un contesto sociale dove sono stati banditi i valori caratteristici dell’essere umano: la lealtà, il valore, la dignità, l’orgoglio, il coraggio e anche l'intelligenza. Tutte qualità superflue, anzi dannose, per il mondo globalizzato delle formiche, dove il livellamento verso il basso è continuo e spietato, nella ricerca spasmodico di un tipo umano ( se ancora si può definire così) passivo, spersonalizzato, gregario e privo di qualsiasi attributo tipico della nostra specie.</span><br />
<br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Ad oggi uno vale uno vuol dire questo e quindi non è praticabile. Lo sarà alla fine, quando avremo cambiato tutto e sarà una società diversa, modificata radicalmente e profondamente nei presupposti e nel fine ultimo. Una Comunità di "pares". Una società di uomini ove tutti. indistintamente, godranno degli stessi diritti e avranno gli stessi doveri.</span><br />
<br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Allora si potrà dire uno vale uno, ma non oggi. Non con la prevalenza del cretino ancora a piede libero e perennemente in agguato. Lo scempio rappresentato dalla democrazia rappresentativa ha esautorato l'individuo di ogni libertà, prima fra tutte quella di potere scegliere e di decidere cosa fare della propria vita.</span><br />
<br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">In sostanza si sono presi la nostra essenza umana, la nostra anima verrebbe da dire, in cambio di una illusione e di quell'atto ridicolo e demenziale che è il voto, almeno come è congegnato oggi. Una delega, peraltro in bianco, senza alcun vincolo per il delegato. Una truffa. L’eterna allegoria del gatto, della volpe e di Pinocchio.</span><br />
<br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Un po' di tempo fa Barbara Spinelli, su Repubblica, dopo una serie di notevoli acrobazie verbali, giunge alla conclusione che si deve tornare all'Agora' di Atene e all'Azione Popolare di Roma antica. Una ammissione sconcertante, da quella persona e da quel giornale. Evidentemente nell’organo ufficiale del buon governo illuminato avvertono il terreno tremare sotto i loro piedi. Adesso è solo un senso di insicurezza indefinito, una paura sottile e senza nome ma credo proprio che nei prossimi mesi diverrà terrore puro. Perché succederanno cose da pazzi.</span>
</div>
SA DEFENZAhttp://www.blogger.com/profile/17278259506719410253noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6353381439348541938.post-44689398487943787862014-01-25T05:40:00.000-08:002014-01-25T05:40:10.633-08:00LE FAMIGLIE IN GRECIA STANNO SEMPRE PEGGIO: CIBO, VESTIARIO, CASA ANNIENTATI DALLA TROIKA.<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<h1 class="rosso" style="color: #c61d23; font-size: 20px; margin: 0px 0px 5px; padding: 0px;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">LE FAMIGLIE IN GRECIA STANNO SEMPRE PEGGIO: CIBO, VESTIARIO, CASA ANNIENTATI DALLA TROIKA.</span></h1>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhcY1KTlLVEdZrfX1O5C-P6PZjsD_4Lhd9AloJ4woYzOc_Ap253ilP707FcyqOrW2R8EKR6thrCVZszhrlQFtUWQZMAaawk871-43WgfXa6oPyHVJm3xxA5A8pkdeNXj3ibMmqUL_qjlRk/s1600/310x0_1388855639943_frutta_e_verdura_gratis_atene.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhcY1KTlLVEdZrfX1O5C-P6PZjsD_4Lhd9AloJ4woYzOc_Ap253ilP707FcyqOrW2R8EKR6thrCVZszhrlQFtUWQZMAaawk871-43WgfXa6oPyHVJm3xxA5A8pkdeNXj3ibMmqUL_qjlRk/s1600/310x0_1388855639943_frutta_e_verdura_gratis_atene.jpg" /></a></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">ATENE - La situazione economica delle famiglie greche continua a peggiorare a vista d'occhio secondo una ricerca condotta dall'Istituto per le Piccole Imprese della Confederazione Generale Professionisti, Commercianti e Artigiani ellenici (Ime-Gsevee). Si tratta della ricerca annuale della centrale sindacale su un campione di 1.207 nuclei familiari rappresentativi a livello nazionale condotta in collaborazione con la societa' Marc lo scorso dicembre allo scopo di registrare le ripercussioni della crisi economica sulle famiglie greche.</span></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Dalla ricerca e' emerso che una famiglia su tre teme di perdere la propria casa a causa dei debiti accumulati, mentre gran parte della popolazione dichiara di non essere in grado di soddisfare i propri impegni finanziari. Nello stesso tempo, 1,4 milioni di famiglie hanno almeno un disoccupato in casa e di loro solo un 9,8% riceve il sussidio di disoccupazione, mentre oltre un milione di greci non hanno alcuna garanzia per il loro lavoro.</span></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Il 44,3% dei nuclei familiari risulta indebitato con le banche mentre un greco su 10 si e' visto sinora costretto a vendere parte della sua proprieta' per riuscire a sopravvivere alla crisi. Inoltre si teme che le recenti misure di austerita' che riguardano, tra l'altro, la tassa sugli immobili e il sequestro dei depositi bancari in caso di mancato pagamento delle tasse, creeranno ulteriori difficolta' per le famiglie greche.</span></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Il 94,6% delle famiglie, secondo la ricerca, ha subito una riduzione media del 39,47% del proprio reddito dal 2010 sino ad oggi, con la Regione dell'Attica in prima posizione, mentre il principale reddito di gran parte delle famiglie (48,6%) proviene dalle pensioni.</span></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">La situazione si presenta ancora piu' drammatica per quanto riguarda il settore dei beni di consumo. Il 63,7% delle famiglie dichiara di aver ridotto le spese per l'alimentazione, il 90,3% ha tagliato le spese per il vestiario e il 90% ha limitato quelle per i ristoranti, i locali ed il cinema. Il 75% delle famiglie ha ridotto anche le spese per il riscaldamento e il 36,5% ammette che ormai acquista solo prodotti di qualita' inferiore. </span></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Fonte notizia: Ansa.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi1uNDLiUpMS6VgtzG1ycJb-eZNM0fQQe5WG6f06PGLcyJa8joxEiMAV67ZXYGXyWSTTZs2yePqu53z_GfXVXYmvop3Y9PitvDQ4NnbpU4r7pQfGJezdD6b-DnhcsUGyHm9F-WMmeWX2og/s1600/grecia10.jpg_415368877.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi1uNDLiUpMS6VgtzG1ycJb-eZNM0fQQe5WG6f06PGLcyJa8joxEiMAV67ZXYGXyWSTTZs2yePqu53z_GfXVXYmvop3Y9PitvDQ4NnbpU4r7pQfGJezdD6b-DnhcsUGyHm9F-WMmeWX2og/s1600/grecia10.jpg_415368877.jpg" /></a></div>
<div style="color: #333333;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
</div>
SA DEFENZAhttp://www.blogger.com/profile/17278259506719410253noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6353381439348541938.post-42725044689866473822014-01-13T03:40:00.003-08:002014-01-13T03:44:35.186-08:00Altro di cui preoccuparsi in Europa: La disastrosa conseguenza della moria di api per l’Europa<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
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<span style="color: red; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;"><b>Altro di cui preoccuparsi in Europa: La disastrosa conseguenza della moria di api per l’Europa</b></span><br />
<span style="color: red; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;"><b><br /></b></span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEik1_ZnbRuEN7y-p-fLqZaXXe8FESSRHW0ttH1Xk-N6vh_ydFDzvJ2GE1TB48A8eIFqhsNGShypmIadphNGYRqsbNsbo9D6VC-MsXiG1Ye77I4S6aEoH0L5j8IqzLaD2-8qesu3aNBFl5A/s1600/167711042-e1389287354524.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEik1_ZnbRuEN7y-p-fLqZaXXe8FESSRHW0ttH1Xk-N6vh_ydFDzvJ2GE1TB48A8eIFqhsNGShypmIadphNGYRqsbNsbo9D6VC-MsXiG1Ye77I4S6aEoH0L5j8IqzLaD2-8qesu3aNBFl5A/s1600/167711042-e1389287354524.jpg" height="360" width="640" /></a></div>
<span style="color: red; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;"><b><br /></b></span>
<span style="color: red; font-family: Verdana, sans-serif;"><b><a href="http://qz.com/165310/something-else-for-europe-to-worry-about-the-disastrous-consequences-of-a-huge-bee-deficit/">Quartz</a></b></span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span>
<span class="" style="background-color: white; color: red; font-family: PTSerif, Georgia, serif; font-size: 14px; line-height: 16px; text-decoration: none; white-space: nowrap;"><a href="http://qz.com/author/twoodyqz/" style="background-color: white; font-family: PTSerif, Georgia, serif; font-size: 14px; line-height: 16px; text-decoration: none; white-space: nowrap;">Todd Woody</a></span><br />
<br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Si è parlato a lungo della grande moria di apiche ha colpito Stati Uniti ed Europa, una carenza che si temeva potesse minacciare varie colture che dipendono da loro come impollinatori. Ora, alcune ricerche hanno messo in numeri quanto dannoso sia il deficit di questi insetti per il territorio europeo. E i risultati sono allarmanti, a dir poco.</span></div>
</div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; margin-left: 1em; margin-right: 1em;"></span><br />
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><br /></span></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; margin-left: 1em; margin-right: 1em;">
<a href="http://www.plosone.org/article/info%3Adoi%2F10.1371%2Fjournal.pone.0082996" style="border: none; color: #005689; text-decoration: none;" target="_blank">Nello studio su 41 Paesi</a>, i ricercatori hanno scoperto che tra il 2005 e il 2010 la domanda per i cosiddetti “servizi impollinatori” è cresciuta quasi cinque volte più velocemente rispetto alla concreta fornitura consentita attualmente dalle api. Nel Regno Unito i ricercatori stimano che ora ci siano sufficienti alveari solo per soddisfare un quarto della domanda. In generale, in Europa, possono soddisfare solo il 25% al 50%. Nel complesso, quasi la metà dei Paesi studiati accusano un deficit di api.</span>
<br />
<div style="text-align: left;">
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjVwwDLfevUGMoviER4a4FUqBh29iHuRNVu5OciwizXni5HSI07ktYjGlqrhnnHAi2GdNwmqZBnB8V9-oz2hjiEAUaWd6a1dWy3tHkzzhYwVpg4_2b30h6fmKg4SORFqD0x3aFwHkKQVcU/s1600/bee_deficit.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjVwwDLfevUGMoviER4a4FUqBh29iHuRNVu5OciwizXni5HSI07ktYjGlqrhnnHAi2GdNwmqZBnB8V9-oz2hjiEAUaWd6a1dWy3tHkzzhYwVpg4_2b30h6fmKg4SORFqD0x3aFwHkKQVcU/s1600/bee_deficit.jpg" /></a></div>
<br /></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Secondo il ricercatore Simon Potts dell’Università di Reading nel Regno Unito, “siamo di fronte ad una catastrofe che ci attende nei prossimi anni se non agiamo ora” (<a href="http://www.theguardian.com/environment/2014/jan/08/uk-food-security-honeybees" style="border: none; color: #005689; text-decoration: none;" target="_blank"><em>The Guardian</em></a>).</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Una catastrofe per ora evitata grazie all’attività degli “impollinatori selvatici” – bombi, sirfidi ed altre specie. Questa è la buona notizia. La cattiva notizia è che gli scienziati hanno pochi dati concreti sul numero di api selvatiche e suòle loro abitudini di impollinatori. Peggio ancora, le api selvatiche potrebbero essere altrettanto a rischio.
</span><br />
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Secondo i ricercatori, “recenti studi hanno dimostrato cali diffusi nella diversità degli impollinatori selvatici in gran parte dell’Europa a causa dell’intensificazione dell’agricoltura, il degrado degli habitat, la diffusione di malattie e parassiti ed il cambiamento climatico”.</span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Anche se gli scienziati ritengono che il collasso globale delle popolazioni di api negli ultimi 7 anni sia dovuto ad <a href="http://qz.com/161512/a-new-suspect-in-bee-deaths-the-us-government/" style="border: none; color: #005689; text-decoration: none;" target="_blank">esposizione ai pesticidi</a> e malattie varie, questa non è l’unica causa. Anche se le api stanno scomparendo, la quantità di terra convertite ad uso agricolo è aumentato vertiginosamente. Nel complesso, la quantità di terreni agricoli dedicati alle colture che dipendono da api è aumentato del 300% dal 1961. Questo è in parte il risultato del boom dell’utilizzo di biocarburanti a partire dal passato decennio.</span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Gli agricoltori hanno utilizzato la pianta di mais, la colza ed altre colture che fungono da base per l’etanolo ed il biodiesel per sostituire i combustibili fossili. Ma visto che gli agricoltori ripuliscono la terra per coltivare queste colture, così facendo eliminano molti dei fiori selvatici ed altre piante il cui polline serve alle api per alimentare gli alveari. Gli studi hanno dimostrato che indeboliti dalla mancanza di cibo, le api diventano maggiormente sensibili a malattie ed all’avvelenamento da pesticida. Il che contribuisce al problema noto come <em>Colony Collapse Disorder</em>, dove interi alveari improvvisamente deperiscono.</span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Secondo i ricercatori il futuro delle api e della loro impollinazione dipende direttamente dalle colture alimentari e, in parte, da quanta terra continuerà ad essere riservata per la produzione di biocarburanti.</span></div>
<br /></div>
SA DEFENZAhttp://www.blogger.com/profile/17278259506719410253noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6353381439348541938.post-33647406352779954412013-10-18T06:07:00.001-07:002013-10-18T06:07:06.084-07:00L’Olocausto americano<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<br />
<span class="titre_pp" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: 30px; font-weight: bold;">L’Olocausto americano</span><br />
</div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br style="background-color: white;" /></span>
<table align="center" border="0" cellpadding="0" cellspacing="5" style="background-color: white; height: 150px;"><tbody>
<tr><td align="center" valign="bottom"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><img border="0" src="http://tlaxcala-int.org/upload/aut_3207.jpg" height="150" /></span></td><td align="center" valign="bottom"></td><td align="center" valign="bottom"></td></tr>
<tr><td align="center" colspan="3"><span class="auteur" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: 16px; font-weight: bold; text-align: justify;">Coordinadora Simón Bolívar </span></td></tr>
<tr><td align="center" colspan="3"><span class="trad" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">Tradotto da <b> <a href="http://tlaxcala-int.org/biographie.asp?ref_aut=3001&lg_pp=it" style="text-decoration: none;"><span style="color: red;">Francesco Giannatiempo</span></a></b></span></td></tr>
</tbody></table>
<div style="background-color: white;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<br />
<div align="justify">
<span class="texte1" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: 16px;"></span><br />
<div style="font-size: 18px; font-style: italic; margin-left: 40px; margin-right: 40px;">
<span class="texte1" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: 16px;"><span style="color: black;"><i>Per un presente di lotta radicato in un movimento per la difesa della causa amerindia (indigenismo) degno e combattivo contro l’ingiustizia, in fratellanza con gli afro-discendenti e con i meticci.</i></span> <span style="color: black;"><i>Un’identità nella lotta per una società senza sfruttatori; un’identità senza esclusioni divisioniste né misticismi artificiali paralizzanti; senza manipolazioni dello pseudo-indigenismo made in USAID-UE - tanto compiacente alla genuflessione e al divisionismo neo-razzista dell’ambito popolare quanto funzionale al Grande Capitale. Alla vigilia del 12 Ottobre, abbiamo cominciato a ripensare la nostra identità con un fulcro unitario nella lotta per la giustizia sociale per tutte e tutti.</i></span></span><br />
<span class="texte1" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: 16px;"><span style="color: black;"><i><br /></i></span></span></div>
<span class="texte1" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: 16px;">
<div style="page-break-inside: avoid; text-align: center;">
<span style="color: black;"><i><img alt="" src="http://coordinadorasimonbolivar.files.wordpress.com/2013/10/12-oct.jpg?w=450&h=246" /></i></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="page-break-inside: avoid; widows: 136;">
</div>
<div align="JUSTIFY" style="page-break-inside: avoid; widows: 136;">
<span style="color: black;">Da piccoli, per molte generazioni, ci hanno insegnato a celebrare il </span><span style="color: black;"><b>12 Ottobre</b></span><span style="color: black;"> come </span><span style="color: black;"><b>“Il Giorno della Razza”</b></span><span style="color: black;">… Questa distorsione della storia è solamente un dato in più di tante altre menzogne che ci hanno fatto ripetere fino a ritenerle vere. </span><span style="color: black;">All’inizio, questa celebrazione venne imposta a ferro e fuoco. </span><span style="color: black;">Fu imposta dal genocida conquistatore così come la sua lingua, le sue religioni, le sue credenze, il suo sistema politico ed economico, la sua cultura… attraverso lo sterminio sistematico di 70 milioni di nostri avi che vennero assassinati in molti modi, con il proposito di strappare loro la propria terra, spogliarli dei propri diritti ancestrali e, molte volte, addirittura per il solo piacere di vederli soffrire – come si può apprezzare in uno dei numerosi racconti di </span><span style="color: black;"><b>Fray Bartolomé de las Casas</b></span><span style="color: black;"> (Siviglia, 24 agosto del 1474 o 1484 – Madrid, 17 luglio del 1566) che fu un “encomendero” spagnolo [</span><span style="color: black;"><i>colonizzatore a cui veniva concessa un’ “encomienda”, ovvero l’assegnazione di un gruppo di indios a un colono, NdT</i></span><span style="color: black;">] e poi frate domenicano, cronista, filosofo, teologo, giurista, </span><span style="color: black;"><b>«Procuratore o protettore universale di tutti gli indios delle Indie»</b></span><span style="color: black;">, ed è considerato uno dei fondatori del diritto internazionale moderno, un grande protettore degli indios e precursore dei diritti umani:</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="page-break-inside: avoid; widows: 136;">
<blockquote>
<div style="page-break-inside: avoid;">
<span style="color: black;">“<i><b>Una volta ho visto che, mentre quattro o cinque capi e persone importanti bruciavano sulle graticole (e credo anche che c’erano due o tre coppie di graticole dove altri stavano bruciando), siccome si lamentavano con grandi grida e facevano pena al capitano o gli impedivano di dormire, lui ordinò che venissero soffocati; la guardia, che era peggio del boia che li bruciava (e so come si chiamava; conobbi persino i suoi parenti a Siviglia), non volle soffocarli: con le proprie mani, prima gli mise in bocca dei bastoni di legno affinchè non facessero rumore, e poi attizzò il fuoco fino a che potessero morire arsi lentamente come lui desiderava”.</b></i></span></div>
</blockquote>
<div style="page-break-inside: avoid;">
<span style="color: black;"><i><b></b></i></span></div>
<div>
<span style="color: black;"><span style="color: black;">La nostra vera storia è riempita di questi racconti crudeli, di violazioni, torture, mutilazioni e umiliazioni atroci che, con l’oblio della distanza temporale, oggi ci sembrano incredibili, sebbene non lontani dall’attuale realtà mondiale, dove l’impero – <strong>adesso statunitense</strong> – applica </span><strong><span style="color: black;">le stesse tattiche di conquista, con strumenti moderni</span></strong><span style="color: black;"> (droni, missili, bombe, armi chimiche). Molti di questi eventi sanguinari non vennero mai registrati e molti altri vennero</span><span style="color: black;">giustificati con</span><span style="color: black;"> le scuse più ironiche che si possano immaginare, includendo persino </span><span style="color: black;">“<strong>Dio</strong>”</span><span style="color: black;">. E attualmente si invade con la scusa della </span><span style="color: black;">“<strong>Democrazia</strong>”</span><span style="color: black;"> o si uccide contro il “<strong>Terrorismo</strong>”.</span></span></div>
<span style="color: black;"></span><br />
<div>
<span style="color: black;"><span style="color: black;">Tale processo di conquista</span><span style="color: black;">, con l’aiuto della scienza, della tecnica e della tecnologia attuale, </span><span style="color: black;">si è raffinato a livelli sorprendenti, </span><span style="color: black;">in cui</span><span style="color: black;"> il dominato neanche si rende conto</span><span style="color: black;"> della propria condizione, ma addirittura arriva </span><span style="color: black;">fino alla difesa di chi lo sottomette</span><span style="color: black;"> </span><span style="color: black;">mentalmente; viene </span><span style="color: black;">preparato</span><span style="color: black;">(“educato”) a segnalare, condannare, fino ad attaccare chi pretende di liberarlo o a lottare contro l’imperialismo e i suoi nuovi metodi – molte volte fatti “Legge”.</span></span></div>
<span style="color: black;">
<div>
</div>
<div>
<span style="color: black;">Malgrado tanti secoli di dominazione - prima fisica e ora mentale – nel </span><span style="color: black;"><b>Popolo Povero</b></span><span style="color: black;"> è sempre sopravvissuto il </span><span style="color: black;"><b>sangue ribelle</b></span><span style="color: black;"><b>, combattivo e libertario</b></span><span style="color: black;"> dei nostri antenati, amanti della libertà e della natura, indomabili di fronte all’ingiustizia e, soprattutto, disposti a vendicare i propri morti. Questa fiamma è stata trasmessa di generazione in generazione, attraverso il racconto orale e scritto, e soprattutto con l’</span><span style="color: black;"><b>esempio della lotta</b>.</span><br />
<span style="color: black;"><br /></span></div>
<span style="color: black;"><b>In Venezuela</b></span><span style="color: black;"> dobbiamo fare sforzi per riscattarci dall’oblio, dalla censura imperialista e borghese, dall’alienazione come maniera di schiavitù mentale, e diffondere alle nuove generazioni la </span><span style="color: black;"><b>nostra vera storia di resistenza</b></span><span style="color: black;">.</span><span lang="es-ES"><br /></span></span><br />
<div style="page-break-inside: avoid;">
<span style="color: black;"><img align="left" alt="" src="http://familiamelendez.org/sitebuildercontent/sitebuilderpictures/Guaicaipuro.jpg" hspace="10" vspace="10" />Devono divenire familiari e tornare ad affiorare nella nostra identità culturale i nomi dei nostri guerrieri indigeni, i nostri Caciques, tali come furono: </span><span style="color: black;"><b>Aramaipuro, Arichuna, Baruta, Catia, Caricuao, Cayaurima, Chacao, Chacumbele, Chicuramay, Cuaicurián, Conopaima, Guaicaipuro, Guaicamacuto, Guaratarí, Queipa, Mamacurri, Guarauguta, Manaure, Mara, Maracay, Meregote, Murachí, Naiquatá, Paisana, Paramacay, Paramaconi, Pariata, Maiquetía, Prepocunate, Sorocaima , Tamanaco, Terepaima, Tiuna, Yaracuy, Yare, Yavire, Paramaiboa, Pariaguán y Yoraco.</b></span><br />
<span style="color: black;"><b><br /></b></span></div>
<div style="page-break-inside: avoid;">
<span style="color: black;">Nell’affanno di preservare la nostra memoria collettiva e storica, di mantenere accesa la rivolta latinoamericana dinnanzi all’invasore e, soprattutto, di costruire una società con una giustizia vera e con le libertà paritarie per tutti</span><span style="color: black;">, la </span><span style="color: black;"><b>Coordinadora Simón Bolívar</b></span><span style="color: black;">, propone di celebrare l’ </span><span style="color: black;"><b>11 Ottobre</b></span><span style="color: black;"> come l’ </span><span style="color: black;"><i><b>“Ultimo Giorno d’America”</b></i></span><span style="color: black;"><i>;</i></span><span style="color: black;"> commemorare il </span><span style="color: black;"><b>12 ottobre</b></span><span style="color: black;"> come l’ </span><span style="color: black;"><i><b>“Inizio dell’ Olocausto Americano” (o dell’ inizio dell’ “Invasione Europea dell’ America”)</b></i></span><span style="color: black;">; e il </span><span style="color: black;"><b>13 Ottobre</b></span><span style="color: black;"> come l’ </span><span style="color: black;"><i><b>“Inizio della Resistenza Anti-imperialista in America”.</b></i></span><br />
<span style="color: black;"><i><b><br /></b></i></span></div>
<div style="page-break-inside: avoid;">
<span style="color: black;"><b>In Onore di Sabino Romero e a tanti altri fratelli che sono morti per mano del tuttora conquistatore,</b></span></div>
<div style="page-break-inside: avoid;">
<span style="color: black;"><b>Dal Venezuela, Terra di Liberatori, a 521 anni dall’inizio della Resistenza anti-imperialista in America, e a 203 anni dall’inizio della Nostra Indipendenza,</b></span></div>
<div style="page-break-inside: avoid;">
<span style="color: black;"><span lang="es-ES"><b>Coordinadora “Simón Bolívar”</b></span></span></div>
<div style="page-break-inside: avoid;">
<span style="color: black;"><i><b>Libertaria, Rivoluzionaria, Solidale, Indigenista, Popolare y Socialista.</b></i></span><br />
<span style="color: black;"><i><b><br /></b></i></span></div>
<div style="page-break-inside: avoid; text-align: center;">
<i><b><img alt="" src="http://coordinadorasimonbolivar.files.wordpress.com/2013/09/logo.jpg?w=401&h=300" /></b></i></div>
<div align="center" style="font-size: 12px; font-weight: bold;">
<span style="color: red;">“<span style="font-size: 9pt;"><b>Nè guerra tra i popoli, nè pace tra le classi”</b></span></span></div>
</div>
</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span>
<hr color="#D3B09A" height="1" />
<span class="envoi" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: 11px; margin: 0px; text-align: center;"><br />Per concessione di <a href="http://tlaxcala-int.org/default.asp" style="text-decoration: none;" target="_blank"><span style="color: red;">Tlaxcala</span></a><br />Fonte: <a href="http://coordinadorasimonbolivar.wordpress.com/2013/10/11/el-holocausto-americano-escrito-por-la-coordinadora-simon-bolivar/" style="text-decoration: none;" target="_blank"><span style="color: red;">http://coordinadorasimonbolivar.wordpress.com/2013/10/11/el-holocausto-americano-escrito-por-la-coordinadora-simon-bolivar/</span></a><br />Data dell'articolo originale: 11/10/2013<br />URL dell'articolo: <span style="color: red;"><a href="http://www.tlaxcala-int.org/article.asp?reference=10737" style="text-decoration: none;">http://www.tlaxcala-int.org/article.asp?reference=10737</a> </span></span><br />
</div>
</div>
SA DEFENZAhttp://www.blogger.com/profile/17278259506719410253noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6353381439348541938.post-50568806450385952672013-10-05T06:22:00.005-07:002013-10-05T06:24:03.378-07:00NUOVE REGOLE USDA SEMPRE MENO SICURE, SI SORVOLA SU FECI NASCOSTE , PUS , BATTERI E VARECHINA SUL POLLAME CONVENZIONALE... SI SALVI CHI PUO'<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<span style="color: red; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;"><span style="line-height: 27px;"><b><i>NUOVE REGOLE USDA SEMPRE MENO SICURE, SI SORVOLA SU FECI NASCOSTE , PUS , BATTERI E VARECHINA SUL POLLAME CONVENZIONALE... </i></b></span></span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="line-height: 27px;"><b><br /></b></span></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="line-height: 27px;"><b>AIUTO, SI SALVI CHI PUO'</b></span></span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjov6_jorlDrXHo45DAOUBQrd6bSe6F-G52PiGv4PEdTs3wzckb4QWGyTm0XQvqVDKQB4nu3NO0h0gCPUGC6ogJIIJt3BT_srRIyO5R6ifJBKLLiudg6QC8Iute4MFmjbLc-BLrhmtFhK0/s1600/Two-Raw-Chickens.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjov6_jorlDrXHo45DAOUBQrd6bSe6F-G52PiGv4PEdTs3wzckb4QWGyTm0XQvqVDKQB4nu3NO0h0gCPUGC6ogJIIJt3BT_srRIyO5R6ifJBKLLiudg6QC8Iute4MFmjbLc-BLrhmtFhK0/s1600/Two-Raw-Chickens.jpg" /></a></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="line-height: 27px;"><b><a href="http://www.naturalnews.com/042274_conventional_poultry_food_contamination_USDA.html#">naturalnews.com</a></b></span></span><br />
<strong style="background-color: white; font-family: Verdana, sans-serif; line-height: 27px;">Con i nuovi trattati per gli scambi commerciali USA-Europa, le loro norme diventeranno le nostre norme?</strong><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="background-color: white; line-height: 1.47em;"><br />Il Dipartimento per l’Agricoltura degli Stati Uniti (USDA), sta cercando di far passare un nuovo regolamento <em>più moderno</em> per la produzione del pollame che permetterebbe di eliminare un bel numero di ispettori dell’USDA e velocizzerebbe i processi di produzione dell’industria alimentare. Eliminerebbe anche le attuali protezioni, per quanto misere già siano, permettendo che nella carne di pollo e di tacchino siano tollerate percentuali maggiori (e occulte) di feci, pus, batteri ed inquinanti chimici.<br /><br />Benché negli Stati Uniti i tassi di salmonella riscontrati nelle carni e nel pollame sono calati sensibilmente anno dopo anno, il numero annuo di persone infettate è rimasto praticamente stazionario. La principale ragione di questa anomalia statistica sembra consistere nel fatto che i metodi autorizzati attualmente dalla USDA per le carni ed il pollame siano totalmente inadeguati e datati e quindi inadatti a rilevare componenti contaminanti provenienti da allevamenti ed industria.<br /><br />Ma un nuovo gruppo di direttive proposte dalla USDA renderà la situazione ancora peggiore, permettendo alle aziende non solo di effettuare le analisi in proprio ma anche di usare componenti chimici ancora più aggressivi, per poter trattare le carni avariate prima di rifilarle a noi consumatori.<br /><br />Queste sì che sono buone notizie per l’industria del pollame: grazie ai compari nell’USDA taglierà i costi di 250 milioni di dollari l’anno. Ovviamente sono cattive notizie per i consumatori che ne pagheranno tutte le tossiche conseguenze.<br /><br />Se avete visto anche una sola volta uno degli sconvolgenti filmati che mostrano come sono trattati negli allevamenti i polli, i tacchini e gli altri animali, allora conoscete già il tipo di maltrattamenti ed abusi ai quali sono sottoposti d’abitudine questi poveri animali. A causa delle terrificanti condizioni di vita, gli animali negli allevamenti sono zeppi di pericolosi patogeni, il che spiega ovviamente perché le loro carni devono assolutamente subire trattamenti <a href="http://www.naturalnews.com/chemical.html" style="border: none; text-decoration: none;" target="_blank">chimici</a> prima di essere confezionati. Il meno che si possa dire è che è un procedimento disgustoso.<br /><br />Stando ad indagini documentate, dopo la macellazione, <a href="http://www.naturalnews.com/conventional_poultry.html" style="border: none; text-decoration: none;" target="_blank">il pollame</a> viene appeso su lunghe linee di trasporto dove viene irrorato, immerso ed iniettato di ogni tipo di soluzione chimica – incluso il clorato di calce – prima di essere esposto sui banchi del supermercato. Queste soluzioni chimiche sono ovviamente messe a punto con cura con lo scopo di uccidere ogni <a href="http://www.naturalnews.com/bacteria.html" style="border: none; text-decoration: none;" target="_blank">tipo di batteri</a> e far diventare la carne <em>sicura</em> per il consumo.<br /><br /><strong>L’USDA vuole risolvere il dilemma dell’industria del pollame ricorrendo a maggiori additivi e minor controlli</strong><br /><br />Ma, come tutte le altre soluzioni basate sulla chimica e gradite all’industria alimentare, questo procedimento serve ad uccidere quegli agenti patogeni già conosciuti. Una valanga di nuove ricerche scientifiche inviate ultimamente alla <a href="http://www.naturalnews.com/USDA.html" style="border: none; text-decoration: none;" target="_blank">USDA</a> rivela come i procedimenti abituali impiegati dall’industria alimentare non funzionano con un’intera nuova generazione di super-batteri che resiste a tali prodotti chimici. La soluzione proposta dalla USDA sarebbe al momento quella di coprire il problema con l’impiego di ancora più sostanze chimiche.<br /><br />Come spiega <em>ChickenJustice.org</em>: “Se diventeranno operativi i nuovi regolamenti, tutto <a href="http://www.naturalnews.com/chicken.html" style="border: none; text-decoration: none;" target="_blank">il pollame</a> sarà considerato <em>a priori</em> contaminato da feci, pus, scabbia e bile e sarà lavato con una soluzione di cloro. <strong>I consumatori mangeranno pollame contaminato e contenente ancora più scorie</strong>. Data l’accelerazione dei tempi di produzione, aumenterà anche il rischio di infortuni dei lavoratori e la probabilità di problemi dermatologici e respiratori a causa dei vapori da lavaggio con cloro.<strong><em> </em></strong>L’OSHA vorrebbe avere a disposizione 3 anni per condurre uno studio sull’impatto che le nuove linee di lavorazione – più veloci – avranno sui lavoratori, ma la USDA vuole rendere immediatamente operativo il nuovo regolamento”.<br /><br />Per agire concretamente contro questo osceno programma della USDA destinato agli allevamenti del pollame, si può contattare la Casa Bianca visitando la pagina <em>Take Action Now!</em> sul sito <a href="http://chickenjustice.org/" style="border: none; text-decoration: none;" target="_blank">http://chickenjustice.org</a>.</span></span></div>
SA DEFENZAhttp://www.blogger.com/profile/17278259506719410253noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6353381439348541938.post-791851507245530122013-09-12T03:15:00.000-07:002013-09-12T03:16:05.233-07:00Diciamola Tutta: Mario Monti ha fatto un Disastro (e la Germania ringrazia). Ecco perchè<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<h1 class="entry-title" itemprop="name headline" style="background-color: white; color: #010101; font-family: Arial, sans-serif, Helvetica; font-size: 30px; line-height: 40px; margin: 0px 0px 9px; text-rendering: optimizelegibility;">
Diciamola Tutta: Mario Monti ha fatto un Disastro (e la Germania ringrazia). Ecco perchè</h1>
<div>
<a href="http://www.scenarieconomici.it/diciamola-tutta-mario-monti-ha-fatto-un-disastro-ecco-perche/">scenarieconomici.it</a></div>
<div>
<span style="background-color: white; color: #333333; line-height: 18px;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></span></div>
<div>
<blockquote class="tr_bq">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><i><span style="background-color: white; color: #333333; line-height: 18px;">Lo scopo di questo articolo è analizzare e dimostrare quanto indicato nel titolo e per fare questo verranno approfonditi le cause e gli effetti delle misure attuate dal Governo del Prof. Mario Monti. Abbiate un po’ di pazienza, il documento è volutamente lungo – ma non complesso – a causa del necessario requisito di completezza, l’auspicio è di rendere convincenti le tesi proposte con dati fattuali, anche in considerazione dei recenti interventi a supporto dell’UE e delle sue politiche, non ultimo l’intervento di Van Rompuy ieri a Cernobbio quando indicava che l’Europa non è il problema ma la soluzione (</span><span style="background-color: white; color: #333333; line-height: 18px;">excusatio non petita, accusatio manifesta?</span><span style="background-color: white; color: #333333; line-height: 18px;">).</span></i></span></blockquote>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="background-color: white; color: #333333; line-height: 18px;"><br /></span></span></div>
<div itemprop="articleBody" style="background-color: white; color: #363636; line-height: 18px;">
<div style="margin-bottom: 15px;">
<span style="color: #333333;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Ricapitoliamo. Il Governo Berlusconi caduto a fine 2011 effettivamente si era perso in un gioco di veti incrociati, una situazione economica in stallo da almeno 10 anni e con un capo perso tra varie e svariate bellezze effimere. Questo almeno quanto sostengono gli organi di stampa in generale e sull’ultima constatazione penso che nemmeno il mio gatto avrebbe nulla da dire. Precedentemente, le parentesi dei Governi Prodi e D’Alema non avevamo dato nessuna vera svolta economica al Paese, come invece potrebbe apparire da certe affermazioni ancora a mezzo stampa, argomentazioni emerse nell’ultimo anno. In particolare, e questo lo aggiungo io – a rischio di auto-provocata smentita, vedremo più sotto – poco o nessun controllo dell’inflazione post introduzione dell’euro è stato adottato da nessun Governo italiano che si è succeduto, ritenendo il sottoscritto che il delta competitività dell’Italia vs. centro Europa sia da ascrivere in maggior parte a tale differenziale inflattivo.</span></span></div>
<div style="margin-bottom: 15px;">
<span style="color: #333333;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">La saggezze convenzionali ci dicono dunque che l’Italia negli ultimi venti anni non ha saputo crescere, spiace sentire che una certa classe politica cerchi di dare tutte le colpe all’ultimo arrivato, Silvio Berlusconi. E penso che egli stesso sia il primo a rendersi conto che di colpe ne ha tante, a partire dall’aver avuto l’opportunità di cambiare veramente il Paese con una maggioranza spropositata e di non averlo fatto, ma sicuramente non tutte.</span></span></div>
<div style="margin-bottom: 15px;">
<span style="color: #333333;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Ma osserviamo meglio quanto accaduto con i dati, verificando le affermazioni sopra citate con un po’ più di dettaglio. Italia in stallo da 10 anni: vero? E se si, possiamo dare una data precisa a partire dalla quale l’Italia si può considerare in stallo? Vediamo il grafico seguente, andamento del GDP mensile:</span></span></div>
<div style="margin-bottom: 15px;">
<a href="http://www.scenarieconomici.it/wp-content/uploads/2013/09/ITA-GER-GDP-Growth.jpg" style="-webkit-transition: color 0.2s linear; color: #e64946; outline: none !important; text-decoration: none; transition: color 0.2s linear;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><img alt="ITA GER GDP Growth" class="aligncenter size-full wp-image-4088" height="316" src="http://www.scenarieconomici.it/wp-content/uploads/2013/09/ITA-GER-GDP-Growth.jpg" style="-webkit-transition: all 0.2s linear; border: 0px; display: block; height: auto; line-height: 0; margin: 5px auto; max-width: 100%; transition: all 0.2s linear; vertical-align: middle;" width="698" /></span></a></div>
<div style="margin-bottom: 15px;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Possiamo osservare che dal 1992 in avanti (prima la Germania non aveva dati aggregati est-ovest) la crescita italiana sembra addirittura leggermente superiore a quella tedesca, fino al 2005. Poi, l’andamento sembra assimilabile al partner europeo; successivamente il gap si è aperto, dal 2011 in avanti. Curioso che la Germania abbia iniziato ad alzare i toni in Europa proprio a partire dal 2011, sembra quasi non aspettasse altro….</span></div>
<div style="margin-bottom: 15px;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">In ogni caso possiamo dire che in Italia ci sia stata crescita negli ultimi 10 o 20 anni fino al 2009, magari bassina ma diciamo onorevole se confrontata a quella tedesca; poi le cose hanno iniziato ad andare per il verso sbagliato.</span></div>
<div style="margin-bottom: 15px;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Dunque, contestualizzando, mi viene da commentare che l’affermazione ”Italia in stallo da 20 anni”, beh, forse non è così vera se la si confronta alla Germania, avente un andamento della crescita molto simile fino al 2009 o al 2011, a scelta del lettore. Ora, passiamo al differenziale di inflazione:</span></div>
<div style="margin-bottom: 15px;">
<a href="http://www.scenarieconomici.it/wp-content/uploads/2013/09/ITA-GER-Inflation-rate.jpg" style="-webkit-transition: color 0.2s linear; color: #e64946; outline: none !important; text-decoration: none; transition: color 0.2s linear;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><img alt="ITA GER Inflation rate" class="aligncenter size-full wp-image-4089" height="325" src="http://www.scenarieconomici.it/wp-content/uploads/2013/09/ITA-GER-Inflation-rate.jpg" style="-webkit-transition: all 0.2s linear; border: 0px; display: block; height: auto; line-height: 0; margin: 5px auto; max-width: 100%; transition: all 0.2s linear; vertical-align: middle;" width="730" /></span></a></div>
<div style="margin-bottom: 15px;">
<a href="http://www.scenarieconomici.it/wp-content/uploads/2013/09/Germany-and-ITA-Inflation-Rate-2001-2012-Actual-Value-Historical-Data-Forecast.png" style="-webkit-transition: color 0.2s linear; color: #e64946; outline: none !important; text-decoration: none; transition: color 0.2s linear;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><img alt="Germany and ITA Inflation Rate 2001 2012 - Actual Value - Historical Data - Forecast" class="aligncenter size-full wp-image-4131" height="315" src="http://www.scenarieconomici.it/wp-content/uploads/2013/09/Germany-and-ITA-Inflation-Rate-2001-2012-Actual-Value-Historical-Data-Forecast.png" style="-webkit-transition: all 0.2s linear; border: 0px; display: block; height: auto; line-height: 0; margin: 5px auto; max-width: 100%; transition: all 0.2s linear; vertical-align: middle;" width="674" /></span></a></div>
<div style="margin-bottom: 15px;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><strong style="margin-bottom: 15px;">Possiamo evincere che dal 1.1.1999, data di fissazione parità della lira sull’euro, l’inflazione italiana sia aumentata sostanzialmente più della Germania</strong> (occhio alle scale, sono disassate! bisogna guardare l’inflazione assoluta sui rispettivi assi), poi l’andamento – sebbene in valore assoluto resti superiore in Italia – sembra avere un andamento simile fino al 2007, poi quella tedesca parte prima di quella italiana ed ora è maggiore, vedendo in generale una certa similitudine nei comportamenti fino al 2011/2012 quando l’Italia va in pre-depressione. E’ chiaro che c’è stato un accumulo inflattivo dell’Italia, ma sinceramente il dato non sembra sufficiente per giustificare un tal crollo della competitività italica, almeno nei termini in cui viene percepita oggi. Anche perché, viaggiando molto per lavoro in Germania, posso confermarvi che i costi della vita apparenti (affitti, hotel, cibo, svago) sembrano al mio portafoglio molto più bassi di quelli italiani, almeno comparando le grandi città, sentore per altro confermato da referenziate statistiche<span style="line-height: 0; position: relative; top: -0.5em; vertical-align: baseline;"><a href="http://www.scenarieconomici.it/diciamola-tutta-mario-monti-ha-fatto-un-disastro-ecco-perche/#sdendnote1sym" name="sdendnote1anc" style="-webkit-transition: color 0.2s linear; color: #e64946; outline: none !important; text-decoration: none; transition: color 0.2s linear;"><span style="line-height: 0; position: relative; top: -0.5em; vertical-align: baseline;">i</span></a></span>, per cui la smentita di cui all’introduzione meriterebbe una superiore analisi … . Ma questa è un’altra storia, che magari approfondiremo in un intervento successivo.</span></div>
<div style="margin-bottom: 15px;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Andiamo a vedere ora un parametro importante per la produttività manifatturiera e per i costi associati (possiamo definirla anche inflazione legata dei costi della produzione), ossia l’indice dei prezzi alla produzione:</span></div>
<div style="margin-bottom: 15px;">
<a href="http://www.scenarieconomici.it/wp-content/uploads/2013/09/ITA-GER-Producer-Price-rate.jpg" style="-webkit-transition: color 0.2s linear; color: #e64946; outline: none !important; text-decoration: none; transition: color 0.2s linear;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><img alt="ITA GER Producer Price rate" class="aligncenter size-full wp-image-4092" height="322" src="http://www.scenarieconomici.it/wp-content/uploads/2013/09/ITA-GER-Producer-Price-rate.jpg" style="-webkit-transition: all 0.2s linear; border: 0px; display: block; height: auto; line-height: 0; margin: 5px auto; max-width: 100%; transition: all 0.2s linear; vertical-align: middle;" width="713" /></span></a></div>
<div style="margin-bottom: 15px;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Anche qui un andamento simile ma più accentuato: attenzione alle scale diverse sui due assi, la Germania passa da ca. 87 a 118 (+31, ossia base punto di partenza ca. +35%), mentre l’Italia passa da 75 a 120 – lasciando stare il tratteggiato – (+45 ossia +60%), q<strong style="margin-bottom: 15px;">uindi è confermato l’accumulo inflattivo anche nell’andamento dei prezzi alla produzione</strong>.</span></div>
<div style="margin-bottom: 15px;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Se analizziamo l’indice dell’inflazione CPI (<i style="margin-right: 4px;">Consumer Price Index</i>, un’altra misura dell’inflazione, aggregata in un indice in questo caso) nell’intervallo tra il 1999 e il 2012, vediamo qualcosa di interessante:</span></div>
<div style="margin-bottom: 15px;">
<a href="http://www.scenarieconomici.it/wp-content/uploads/2013/09/Germany-Consumer-Price-Index-CPI-vs-ITA-2001-12-Actual-Data-Forecasts.png" style="-webkit-transition: color 0.2s linear; color: #e64946; outline: none !important; text-decoration: none; transition: color 0.2s linear;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><img alt="Germany Consumer Price Index (CPI) vs ITA 2001-12 - Actual Data - Forecasts" class="aligncenter size-full wp-image-4133" height="325" src="http://www.scenarieconomici.it/wp-content/uploads/2013/09/Germany-Consumer-Price-Index-CPI-vs-ITA-2001-12-Actual-Data-Forecasts.png" style="-webkit-transition: all 0.2s linear; border: 0px; display: block; height: auto; line-height: 0; margin: 5px auto; max-width: 100%; transition: all 0.2s linear; vertical-align: middle;" width="705" /></span></a></div>
<div style="margin-bottom: 15px;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">E qui otteniamo una visione che completa il quadro, sempre attenzione alle scale. La Germania passa da ca. 91 a ca. 114, (+23 ossia ca. +25%) mentre l’Italia passa da ca. 79 a ca. 107 (+28, ossia +35%). <b style="margin-bottom: 15px;">Dunque sembra confermata una maggiore crescita inflattiva italiana, ma non sembra così “dirompente”, sebbene certamente rilevante</b>.</span></div>
<div style="margin-bottom: 15px;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Chi scrive ha per altro più di qualche dubbio su come sia misurata l’inflazione soprattutto in Italia, ricordiamo le mille modifiche del paniere succedutesi negli ultimi 10 anni, oltre alla constatazione diciamo <i style="margin-right: 4px;">pratica</i> di un maggior costo della vita italiano, vedasi nota <i style="margin-right: 4px;">i</i>.</span></div>
<div style="margin-bottom: 15px;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Ma allora, a complemento di quanto sopra, da dove arriva questa ipotetica mancanza di competitività dell’Italia vs Germania? Andiamo quindi a vedere l’indicatore principe, la tanto blasonata produttività (che è il GDP prodotto per ora lavorata o per persona impiegata, per la definizione di come si calcola detto indice ci si può riferire alle indicazioni dell’OECD (nota <em>ii</em>)<span style="line-height: 0; position: relative; top: -0.5em; vertical-align: baseline;"><span style="line-height: 0; position: relative; top: -0.5em; vertical-align: baseline;"> </span></span>, sebbene in questa sede si voglia solo analizzare qualitativamente l’andamento della produttività in relazione ai drivers sottostanti e non fare una dissertazione analitica). In effetti, come indicato dall’Unione Europea, la competitività dei sistemi economici dipende dalla produttività, con una relazione approssimabile al rapporto causa-effetto<span style="line-height: 0; position: relative; top: -0.5em; vertical-align: baseline;"><a href="http://www.scenarieconomici.it/diciamola-tutta-mario-monti-ha-fatto-un-disastro-ecco-perche/#sdendnote2sym" name="sdendnote2anc" style="-webkit-transition: color 0.2s linear; color: #e64946; outline: none !important; text-decoration: none; transition: color 0.2s linear;"><span style="line-height: 0; position: relative; top: -0.5em; vertical-align: baseline;">ii</span></a></span>. Vediamo che ci dice tale grafico:</span></div>
<div style="margin-bottom: 15px;">
<a href="http://www.scenarieconomici.it/wp-content/uploads/2013/09/ITA-GER-CPI-Productivity-index-1999.jpg" style="-webkit-transition: color 0.2s linear; color: #e64946; outline: none !important; text-decoration: none; transition: color 0.2s linear;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><img alt="ITA GER CPI Productivity index 1999" class="aligncenter size-full wp-image-4126" height="306" src="http://www.scenarieconomici.it/wp-content/uploads/2013/09/ITA-GER-CPI-Productivity-index-1999.jpg" style="-webkit-transition: all 0.2s linear; border: 0px; display: block; height: auto; line-height: 0; margin: 5px auto; max-width: 100%; transition: all 0.2s linear; vertical-align: middle;" width="729" /></span></a></div>
<div style="margin-bottom: 15px;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">E qui vediamo ben altre differenze. Ossia, se sommiamo quanto l’Italia ha perso di produttività dal 1999 (ca +28 punti) e vediamo dove eravamo al 2008 (eravamo pari, delta netto -28 punti persi dall’Italia) e dove eravamo a fine 2012 dopo le varie cure dei Governi tecnici (-12 punti, delta netto 41 punti), beh qui la realtà cambia. Prima di tutto notiamo che la crisi del 2008 ha causato un problema che l’Italia ha sottostimato. In ogni caso, vista così la situazione sembra evidente un’enorme perdita di competitività del sistema economico italiano, come riportato dai principali organi di stampa. Secondariamente resta secondo me la necessità di analizzare meglio il dato della produttività in quanto il dato appare decisamente anomalo e soprattutto abnorme.</span></div>
<div style="margin-bottom: 15px;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Vediamo un po’. Ipotizziamo la produttività in termini di GDP per labour unit impiegato, ipotesi accettabile. Affinchè la produttività sia aumentata così tanto in Germania dal 1999 i casi sono due: o al di là del Gottardo è sceso il numero di ore lavorate a parità di GDP o è salito il GDP a parità di unit labor. Dunque, introduciamo un altro metro di valutazione, il GDP sia in termini assoluti che, ma solo per completare il quadro, il GDP per persona nelle varie forme a Parità di potere d’acquisto o meno:</span></div>
<div style="margin-bottom: 15px;">
<a href="http://www.scenarieconomici.it/wp-content/uploads/2013/09/ITA-GER-ITA-GDP-1999.jpg" style="-webkit-transition: color 0.2s linear; color: #e64946; outline: none !important; text-decoration: none; transition: color 0.2s linear;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><img alt="ITA GER ITA GDP 1999" class="aligncenter size-full wp-image-4090" height="320" src="http://www.scenarieconomici.it/wp-content/uploads/2013/09/ITA-GER-ITA-GDP-1999.jpg" style="-webkit-transition: all 0.2s linear; border: 0px; display: block; height: auto; line-height: 0; margin: 5px auto; max-width: 100%; transition: all 0.2s linear; vertical-align: middle;" width="722" /></span></a></div>
<div style="margin-bottom: 15px;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 15px;">
<a href="http://www.scenarieconomici.it/wp-content/uploads/2013/09/ITA-GER-CPI-GDP-procapite-1999.jpg" style="-webkit-transition: color 0.2s linear; color: #e64946; outline: none !important; text-decoration: none; transition: color 0.2s linear;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><img alt="ITA GER CPI GDP procapite 1999" class="aligncenter size-full wp-image-4122" height="307" src="http://www.scenarieconomici.it/wp-content/uploads/2013/09/ITA-GER-CPI-GDP-procapite-1999.jpg" style="-webkit-transition: all 0.2s linear; border: 0px; display: block; height: auto; line-height: 0; margin: 5px auto; max-width: 100%; transition: all 0.2s linear; vertical-align: middle;" width="699" /></span></a></div>
<div style="margin-bottom: 15px;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 15px;">
<a href="http://www.scenarieconomici.it/wp-content/uploads/2013/09/ITA-GER-CPI-GDP-procapite-PPP-1999.jpg" style="-webkit-transition: color 0.2s linear; color: #e64946; outline: none !important; text-decoration: none; transition: color 0.2s linear;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><img alt="ITA GER CPI GDP procapite PPP 1999" class="aligncenter size-full wp-image-4123" height="316" src="http://www.scenarieconomici.it/wp-content/uploads/2013/09/ITA-GER-CPI-GDP-procapite-PPP-1999.jpg" style="-webkit-transition: all 0.2s linear; border: 0px; display: block; height: auto; line-height: 0; margin: 5px auto; max-width: 100%; transition: all 0.2s linear; vertical-align: middle;" width="710" /></span></a></div>
<div style="margin-bottom: 15px;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">E qui vediamo qualcosa di molto interessante, <b style="margin-bottom: 15px;">ossia che l’Italia fino al 2008/09 ha effettivamente saputo far crescere il GDP assoluto in modo simile alla Germania per tutto il periodo 1999-2011</b> (si parla sempre di andamenti vs. GDP nel range temporale proposto, nel caso del GDP l’Italia passa da ca. 1200 billions USD nel 2000 a ca. 2000 a fine 2012 , la Germania passa da ca. 2200 circa nel 2000 a ca. 3400 a fine 2012, dati da grafico; curioso che facendo la percentuale di crescita l’Italia salga addirittura di più, a parità di andamento graficato – scusate le stime grossolane). Questo aspetto sinceramente non l’ho mai rilevato sugli organi di informazione diciamo convenzionali e mette in dubbio l’affermazione sulla relativamente all’asfittica crescita italiana: <span style="text-decoration: underline;">il GDP assoluto non è poi andato così male se confrontato con la Germania, mentre il GDP per persona, che significa quanto ogni persona ha prodotto di valore annuo, dà indicazioni secondo cui l’Italia è stata meglio della Germania fino alla crisi del 2009, collassando poi dal 2011 quando parallelamente la Germania ha migliorato il suo benchmark e l’Italia lo ha peggiorato</span>.</span></div>
<div style="margin-bottom: 15px;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Ma in ogni caso questo risultato non fa squadra con la produttività, ossia essendo salito il GDP assoluto fino alla crisi – datiamola 2009 – in misura circa uguale in Germania e Italia (in termini percentuali in realtà l’Italia è cresciuta di più), la produttività sarebbe dovuta rimanere circa uguale, ed invece per l’Italia crolla.</span></div>
<div style="margin-bottom: 15px;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Per comprendere cosa è accaduto non dobbiamo dimenticare un concetto: tutto quanto sopra è valido fatto salvo un aumento di ore lavorate, ossia una variazione della disoccupazione può aver fatto scendere o salire la produttività italiana nel primo decennio del nuovo secolo a parità di crescita del GDP rispetto alla Germania. Tanto per gradire, come corollario, l’andamento dei costi del lavoro – sebbene inutile per il calcolo della produttività – per certi versi <em>inaspettatamente</em> sembra non dare un quadro differente visti gli andamenti veramente simili per i due Paesi, grafico seguente (in Germania i costi prima scendono poi salgono, in Italia l’inverso):</span></div>
<div style="margin-bottom: 15px;">
<a href="http://www.scenarieconomici.it/wp-content/uploads/2013/09/ITA-GER-laboru-costs-1999.jpg" style="-webkit-transition: color 0.2s linear; color: #e64946; outline: none !important; text-decoration: none; transition: color 0.2s linear;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><img alt="ITA GER laboru costs 1999" class="aligncenter size-full wp-image-4091" height="317" src="http://www.scenarieconomici.it/wp-content/uploads/2013/09/ITA-GER-laboru-costs-1999.jpg" style="-webkit-transition: all 0.2s linear; border: 0px; display: block; height: auto; line-height: 0; margin: 5px auto; max-width: 100%; transition: all 0.2s linear; vertical-align: middle;" width="729" /></span></a></div>
<div style="margin-bottom: 15px;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Dunque, resta l’ultima variabile, ossia che l’Italia si sia trovata a peggiorare la propria produttività durante i primi 9 anni dell’euro a fronte di una circa stabilità di crescita percentuale annua del GDP assoluto rispetto alla Germania e di un aumento delle ore lavorate, ossia una riduzione della disoccupazione italiana nel primo periodo dell’introduzione dell’euro. Possibile? Andiamo a vedere (purtroppo il dato delle ore lavorate è assente per entrambi i Paesi nel database utilizzato quindi dobbiamo fare una <i style="margin-right: 4px;">proxy</i> con vari indicatori di disoccupazione, in ogni caso ricordiamo che questa vuole essere un’analisi prima di tutto qualitativa):</span></div>
<div style="margin-bottom: 15px;">
<a href="http://www.scenarieconomici.it/wp-content/uploads/2013/09/ITA-GER-employed-persons-1999.jpg" style="-webkit-transition: color 0.2s linear; color: #e64946; outline: none !important; text-decoration: none; transition: color 0.2s linear;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><img alt="ITA GER employed persons 1999" class="aligncenter size-full wp-image-4128" height="323" src="http://www.scenarieconomici.it/wp-content/uploads/2013/09/ITA-GER-employed-persons-1999.jpg" style="-webkit-transition: all 0.2s linear; border: 0px; display: block; height: auto; line-height: 0; margin: 5px auto; max-width: 100%; transition: all 0.2s linear; vertical-align: middle;" width="722" /></span></a></div>
<div style="margin-bottom: 15px;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">E qui mancano dei dati purtroppo, ma qualcosa già si intravede. Vediamo con un altro indicatore, la disoccupazione, che in stabilità di popolazione è una buona proxy:</span></div>
<div style="margin-bottom: 15px;">
<a href="http://www.scenarieconomici.it/wp-content/uploads/2013/09/ITA-GER-Unemployment-1999.jpg" style="-webkit-transition: color 0.2s linear; color: #e64946; outline: none !important; text-decoration: none; transition: color 0.2s linear;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><img alt="ITA GER Unemployment 1999" class="aligncenter size-full wp-image-4094" height="326" src="http://www.scenarieconomici.it/wp-content/uploads/2013/09/ITA-GER-Unemployment-1999.jpg" style="-webkit-transition: all 0.2s linear; border: 0px; display: block; height: auto; line-height: 0; margin: 5px auto; max-width: 100%; transition: all 0.2s linear; vertical-align: middle;" width="737" /></span></a></div>
<div style="margin-bottom: 15px;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Guarda caso ci abbiamo preso: la Germania ha visto una salita della disoccupazione ed una discesa della popolazione all’atto dell’introduzione dell’Euro e per i primi anni successivi [ossia il numero di ore lavorate è tendenzialmente sceso], mentre l’Italia ha avuto un andamento opposto. Dunque, la produttività tedesca, a circa parità – come abbiamo visto – di GDP è aumentata nel primo periodo dell’euro, diciamo fino al 2006. Di converso, la produttività italiana, con un GDP in leggera crescita – e comunque crescita allineata a quella tedesca – è scesa in virtù di minore disoccupazione italiana in un contesto generale di crescita della popolazione [ossia le ore lavorate sono tendenzialmente cresciute].</span></div>
<div style="margin-bottom: 15px;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Il realtà, molto interessante, la popolazione italiana registrata è cresciuta mentre quella tedesca è scesa nel primo periodo dell’euro, notasi anche il crollo della popolazione italiana nel 2013 e la corrispondente salita di quella tedesca (vedasi grafico successivo). Dunque, tale aspetto rafforza la nostra tesi – e la validità della <i style="margin-right: 4px;">proxy</i> utilizzata -, aumentando le ore lavorate in Italia nel primo periodo dell’euro in considerazione anche dell’effetto duale di minore disoccupazione in discesa e popolazione in crescita, vedasi di seguito:</span></div>
<div style="margin-bottom: 15px;">
<a href="http://www.scenarieconomici.it/wp-content/uploads/2013/09/Germany-ITA-2001-13-Population-Actual-Value-Historical-Data-Forecast.png" style="-webkit-transition: color 0.2s linear; color: #e64946; outline: none !important; text-decoration: none; transition: color 0.2s linear;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><img alt="Germany ITA 2001-13 Population - Actual Value - Historical Data - Forecast" class="aligncenter size-full wp-image-4135" height="315" src="http://www.scenarieconomici.it/wp-content/uploads/2013/09/Germany-ITA-2001-13-Population-Actual-Value-Historical-Data-Forecast.png" style="-webkit-transition: all 0.2s linear; border: 0px; display: block; height: auto; line-height: 0; margin: 5px auto; max-width: 100%; transition: all 0.2s linear; vertical-align: middle;" width="687" /></span></a></div>
<div style="margin-bottom: 15px;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Ben si capisce come la valutazione della produttività sia estremamente pericolosa e forviante: una riduzione della produttività, come nel ns. caso, si ha con una discesa della disoccupazione a parità di GDP, e questo rischia di essere contro intuitivo. Ricordiamo inoltre che, ad esempio, se la struttura produttiva di un paese non cambia nei fondamentali, difficilmente cambia il modo di impiegare le risorse e di produrre valore, ricordando che grossi cambiamenti di produttività nel medio/lungo termine si giustificano solo con cambiamenti strutturali dell’economia. In ogni caso 10 anni non sembra un tempo sufficiente per cambiare radicalmente l’economia e l’industria di un paese in termini di valore aggiunto per persona impiegata (ossia ad esempio passare da un’economia industriale ad una di servizi o viceversa), almeno per l’Italia.</span></div>
<div style="margin-bottom: 15px;">
<b style="margin-bottom: 15px;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Negli ultimi 10 anni i veri cambiamenti fondamentali e strutturali in Europa sono stati due: uno, l’effetto della moneta unica post introduzione nei vari Paesi e l’altro la definitiva riattivazione e ristrutturazione degli imponenti residuati industriali della ex Germania dell’Est, con un’operatività giunta a regime.</span></b></div>
<div style="margin-bottom: 15px;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Alla luce di quanto sopra esposto, chi scrive ritiene che in ogni caso l’unificazione abbia comportato un reintegro della capacità produttiva tedesca ereditata dall’est, con un regolare aumento della produttività fino a prima della crisi mondiale che necessitava inevitabilmente di uno spiazzamento delle altre produzioni concorrenti, in quanto la domanda di beni – soprattutto a medio/alto valore aggiunto quale è il settore di specializzazione tedesco – non è infinita nemmeno a livello globale e dunque <i style="margin-right: 4px;">in ogni caso</i> un tale eccesso di produttività si sarebbe dovuto scaricare sulla <i style="margin-right: 4px;">produttività/competitività</i> altrui. <b style="margin-bottom: 15px;">Quello che si intende dire è che molto probabilmente il rigore tedesco a partire dal 2011 sia assolutamente compatibile con una politica di lungo termine che mirava a riconvertire l’apparato industriale della Germania dell’est, aumentandone la competitività e dunque la produttività e quindi giunta la crisi il logico passo successivo all’alba di una crisi epocale – ossia in una situazione di potenziale riduzione dei consumi mondiali – era quello di innescare un indebolimento dei paesi concorrenti</b>. E notate bene che i principali mercati di sbocco per i prodotti tedeschi sono ormai quelli asiatici e gli USA, in ogni caso non certamente l’Italia: i paesi europeriferici NON sono rilevanti in termini di consumi di prodotti tedeschi. In questo contesto, applicando razionale cinismo – credetemi, i tedeschi ragionano così -, il futuro della situazione paradisiaca attuale della Germania dipende in gran parte dalla tenuta dei consumi dei paesi in via di sviluppo. E con poche illusioni per i paesi sud europei e per l’Italia in particolare: <span style="text-decoration: underline;">il Belpaese resterà ancora per un po’ il paese concorrente nella manifattura e quindi, a livello di politica regionale, il recupero economico italiano sarà sempre subordinato alla ripresa dei paesi fortemente consumatori e con infrastrutture da rinnovare, ad esempio i Paesi dell’est Europa.</span> Non è un caso che i mercati emergenti dell’est Europa abbiamo dimostrato una sostanziale tenuta rispetto al recente crollo dei BRICS.</span></div>
<div style="margin-bottom: 15px;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">____________________________________</span></div>
<div style="margin-bottom: 15px;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 15px;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="line-height: 19px;">E si noti bene che quando i mercati puniscono con lo spread l’Italia, o quando le banche faticano a prestare il denaro alle imprese ed ai privati, questo è dovuto solo ai multipli di mercato peggiorati dal 2009 in avanti e crollati dal 2011 in funzione del ritiro della garanzia implicita di un’Europa che ha richiesto di rientrare dai debiti, un po’ come la banca che richiede all’impresa il ritorno del prestito dalla sera alla mattina, pena il fallimento. Ossia i mercati non considerano la mancanza di competitività reale data da uno Stato che non funziona, o delle difficoltà a fare valere i propri diritti in tribunale, o dalle tasse che uccidono il business, o che l’Italia sia lontanissima dalla vetta di qualsiasi classifica su base competitiva reale (</span><strong style="line-height: 19px; margin-bottom: 15px;">vedasi l’ultimo report “dettagliato” dell’ultima statistica del World Economic Forum sulla competitività (vedasi <em>nota ix</em>), ranking in cui l’Italia appare ben posizionata nel settore privato, mentre viene affossata da tutto quello che è istituzionale, menziona speciale negativa per il settore giudiziario</strong><span style="line-height: 19px;">). No, i mercati si preoccupano semplicemente del ritorno dei propri investimenti e questo dipende soprattutto – oggi – dal debito pubblico e da quante garanzie il Governo attuale possa dare al fine di soddisfare gli appetiti dei mercati, ovvero dalla possibilità di recuperare il proprio investimento. E tutto questo sulla base di indici economici diciamo “standard”. </span><strong style="line-height: 19px; margin-bottom: 15px;">Tanto è vero che quello che l’Europa chiede oggi è paradossalmente di incrementare le tasse, anche se questo chiaramente rischia di stritolare l’economia, minando i consumi e la <strong style="margin-bottom: 15px;">stessa </strong>competitività delle imprese residenti e soprattutto impedendo qualsiasi recupero economico.</strong><span style="line-height: 19px;"> Un grave paradosso, e la produttività è proprio uno di quegli indicatori sintetici, asettici, che vengono utilizzati per giustificare il rigore. Dunque è bene comprenderne il significato se si vuole trovare un modo per uscire da questo </span><em style="line-height: 19px;">cul de sac</em><span style="line-height: 19px;">.</span></span></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">__________________________________</span></div>
<div style="margin-bottom: 15px;">
<b style="margin-bottom: 15px;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">E qui arriva il momento di fare le considerazioni importanti.</span></b></div>
<div style="margin-bottom: 15px;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">- La Germania nel 1999 era reduce dall’unificazione, con problemi di integrazione con la Germania est.</span></div>
<div style="margin-bottom: 15px;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">- In tale momento storico, chiaramente, al di là delle Alpi la disoccupazione non sarebbe potuta scendere come si sarebbe voluto, la Germania non era pronta – anche in termini di infrastrutture ed aziende – né aveva crescita sufficiente per assorbire la manodopera dell’ex DDR (ossia, quella dei compaesani di Angela Merkel).</span></div>
<div style="margin-bottom: 15px;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">- Dunque, è giunto l’euro che da una parte ha permesso ai paesi che hanno aderito alla moneta unica di beneficiare di tassi di interesse tedeschi, dall’altra ha dato un forte <i style="margin-right: 4px;">boost</i> agli investimenti interni dell’EU, investimenti di cui hanno beneficiato tutti, sia il paese che ha aderito all’Unione Monetaria che l’Eurozona intera – e dunque creando le basi per la tanto necessaria crescita interna funzionale all’assorbimento della forza lavoro in eccesso -.</span></div>
<div style="margin-bottom: 15px;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">- L’incremento degli investimenti si è materializzato soprattutto in Italia, con investimenti e liberalizzazioni varie, in Spagna+Irlanda, immobiliare ed infrastrutture, in Grecia, Olimpiadi, infrastrutture ed immobiliare, più le liberalizzazioni in tutta Europa: in buona sostanza, gli investimenti interni all’EU si sono materializzati in grande misura soprattutto in quei paesi avvezzi ad alti tassi di interesse e che si son trovati ad avere quasi dalla sera alla mattina tassi molto ridotti, in presenza della necessità di ri-ammodernare le proprie infrastrutture interne.</span></div>
<div style="margin-bottom: 15px;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">- Da buona formica la Germania ha approfittato di detto trend che, non dimentichiamo, è stato accompagnato da elevati livelli di consumo e di investimenti da parte dei paesi aderenti all’euro, ricordiamo la cicala Spagna che a nel primo decennio del nuovo millennio è stata la più grande cicala mondiale in termini di <i style="margin-right: 4px;">current account</i> deficit / GDP <span style="line-height: 0; position: relative; top: -0.5em; vertical-align: baseline;"><a href="http://www.scenarieconomici.it/diciamola-tutta-mario-monti-ha-fatto-un-disastro-ecco-perche/#sdendnote1sym" name="sdendnote1anc" style="-webkit-transition: color 0.2s linear; color: #e64946; outline: none !important; text-decoration: none; transition: color 0.2s linear;"></a></span>(vedasi nota <em>iv</em>) la sensazione di ricchezza dei cittadini spagnoli entrati nell’euro ha incentivato consumi privati veramente iperbolici, che oggi si traducono in gran parte nei prestiti inesigibili delle banche che in tale contesto hanno favorito il credito).</span></div>
<ul style="margin: 0px 0px 10px 25px; padding: 0px;">
<li><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Parallelamente i colleghi del nord hanno ampliato la base di mercato espandendosi ad est: in un ammirabile sforzo all’unisono, memento dei tempi andati in cui il modello capitalistico renano con partecipazioni incrociate creava la base per l’implementazione di politiche di business conformi (derivanti dai comuni membri dei CdA delle varie imprese nazionali), le aziende tedesche hanno ancora una volta fatto sistema nell’aggressione dei mercati asiatici e cinese in particolare.</span></li>
</ul>
<div style="margin-bottom: 15px;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Infatti, visto lo sbocco attuale delle esportazioni tedesche, ossia l’Asia, oggi possiamo ben dire che il tasso di cambio EUR/USD è ugualmente importante per la Germania di quello EUR/Yuan, ricordando che la valuta cinese è stata tradizionalmente legata al dollaro con una sorta di <i style="margin-right: 4px;">peg </i>(quindi la rivalutazione del dollaro sull’euro corrisponde in misura anche più che proporzionale ad una rivalutazione dello Yuan sulla moneta unica, vedasi grafico sotto riportato).</span></div>
<div style="margin-bottom: 15px;">
<a href="http://www.scenarieconomici.it/wp-content/uploads/2013/09/Germany-Exports-vs-CHI-Curr-Actual-Value-Historical-Data-Forecast.png" style="-webkit-transition: color 0.2s linear; color: #e64946; outline: none !important; text-decoration: none; transition: color 0.2s linear;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><img alt="Germany Exports vs CHI Curr - Actual Value - Historical Data - Forecast" class="aligncenter size-full wp-image-4137" height="321" src="http://www.scenarieconomici.it/wp-content/uploads/2013/09/Germany-Exports-vs-CHI-Curr-Actual-Value-Historical-Data-Forecast.png" style="-webkit-transition: all 0.2s linear; border: 0px; display: block; height: auto; line-height: 0; margin: 5px auto; max-width: 100%; transition: all 0.2s linear; vertical-align: middle;" width="689" /></span></a></div>
<div style="margin-bottom: 15px;">
<b style="margin-bottom: 15px;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Nel complesso la locomotiva tedesca, silenziosamente e senza clamore, ha approfittato di un euro strutturalmente basso, comunque molto più basso di quello che sarebbe stato il marco tedesco, per finire il processo di unificazione in presenza di un’auto indotta crescita interna all’EU, ossia anche attraverso politiche di liberalizzazione introdotte dall’Europa. Insomma, un capolavoro.</span></b></div>
<div style="margin-bottom: 15px;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b style="margin-bottom: 15px;">Se poi consideriamo la situazione italiana, la disoccupazione oggi è circa uguale a quella che era all’atto dell’introduzione dell’euro, mentre il GDP è obiettivamente salito; la disoccupazione tedesca è invece scesa a partire dal 2006/07, appena prima che quella italiana iniziasse a salire (nel 2008). Dunque, si evince che la Germania ha utilizzato i circa 10 anni dell’euro per ricostruire la propria economia, a prezzo di permettere nei primi 5/6 anni ai partners di crescere anch’essi,</b> chi con una crescita sana (giusto mix di crescita manifatturiera, immobiliare e dei consumi, come l’Italia) chi con una crescita drogata (ad esempio troppo spostata sui consumi e sull’immobiliare, ad es. Spagna, Grecia ed Irlanda).</span></div>
<div style="margin-bottom: 15px;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b style="margin-bottom: 15px;">Notasi che il crollo della disoccupazione tedesca può considerarsi coincidente con il deprezzamento dell’Euro</b> (anche verso lo Yuan, come abbiamo visto sopra; normale per uno stato fortemente esportatore). Inoltre, come nota aggiuntiva, giova stigmatizzare – grafico a seguire – come il surplus della bilancia commerciale tedesca in valore assoluto sia oggi cresciuto al tal punto da risultare leggermente superiore addirittura a quello cinese, mentre se lo valutassimo in termini procapite risulterebbe almeno un ordine di grandezza maggiore!</span></div>
<div style="margin-bottom: 15px;">
<a href="http://www.scenarieconomici.it/wp-content/uploads/2013/09/China-Gere-bal-trade-1999.jpg" style="-webkit-transition: color 0.2s linear; color: #e64946; outline: none !important; text-decoration: none; transition: color 0.2s linear;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><img alt="China Gere bal trade 1999" class="aligncenter size-full wp-image-4109" height="313" src="http://www.scenarieconomici.it/wp-content/uploads/2013/09/China-Gere-bal-trade-1999.jpg" style="-webkit-transition: all 0.2s linear; border: 0px; display: block; height: auto; line-height: 0; margin: 5px auto; max-width: 100%; transition: all 0.2s linear; vertical-align: middle;" width="693" /></span></a></div>
<div style="margin-bottom: 15px;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b style="margin-bottom: 15px;">O vista in altro modo, grazie all’euro la </b><b style="margin-bottom: 15px;">nuova China si chiama Germania in termini di avanzi</b> (la Germania è probabilmente l’unico Paese tra quelli maggiormente sviluppati – oltre agli USA -, e tra i pochissimi al mondo, ad aver tratto vantaggio dalla crisi del 2008 appunto grazie alla crisi dell’euro ed all’equivalente indebolimento dei paesi periferici, a cui è corrisposto un equivalente rafforzamento della propria economia):</span></div>
<div style="margin-bottom: 15px;">
<a href="http://www.scenarieconomici.it/wp-content/uploads/2013/09/Economist-Germany-gained-from-Crisis.jpg" style="-webkit-transition: color 0.2s linear; color: #e64946; outline: none !important; text-decoration: none; transition: color 0.2s linear;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><img alt="Economist Germany gained from Crisis" class="aligncenter size-full wp-image-4112" height="321" src="http://www.scenarieconomici.it/wp-content/uploads/2013/09/Economist-Germany-gained-from-Crisis.jpg" style="-webkit-transition: all 0.2s linear; border: 0px; display: block; height: auto; line-height: 0; margin: 5px auto; max-width: 100%; transition: all 0.2s linear; vertical-align: middle;" width="445" /></span></a></div>
<div style="margin-bottom: 15px;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Ed ecco il grafico della disoccupazione tedesca vs. cambio EUR/USD:</span></div>
<div style="margin-bottom: 15px;">
<a href="http://www.scenarieconomici.it/wp-content/uploads/2013/09/ITA-GER-Ccy-vs-Unemblpoy-GER-1999.jpg" style="-webkit-transition: color 0.2s linear; color: #e64946; outline: none !important; text-decoration: none; transition: color 0.2s linear;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><img alt="ITA GER Ccy vs Unemblpoy GER 1999" class="aligncenter size-full wp-image-4120" height="320" src="http://www.scenarieconomici.it/wp-content/uploads/2013/09/ITA-GER-Ccy-vs-Unemblpoy-GER-1999.jpg" style="-webkit-transition: all 0.2s linear; border: 0px; display: block; height: auto; line-height: 0; margin: 5px auto; max-width: 100%; transition: all 0.2s linear; vertical-align: middle;" width="721" /></span></a></div>
<div style="margin-bottom: 15px;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><i style="margin-right: 4px;">Guarda caso</i>, il <b style="margin-bottom: 15px;">deprezzamento dell’euro è andato di pari passo</b><i style="margin-right: 4px;"><b style="margin-bottom: 15px;"> </b></i><b style="margin-bottom: 15px;">con l’indebolirsi delle economie dei paesi euro periferici ed al vantaggio relativo della macchina da export tedesca, con conseguente riduzione della disoccupazione tedesca. Grazie all’euro, la Germania ha anche superato la Cina – paese che ha 1.5 miliardi di abitanti, la Germania ne ha circa 20 volte meno (ca. 85 milioni) – come valore assoluto della bilancia commerciale</b>. La Progressione è imbarazzante – attenzione ai valori graficati, la China è in units di 0.1 billions USD e la Germania è in units di billions euro -; <span style="text-decoration: underline;"><b style="margin-bottom: 15px;">inoltre anche la bilancia dei pagamenti tedesca sembra molto positiva a partire dall’inizio della crisi anche rispetto alla Cina</b></span>:</span></div>
<div style="margin-bottom: 15px;">
<a href="http://www.scenarieconomici.it/wp-content/uploads/2013/09/Crrent-Account-to-GDP-CHI-GER-2001-13.gif" style="-webkit-transition: color 0.2s linear; color: #e64946; outline: none !important; text-decoration: none; transition: color 0.2s linear;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><img alt="Crrent Account to GDP CHI GER 2001-13" class="aligncenter size-full wp-image-4104" height="318" src="http://www.scenarieconomici.it/wp-content/uploads/2013/09/Crrent-Account-to-GDP-CHI-GER-2001-13.gif" style="-webkit-transition: all 0.2s linear; border: 0px; display: block; height: auto; line-height: 0; margin: 5px auto; max-width: 100%; transition: all 0.2s linear; vertical-align: middle;" width="702" /></span></a></div>
<div style="margin-bottom: 15px;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Se vediamo anzi il grafico della bilancia commerciale tedesca vs. valutazione dell’Euro, la situazione ed il trend sono molto evidenti:</span></div>
<div style="margin-bottom: 15px;">
<a href="http://www.scenarieconomici.it/wp-content/uploads/2013/09/ITA-GER-Ccy-vs-bal-Trade-GER-1999.jpg" style="-webkit-transition: color 0.2s linear; color: #e64946; outline: none !important; text-decoration: none; transition: color 0.2s linear;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><img alt="ITA GER Ccy vs bal Trade GER 1999" class="aligncenter size-full wp-image-4119" height="311" src="http://www.scenarieconomici.it/wp-content/uploads/2013/09/ITA-GER-Ccy-vs-bal-Trade-GER-1999.jpg" style="-webkit-transition: all 0.2s linear; border: 0px; display: block; height: auto; line-height: 0; margin: 5px auto; max-width: 100%; transition: all 0.2s linear; vertical-align: middle;" width="716" /></span></a></div>
<div style="margin-bottom: 15px;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Sembra che lo spartiacque di ca. 1.18/1.20 EUR/USD più volte stigmatizzato dagli specialisti della finanza sia veramente il livello critico per l’attivazione a pieno regime della macchina da export tedesca. E’ chiaro che la presenza di Paesi suppostamente deboli in seno alla moneta unica fa percepire l’euro ben più debole di quello che sarebbe se fossero computati i soli paesi del nord Europa, men che meno se si computasse solo il blocco tedesco.</span></div>
<div style="margin-bottom: 15px;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 15px;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Ossia, oggi la Germania <b style="margin-bottom: 15px;">sta mandando gran parte dell’Europa unita (quella periferica) in rovina dopo averne tratto tanto vantaggio, </b><span style="text-decoration: underline;"><b style="margin-bottom: 15px;">ma senza esimersi dal volerla dirigere</b></span>. La sola cosa che insospettisce, a fronte del nesso ipoteticamente casuale tra gli eventi economici e finanziari, è il timing delle rudi prese di posizione della Cancelleria tedesca a favore dell’austerity, a pensare male si fa peccato ma spesso ci si azzecca, oltre al tempismo di Deutsche Bank nel vendere i BTP Italiani nel 2011 – ben descritto dall’ex Commissario Europeo R. Prodi in un’intervista a Savelli sul Corriere della Sera (nota<em>v</em>) assieme all’elaborazione di Mucchetti del giorno successivo (nota <em>vi</em>)<span style="line-height: 0; position: relative; top: -0.5em; vertical-align: baseline;"><a href="http://www.scenarieconomici.it/diciamola-tutta-mario-monti-ha-fatto-un-disastro-ecco-perche/#sdendnote2sym" name="sdendnote2anc" style="-webkit-transition: color 0.2s linear; color: #e64946; outline: none !important; text-decoration: none; transition: color 0.2s linear;"></a></span>- favorendo così l’innesco della speculazione finanziaria sullo spread dei titoli sovrani dell’eurozona periferica.</span></div>
<div style="margin-bottom: 15px;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 15px;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Infatti, con la crisi, la Germania ormai integrata tra est ed ovest, dal 2008 ha detto <i style="margin-right: 4px;">la ricreazione è finita</i>: la crisi mondiale avrebbe potuto spiazzare l’occupazione tedesca e quindi era necessario un intervento atto a eliminare occupazione e produzione dai paesi che avevano beneficiato dei tassi bassi, spiazzandoli con quelli tedeschi. E fu così che, sentita puzza di <i style="margin-right: 4px;">austerity</i>, è partita la grande speculazione sui titoli dell’Eurozona con conseguente <i style="margin-right: 4px;">credit crunch</i> tanto più evidente in quei paesi – come l’Italia – in cui la struttura economica ha preminenza industriale, in particolar modo se trattasi di piccole e medie aziende. Per il resto siamo ai giorni nostri. Questo almeno è uno scenario che si può evincere dai dati.</span></div>
<div style="margin-bottom: 15px;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Come pensiero laterale, mi vengono in mente non so per quale coincidenza le acciaierie di Taranto: hanno inquinato per decenni nel silenzio generale di magistratura ed istituzioni e proprio quando l’industria tedesca dell’acciaio arrancava [per eccesso di produzione mondiale e bassa domanda anche prospettica, ndr] l’hanno chiusa, che caso…</span></div>
<div style="margin-bottom: 15px;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 15px;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b style="margin-bottom: 15px;">In generale, per il futuro visti i trend in atto ci si può attendere un ulteriore indebolimento dei benchmarks economici italiani</b>, sebbene la produttività italiana possa stabilizzarsi a causa di una discesa prospettica sia del GDP che dell’occupazione: chi scrive ipotizza ulteriori tensioni soprattutto sociali, purtroppo. Parallelamente la Germania ne approfitterà, un po’ attraverso il vantaggio dei saggi di interesse sulle obbligazioni nazionali, oggi con un differenziale superiore ai 2 punti percentuali, ed un po’ per lo spiazzamento delle aziende italiane incapaci ad esempio di finanziarsi a tassi di interesse reali bancari che superano in media pesata almeno di 4 o 5 punti percentuali quello delle omologhe aziende tedesche. In questo contesto appare logico che la Germania approfitti dell’indebolimento delle aziende italiane per accaparrarsele, quando possibile e/o permesso.</span></div>
<div style="margin-bottom: 15px;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">_________________________________</span></div>
<div style="margin-bottom: 15px;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 15px;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Poi, possiamo anche dire che in Italia si sarebbe potuto fare di più, certissimo. Potremmo dire che si è perso tempo, verissimo. Si può dire che un primo ministro era impegnato in notti brave, e peccato che non mi abbia invitato.</span></div>
<div style="margin-bottom: 15px;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b style="margin-bottom: 15px;">Ma la sostanza macroeconomica resta la stessa: la Germania ha approfittato dell’euro ed ora che </b><i style="margin-right: 4px;"><b style="margin-bottom: 15px;">dovrebbe</b></i><b style="margin-bottom: 15px;"> rendere il favore, avendo risolto i propri problemi post unificazione, mette invece alla fame l’Europa periferica.</b> E questo per propri interessi chiari ed espliciti, interessi economici, ben evidenziati sopra: in assenza di crescita causata di una crisi globale che tarderà molto a risolversi i posti di lavoro tedeschi devono essere preservati, così come il livello di vita della popolazione tedesca.</span></div>
<div style="margin-bottom: 15px;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">In effetti sembra si stia concretizzando il piano per l’Europa comune che ideò circa 70 anni or sono il Reich: sud con industria leggera e agricoltura con l’aggiunta del turismo che allora non esisteva nella forma attuale; nord produttivo ed industriale, una banca centrale, una moneta unica, un centro di settlement dei pagamenti internazionali che faccia passare i flussi da Berlino (oggi Francoforte, di fatto quello che è stata in passato la Bank of International Settlement, oggi sostituita da gestori di flussi ed investimenti finanziari) e non da Londra, una polizia comune (fu l’Interpol all’inizio, con ben quattro presidenti tedeschi dal 1938 al 1942, ndr), e tutto questo con lo scopo di mantenere alto il livello di vita delle popolazioni del nord Europa, lasciando il ruolo di consumatori non ricchi e di forza lavoro a basso costo ai periferici. E badate bene che non sto vaneggiando, sto solo riportando il programma economico per la futura Europa unita, come riportato nel preziosissimo documento indicato nelle note (nota vii), di cui uno dei principali contributore fu per altro il Ministro del Reich Walther Funk (che fu anche nel direttivo della Banca per i Regolamenti Internazionali di Basilea, quella che oggi è la BRI, istituzione nata per gestire i flussi dei pagamenti derivanti dall’accordo di pace con la Francia della prima guerra mondiale). Ricordiamo infatti che la seconda guerra mondiale fu per molti versi la prima guerra scatenata per motivi squisitamente economici, a seguito dell’enorme disagio nel pagamento dei debiti imposti alla Germania dal trattato di Versailles, a cui seguì l’iperinflazione tedesca del 1921, la grande depressione mondiale del 1929, la salita al potere di Hitler e l’attivazione delle industrie tedesche in funzione bellica con riduzione della disoccupazione interna, la guerra per lo spazio vitale, l’intervento degli Alleati e la fine del Reich. Successivamente si innescò la crescita da ricostruzione che tanto fu funzionale alla soluzione definitiva della crisi economica globale fino al 1939 ancora fondamentalmente irrisolta (memento, i disoccupati USA, erano nel 1932 intorno a 12,5 milioni, 7,5 nel 1937, di nuovo a 10 nel 1938; nel 1940 erano ancora 8 milioni, livello che man mano scese a causa dell’impegno bellico americano, ricordando che dopo la guerra l’industria americana fu l’unica ad uscirne indenne e quindi a potersi impegnare nella ricostruzione).</span></div>
<div style="margin-bottom: 15px;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 15px;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">E per coloro che dicono che è giusto, le proprie colpe si pagano relativamente al <i style="margin-right: 4px;">cicalismo </i>italico degli ultimi decenni, vorrei ricordare che la Spagna, tanto per parlare di terzi, è stata sempre la <i style="margin-right: 4px;">darling</i> europea – come <i style="margin-right: 4px;">darling</i> dell’FMI fu l’Argentina <i style="margin-right: 4px;">pre default 2001 –</i>nella disciplina dei conti, applicazione delle leggi europee, rappresentanza in Europa (questo accadeva mentre era la cicala europea e mondiale). E dove si trova oggi? Peggio dell’Italia, in quanto ha addirittura privatizzato le aziende strategiche, e quindi non potrà approfittare di una futura ripresa (quando mai ci sarà) magari – ma si, diciamola tutta! – drogando la crescita nazionale con una “sovvenzione” pagata da flussi di denaro esteri provenienti dalle multinazionali di Stato, quelle che per intendersi da noi si chiamano ENI, ENI, Finmeccanica etc.</span></div>
<div style="margin-bottom: 15px;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b style="margin-bottom: 15px;">Dunque, tornando a quanto fatto da Mario Monti, per quanto mi riguarda le possibilità sono due: o la persona è profondamente incompetente, e non lo credo affatto, o semplicemente non fa gli interessi del proprio Paese, probabilmente – ma è solo una supposizione – per bramosia di carriera (europea). </b>Si, perché quello che doveva fare non era imporre l’austerity targata Merkel, austerity che ha fiaccato un’economia italiana già al limite e che probabilmente la porterà ancora più giù, ma doveva fare perfettamente il contrario, stimolare! Magari derogando ai patti europei proprio come fece la Germania nel 2003. E sfidando la Germania!!! E questo soprattutto alla luce del fatto che l’Italia non ha ricevuto regali dall’Europa, essendone ancora oggi creditore netto! Caro Professore, quante sofferenze ha sulla coscienza!</span></div>
<div style="margin-bottom: 15px;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Con la cura da cavallo che ha affibbiato alla Penisola, in un momento già difficile e chiaramente di svolta da post crisi mondiale e viste le conseguenze per il Paese, si sarebbe dovuto fare ben altro invece che riconoscergli la carica di senatore a vita!. <b style="margin-bottom: 15px;">Ripeto, come sostengo da anni ormai – da febbraio 2012 per la precisione, in effetti solo ca. un anno e mezzo – , quello che doveva fare era esattamente il contrario, ossia chiedere alla Germania di sacrificarsi e non l’inverso. O quanto meno far desistere Frau Merkel dal richiedere sacrifici in quel preciso momento.</b> Anche perché, e qui vedremo gli ultimi grafici, la crisi del debito ha dato il colpo finale alla crescita italica (le drammatiche conseguenze le vedremo nei prossimi mesi).</span></div>
<div style="margin-bottom: 15px;">
<a href="http://www.scenarieconomici.it/wp-content/uploads/2013/09/ITA-GER-10YRS-vs-GROWTH-ITA-1999.jpg" style="-webkit-transition: color 0.2s linear; color: #e64946; outline: none !important; text-decoration: none; transition: color 0.2s linear;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><img alt="ITA GER 10YRS vs GROWTH ITA 1999" class="aligncenter size-full wp-image-4118" height="319" src="http://www.scenarieconomici.it/wp-content/uploads/2013/09/ITA-GER-10YRS-vs-GROWTH-ITA-1999.jpg" style="-webkit-transition: all 0.2s linear; border: 0px; display: block; height: auto; line-height: 0; margin: 5px auto; max-width: 100%; transition: all 0.2s linear; vertical-align: middle;" width="717" /></span></a></div>
<div style="margin-bottom: 15px;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Vediamo qui la correlazione tra tassi dei bonds italiani a 10 anni e crescita del GDP, inversamente correlati. Anzi, andando un po’ più sul sottile – alla fine spesso ce ne scordiamo ma Mario Monti è pur sempre un professore di economia – andando a prendere l’andamento dei tassi a 10 anni vs il rapporto tra partite correnti e GDP (ossia i tassi dei bonds confrontati con il deficit percentuale delle partite correnti) si nota che fin dall’inizio del 2011 la situazione era già brutta, e quindi una cura da cavallo in tale momento avrebbe rischiato di essere fatale. E certamente il <i style="margin-right: 4px;">professore</i> lo sapeva: dunque, Mario, ma perché l’hai fatto (<i style="margin-right: 4px;">proprio in quel momento</i>)?</span></div>
<div style="margin-bottom: 15px;">
<a href="http://www.scenarieconomici.it/wp-content/uploads/2013/09/ITA-GER-10YRS-vs-Curr-Acc-to-GDP-ITA-1999.jpg" style="-webkit-transition: color 0.2s linear; color: #e64946; outline: none !important; text-decoration: none; transition: color 0.2s linear;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><img alt="ITA GER 10YRS vs Curr Acc to GDP ITA 1999" class="aligncenter size-full wp-image-4117" height="323" src="http://www.scenarieconomici.it/wp-content/uploads/2013/09/ITA-GER-10YRS-vs-Curr-Acc-to-GDP-ITA-1999.jpg" style="-webkit-transition: all 0.2s linear; border: 0px; display: block; height: auto; line-height: 0; margin: 5px auto; max-width: 100%; transition: all 0.2s linear; vertical-align: middle;" width="718" /></span></a></div>
<div style="margin-bottom: 15px;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Di fatti, vedendola ora, l’austerity è stata si fatale, abbiamo tutti davanti agli occhi cosa è successo (per altro nemmeno <i style="margin-right: 4px;">il Professore</i>con la sua cura da cavallo è riuscito a fare tornare in positivo il benchmark<i style="margin-right: 4px;"> current account to GDP </i>percentuale), senza dimenticare quello che verrà: ricordiamo che, sebbene la produttività possa non crollare a causa del contemporaneo crollo del GDP e dell’occupazione, ci sarà comunque un indebolimento di altri parametri chiave, in primis la capacità dello Stato di fare fronte alle proprie spese (e qui ci si aggrega ad altri autori nel chiedere un vero ed importante taglio dei costi della funzione pubblica).</span></div>
<div style="margin-bottom: 15px;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Vediamo cosa è accaduto alla spesa per i consumi di Italia e Germania, stigmatizzando le conseguenze della politica montiana degli ultimi due anni:</span></div>
<div style="margin-bottom: 15px;">
<a href="http://www.scenarieconomici.it/wp-content/uploads/2013/09/Consumer-Spending-ITA-GER1.jpg" style="-webkit-transition: color 0.2s linear; color: #e64946; outline: none !important; text-decoration: none; transition: color 0.2s linear;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><img alt="Consumer Spending ITA GER" class="aligncenter size-full wp-image-4139" height="312" src="http://www.scenarieconomici.it/wp-content/uploads/2013/09/Consumer-Spending-ITA-GER1.jpg" style="-webkit-transition: all 0.2s linear; border: 0px; display: block; height: auto; line-height: 0; margin: 5px auto; max-width: 100%; transition: all 0.2s linear; vertical-align: middle;" width="698" /></span></a></div>
<div style="margin-bottom: 15px;">
<a href="http://www.scenarieconomici.it/wp-content/uploads/2013/09/ITA-Consumer-spending-and-Bonds.jpg" style="-webkit-transition: color 0.2s linear; color: #e64946; outline: none !important; text-decoration: none; transition: color 0.2s linear;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><img alt="ITA Consumer spending and Bonds" class="aligncenter size-full wp-image-4115" height="314" src="http://www.scenarieconomici.it/wp-content/uploads/2013/09/ITA-Consumer-spending-and-Bonds.jpg" style="-webkit-transition: all 0.2s linear; border: 0px; display: block; height: auto; line-height: 0; margin: 5px auto; max-width: 100%; transition: all 0.2s linear; vertical-align: middle;" width="710" /></span></a></div>
<div style="margin-bottom: 15px;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Si vede bene come la discesa del <i style="margin-right: 4px;">consumer spending</i> si sia concretizzata nel 2011. Notasi inoltre che l’andamento dei consumi italiani è peculiare rispetto ad altri Paesi periferici colpiti dalla crisi, ossia è chiaro che in Italia è successo qualcosa nel 2011 al contrario ad esempio della Spagna dove l’effetto della crisi ha iniziato ad evidenziarsi in modo graduale dal 2008:</span></div>
<div style="margin-bottom: 15px;">
<a href="http://www.scenarieconomici.it/wp-content/uploads/2013/09/SPA-Consumer-spending-and-Bonds.jpg" style="-webkit-transition: color 0.2s linear; color: #e64946; outline: none !important; text-decoration: none; transition: color 0.2s linear;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><img alt="SPA Consumer spending and Bonds" class="aligncenter size-full wp-image-4100" height="318" src="http://www.scenarieconomici.it/wp-content/uploads/2013/09/SPA-Consumer-spending-and-Bonds.jpg" style="-webkit-transition: all 0.2s linear; border: 0px; display: block; height: auto; line-height: 0; margin: 5px auto; max-width: 100%; transition: all 0.2s linear; vertical-align: middle;" width="728" /></span></a></div>
<div style="margin-bottom: 15px;">
<a href="http://www.scenarieconomici.it/wp-content/uploads/2013/09/ITA-SPA-Consumer-spending.jpg" style="-webkit-transition: color 0.2s linear; color: #e64946; outline: none !important; text-decoration: none; transition: color 0.2s linear;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><img alt="ITA SPA Consumer spending" class="aligncenter size-full wp-image-4099" height="322" src="http://www.scenarieconomici.it/wp-content/uploads/2013/09/ITA-SPA-Consumer-spending.jpg" style="-webkit-transition: all 0.2s linear; border: 0px; display: block; height: auto; line-height: 0; margin: 5px auto; max-width: 100%; transition: all 0.2s linear; vertical-align: middle;" width="725" /></span></a></div>
<div style="margin-bottom: 15px;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 15px;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Quest’ultimo grafico rappresenta bene come l’Italia abbia visto un crollo dei consumi anche e soprattutto rispetto al collega di sventura nella crisi chiamato Spagna (<span style="text-decoration: underline;">occhio alle scale di riferimento, è imperativo cogliere il trend comparato: infatti in termini assulti la Spagana è collassata maggiormente dell’Italia ma quest’ultima ha visto un cambio di passo – in negativo – molto peculiare ed inaspettato proprio in coincidenza dell’effetto delle misure montiane</span>). E questo rappresenta bene lo specifico effetto sull’Italia delle politiche economiche di Mario Monti. Infatti, la crisi non basta a spiegare un effetto differenziale così accentuato tra due paesi periferici oggi in situazioni simili. <b style="margin-bottom: 15px;">La realtà secondo chi scrive è che le politiche del Governo Monti oltre ad incidere economicamente hanno anche e soprattutto tolto certezza del diritto a tutti i livelli sociali</b><b style="margin-bottom: 15px;">.</b> Prendiamo due esempi, probabilmente i due estremi: i provvedimenti sugli esodati e sullo scudo fiscale. In entrambi i casi, che non voglio commentare nello specifico – sebbene tenga a sottolineare come il primo sia ordini di grandezza più grave per l’impatto sulla popolazione -, <b style="margin-bottom: 15px;">quello che è stato fatto è negare delle promesse che lo Stato aveva fatto ai propri cittadini, minando la fiducia nelle istituzioni presente e futura, oltre che annullare il principio del legittimo affidamento che sta alla base di un normale rapporto tra Stato e contribuenti.</b> Il risultato è stato logico e razionale: minori consumi dei cittadini/contribuenti, risparmiando il più possibile al fine di fronteggiare un futuro incerto non solo economicamente ma anche <i style="margin-right: 4px;">contrattualmente </i>(nei rapporti con lo Stato), rendendo di fatto pressochè impossibile la ripresa, oltre a minare alla base i conti pubblici che tanto dipendono dai consumi e dall’occupazione nazionale (senza dimenticare l’effetto del GDP nel rapporto Debito/GDP: se il GDP scende il rapporto sale…).</span></div>
<div style="margin-bottom: 15px;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">E se qualcuno volesse ancora essere ottimista, concludo con la rappresentazione dell’andamento dei consumi in Grecia ed Italia, lasciando a voi ogni commento su cosa può riservarci il futuro (sempre un occhio alle scale, l’Italia fortunatamente non è collassata come la Grecia ma sembra essere l’unico paese EU che dimostra la continuazione di un serio trend peggiorativo dei consumi interni assieme al collega ellenico):</span></div>
<div style="margin-bottom: 15px;">
<a href="http://www.scenarieconomici.it/wp-content/uploads/2013/09/ITA-GRE-Cons-Spending-2001-13.jpg" style="-webkit-transition: color 0.2s linear; color: #e64946; outline: none !important; text-decoration: none; transition: color 0.2s linear;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><img alt="ITA GRE Cons Spending 2001-13" class="aligncenter size-full wp-image-4095" height="315" src="http://www.scenarieconomici.it/wp-content/uploads/2013/09/ITA-GRE-Cons-Spending-2001-13.jpg" style="-webkit-transition: all 0.2s linear; border: 0px; display: block; height: auto; line-height: 0; margin: 5px auto; max-width: 100%; transition: all 0.2s linear; vertical-align: middle;" width="710" /></span></a></div>
<div style="margin-bottom: 15px;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Ben ricordando che, pur con le cure draconiane che i cittadini greci hanno dovuto sopportare in questi anni, alla fine il debito previsto resterà attorno al 153% nel 2015 con un debito estero addirittura in forte crescita, ossia schiavi per sempre del debito (<span style="text-decoration: underline;">estero!</span> <b style="margin-bottom: 15px;">Ossia, base previsioni, quello che i cittadini greci pagheranno in interessi andrà nelle casse dei partners europei, contribuendo a mantenere alti i rispettivi livelli di vita</b>). Vedete le previsioni per la Grecia nella tabella seguente:</span></div>
<div style="margin-bottom: 15px;">
<a href="http://www.scenarieconomici.it/wp-content/uploads/2013/09/Greek-Debt-Fcast.jpg" style="-webkit-transition: color 0.2s linear; color: #e64946; outline: none !important; text-decoration: none; transition: color 0.2s linear;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><img alt="Greek Debt Fcast" class="aligncenter size-full wp-image-4114" height="147" src="http://www.scenarieconomici.it/wp-content/uploads/2013/09/Greek-Debt-Fcast.jpg" style="-webkit-transition: all 0.2s linear; border: 0px; display: block; height: auto; line-height: 0; margin: 5px auto; max-width: 100%; transition: all 0.2s linear; vertical-align: middle;" width="743" /></span></a></div>
<div style="margin-bottom: 15px;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Tale quadro ben rappresenta il perchè la crisi dovrà ulteriormente acuirsi per l’Italia, ossia ci vuole del tempo prima che una così forte riduzione dei consumi si traduca in un peggioramento dei benchmarks economici che interessano ai mercati, in particolare facendo riferimento all’incremento del debito e/o all’impossibilità di fare fronte alle spese dello Stato per via di una minore base imponibile ossia minore gettito: ricordiamo infatti che l’intervento della troika in Grecia è coinciso più o meno con il superamento di un debito statale su GDP di circa il 140%, valore che l’Italia raggiungerà con buona probabilità entro il 2014 in assenza di misure <i style="margin-right: 4px;">straordinarie</i>.</span></div>
<div style="margin-bottom: 15px;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">E visto che tutti sembrano puntare alla mancanza dei competitività per giustificare i mali dell’Italia, che è come dire ridotta produttività, tanto per fare la prova del nove vorrei andare a vedere cosa successe nel lontano 1992. E dimostrare il perché l’eventuale uscita dall’euro dei periferici – soprattutto dell’Italia – sia tanto temuta ed osteggiata dalla direzione euro tedesca.</span></div>
<div style="margin-bottom: 15px;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b style="margin-bottom: 15px;">Si vede infatti molto bene come a fonte della svalutazione della lira del 1992/93, la produttività italiana abbia fatto un balzo rilevante in confronto ai partners europei, Francia inclusa (che guarda caso anch’essa svalutò la propria valuta nazionale, nell’agosto 1993, aprendo la strada per l’introduzione dell’euro), a fronte di solo un lieve incremento della disoccupazione italiana. </b>E’per altro importante confrontare la crisi del 1992 con quella attuale, in quanto gli andamenti sulla produttività differiscono in modo sostanziale.</span></div>
<div style="margin-bottom: 15px;">
<a href="http://www.scenarieconomici.it/wp-content/uploads/2013/09/ITA-Productivity-and-Uneployment-1985-2013.jpg" style="-webkit-transition: color 0.2s linear; color: #e64946; outline: none !important; text-decoration: none; transition: color 0.2s linear;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><img alt="ITA Productivity and Uneployment 1985-2013" class="aligncenter size-full wp-image-4098" height="319" src="http://www.scenarieconomici.it/wp-content/uploads/2013/09/ITA-Productivity-and-Uneployment-1985-2013.jpg" style="-webkit-transition: all 0.2s linear; border: 0px; display: block; height: auto; line-height: 0; margin: 5px auto; max-width: 100%; transition: all 0.2s linear; vertical-align: middle;" width="715" /></span></a></div>
<div style="margin-bottom: 15px;">
<a href="http://www.scenarieconomici.it/wp-content/uploads/2013/09/ITA-GER-Productivity-1992-2013.jpg" style="-webkit-transition: color 0.2s linear; color: #e64946; outline: none !important; text-decoration: none; transition: color 0.2s linear;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><img alt="ITA GER Productivity 1992-2013" class="aligncenter size-full wp-image-4093" height="320" src="http://www.scenarieconomici.it/wp-content/uploads/2013/09/ITA-GER-Productivity-1992-2013.jpg" style="-webkit-transition: all 0.2s linear; border: 0px; display: block; height: auto; line-height: 0; margin: 5px auto; max-width: 100%; transition: all 0.2s linear; vertical-align: middle;" width="710" /></span></a></div>
<div style="margin-bottom: 15px;">
<a href="http://www.scenarieconomici.it/wp-content/uploads/2013/09/ITA-FRA-Productivity-1992-2013.jpg" style="-webkit-transition: color 0.2s linear; color: #e64946; outline: none !important; text-decoration: none; transition: color 0.2s linear;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><img alt="ITA FRA Productivity 1992-2013" class="aligncenter size-full wp-image-4116" height="313" src="http://www.scenarieconomici.it/wp-content/uploads/2013/09/ITA-FRA-Productivity-1992-2013.jpg" style="-webkit-transition: all 0.2s linear; border: 0px; display: block; height: auto; line-height: 0; margin: 5px auto; max-width: 100%; transition: all 0.2s linear; vertical-align: middle;" width="720" /></span></a></div>
<div style="margin-bottom: 15px;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b style="margin-bottom: 15px;">Parallelamente, chi scrive ritiene che eventuali maggiori tasse future comporteranno minore gettito per lo Stato, situazione che inevitabilmente obbligherà a scelte </b><i style="margin-right: 4px;"><b style="margin-bottom: 15px;">drastiche</b></i><b style="margin-bottom: 15px;"> ed </b><i style="margin-right: 4px;"><b style="margin-bottom: 15px;">inconsuete,</b></i><b style="margin-bottom: 15px;"> (patrimoniale? Nazionalizzazione con trasferimento in seno all’INPS dei fondi pensioni privati?). Infatti, in tale caso ci sarebbe un’ulteriore compressione dei consumi e dunque di tutte le voci di gettito ad esso legate (oltre all’effetto indiretto di minore occupazione in attività economiche che si basano sui consumi dei cittadini, ad es. commercio al dettaglio).</b></span></div>
<div style="margin-bottom: 15px;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">E che la strada del risanamento seguita dall’Italia sia stata <i style="margin-right: 4px;">anticonvenzionale</i> in termini di effetti indotti sull’economia è provato dal grafico successivo: <span style="text-decoration: underline;">al fine di evitare un </span><i style="margin-right: 4px;"><span style="text-decoration: underline;">melt down</span></i><span style="text-decoration: underline;"> economico la Spagna ha evitato cure troppo drastiche, decidendo invece di sforare deliberatamente i limiti europei (la politica spagnola si è focalizzata sul raggiungimento di tale obiettivo)</span>. L’Italia invece ha voluto mantenere la linea del rigore e la situazione di oggi è chiaramente il frutto delle decisioni passate (ossia, o ci spiegano che ci sono ragioni nascoste per cui Mario Monti ha deciso di comportarsi in tale maniera o la situazione rasenta il paradosso peggiore, quello tragico). Ed infatti non stupisce che l’Italia per bocca dell’OECD sia a fine Agosto l’unico Paese del G7 ancora in recessione<span style="line-height: 0; position: relative; top: -0.5em; vertical-align: baseline;"><span style="line-height: 0; position: relative; top: -0.5em; vertical-align: baseline;"><a href="http://www.scenarieconomici.it/diciamola-tutta-mario-monti-ha-fatto-un-disastro-ecco-perche/#sdendnote1sym" name="sdendnote1anc" style="-webkit-transition: color 0.2s linear; color: #e64946; outline: none !important; text-decoration: none; transition: color 0.2s linear;">v</a>iii</span></span>, essendo questa una logica conseguenza delle misure attuate in passato, appunto dal governo del <i style="margin-right: 4px;">Professore</i>.</span></div>
<div id="sdendnote1">
<div style="margin-bottom: 15px;">
<a href="http://www.scenarieconomici.it/wp-content/uploads/2013/09/SPA-ITA-Government-Budget-2009-2013.jpg" style="-webkit-transition: color 0.2s linear; color: #e64946; outline: none !important; text-decoration: none; transition: color 0.2s linear;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><img alt="SPA ITA Government Budget 2009-2013" class="aligncenter size-full wp-image-4101" height="315" src="http://www.scenarieconomici.it/wp-content/uploads/2013/09/SPA-ITA-Government-Budget-2009-2013.jpg" style="-webkit-transition: all 0.2s linear; border: 0px; display: block; height: auto; line-height: 0; margin: 5px auto; max-width: 100%; transition: all 0.2s linear; vertical-align: middle;" width="749" /></span></a></div>
<div style="margin-bottom: 15px;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">In conclusione mi sento di dire che, visto quanto sopra, l’unica richiesta che possiamo fare a Mario Monti è di fargli prendere la cittadinanza di un altro Paese, diciamo la Germania. Così sarebbe quanto meno coerente.</span></div>
<div style="margin-bottom: 15px;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Per quanto riguarda invece il ns. ingombrante partner<i style="margin-right: 4px;"> </i>europeo, a cui non mi sento di recriminare alcunchè – ci mancherebbe, fino ad ora è stato un capolavoro e fino a prova contraria non ha rubato nulla – se non raccomandare generale cautela (stanno ottenendo il massimo risultato possibile, tutto quello che sale prima o poi scende, in un modo o nell’altro), vorrei solo ricordare loro che di questo passo l’unica cosa che i cittadini dei paesi periferici rischiano di poter fare è di insegnare ai propri figli, fin da quando sono in fasce, di non fidarsi dei tedeschi perché sono approfittatori ed egoisti. Concetto che, tradotto in un linguaggio popolare di qualcuno più spiccio di me nel trarre le conclusioni, si potrebbe riassumere in “cattivi e pericolosi” o considerazioni simili. Se una generazione di supposti<i style="margin-right: 4px;">partners</i> cresce con questo imprinting, cari tedeschi, ne riparliamo fra vent’anni….</span></div>
<div style="margin-bottom: 15px;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 15px;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Mitt Dolcino</span></div>
<div style="margin-bottom: 15px;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 15px;">
<i style="margin-right: 4px;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Fonte dati : Tradingeconomics.com , tranne dove diversamente indicato</span></i></div>
<div style="margin-bottom: 15px;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">_________________________</span></div>
<div style="margin-bottom: 15px;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Referenze e Note:</span></div>
<div style="margin-bottom: 15px;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">i Prices and earnings, Price comparison – UBS AG, CIO Wealth Management Research, September 2012</span></div>
<div lang="en-GB" style="margin-bottom: 15px;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">ii Measuring Productivity – OECD Manual -MEASUREMENT OF AGGREGATE AND INDUSTRY-LEVEL PRODUCTIVITY GROWTH,<span style="color: navy;"><span style="text-decoration: underline;"><a href="http://www.oecd.org/std/productivity-stats/2352458.pdf" style="-webkit-transition: color 0.2s linear; color: #e64946; outline: none !important; text-decoration: none; transition: color 0.2s linear;">http://www.oecd.org/std/productivity-stats/2352458.pdf</a></span></span>; non sono disponibili nei database a cui abbiamo accesso le ore lavorate, per cui si è costretti a deviare su proxy.</span></div>
<div lang="en-GB" style="margin-bottom: 15px;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">iii Produttività: la chiave della competitività dell’economia e delle imprese europee, Sintesi legislazione EU, Comunicazione della Commissione, del 21 maggio 2002, concernente la produttività: la chiave della competitività delle economie e delle imprese europee [COM (2002) 262 def]</span></div>
<div style="margin-bottom: 15px;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">iv <span style="color: navy;"><span style="text-decoration: underline;"><a href="http://www.scenarieconomici.it/analisi-tascabile-sulla-crisi-delleuro-e-sugli-effetti-economici-nei-paesi-euro-periferici/" style="-webkit-transition: color 0.2s linear; color: #e64946; outline: none !important; text-decoration: none; transition: color 0.2s linear;">http://www.scenarieconomici.it/analisi-tascabile-sulla-crisi-delleuro-e-sugli-effetti-economici-nei-paesi-euro-periferici/</a></span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 15px;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">v «La scelta di Deutsche Bank? Un suicidio», Corriere della Sera, 28.07.2011, articolo/intervista di F. Savelli a R. Prodi</span></div>
<div style="margin-bottom: 15px;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">vi Chi scommette contro di noi, M. Mucchetti, Corriere della Sera, 28.07.2011</span></div>
<div style="margin-bottom: 15px;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">vii “Europäische Wirtschaftsgemeinschaft”, – Berlin 1942, The Society of Berlin Industry and Commerce and the Berlin School of Economics – Editore: Haude & Spener, 1943 / Berlin – WorldCat OCLC number: 31002821</span></div>
<div style="margin-bottom: 15px;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">viii “Ocse, Pil Italia giù del 1,8% in 2013. E’ l’unico negativo tra paesi del G7”, Repubblica, 03.09.2013</span></div>
<div style="margin-bottom: 15px;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">ix <a href="http://www.weforum.org/issues/global-competitiveness/index.html" style="color: #e64946; outline: none !important; text-decoration: none;">http://www.weforum.org/issues/global-competitiveness/index.html</a></span></div>
</div>
</div>
</div>
SA DEFENZAhttp://www.blogger.com/profile/17278259506719410253noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6353381439348541938.post-64791621131403681092013-08-30T16:49:00.002-07:002013-08-30T16:50:28.761-07:00Un brevetto conferma che l’Aspartame è prodotto da escrementi di batteri GM<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<span style="background-color: white; line-height: 32px;"><span style="color: red; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;"><b>Un brevetto conferma che l’Aspartame è prodotto da escrementi di batteri GM</b></span></span><br />
<span style="background-color: white; line-height: 32px;"><span style="color: red; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;"><b><br /></b></span></span>
<strong style="background-color: white; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: 19px; line-height: 27.921875px;"><span style="color: red;">Michael Ravensthorpe</span></strong><br />
<span style="color: #2d648a; font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="line-height: 27.921875px;"><b><a href="http://www.naturalnews.com/041766_aspartame_GM_bacteria_patent.html">http://www.naturalnews.com</a></b></span></span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhqoA0uRNX8mdpReb9hg9HiXnII-EJIKEXAjjkf-yBuWf4tADCIc7u2SWf9b1eysOTCEn4MF65lFgZlE5us1Wjm5jEeU9g05P6Hp5YiUX_Xx_SQeeuxccj6G5mH4heHzIvn_tFK8oVIkZE/s1600/aspartame3.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhqoA0uRNX8mdpReb9hg9HiXnII-EJIKEXAjjkf-yBuWf4tADCIc7u2SWf9b1eysOTCEn4MF65lFgZlE5us1Wjm5jEeU9g05P6Hp5YiUX_Xx_SQeeuxccj6G5mH4heHzIvn_tFK8oVIkZE/s1600/aspartame3.jpg" height="306" width="400" /></a></div>
<span style="color: #2d648a; font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="line-height: 27.921875px;"><br /></span></span>
<span style="background-color: white; font-family: Verdana, sans-serif; line-height: 27.921875px;">Nel 1999 </span><em style="background-color: white; font-family: Verdana, sans-serif; line-height: 27.921875px;">The Independent</em><span style="background-color: white; font-family: Verdana, sans-serif; line-height: 27.921875px;"> pubblicò un articolo intitolato </span><em style="background-color: white; font-family: Verdana, sans-serif; line-height: 27.921875px;">Il dolcificante più usato al mondo è prodotto dai batteri</em><span style="background-color: white; font-family: Verdana, sans-serif; line-height: 27.921875px;"> nel quale rivelava come la Monsanto, negli Stati Uniti, stava consapevolmente aggiungendo l’aspartame nelle bibite gasate e che l’aspartame veniva ricavato dai batteri. L’articolo, che rimane una delle prime rivelazioni sull’aspartame rese dalla stampa </span><em style="background-color: white; font-family: Verdana, sans-serif; line-height: 27.921875px;">ufficiale</em><span style="background-color: white; font-family: Verdana, sans-serif; line-height: 27.921875px;">, ebbe pochissima eco e pochissimo seguito, forse perché all’epoca ne vennero sottovalutate le diverse implicazioni. È quindi rimasto per lungo tempo dimenticato. </span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br style="background-color: white; line-height: 27.921875px;" /><span style="background-color: white; line-height: 27.921875px;">Fortunatamente, dal 1999, il mondo è diventato un po’ più attento all’operato di Monsanto e sempre più persone sono consapevoli degli effetti distruttivi che l’aspartame ha sulla nostra salute, anche se rimane profonda l’ignoranza su come venga prodotto. Ora, un brevetto del 1981 relativo alla produzione dell’aspartame – rimasto per anni in un cassetto – </span><a 27.921875px="" background-color:="" href="https://www.blogger.com/%C3%A8%20finalmente%20disponibile%3C/a%3E%3Cspan%20style=" line-height:="" white="">. Lo studio conferma tutto quello che Monsanto, per prudenza usata in seguito alla sua crescita esponenziale, evita di dire dal 1999.</a></span><br />
<br style="background-color: white; line-height: 27.921875px;" />
<span style="background-color: white; color: red; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large; line-height: 27.921875px;"><strong>Come si produce l’aspartame</strong></span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br style="background-color: white; line-height: 27.921875px;" /></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="background-color: white; line-height: 27.921875px;">Il brevetto, definito </span><em style="background-color: white; line-height: 27.921875px;">Processo per la produzione dell</em><span style="background-color: white; line-height: 27.921875px;">’</span><em style="background-color: white; line-height: 27.921875px;">aspartame</em><span style="background-color: white; line-height: 27.921875px;"> ed attribuito a Bahl, Rose, e White, riassume in questo modo le varie fasi di produzione:</span></span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br style="background-color: white; line-height: 27.921875px;" /></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="background-color: white; line-height: 27.921875px;">“Il dolcificante artificiale aspartame, un dipeptide dalla formula Asp-Phe-me, è prodotto usando un microorganismo clonato. Un DNA che codifica un peptide grosso e stabile e che include una sequenza ripetitiva di aminoacidi (Asp-Phe)n viene inserito in un </span><em style="background-color: white; line-height: 27.921875px;">veicolo clonante</em><span style="background-color: white; line-height: 27.921875px;"> il quale a sua volta viene introdotto in un appropriato microorganismo ospite. Il microorganismo ospite è quindi coltivato e ne viene raccolto il grosso peptide contenente la sequenza ripetitiva Asp-Phe. Il gruppo carbossilico libero del grosso peptide viene benzilato e quindi idrolizzato in dipeptidi benzyl Asp-Phe. I dipeptidi vengono metilati e poi debenzilati per formare l’</span><a href="http://www.naturalnews.com/aspartame.html" style="background-color: white; border: none; color: #005689; line-height: 27.921875px; text-decoration: none;" target="_blank">aspartame</a><span style="background-color: white; line-height: 27.921875px;">”.</span></span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br style="background-color: white; line-height: 27.921875px;" /></span>
<span style="background-color: white; font-family: Verdana, sans-serif; line-height: 27.921875px;">Il gergo scientifico nasconde (forse volontariamente) aspetti palesemente inquietanti di questo procedimento:</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br style="background-color: white; line-height: 27.921875px;" /></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="background-color: white; line-height: 27.921875px;">1) “Microorganismi clonati” (che nel brevetto verranno successivamente identificati come </span><em style="background-color: white; line-height: 27.921875px;">E. Coli</em><span style="background-color: white; line-height: 27.921875px;"> geneticamente modificati) si tratta di batteri delle feci, </span><em style="background-color: white; line-height: 27.921875px;">ndt</em><span style="background-color: white; line-height: 27.921875px;">] vendono coltivati in serbatoi il cui ambiente è concepito su misura per facilitarne la crescita.</span></span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br style="background-color: white; line-height: 27.921875px;" /></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="background-color: white; line-height: 27.921875px;">2) Queste colture di </span><em style="background-color: white; line-height: 27.921875px;">E. coli</em><span style="background-color: white; line-height: 27.921875px;"> ben nutrite, </span><em style="background-color: white; line-height: 27.921875px;">defecano</em><span style="background-color: white; line-height: 27.921875px;"> le proteine che contengono quel segmento amminoacidico di fenil-alanina che è necessario per la produzione dell’aspartame.</span></span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br style="background-color: white; line-height: 27.921875px;" /></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="background-color: white; line-height: 27.921875px;">3) Le proteine che contengono i segmenti Asp-Phe sono quindi</span><em style="background-color: white; line-height: 27.921875px;">raccolte </em><span style="background-color: white; line-height: 27.921875px;">(cioè il personale del laboratorio ne raccoglie le feci).</span></span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br style="background-color: white; line-height: 27.921875px;" /></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="background-color: white; line-height: 27.921875px;">4) Le feci vengono quindi </span><em style="background-color: white; line-height: 27.921875px;">trattate</em><span style="background-color: white; line-height: 27.921875px;"> e questa fase include la loro</span><em style="background-color: white; line-height: 27.921875px;">metilazione</em><span style="background-color: white; line-height: 27.921875px;">, cioè l’aggiunta di un eccesso di un alcool tossico – il metanolo – per </span><em style="background-color: white; line-height: 27.921875px;">proteggere</em><span style="background-color: white; line-height: 27.921875px;"> il dipeptide.</span></span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br style="background-color: white; line-height: 27.921875px;" /></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="background-color: white; line-height: 27.921875px;">Mentre il buon senso comune ci dice che questo abominio non ha nulla a che vedere con il corpo umano, gli autori del brevetto non fanno alcun mistero del loro convincimento che l’aspartame sia un </span><a href="http://www.naturalnews.com/sweetener.html" style="background-color: white; border: none; color: #005689; line-height: 27.921875px; text-decoration: none;" target="_blank">dolcificante</a> <span style="background-color: white; line-height: 27.921875px;">sicuro e nutriente. Così scrivono:</span></span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br style="background-color: white; line-height: 27.921875px;" /></span>
<span style="background-color: white; font-family: Verdana, sans-serif; line-height: 27.921875px;">“L’Aspartame non è solo più dolce del saccarosio, ma è un alimento ad esso preferibile. Mentre il saccarosio fornisce al corpo poco più che energia, l’aspartame è composto da amminoacidi – gli elementi costituenti le proteine – che, come avviene per le altre proteine, vengono demoliti dagli enzimi digestivi fornendo così un valore nutritivo. [...] Per questi motivi, l’aspartame è molto promettente quale dolcificante che sostituirà lo zucchero”.</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br style="background-color: white; line-height: 27.921875px;" /></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><strong style="background-color: white; line-height: 27.921875px;"><span style="color: red;">Ecco il punto</span></strong><span style="background-color: white; line-height: 27.921875px;">: un documento ufficiale non solo rivela la sconvolgente verità dietro alla produzione dell’aspartame, ma ammette liberamente che è stato progettato quale sostituto di massa dello zucchero. Pertanto, la prossima volta che qualcuno vi dice che i vostri dubbi su questo dolcificante sono infondati, ditegli di andarsi a vedere il brevetto.</span></span></div>
<span style="background-color: white; color: #2d648a; line-height: 27.921875px;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></span>
</div>
SA DEFENZAhttp://www.blogger.com/profile/17278259506719410253noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6353381439348541938.post-48990863811126409752013-08-18T04:53:00.005-07:002013-08-18T05:46:26.688-07:00Nanoparticelle dell'acciaio isolate nei tessuti umani, provano l'inquinamento ambientale<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<h1 class="item fn" itemprop="name" style="background-color: white; border: 0px; color: #222222; line-height: 1.4; margin: 0px 0px 10px; padding: 0px; text-rendering: optimizelegibility; vertical-align: baseline;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">Nanoparticelle dell'acciaio isolate nei tessuti umani, provano l'inquinamento ambientale.</span></h1>
<div>
<br />
<br />
<br />
<header class="article-header" style="background-color: white; border: 0px; margin: 0px 0px 10px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><hgroup style="border: 0px; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><h2 style="border: 0px; color: #222222; font-style: inherit; font-variant: inherit; line-height: 1.1; margin: 0px 0px 2px; padding: 0px; text-rendering: optimizelegibility; vertical-align: baseline;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: small;">Marina Perotta</span></h2>
<div>
<span style="color: #222222; font-family: Verdana, sans-serif;"><a href="http://www.ecoblog.it/">ecoblog.it</a></span></div>
<div>
<br /></div>
<div>
<span style="color: #222222; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; line-height: inherit;">Nanoparticelle di acciaio sono state isolate nei tessuti di due donne di cui una è deceduta, da Antonietta Gatti e Stefano Montanari</span></div>
</hgroup></header><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="background-color: white; color: #222222; font-size: 14px;"></span><span style="background-color: white; color: #222222; font-size: 14px;"></span><span style="background-color: white; color: #222222; font-size: 14px;"></span></span><br />
<div class="article-content clearfix cover-full" itemprop="articleBody" style="background-color: white; border: 0px; color: #222222; font-size: 14px; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline; zoom: 1;">
<div class="article-media" id="article-media" style="border: 0px; float: left; font-size: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; line-height: inherit; margin: 0px 27px 10px 0px; padding: 0px; position: relative; vertical-align: baseline;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><img alt="Nanoparticelle dell'acciaio isolate nei tessuti umani, provano l'inquinamento ambientale" class="article-img" src="http://media.ecoblog.it/7/7ce/nanoparticelle-620x350.jpg" height="225" itemprop="image" style="border: 0px; color: transparent; font-family: inherit; font-size: 0px; font-style: inherit; font-variant: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; max-width: 620px; padding: 0px; vertical-align: middle; width: 620px;" width="400" /></span></div>
</div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Qual è la correlazione tra l’insorgere di alcuni tumori e l’inquinamento ambientale? Una prova arriverebbe dai risultati delle analisi sui tessuti malati di due donne, di cui una poi deceduta, che hanno respirato la malsana aria emessa dai fumi dell’acciaieria di Trento.</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">A effettuare le analisi di biobalistica a Modena sono Antonietta Gatti e Stefano Montanari che hanno rinvenuto nanoparticelle di acciaio, come spiega la professoressa Gatti a Stefania Divertito per Metro:
La presenza nel reperto biologico soprattutto delle particelle di acciaio anche in forma sferica, tipica della formazione ad alta temperatura, testimoniano l’esposizione che il paziente ha subito a un inquinamento ambientale causato da lavorazioni dell’acciaio ad alta temperatura. </span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Partendo dal tessuto malato, riusciamo a individuare da dove provengono le nanoparticelle di metalli pesanti e altre sostante che hanno causato la malattia.
</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Due parole le spendo per spiegare cosa sia la biobalistica, ossia la ricerca delle tracce delle nanoparticelle e della loro identità al fine di attestare la loro provenienza. </span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Proprio come accade con le analisi dei proiettili che possono essere sparati solo da un unica pistola. </span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">In pratica i due scienziati grazie a uno strumento molto sofisticato ossia il microscopio elettronico a scansione ambientale sono riusciti a trovare le tracce delle emissioni dell’acciaieria nei tessuti umani. </span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Tracce talmente infinitesimali che sono definite appunto nanoparticelle. </span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Queste analisi saranno l’impianto per una denuncia penale che sarà presentata nei confronti dell’acciaieria, ma questa è un altra storia. </span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"> Si dice convinta la Gatti che la causa della malattia delle due donne è da ricercare nell’inquinamento ambientale e le tracce degli inquinanti, ossia quelle nanosfere, sono un po’ come la firma dell’acciaieria. </span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">La Gatti ha proposto perciò all’ospedale pediatrico di Taranto di effettuare a titolo gratuito due analisi ma per ora non ha ricevuto alcuna risposta.</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span>
<br />
<div class="vetrina_articolo_img" name="www" style="background-color: white; border: 0px solid rgb(221, 221, 221); float: left; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; margin-right: 10px; margin-top: 10px;">
<img src="http://www.metronews.it/redazione/documenti/072213728Immagine_4.png" height="161" id="id_img" title="" width="365" /></div>
<h1 style="background-color: white; float: left; margin: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 10px; width: 270px;">
<span style="color: red; font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: large;">ECCO COME L'ACCIAIO<br />PUÒ UCCIDERE</span></span></h1>
<h2 style="background-color: white; float: left; margin: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 5px; width: 270px;">
<span style="background-color: transparent; font-weight: normal;"><span style="color: red; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: small;"><a href="http://www.metronews.it/">.metronews.it</a></span></span></h2>
<h2 style="background-color: white; float: left; margin: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 5px; width: 270px;">
<span style="color: red; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: small;"><span style="font-weight: lighter;">Trento: per la prima volta isolate nano particelle del metallo nel tessuto umano</span></span></h2>
<div>
<br /></div>
<div>
<br /></div>
<strong style="font-size: 14px; text-align: justify;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></strong>
<strong style="font-size: 14px; text-align: justify;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></strong>
<strong style="font-size: 14px; text-align: justify;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></strong>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><strong style="font-size: 14px; text-align: justify;">Trento.</strong><span style="background-color: white; font-size: 14px; text-align: justify;"> Quando Sara ha letto nero su bianco che il suo linfoma è stato causato da polveri d’acciaio respirate ogni giorno mentre si trovava al lavoro, a Borgo Valsugana, ha deciso di intraprendere una battaglia giudiziaria che si preannuncia lunga e difficile. Sara, sopravvissuta al linfoma, è nel direttivo del “Comitato 26 gennaio” che da anni cerca di dimostrare che l’acciaieria di Trento è causa di malattie. E adesso potrebbe aver ottenuto la prova regina.</span></span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br style="background-color: white; font-size: 14px; text-align: justify;" /></span>
<br />
<div style="background-color: white; font-size: 14px; padding: 0px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><strong>«Abbiamo fatto esaminare due tessuti bioptici</strong> - racconta l’avvocato Mario Giuliano - di due donne, di cui una deceduta. L’esame è stato realizzato dal laboratorio Nanodiagnostics di Stefano Montanari e Antonietta Gatti che con l’ausilio di uno speciale microscopio elettronico a scansione ambientale hanno trovato il link tra i fumi dell’acciaieria e le malattie». Nei tessuti delle due donne sono state trovate nanoparticelle di acciaio. «La presenza nel reperto biologico soprattutto delle particelle di acciaio anche in forma sferica, tipica della formazione ad alta temperatura, testimoniano l’esposizione che il paziente ha subito a un inquinamento ambientale causato da lavorazioni dell’acciaio ad alta temperatura», c’è scritto nelle conclusioni della relazione. «Adesso procederemo con una denuncia penale», aggiunge Giuliano.</span></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br style="background-color: white; font-size: 14px; text-align: justify;" /></span>
<br />
<div style="background-color: white; font-size: 14px; padding: 0px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><strong>Questo impianto è stato già al centro di due indagini</strong> della magistratura incentrate sulle emissioni oltre i limiti di legge (in parte registrate anche successivamente alla riqualificazione del 2009), che si sono concluse con un'oblazione. Un recente studio dell’Università di Trento, su incarico dell’Appa, avrebbe poi stabilito una limitata incidenza dell'attività dello stabilimento sull’ambiente e la sua “compatibilità con l’uso del territorio”. La Provincia ha promesso i dati dello studio presto in rete.</span></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br style="background-color: white; font-size: 14px; text-align: justify;" /></span>
<br />
<div style="background-color: white; font-size: 14px; padding: 0px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><strong>“La soluzione è la prevenzione“.</strong> Antonietta Gatti è uno dei 36 scienziati più importanti al mondo nel campo delle nanotecnologie. È sua la scoperta della biobalistica: «Partendo dal tessuto malato, riusciamo a individuare da dove provengono le nanoparticelle di metalli pesanti e altre sostante che hanno causato la malattia».</span></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br style="background-color: white; font-size: 14px; text-align: justify;" /></span>
<br />
<div style="background-color: white; font-size: 14px; padding: 0px; text-align: justify;">
<strong><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Lei può dire che quelle donne esaminate si sono ammalate per l’acciaieria? </span></strong></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br style="background-color: white; font-size: 14px; text-align: justify;" /></span>
<br />
<div style="background-color: white; font-size: 14px; padding: 0px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Senza dubbio. Nei loro tessuti ci sono sfere di acciaio e altri elementi presenti nei fumi dell’acciaieria.</span></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br style="background-color: white; font-size: 14px; text-align: justify;" /></span>
<br />
<div style="background-color: white; font-size: 14px; padding: 0px; text-align: justify;">
<strong><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Quelle donne hanno vissuto a Borgo per anni, vicino allo stabilimento. Il pensiero va a Taranto: la biobalistica potrebbe essere applicata lì?</span></strong></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br style="background-color: white; font-size: 14px; text-align: justify;" /></span>
<br />
<div style="background-color: white; font-size: 14px; padding: 0px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Senz’altro. Ho proposto al reparto di pediatria dell’ospedale di effettuare gratis due esami, ma non ho ancora avuto risposte.</span></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br style="background-color: white; font-size: 14px; text-align: justify;" /></span>
<br />
<div style="background-color: white; font-size: 14px; padding: 0px; text-align: justify;">
<strong><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Se abbiamo la sfortuna di vivere accanto a uno stabilimento inquinante, che fare?</span></strong></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br style="background-color: white; font-size: 14px; text-align: justify;" /></span>
<br />
<div style="background-color: white; font-size: 14px; padding: 0px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Controllare le emissioni e obbligare le industrie a dotarsi dei filtri. Prevenire. La politica dovrebbe occuparsi della salute di tutti, che è il bene primario della società.</span></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br style="background-color: white; font-size: 14px; text-align: justify;" /></span>
<br />
<div style="background-color: white; font-size: 14px; padding: 0px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">(Stefania Divertito)</span></div>
</div>
</div>
SA DEFENZAhttp://www.blogger.com/profile/17278259506719410253noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6353381439348541938.post-60609495432032864562013-08-11T04:12:00.000-07:002013-08-11T04:14:17.540-07:00 Distruggere la Grecia per salvarla<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<br />
<span class="titre_pp" style="color: red; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: 30px; font-weight: bold;">Distruggere la Grecia per salvarla</span></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><a href="http://www.globalresearch.ca/destroying-greece-to-save-it/5345033">globalresearch.ca/</a></span><br />
<span style="background-color: white;"><span style="color: red; font-family: Verdana, sans-serif;">Stephen Lendman</span></span><br />
<span style="background-color: white;"><span style="color: red; font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="background-color: white;">T</span><span style="background-color: white;">raduzione per www.comedonchsciotte.org </span></span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="background-color: white;">a cura di ROBERTA PAPALEO</span></span><br />
<div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: 16px; font-style: italic;"><br /></span></div>
<div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: 16px; font-style: italic;">La Troika sta saccheggiando la Grecia. La stanno distruggendo. Stanno intraprendendo una guerra finanziaria. Si sono associati a funzionari greci </span></div>
<div style="background-color: white;">
<span style="background-color: transparent; font-size: 16px; font-style: italic;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">corrotti.</span></span><br />
<span style="background-color: transparent; font-size: 16px; font-style: italic;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></span></div>
<div align="justify">
<div style="font-size: 18px; font-style: italic; margin-left: 40px; margin-right: 40px;">
<span class="texte1" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: 16px;">Stanno scavando la Grecia per guadagnare. È l’epicentro del saccheggio globale. La gente normale non ha voce in capitolo. Sono vittime di una crudeltà coatta.</span><br />
<span class="texte1" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: 16px;">Più prestiti chiedono gli ateniesi, più cresce il fardello del debito, più difficile è uscirne. La Grecia sta morendo. È praticamente un cadavere ormai. Rimane solo da decidere l’obitorio.</span><br />
<span class="texte1" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: 16px;"><br /></span></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span class="texte1" style="font-size: 16px;">
</span>
</span><br />
<div style="text-align: center;">
<span class="texte1" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: 16px;"><img alt="" src="http://www.investireoggi.it/economia/files/2012/06/grecia.jpg" /></span></div>
<span class="texte1" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: 16px;"><br /></span>
<span class="texte1" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: 16px;">
Il tasso ufficiale di disoccupazione raggiunge il 27%. La disoccupazione giovanile si aggira sul 65%.<br />Un’intera generazione è perduta. Viene sistematicamente distrutta. Sta morendo per pagare i banchieri. Tutto ciò che voglio, se lo prendono.<br /><br />La nuova colazione Nuova Democrazia/PASOK prevede altre migliaia di licenziamenti entro la fine dell’anno. Il 17 luglio, ha messo in atto il suo settimo pacchetto di austerità dal 2010.<br /><br />Esso richiede il licenziamento di 15.000 lavoratori statali. Circa 25.000 se ne andranno entro dicembre. Entro la fine del 2014, saranno 150.000.<br /><br />I membri della Troika richiedono ciò che gli è dovuto. Insistono in cambio di prestiti di emergenza. Rispecchiano molto i decreti economici degli usurai.<br /><br /> L’economista greco Yanis Varoufakis definisce distruttiva la “bancarottocrazia nel settore greco del bailoutistan”. Il suo “progredire a balzelloni”.<br />
</span><br />
<span class="texte1" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: 16px;"><br /></span>
<br />
<div style="text-align: center;">
<span class="texte1" style="clear: left; float: left; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: 16px; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgHIUa5cq0tyeBmVqLKnSs6lGKF2FcEyyYmZHCdhlY2TW0xx3wUHCspjj8sIjUGl6DT-cvs7herLXzpcCarWt68XFqDcy70C0QbEzFc3Q1ZM0EGRbqACPWEOf1jtiCk48FH3DfF39ml6pm8/s640/Apicella+partigiani+greci.JPG" /></span></div>
<span class="texte1" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: 16px;">
</span>
<br />
<div align="center" style="font-size: 12px; font-weight: bold;">
<br /></div>
<span class="texte1" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: 16px;"></span><br />
<div align="justify">
<span class="texte1" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: 16px;"><span class="texte1" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: 16px;"><br /></span></span></div>
<span class="texte1" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: 16px;">
<div align="justify">
<span class="texte1" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: 16px;"><br /></span></div>
<div align="justify">
<span class="texte1" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: 16px;"><br /></span></div>
<div align="justify">
<span class="texte1" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: 16px;"><br /></span></div>
<div align="justify">
<span class="texte1" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: 16px;"><br /></span></div>
<div align="justify">
<span class="texte1" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: 16px;"><br /></span></div>
<div align="justify">
<span class="texte1" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: 16px;"><br /></span></div>
<div align="justify">
<span class="texte1" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: 16px;"><br /></span></div>
<div align="justify">
<span class="texte1" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: 16px;"><br /></span></div>
<div align="justify">
<span class="texte1" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: 16px;"><br /></span></div>
<div align="justify">
<span class="texte1" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: 16px;"><br /></span></div>
<div align="justify">
<span class="texte1" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: 16px;"><br /></span></div>
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<span class="texte1" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: 16px;"><br /></span></div>
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<span class="texte1" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: 16px;"><br /></span></div>
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<span class="texte1" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: 16px;"><br /></span></div>
<div align="justify">
<span class="texte1" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: 16px;"><br /></span></div>
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<span class="texte1" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: 16px;"><br /></span></div>
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<span class="texte1" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: 16px;"><br /></span></div>
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<span class="texte1" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: 16px;"><br /></span></div>
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<span class="texte1" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: 16px;"><br /></span></div>
<div align="justify">
<span class="texte1" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: 16px;"><br /></span></div>
<div align="justify">
<span style="text-align: left;">Lo sta facendo con “le garanzie dei prestiti dei contribuenti europei che forniscono il capitale e con il rogo delle speranze per il futuro dei greci che fornisce energia”.</span></div>
<br />La Grecia è un buco nero di ingiustizia. Sta bruciando. È un modello di auto-distruzione. Il suo tasso di natalità è in declino. I parti di feti morti sono cresciuto del 20% dal 2008.<br /><br />La Grecia spende molto meno in educazione rispetto alla media degli altri Paesi dell’OCSE (l’8,3% contro il 13,1%). Non importa. A metà luglio, il parlamento ha approvato il licenziamento di altre migliaia di insegnanti. Hanno promesso la ripresa in futuro. Le cose vanno di male in peggio.<br /><br />Circa il 40% delle famiglie non ha assistenza medica. A fine marzo, Uno studio di uno studio di The Lancet ha dichiarato che la crisi finanziare europea è la maggior minaccia alla salute.<br /><br />La Grecia è la più colpita di tutte. Come Spagna, Portogallo e Italia. I suicidi e le epidemie di malattie infettiva “stanno diventando più comuni in questi Paesi e i tagli al bilancio hanno ristretto l’accesso all’assistenza medica”.<br /><br />La sanità pubblica è in crisi. I politicanti stanno per lo più zitti. Sono sprezzanti. Sono indifferenti ai bisogni umani. John Pilger chiama ostinatamente la distruzione della giustizia sociale come “l’Era della Regressione”. La crudeltà della polizia di Stato la fa rispettare.<br /><br />È violenta. È la nuova normalità. Riflette la follia in cui sono finite le nazioni. Le società alla Potemkin rimpiazzano quelle reali. La crudeltà del buco nero le riflette. La Grecia è il prologo di quel che verrà.<br /><br />Si sta diffondendo in tuta Europa. Sta martellando gli americani. Influenza i canadesi. Sta arrivando nella comunità vicina. Immaginate di non potervi permettere i servizi di base. Immaginate di non poter avere assistenza medica quando state male.<br /><br />Il 20 aprile,il Comitato per la Politica sulle Proprietà Intellettuali del Dialogo Transatlantico dei Consumatori (TACD) si è occupato della crisi dell’assistenza sanitaria in Grecia. Lo ha fatto con una lettera aperta ai funzionari della coalizione, dicendo:<br />“Questa lettera è un tentativo di studiosi e medici greci appartenenti a diverse aeree di specializzazione accademica per esprimere le nostre preoccupazioni circa l’attuale stato, disastroso, dei servizi di assistenza medica in Grecia”.<br />“Il nostro Paese è caduto in uno stato tetro ed è costantemente sfidato da pressioni interne ed esterne, mentre il clima economico e sociale si deteriora ogni giorno di più”.<br />“Il governo greco, in totale obbedienza delle irragionevoli richieste della Troika, si concentra sugli obblighi dei cittadini nei confronti dello Stato e sembra dimenticare o ignorare i propri obblighi nei confronti dei suoi cittadini”.<br />“Il governo ha imposto un’austerità fiscale brutale e auto-difensiva; in maniera da confisca, cerca di raccogliere dei profitti straordinari da una popolazione già impoverita ed afflitta, mentre trascura il suo ruolo principale, come specificato dalla Costituzione: la protezione dei diritti e del benessere del corpo dei cittadini”.<br /><br />Il buco nero della Grecia avanza. I partner della coalizione hanno ridotto il PIL del 25%. È una scioccante accusa ad un malgoverno corrotto.<br /><br />La sanità pubblica è nel caos. Sta “collassando su tutti i fronti”. La salute di un’intera popolazione è “seriamente indebolita”.<br /><br />La mortalità e la morbosità stanno aumentando. La subordinazione alla Troika richiede tagli ai servizi vitali. Il numeri del personale medico sono in calo.<br /><br />Gli strumenti essenziali si deteriorano. Tutto scarseggia. “I pazienti ora devono pagarsi il cibo, le analisi mediche e le operazioni chirurgiche”. “Questo si aggiunge a tutto quello che hanno già dovuto pagare con i loro fondi assicurativi”.<br /><br />“Coloro affetti da malattie croniche, come la broncopneumopatia cronica ostruttiva, sono costretti a pagare un deducibile 25% sul prezzo del loro farmaco, mentre prima della crisi il deducibile era del 5%”. “I pazienti con cancro e insufficienza renale non soffrono solo per l’aumento dei costi dei trattamenti specializzati, ma anche per la decadenza generale delle strutture, della perdita di personale chiave e delle drammatiche carenze di medicinali”.<br /><br />“Non potendo più ricevere trattamenti a domicilio, devono spostarsi lontano ed aspettare in file interminabili nei corridoi degli uffici burocratici delle assicurazioni sanitarie e delle cliniche ospedaliere”.<br /><br />I servizi per le cure mentali sono diminuiti grandemente. “Gli ospedali psichiatrici in Grecia non possono più operare al livello richiesto per fornire un trattamento base a pazienti affetti da gravi malattie mentali”. “Le tariffe standard (in chirurgia)” costringono i pazienti a pagare circa il 20% in anticipo per materiali e servizi.<br /><br />Ciò “rende sia il pronto soccorso che la chirurgia praticamente inaccessibili per ampia parte della popolazione”.<br /><br />Milioni di disoccupati e sottoimpiegati greci non hanno le risorse adeguate per trattamenti costosi. Molti non di possono permettere l’affitto, le utenze, il cibo necessario ed altre spese vitali che anni fa erano facilmente sostenibili.<br /><br />I poveri, i disoccupati ed i pensionati greci “non anno altra scelta che rinunciare ai farmaci di base e ai controlli medici”.<br /><br />Lo fanno per permettersi un minimo di sostentamento. Migliaia di medici ed altri professionisti sono emigrati. Prima della crisi, il Sistema Nazionale Sanitario greco forniva servizi eccezionali.<br /><br />Ora gli mancano le risorse di base. Ha troppo poco personale qualificato. È “assediato su ogni livello”. È “saccheggiato col vostro benestare”.<br /><br />Sta morendo lentamente. Come la Grecia. È indebitata con i banchieri stranieri. Non è “un governo di greci per i greci”.<br /><br />“Le disastrose politiche che arrivano a minare anche la salute della popolazione greca devono finire”.<br /><br />La Grecia rappresenta il peggio della crudeltà neoliberale. I servizi sociali generali si stanno disintegrando. Sono nel caos. Stanno svanendo in bella vista.<br /><br />Nel 2013, la legge marziale è stata imposta tre volte. I gangster della coalizione muovono guerra alla loro stessa gente.<br /><br />Le manifestazioni nel centro di Atene sono proibite. La crudeltà della polizia di Stato puntano ai miscredenti. La gente coraggiosa ha iniziato un cambiamento, dichiara Pilger.<br /><br />Non c’è altro modo. Sono responsabili “di riprendersi le loro vite contro ogni probabilità”. La disobbedienza civile è una tradizione nobile. Pilger dice di leggere Percey Shelley: “Voi siete tanti; loro sono pochi”.<br /><br />Victor Hugo diceva che non c’è niente di più forte di “un’idea il cui tempo sia giunto”. Afferratelo. “Fatelo”, dice Pilger. L’alternativa è il peggioramento della crudeltà distopica. </span></div>
</div>
SA DEFENZAhttp://www.blogger.com/profile/17278259506719410253noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6353381439348541938.post-90917263936163615992013-08-04T07:47:00.000-07:002013-08-04T07:47:39.528-07:00Sull’euro, pensare l’impensabile<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div class="isFormatted" style="background-color: white; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; position: relative; vertical-align: baseline;">
<h2 class="isMainHead" style="border: 0px; line-height: 27px; list-style: none; margin: 0px 0px 4.5px; outline: 0px; padding: 0px; text-rendering: optimizelegibility; vertical-align: baseline;">
<span style="color: red; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">Un’alleanza per lo spionaggio</span></h2>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgyM6Pp68iHaVUYREQFulM81UoZDgBaVdEbknkH46k3rKPzxsjWtwx5pfDtlw7vSnj82-MPW6OoFtUxkLnazjixfQ9CNsaKvag9yqLH7yKexh_R0rQBw8zvILsqZeUpl9b9sGiQ8kj6FMM/s1600/foto.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="253" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgyM6Pp68iHaVUYREQFulM81UoZDgBaVdEbknkH46k3rKPzxsjWtwx5pfDtlw7vSnj82-MPW6OoFtUxkLnazjixfQ9CNsaKvag9yqLH7yKexh_R0rQBw8zvILsqZeUpl9b9sGiQ8kj6FMM/s400/foto.jpg" width="400" /></a></div>
<div>
<br /></div>
<div style="background-color: transparent; border: 0px; list-style: none; margin-bottom: 18px; outline: 0px; padding: 0px; text-rendering: optimizelegibility; vertical-align: baseline;">
<a href="http://www.internazionale.it/">internazionale.it/</a></div>
<div style="background-color: transparent; border: 0px; list-style: none; margin-bottom: 18px; outline: 0px; padding: 0px; text-rendering: optimizelegibility; vertical-align: baseline;">
<em class="isLastChild" style="background-color: transparent; border: 0px; font-size: 16px; line-height: 21px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Una sede dell’agenzia Gchq a Bude, in Cornovaglia, il 23 giugno 2013. (Kieran Doherty, Reuters/Contrasto)</span></em></div>
<div style="background-color: transparent; border: 0px; font-size: 16px; line-height: 21px; list-style: none; margin-bottom: 18px; outline: 0px; padding: 0px; text-rendering: optimizelegibility; vertical-align: baseline;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Il governo statunitense ha pagato segretamente cento miliardi di dollari all’agenzia britannica di spionaggio Gchq, per aver accesso ai programmi di sorveglianza del Regno Unito. I pagamenti sono provati da alcuni documenti riservati, pubblicati ancora una volta <a class="isLastChild" href="http://www.theguardian.com/uk-news/2013/aug/01/nsa-paid-gchq-spying-edward-snowden" style="background-color: transparent; color: black; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">dal Guardian</a>. E dimostrano un legame molto forte tra l’Nsa e la sua controparte britannica.</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="background-color: transparent; border: 0px; font-size: 16px; line-height: 21px; list-style: none; margin-bottom: 18px; outline: 0px; padding: 0px; text-rendering: optimizelegibility; vertical-align: baseline;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Edward Snowden, la fonte del quotidiano nel caso Datagate, aveva già denunciato la complicità delle due agenzie nello spionaggio di massa dei cittadini su internet. “Non si tratta solo di un problema statunitense, la Gchq è anche peggio dell’Nsa”, ha dichiarato Snowden.</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="background-color: transparent; border: 0px; font-size: 16px; line-height: 21px; list-style: none; margin-bottom: 18px; outline: 0px; padding: 0px; text-rendering: optimizelegibility; vertical-align: baseline;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Oltre ai pagamenti, i nuovi documenti ottenuti dal Guardian provano che:</span></div>
<ul style="background-color: transparent; border: 0px; font-size: 16px; line-height: 21px; list-style: none; margin: 0px 0px 18px; outline: 0px; padding: 0px; text-rendering: optimizelegibility; vertical-align: baseline;">
<li style="background-color: transparent; background-image: url(data:image/png; background-position: 0px 8px; background-repeat: no-repeat no-repeat; border: 0px; display: block; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px 0px 0px 14px; vertical-align: baseline;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">La Gchq sta spendendo molti soldi per raccogliere informazioni personali da telefoni cellulari e applicazioni, e dice di poter “aver accesso a qualsiasi telefono, ovunque e in qualsiasi momento”.</span></li>
<div style="background-color: transparent; border: 0px; list-style: none; margin-bottom: 18px; outline: 0px; padding: 0px; text-rendering: optimizelegibility; vertical-align: baseline;">
</div>
<li style="background-color: transparent; background-image: url(data:image/png; background-position: 0px 8px; background-repeat: no-repeat no-repeat; border: 0px; display: block; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px 0px 0px 14px; vertical-align: baseline;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Alcuni dipendenti dell’agenzia hanno espresso dubbi sulla “mancanza di etica nel loro lavoro”.</span></li>
<div style="background-color: transparent; border: 0px; list-style: none; margin-bottom: 18px; outline: 0px; padding: 0px; text-rendering: optimizelegibility; vertical-align: baseline;">
</div>
<li style="background-color: transparent; background-image: url(data:image/png; background-position: 0px 8px; background-repeat: no-repeat no-repeat; border: 0px; display: block; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px 0px 0px 14px; vertical-align: baseline;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">La quantità di dati personali raccolti nel Regno Unito, sia quelli provenienti da internet sia quelli provenienti dal traffico dei dispositivi mobili, è aumentata del 7.000 per cento negli ultimi cinque anni. Ma il 60 per cento dei materiali d’intelligence raccolti dal Regno Unito proviene ancora dalla Nsa.</span></li>
<div style="background-color: transparent; border: 0px; list-style: none; margin-bottom: 18px; outline: 0px; padding: 0px; text-rendering: optimizelegibility; vertical-align: baseline;">
</div>
<li class="isLastChild" style="background-color: transparent; background-image: url(data:image/png; background-position: 0px 8px; background-repeat: no-repeat no-repeat; border: 0px; display: block; margin-bottom: 0px !important; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline: 0px; padding: 0px 0px 0px 14px; vertical-align: baseline;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">La Gchq accusa la Cina e la Russia di aver organizzato diversi attacchi informatici contro il Regno Unito e sta ora lavorando con l’Nsa per fornire all’esercito britannico e a quello statunitense degli strumenti per la guerra informatica.</span></li>
</ul>
<div style="background-color: transparent; border: 0px; font-size: 16px; line-height: 21px; list-style: none; margin-bottom: 18px; outline: 0px; padding: 0px; text-rendering: optimizelegibility; vertical-align: baseline;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><strong class="isLastChild" style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Snowden è libero.</strong> Il 1 agosto Edward Snowden, la fonte del Guardian sul caso Datagate, ha lasciato l’aeroporto di Mosca, e ha ottenuto asilo politico dalla Russia. Snowden è diretto verso un luogo segreto. La Casa Bianca si è detta “molto delusa” dalla decisione del governo russo.</span></div>
<div class="isLastChild" style="background-color: transparent; border: 0px; font-size: 16px; line-height: 21px; list-style: none; outline: 0px; padding: 0px; text-rendering: optimizelegibility; vertical-align: baseline;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Nel frattempo Barack Obama, dopo un incontro con i membri del congresso il 1 agosto, ha aperto uno spiraglio per <a class="isLastChild" href="http://www.theguardian.com/world/2013/aug/01/barack-obama-congress-nsa-reform-meeting" style="background-color: transparent; color: black; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">una possibile riforma</a> dell’agenzia Nsa.</span></div>
<div style="font-size: 16px; line-height: 16px;">
<br /></div>
</div>
</div>
SA DEFENZAhttp://www.blogger.com/profile/17278259506719410253noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6353381439348541938.post-46159847985374891432013-08-04T04:48:00.000-07:002013-08-04T04:54:02.808-07:00Un’alleanza per lo spionaggio<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div class="isFormatted" style="background-color: white; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; position: relative; vertical-align: baseline;">
<h2 class="isMainHead" style="border: 0px; line-height: 27px; list-style: none; margin: 0px 0px 4.5px; outline: 0px; padding: 0px; text-rendering: optimizelegibility; vertical-align: baseline;">
<span style="color: red; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">Un’alleanza per lo spionaggio</span></h2>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgyM6Pp68iHaVUYREQFulM81UoZDgBaVdEbknkH46k3rKPzxsjWtwx5pfDtlw7vSnj82-MPW6OoFtUxkLnazjixfQ9CNsaKvag9yqLH7yKexh_R0rQBw8zvILsqZeUpl9b9sGiQ8kj6FMM/s1600/foto.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="253" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgyM6Pp68iHaVUYREQFulM81UoZDgBaVdEbknkH46k3rKPzxsjWtwx5pfDtlw7vSnj82-MPW6OoFtUxkLnazjixfQ9CNsaKvag9yqLH7yKexh_R0rQBw8zvILsqZeUpl9b9sGiQ8kj6FMM/s400/foto.jpg" width="400" /></a></div>
<div>
<br /></div>
<div style="background-color: transparent; border: 0px; list-style: none; margin-bottom: 18px; outline: 0px; padding: 0px; text-rendering: optimizelegibility; vertical-align: baseline;">
<a href="http://www.internazionale.it/">internazionale.it/</a></div>
<div style="background-color: transparent; border: 0px; list-style: none; margin-bottom: 18px; outline: 0px; padding: 0px; text-rendering: optimizelegibility; vertical-align: baseline;">
<em class="isLastChild" style="background-color: transparent; border: 0px; font-size: 16px; line-height: 21px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Una sede dell’agenzia Gchq a Bude, in Cornovaglia, il 23 giugno 2013. (Kieran Doherty, Reuters/Contrasto)</span></em></div>
<div style="background-color: transparent; border: 0px; font-size: 16px; line-height: 21px; list-style: none; margin-bottom: 18px; outline: 0px; padding: 0px; text-rendering: optimizelegibility; vertical-align: baseline;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Il governo statunitense ha pagato segretamente cento miliardi di dollari all’agenzia britannica di spionaggio Gchq, per aver accesso ai programmi di sorveglianza del Regno Unito. I pagamenti sono provati da alcuni documenti riservati, pubblicati ancora una volta <a class="isLastChild" href="http://www.theguardian.com/uk-news/2013/aug/01/nsa-paid-gchq-spying-edward-snowden" style="background-color: transparent; color: black; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">dal Guardian</a>. E dimostrano un legame molto forte tra l’Nsa e la sua controparte britannica.</span></div>
<div style="background-color: transparent; border: 0px; font-size: 16px; line-height: 21px; list-style: none; margin-bottom: 18px; outline: 0px; padding: 0px; text-rendering: optimizelegibility; vertical-align: baseline;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Edward Snowden, la fonte del quotidiano nel caso Datagate, aveva già denunciato la complicità delle due agenzie nello spionaggio di massa dei cittadini su internet. “Non si tratta solo di un problema statunitense, la Gchq è anche peggio dell’Nsa”, ha dichiarato Snowden.</span></div>
<div style="background-color: transparent; border: 0px; font-size: 16px; line-height: 21px; list-style: none; margin-bottom: 18px; outline: 0px; padding: 0px; text-rendering: optimizelegibility; vertical-align: baseline;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Oltre ai pagamenti, i nuovi documenti ottenuti dal Guardian provano che:</span></div>
<ul style="background-color: transparent; border: 0px; font-size: 16px; line-height: 21px; list-style: none; margin: 0px 0px 18px; outline: 0px; padding: 0px; text-rendering: optimizelegibility; vertical-align: baseline;">
<li style="background-color: transparent; background-image: url(data:image/png; background-position: 0px 8px; background-repeat: no-repeat no-repeat; border: 0px; display: block; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px 0px 0px 14px; vertical-align: baseline;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">La Gchq sta spendendo molti soldi per raccogliere informazioni personali da telefoni cellulari e applicazioni, e dice di poter “aver accesso a qualsiasi telefono, ovunque e in qualsiasi momento”.</span></li>
<div style="background-color: transparent; border: 0px; list-style: none; margin-bottom: 18px; outline: 0px; padding: 0px; text-rendering: optimizelegibility; vertical-align: baseline;">
</div>
<li style="background-color: transparent; background-image: url(data:image/png; background-position: 0px 8px; background-repeat: no-repeat no-repeat; border: 0px; display: block; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px 0px 0px 14px; vertical-align: baseline;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Alcuni dipendenti dell’agenzia hanno espresso dubbi sulla “mancanza di etica nel loro lavoro”.</span></li>
<div style="background-color: transparent; border: 0px; list-style: none; margin-bottom: 18px; outline: 0px; padding: 0px; text-rendering: optimizelegibility; vertical-align: baseline;">
</div>
<li style="background-color: transparent; background-image: url(data:image/png; background-position: 0px 8px; background-repeat: no-repeat no-repeat; border: 0px; display: block; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px 0px 0px 14px; vertical-align: baseline;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">La quantità di dati personali raccolti nel Regno Unito, sia quelli provenienti da internet sia quelli provenienti dal traffico dei dispositivi mobili, è aumentata del 7.000 per cento negli ultimi cinque anni. Ma il 60 per cento dei materiali d’intelligence raccolti dal Regno Unito proviene ancora dalla Nsa.</span></li>
<div style="background-color: transparent; border: 0px; list-style: none; margin-bottom: 18px; outline: 0px; padding: 0px; text-rendering: optimizelegibility; vertical-align: baseline;">
</div>
<li class="isLastChild" style="background-color: transparent; background-image: url(data:image/png; background-position: 0px 8px; background-repeat: no-repeat no-repeat; border: 0px; display: block; margin-bottom: 0px !important; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0px; outline: 0px; padding: 0px 0px 0px 14px; vertical-align: baseline;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">La Gchq accusa la Cina e la Russia di aver organizzato diversi attacchi informatici contro il Regno Unito e sta ora lavorando con l’Nsa per fornire all’esercito britannico e a quello statunitense degli strumenti per la guerra informatica.</span></li>
</ul>
<div style="background-color: transparent; border: 0px; font-size: 16px; line-height: 21px; list-style: none; margin-bottom: 18px; outline: 0px; padding: 0px; text-rendering: optimizelegibility; vertical-align: baseline;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><strong class="isLastChild" style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Snowden è libero.</strong> Il 1 agosto Edward Snowden, la fonte del Guardian sul caso Datagate, ha lasciato l’aeroporto di Mosca, e ha ottenuto asilo politico dalla Russia. Snowden è diretto verso un luogo segreto. La Casa Bianca si è detta “molto delusa” dalla decisione del governo russo.</span></div>
<div class="isLastChild" style="background-color: transparent; border: 0px; font-size: 16px; line-height: 21px; list-style: none; outline: 0px; padding: 0px; text-rendering: optimizelegibility; vertical-align: baseline;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Nel frattempo Barack Obama, dopo un incontro con i membri del congresso il 1 agosto, ha aperto uno spiraglio per <a class="isLastChild" href="http://www.theguardian.com/world/2013/aug/01/barack-obama-congress-nsa-reform-meeting" style="background-color: transparent; color: black; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">una possibile riforma</a> dell’agenzia Nsa.</span></div>
<div style="font-size: 16px; line-height: 16px;">
<br /></div>
</div>
</div>
SA DEFENZAhttp://www.blogger.com/profile/17278259506719410253noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6353381439348541938.post-66989669074206529512013-07-23T07:33:00.002-07:002013-07-23T07:33:41.362-07:00Il colpo di Stato in Egitto: islamismo, democrazia, rivoluzione<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<br />
<span class="titre_pp" style="color: red; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-large; font-weight: bold;">Il colpo di Stato in Egitto: islamismo, democrazia, rivoluzione</span><br />
</div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span>
<br />
<table align="center" border="0" cellpadding="0" cellspacing="5" style="height: 150px;"><tbody>
<tr><td align="center" valign="bottom"><a href="http://tlaxcala-int.org/biographie.asp?ref_aut=104&lg_pp=it" style="color: black;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><img border="0" height="150" src="http://tlaxcala-int.org/upload/aut_104.jpg" /></span></a></td><td align="center" valign="bottom"></td><td align="center" valign="bottom"></td></tr>
<tr><td align="center" colspan="3"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="color: red;"><span class="auteur" style="font-weight: bold; text-align: justify;"><br /></span></span></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="color: red;"><span class="auteur" style="font-weight: bold; text-align: justify;">Santiago Alba Rico Σαντιάγκο Άλμπα Ρίκο سانتياغو البا ريكو </span></span></span></td></tr>
<tr><td align="center" colspan="3"><span class="trad" style="font-family: Verdana, sans-serif; text-align: justify;"><a href="http://www.rebelion.org/noticia.php?id=170755">rebelion.org/noticia.php?id=170755</a></span><br />
<span class="trad" style="font-family: Verdana, sans-serif; text-align: justify;">Tradotto da <b> <span style="color: red;">Francesco Giannatiempo</span></b></span></td></tr>
</tbody></table>
<br />
<span class="texte1"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="background-color: white;"></span></span></span><br />
<div style="background-color: white;">
<span class="texte1"><span class="texte1" style="font-family: Verdana, sans-serif;"></span></span></div>
<span class="texte1">
</span>
<div style="background-color: white; font-style: italic; margin-left: 40px; margin-right: 40px;">
<span class="texte1"><i><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Possiamo parlare di “rivoluzione” in uno di questi due casi:</span></i></span></div>
<span class="texte1">
<ul style="background-color: white;"><ul>
<li><i><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Quando una maggioranza sociale, con interessi diversi o meno e addirittura senza un programma politico, rovescia una dittatura.</span></i></li>
<li><i><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Quando un programma politico di mutamenti radicali, con o senza le armi e con l’appoggio di una maggioranza sociale, si impone su una “democrazia borghese”.</span></i></li>
</ul>
</ul>
<div style="background-color: white;">
<span class="texte1" style="font-family: Verdana, sans-serif;"></span></div>
<div style="background-color: white;">
<span class="texte1" style="font-family: Verdana, sans-serif;">In Egitto si è avuta una rivoluzione nel 2011 stando al primo dei due significati. Finora non c’è stata nessuna rivoluzione riguardo al secondo caso. E, ora, il caso del rovesciamento di Morsi è evidente che non combacia con nessuna delle due definizioni. Non c’era nessuna dittatura da rovesciare in Egitto (se non una “democrazia borghese”) e non c’è in gioco nessun programma politico di mutamenti radicali, almeno appoggiato dalla maggioranza della piazza. Quando sono le armi di un esercito fascista a rovesciare una “democrazia borghese”, questo si chiama – tecnicamente e politicamente – “colpo di Stato”. Se milioni di persone, comprese molte di quelle rivoluzionarie secondo il primo significato del termine, chiedono un colpo di Stato, non per questo cessa di essere un colpo di Stato. Se migliaia di persone in piazza non vogliono l’intervento dell’esercito – perchè sono rivoluzionarie anche nel significato del termine – la loro volontà rimane completamente annullata dal colpo di Stato. Un esercito fascista che destituisce un presidente eletto, che sospende la costituzione e scioglie il parlamento, che arresta i dirigenti del partito di maggioranza, chiude le loro televisioni e spara sui loro sostenitori, sta mettendo in atto un colpo di Stato. Se lo appoggia molta gente, lo ottiene con facilità. Se per di più lo appoggia la sinistra e lo chiama “rivoluzione”, allora lo ottiene molto facilmente.</span></div>
<div style="background-color: white;">
<span class="texte1" style="font-family: Verdana, sans-serif;"></span></div>
<div style="background-color: white; text-align: center;">
<span class="texte1" style="font-family: Verdana, sans-serif; text-align: justify;"><img alt="" height="295" src="http://www.tlaxcala-int.org/upload/gal_7066.jpg" width="400" /></span></div>
<span class="texte1" style="background-color: white; font-family: Verdana, sans-serif;"><div align="center" style="font-weight: bold;">
<span style="color: red;"><b><i>Finalmente liberi!</i> A sinistra, la Fratellanza Musulmana; a destra il Consiglio supremo delle Forze Armate<br />Vignetta di </b><b><a href="http://latuffcartoons.wordpress.com/2013/07/06/cartoon-causa_operaria-egypt-free-at-last/">Carlos Latuff</a></b></span><br />
<span style="color: red;"><b><br /></b></span></div>
Nel mondo arabo non esistevano nè esistono condizioni per cui si verifichi una rivoluzione come nel secondo caso qui descritto. Perché era importante che si verificassero rivoluzioni come nel primo dei significati? Per due motivi. Il primo, perché la fondazione di una “democrazia borghese” sotto la spinta dei popoli avrebbe permesso la formazione di un nuovo soggetto politico e la costruzione - con le nuove condizioni democratiche – di alternative collettive fino ad ora inesistenti e inimmaginabili. Il secondo, perché una “democrazia borghese” avrebbe portato alla luce la reale relazione tra le forze nella zona, favorevole agli islamisti. Ciò avrebbe rappresentato un pericolo, è vero, ma anche una necessità inevitabile, dato che tutte queste dittature avevano giustificato il proprio potere – e la repressione di tutte le espressioni politiche, compresa la sinistra – contro il “terrorismo islamico”, che loro stesse alimentavano, in un ciclo felicemente eterno per i capi, attraverso la repressione e la tirannia. La normalizzazione politica accenderebbe la speranza di una “democratizzazione dell’islamismo” attraverso l’esercizio del governo, come in parte è accaduto in Tunisia e anche in Egitto prima del rovesciamento di Morsi. La ricerca del confronto a qualsiasi costo e la strategia di assillo e di demolizione con qualunque mezzo, può solamente far abortire, per così dire, “la maturazione del fallimento” del progetto islamista; la qual cosa è inevitabile, ma che deve verificarsi in un ambito democratico, altrimenti<span style="line-height: 18px;">vorrebbe dire tornare al tragico “giorno della marmotta” che da decenni sta insanguinando la zona e soggiogando la popolazione. La sinistra, per disgrazia, si è prestata a questo gioco in cui può vincere solamente l’”ancien regime”.</span><br />
<span style="line-height: 18px;"><img align="right" alt="" hspace="10" src="http://www.tlaxcala-int.org/upload/gal_7067.jpg" vspace="10" />Ma c’è un altro motivo per cui la sinistra dovrebbe comprendere la necessità di rispettare le regole del gioco che essa stessa ha contribuito a stabilire con le rivoluzioni democratiche. Nel mondo arabo – e in Tunisia e in Egitto in maniera molto chiara – ci sono due ambiti egemonici paralleli: uno, delle classi popolari, modellato dall’islam politico; e l’altro delle classi medio-alte, plasmato dalla destra laica. Durante le dittature, la sinistra - repressa, isolata, presa tra i due ambiti - si dichiarò sconfitta nel territorio che le era naturale, quello delle classi popolari, e finì equiparata a quello della destra laica, non tanto perché fosse scesa a patti con questa – e lo fece spesso – quanto perché finì isolata dalla strada e chiusa nell’ambra di un elitarismo – se non classista – culturale e intellettuale.</span><br />
<span style="line-height: 18px;"><br /></span>
Un amico che anni fa lasciò Nahda profondamente disgustato, nel cercare di elaborare un progetto di “islamismo della liberazione” secondo il modello della “teologia della liberazione”, rimprovera sempre al Fronte Popolare tunisino questo distanziamento elitario della cultura popolare; ed evocando espressamente Chavez, assicura che la Tunisia sarà comunista solamente il giorno in cui, al posto di impegnarsi a svuotarle, i comunisti predichino il comunismo dalle moschee. Ciò serve a tutta l’area e, certamente, anche o soprattutto all’Egitto. Costruire un nuovo ambito egemonico delle sinistre nel mondo arabo presuppone la normalizzazione politica dell’islamismo, il suo logoramento controllato e la sua radicalizzazione – verso sinistra – dall’interno della cultura popolare. Un colpo di Stato basato unicamente sull’anti-islamismo (contando, quindi, sulle forze molto più potenti e già comprovate come nefaste della destra laica), non solo non è una rivoluzione nel secondo significato sopra richiamato, ma che faccia fallire la rivoluzione come nel primo caso, condizione di qualsiasi cambiamento profondo si voglia fare in futuro. Questo è quanto successe in Algeria nel 1992, con il risultato a tutti noto. Adesso può essere anche peggio. Tutti citiamo spesso la frase di Marx: la storia si ripete due volte, la prima come tragedia e la seconda come farsa. Non è vero. Si ripete molte volte. La prima come tragedia, la seconda come catastrofe, la terza come inferno, la quarta come apocalisse. Non vedo cosa la sinistra possa guadagnare da questa sequenza mortale… (1)<br />
<br />
<strong>Nota</strong><br />(1) Che questo spostamento “dentro la cultura popolare” sia possibile, lo dimostra l’America Latina, dove alcuni progetti di emancipazione in corso - in Venezuela, Bolivia, Ecuador- sono stati possibili grazie a una “maturazione” entro un “ambito democratico borghese”. Tutto il mondo sarà d’accordo che la nota “rivoluzione bolivariana”, con la sua forte componente - almeno formale - di “democrazia partecipativa”, sarebbe stata impossibile se Chavez fosse arrivato al potere attraverso il colpo di stato del 1992. Chávez non era ancora Chavez, però era migliore – sideralmente migliore - di Abdelfath Al-Sisi. </span><div style="background-color: white; font-family: Georgia, Times, Georgia, serif; font-size: 16px;">
</div>
</span>
</div>
SA DEFENZAhttp://www.blogger.com/profile/17278259506719410253noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6353381439348541938.post-26748151015874470292013-07-05T23:41:00.003-07:002013-07-05T23:41:41.639-07:00L’emblema di Min<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<h2 class="art-postheader" style="background-color: white; margin: 5px 0px; padding: 0px;">
<span style="color: red; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">L’emblema di Min</span></h2>
<div class="art-postheadericons art-metadata-icons" style="background-color: white; padding: 1px;">
<span style="color: red; font-family: Verdana, sans-serif;">Giorgio Valdes</span></div>
<div class="art-postheadericons art-metadata-icons" style="background-color: white; color: #60871c; padding: 1px;">
<a href="http://www.villacidro.biz/index.php?option=com_content&view=article&id=1589%3A-lemblema-di-min&catid=12%3Avarie&lang=it"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">villacidro.biz</span></a></div>
<div class="art-postcontent" style="background-color: white; line-height: 22px;">
<div class="art-article">
<div style="color: #30440e; margin-bottom: 12px; margin-top: 12px; padding: 0px;">
</div>
<div style="color: #30440e; margin-bottom: 12px; margin-top: 12px; padding: 0px;">
</div>
<div style="color: #30440e; margin-bottom: 12px; margin-top: 12px; padding: 0px;">
</div>
<div style="color: #30440e; margin-bottom: 12px; margin-top: 12px; padding: 0px;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="color: #30440e; margin-bottom: 12px; margin-top: 12px; padding: 0px; text-align: justify;">
<span style="clear: left; float: left; font-family: Verdana, sans-serif; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="http://img24.imageshack.us/img24/39/kg55.jpg" style="border: 0px solid rgb(211, 237, 166); margin: 7px;" width="244" />Sulla superficie di gran parte dei menhir custoditi nel museo di Laconi, appaiono due petroglifi sovrapposti, uno dei quali è generalmente definito come “rovesciato” o “capovolto” -lo spirito del defunto che ritorna alla madre terra-, mentre l’altro è spesso interpretato come “pugnale bipenne”.<span style="color: black;"></span><span style="color: black;"></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="color: #30440e; margin-bottom: 12px; margin-top: 12px; padding: 0px; text-align: justify;">
<span style="clear: left; float: left; font-family: Verdana, sans-serif; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="231" src="http://img600.imageshack.us/img600/2576/1d0g.jpg" style="border: 0px solid rgb(211, 237, 166); margin: 7px;" width="320" />Differenti immagini del “rovesciato” sono presenti, come noto, in alcune tombe rupestri risalenti all’eneolitico, come la tomba “Branca” di Cheremule e quella di “Sas Concas” di Oniferi.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="color: #30440e; margin-bottom: 12px; margin-top: 12px; padding: 0px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Nella tomba di “Sos Furrighesos”, ad Anela, questa immagine si presenta invece in una forma semplificata, identica all’ideogramma geroglifico in “ka”(spirito), che gli egizi rappresentavano con le due braccia sollevate.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="color: #30440e; margin-bottom: 12px; margin-top: 12px; padding: 0px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Per quanto riguarda il simbolo inciso sulla base dei menhir, a parte dover considerare che in una manifestazione spirituale come il passaggio dalla vita alla morte la presenza di un coltello apparirebbe fuori tema, è la stessa concezione di “pugnale bipenne” a sollevare diverse perplessità, perché se un’ascia a lame contrapposte è effettivamente esistita e poteva svolgere la sua funzione offensiva perché dotata di un manico sufficientemente lungo, un analogo pugnale sarebbe stato assolutamente pericoloso per chi lo brandiva, ma ottimo per ferirsi accidentalmente o per suicidarsi.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 12px; margin-top: 12px; padding: 0px; page-break-after: avoid; text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="color: #30440e;"><img border="0" height="125" src="http://img15.imageshack.us/img15/8649/y8e3.jpg" style="border: 0px solid rgb(211, 237, 166); margin: 7px;" width="320" /><img border="0" height="400" src="http://img600.imageshack.us/img600/5296/wim5.jpg" style="border: 0px solid rgb(211, 237, 166); margin: 7px;" width="271" />A prescindere da queste considerazioni, come osservato da Nicola Porcu</span><span style="color: black;">[</span><span style="color: red;">1</span><span style="color: black;">]</span><span style="color: #30440e;"> nel suo libro di prossima pubblicazione </span><a href="http://www.villacidro.biz/index.php?option=com_content&view=article&id=1589%3A-lemblema-di-min&catid=12%3Avarie&lang=it#_ftn2" name="_ftnref2" style="color: black; margin: 0px; padding: 0px; text-decoration: none;">[</a><span style="color: red;">2</span><a href="http://www.villacidro.biz/index.php?option=com_content&view=article&id=1589%3A-lemblema-di-min&catid=12%3Avarie&lang=it#_ftn2" name="_ftnref2" style="color: black; margin: 0px; padding: 0px; text-decoration: none;">]</a><span style="color: #30440e;">, questo misterioso graffito è simile agli ideogrammi geroglifici rappresentativi dell’utero femminile</span><a href="http://www.villacidro.biz/index.php?option=com_content&view=article&id=1589%3A-lemblema-di-min&catid=12%3Avarie&lang=it#_ftn3" name="_ftnref3" style="color: black; margin: 0px; padding: 0px; text-decoration: none;">[</a><span style="color: red;">3</span><a href="http://www.villacidro.biz/index.php?option=com_content&view=article&id=1589%3A-lemblema-di-min&catid=12%3Avarie&lang=it#_ftn3" name="_ftnref3" style="color: black; margin: 0px; padding: 0px; text-decoration: none;">]</a><span style="color: #30440e;">, emblema del dio itifallico Min </span><a href="http://www.villacidro.biz/index.php?option=com_content&view=article&id=1589%3A-lemblema-di-min&catid=12%3Avarie&lang=it#_ftn4" name="_ftnref4" style="color: black; margin: 0px; padding: 0px; text-decoration: none;">[</a><span style="color: red;">4</span><a href="http://www.villacidro.biz/index.php?option=com_content&view=article&id=1589%3A-lemblema-di-min&catid=12%3Avarie&lang=it#_ftn4" name="_ftnref4" style="color: black; margin: 0px; padding: 0px; text-decoration: none;">]</a><span style="color: #30440e;">, che racchiudeva in sé entrambi i principi, maschili e femminili (analoga caratteristica era posseduta da Amon-Ra, di cui Min era una manifestazione).</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="color: #30440e; margin-bottom: 12px; margin-top: 12px; padding: 0px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">L’accostamento all’iconografia egizia non può sorprendere, considerate le frequentazioni delle antiche popolazioni sarde con la terra dei faraoni.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="color: #30440e; margin-bottom: 12px; margin-top: 12px; padding: 0px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">I due simboli potrebbero allora raffigurare, congiuntamente, l’anima dell’uomo che ritorna alla terra attraverso l’utero materno, dando corpo al modo di dire “torranci in su cunnu” che in lingua sarda assume un significato offensivo, ma che a quei tempi poteva invece intendersi come un auspicio di rinascita attraverso il ventre materno, inteso come fonte di vita.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="color: #30440e; margin-bottom: 12px; margin-top: 12px; padding: 0px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Inoltre, se il menhir può considerarsi un monolite legato al culto della fertilità, l’accostamento fonetico delle parole Min (utero) e Ka (spirito), non potrebbe essere più appropriato.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="color: #30440e; margin-bottom: 12px; margin-top: 12px; padding: 0px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Per quanto mi riguarda, ho cercato di individuare altri elementi a sostegno della tesi di Nicola Porcu che mi era parsa da subito piuttosto convincente.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="color: #30440e; margin-bottom: 12px; margin-top: 12px; padding: 0px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Una conferma l’ho trovata nell’immagine fotografica di una statuetta bronzea conservata al Museo Nazionale di Madrid, riportata nel volume “L’Arte dei Fenici” di Sabatino Moscati e datata VI / V sec.a.C.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="color: #30440e; margin-bottom: 12px; margin-top: 12px; padding: 0px; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="color: #30440e; margin-bottom: 12px; margin-top: 12px; padding: 0px; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="color: #30440e; margin-bottom: 12px; margin-top: 12px; padding: 0px; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="color: #30440e; margin-bottom: 12px; margin-top: 12px; padding: 0px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><img border="0" height="400" src="http://img826.imageshack.us/img826/8653/jd8i.jpg" style="border: 0px solid rgb(211, 237, 166); margin: 7px;" width="145" />L’incisione verticale visibile su di essa, simile a un doppio fuso con un suo spigolo in corrispondenza della vagina, anch’essa chiaramente evidenziata, non è altro che la riproduzione schematica e ampliata dell’apparato genitale femminile -<em>composto appunto dalla vagina, dal collo dell’utero e dall’utero</em>- ed è straordinariamente somigliante, se ruotata di novanta gradi, al graffito che appare nella parte inferiore dei menhir di Laconi.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="color: #30440e; margin-bottom: 12px; margin-top: 12px; padding: 0px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Ritornando a Min, questa divinità si presentava anche in forma di “ka-mut-f” = toro di sua madre, dove “ka” è il termine geroglifico che indica il toro e “mut” la madre.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="color: #30440e; margin-bottom: 12px; margin-top: 12px; padding: 0px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Orbene, nei menhir di Laconi i segni che appaiono sulla sua superficie possono considerarsi, a mio avviso, una crittografia amunica che si aggiunge a quelle rinvenute in diversi amuleti egizi ritrovati in Sardegna e ben descritte e analizzate da Aba Losi e da Romina Saderi.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="color: #30440e; margin-bottom: 12px; margin-top: 12px; padding: 0px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><img border="0" height="400" src="http://img829.imageshack.us/img829/8760/dt7y.jpg" style="border: 0px solid rgb(211, 237, 166); margin: 7px;" width="174" />Difatti se nel menhir, simbolo di fertilità, è presente l’effige della “Grande Madre”, con il “nasino” che compare sulla sua sommità e soprattutto con l’emblema del dio Min raffigurante l’”utero” (in altri contesti, come nei menhir di Tamuli, il principio femminile è invece evidenziato da protuberanze mammillari), è altrettanto vero che la sua forma e il suo profilo rimandano a una rappresentazione fallica, sottolineata dalla presenza del “ka” (il rovesciato) che, come detto, a parte il significato di spirito, aveva anche quello di “toro”, uno degli appellativi di Min.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="color: #30440e; margin-bottom: 12px; margin-top: 12px; padding: 0px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Sui monoliti di Laconi possono quindi leggersi le parole “ka” e “mut” della dizione “kamutef”, uno degli appellativi di Min ma anche di Amon-Ra, di cui Min era, come detto, una manifestazione (e viceversa).</span></div>
<div class="MsoNormal" style="color: #30440e; margin-bottom: 12px; margin-top: 12px; padding: 0px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Vorrei aggiungere un’altra considerazione riferita al menhir inteso come l’elemento solido che potrebbe esattamente riempire lo spazio vuoto all’interno della tholos nuragica. Se sulla superficie del menhir sono riportati i termini egizi “ka” e “min”, si potrebbe anche ipotizzare che esso voglia raffigurare lo spirito di Min (Amon/Min) che alberga dentro il nuraghe, inteso quindi come “casa del dio”.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="color: #30440e; margin-bottom: 12px; margin-top: 12px; padding: 0px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Questa circostanza è avvalorata dal fatto che la tradizione nilotica indica la casa di Min come una sorta di tenda dal tetto conico.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="color: #30440e; margin-bottom: 12px; margin-top: 12px; padding: 0px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Per di più, nelle “case della vita”(per-ankh), i fabbricati egizi dove i sacerdoti/sciamani apprendevano i segreti della loro arte, era presente una tenda che accoglieva le reliquie di Osiride, signore dell’occidente, che il sincretismo religioso accomunava ad Amon/Min, anch’esso signore dell’Occidente e del regno dei morti.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="color: #30440e; margin-bottom: 12px; margin-top: 12px; padding: 0px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">In un articolo di Nica Fiori del Marzo 2005, si parla di questa tenda con riferimento al papiro Salt 825, in cui è scritto che ”il dio della terra Geb sarà il suo pavimento, la dea del cielo Nut il suo soffitto….il sole deve penetrarvi”.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="color: #30440e; margin-bottom: 12px; margin-top: 12px; padding: 0px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">In questa breve frase sono compresi i nomi delle tre divinità del cielo (Nut), del sole (Ra) e della terra (Geb), il cui insieme induce a qualche riflessione.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="color: #30440e; margin-bottom: 12px; margin-top: 12px; padding: 0px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Nica Fiori, sempre riferendosi ai “maghi” che albergavano all’interno della casa della vita, scrive che “la divinazione avveniva utilizzando un vaso pieno d’acqua….l’acqua era ritenuta un mezzo eccellente per comunicare con il cielo e con il mondo intermedio. Altre volte era lo stesso mago a cadere in un sonno ipnotico”.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 12px; margin-top: 12px; padding: 0px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="color: #30440e;">L’esistenza di un pozzo all’interno dei nuraghi, o comunque la costante presenza di una vena d’acqua o anche di vasi come quello rinvenuto all’interno del nuraghe Arrubiu, appositamente forato per consentire il deflusso, potrebbe giustificare una profonda analogia tra le case della vita e gli stessi nuraghi dove, alla presenza del sacerdote/sciamano, è presumibile che si svolgessero riti ordalici connessi al culto dell’acqua, e pratiche d’incubazione, elementi tipici dello spirito religioso delle nostre antiche popolazioni </span><a href="http://www.villacidro.biz/index.php?option=com_content&view=article&id=1589%3A-lemblema-di-min&catid=12%3Avarie&lang=it#_ftn5" name="_ftnref5" style="color: black; margin: 0px; padding: 0px; text-decoration: none;">[</a><span style="color: red;">5</span><a href="http://www.villacidro.biz/index.php?option=com_content&view=article&id=1589%3A-lemblema-di-min&catid=12%3Avarie&lang=it#_ftn5" name="_ftnref5" style="color: black; margin: 0px; padding: 0px; text-decoration: none;">]</a><span style="color: #30440e;">.</span></span></div>
<div style="color: #30440e;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span><hr size="1" width="33%" />
<div id="ftn1">
<div class="MsoFootnoteText" style="margin-bottom: 12px; margin-left: 7.1pt; margin-top: 12px; padding: 0px; text-indent: -7.1pt;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><a href="http://www.villacidro.biz/index.php?option=com_content&view=article&id=1589%3A-lemblema-di-min&catid=12%3Avarie&lang=it#_ftnref1" name="_ftn1" style="color: black; margin: 0px; padding: 0px; text-decoration: none;">[1]</a> <em>Nicola Porcu è Ispettore onorario della Soprintendenza per i beni subacquei delle ex Province di Cagliari e Oristano, nonché sommozzatore professionista;</em></span></div>
<div class="MsoFootnoteText" style="margin-bottom: 12px; margin-left: 7.1pt; margin-top: 12px; padding: 0px; text-indent: -7.1pt;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><em></em></span></div>
</div>
<div id="ftn2">
<div class="MsoFootnoteText" style="margin-bottom: 12px; margin-top: 12px; padding: 0px;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><a href="http://www.villacidro.biz/index.php?option=com_content&view=article&id=1589%3A-lemblema-di-min&catid=12%3Avarie&lang=it#_ftnref2" name="_ftn2" style="color: black; margin: 0px; padding: 0px; text-decoration: none;">[2]</a> “<em>Hic-Nu-Ra, racconto di un’altra Sardegna”</em></span></div>
<div class="MsoFootnoteText" style="margin-bottom: 12px; margin-top: 12px; padding: 0px;">
<br /></div>
</div>
<div id="ftn3">
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 12px; margin-top: 12px; padding: 0px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><a href="http://www.villacidro.biz/index.php?option=com_content&view=article&id=1589%3A-lemblema-di-min&catid=12%3Avarie&lang=it#_ftnref3" name="_ftn3" style="color: black; margin: 0px; padding: 0px; text-decoration: none;">[3]</a> <em>E’ interessante osservare come nell’antico Egitto fosse in uso la mummificazione dell’apparato genitale femminile delle donne più altolocate, nella convinzione che in esso si celasse il segreto della rigenerazione della vita</em></span></div>
<div class="MsoFootnoteText" style="margin-bottom: 12px; margin-top: 12px; padding: 0px;">
<br /></div>
</div>
<div id="ftn4">
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 12px; margin-left: 7.1pt; margin-top: 12px; padding: 0px; text-align: justify; text-indent: -7.1pt;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><a href="http://www.villacidro.biz/index.php?option=com_content&view=article&id=1589%3A-lemblema-di-min&catid=12%3Avarie&lang=it#_ftnref4" name="_ftn4" style="color: black; margin: 0px; padding: 0px; text-decoration: none;">[4]</a> <em>Min, in associazione con Amon, dio dell’occidente e del mondo dei morti, darà vita ad Amon-Min, dio itifallico della virilità e della potenza rigeneratrice.</em></span></div>
<div class="MsoFootnoteText" style="margin-bottom: 12px; margin-left: 7.1pt; margin-top: 12px; padding: 0px; text-indent: -7.1pt;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><em></em></span></div>
<div class="MsoFootnoteText" style="margin-bottom: 12px; margin-top: 12px; padding: 0px;">
<br /></div>
</div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><a href="http://www.villacidro.biz/index.php?option=com_content&view=article&id=1589%3A-lemblema-di-min&catid=12%3Avarie&lang=it#_ftnref5" name="_ftn5" style="color: black; margin: 0px; padding: 0px; text-decoration: none;">[5]</a> Cfr.: Raffaele Pettazzoni: “La Religione Primitiva in Sardegna”</span></div>
<div style="color: #30440e;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="color: #30440e;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
</div>
</div>
</div>
SA DEFENZAhttp://www.blogger.com/profile/17278259506719410253noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6353381439348541938.post-65186796714200914862013-06-27T11:35:00.001-07:002013-06-27T11:35:12.330-07:00Il caso “Datagate - Edward Snowden”<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<br />
<span class="titre_pp" style="color: red; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: 30px; font-weight: bold;">Il caso “Datagate - Edward Snowden”</span></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br style="background-color: white;" /></span>
<br />
<br />
<span style="clear: left; float: left; font-family: Verdana, sans-serif; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="227" src="http://tlaxcala-int.org/upload/aut_2402.jpg" width="400" /></span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span class="auteur" style="font-size: 16px; font-weight: bold; text-align: justify;"><br /></span></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span class="auteur" style="font-size: 16px; font-weight: bold; text-align: justify;"><br /></span></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span class="auteur" style="font-size: 16px; font-weight: bold; text-align: justify;"><br /></span></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span class="auteur" style="font-size: 16px; font-weight: bold; text-align: justify;"><br /></span></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span class="auteur" style="font-size: 16px; font-weight: bold; text-align: justify;"><br /></span></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span class="auteur" style="font-size: 16px; font-weight: bold; text-align: justify;"><br /></span></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span class="auteur" style="font-size: 16px; font-weight: bold; text-align: justify;"><br /></span></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span class="auteur" style="font-size: 16px; font-weight: bold; text-align: justify;"><br /></span></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span class="auteur" style="font-size: 16px; font-weight: bold; text-align: justify;"><br /></span></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span class="auteur" style="font-size: 16px; font-weight: bold; text-align: justify;"><br /></span></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span class="auteur" style="font-size: 16px; font-weight: bold; text-align: justify;"><br /></span></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span class="auteur" style="font-size: 16px; font-weight: bold; text-align: justify;"><br /></span></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span class="auteur" style="font-size: 16px; font-weight: bold; text-align: justify;"><br /></span></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span class="auteur" style="font-size: 16px; font-weight: bold; text-align: justify;">Julian Assange ДЖУЛИАН АССАНЖ جوليان ٱسانج </span><br /><b style="font-size: 11px; text-decoration: none;"><span style="color: red;"><a href="http://wikileaks.org/Statement-by-Julian-Assange-after,249.html%C2%A0">http://wikileaks.org/Statement-by-Julian-Assange-after,249.html </a></span></b></span><br />
<span class="trad" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">Tradotto da <b> <span style="color: red;">Curzio Bettio</span></b></span></div>
<div style="background-color: white;">
<br /></div>
<br />
<div align="justify">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span class="texte1" style="font-size: 16px;"></span></span><br />
<div style="font-size: 18px; font-style: italic; margin-left: 40px; margin-right: 40px;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span class="texte1" style="font-size: 16px;">Dichiarazioni di Julian Assange dopo un anno da rifugiato politico nell’Ambasciata dell’Ecuador a Londra.</span></span></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span class="texte1" style="font-size: 16px;">
</span></span>
<br />
<div style="font-size: 18px; font-style: italic; margin-left: 40px; margin-right: 40px;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span class="texte1" style="font-size: 16px;"><br /></span></span></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span class="texte1" style="font-size: 16px;">
</span></span>
<div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span class="texte1" style="font-size: 16px;">“Ora è giusto un anno da quando sono entrato in questa ambasciata e vi ho cercato rifugio dalla persecuzione nei miei confronti.</span></span></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span class="texte1" style="font-size: 16px;">
<div>
A seguito di tale decisione, sono stato in grado di sottrarmi con relativa sicurezza ad un’indagine degli Stati Uniti in cui vengo accusato di spionaggio.</div>
<div>
Ma oggi, ha avuto inizio il calvario anche di Edward Snowden.</div>
<div>
Due pericolosi e sfrenati processi hanno messo radici negli ultimi dieci anni, con conseguenze fatali per la democrazia.</div>
<div>
La segretezza delle amministrazioni governative si sta espandendo su dimensioni terrificanti.</div>
<div>
Allo stesso tempo, la privacy di ogni singolo individuo è stata segretamente sradicata.</div>
<div>
Poche settimane fa, Edward Snowden ha denunciato un programma in corso - che coinvolge l’amministrazione Obama, il sistema spionistico e i giganti dei servizi internet - per spiare tutti nel mondo.</div>
<div>
Naturalmente, come avviene di regola da parte dell’amministrazione Obama, Snowden è stato accusato di spionaggio.</div>
<div>
Il governo degli Stati Uniti sta spiando su tutto e tutti, su ciascuno di noi, ma è Edward Snowden ad essere accusato di spionaggio per averci informati.</div>
<div>
Ciò ci porta al nocciolo della questione, per cui il segno della distinzione internazionale e del servizio per l’umanità non è più il Premio Nobel per la Pace, ma un atto d’accusa di spionaggio da parte del Dipartimento della Giustizia degli Stati Uniti.</div>
<div>
Edward Snowden è l’ottava “gola profonda” ad essere accusata di spionaggio sotto questo presidente.</div>
<div>
Lunedì, il processo spettacolo nei confronti di Bradley Manning entra nella sua quarta settimana. </div>
<div>
Dopo una sequela di maltrattamenti a lui impartita, il governo degli Stati Uniti sta tentando di condannarlo per avere “aiutato il nemico”.</div>
<div>
</div>
<div style="text-align: center;">
<img alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhqCjD4DUtQS_VCzusg3ry2Zh6SshjplzldCqWx6dFodEn_zHuVPe-wYdM91JFrOb3KjypW-VePhkv0d2CGJdEErg_Xe9anxo773rbFI0Wk1l6wc6sbWTR0KWg9uIQ9sVj_Pc_H4t3tr8Hy/s1600/bradley-manning-edward-snowden.jpg" /></div>
<div align="center" style="font-size: 12px; font-weight: bold;">
<span style="font-size: x-small;"><span style="color: red;">Bradley Manning (sx) e Edward Snowden (dx)</span></span></div>
<div>
<br /></div>
<div>
In questi giorni la parola “traditore” è stata sbandierata ai quattro venti. </div>
<div>
Ma qui, chi è il vero traditore?</div>
<div>
Chi è stato che ha promesso una generazione di “speranza” e “cambiamento”, e ha solo tradito quelle promesse con miseria deprimente e stagnazione?</div>
<div>
Chi ha prestato giuramento di difendere la Costituzione degli Stati Uniti, solo per nutrire la bestia invisibile di una legge segreta che piena di vitalità sta divorando questa Costituzione dall’interno?</div>
<div>
Chi è che ha promesso di presiedere l’Amministrazione Più Trasparente della storia, solo per schiacciare informatore dopo informatore sotto una ridda di accuse di spionaggio?</div>
<div>
</div>
<div style="text-align: center;">
<img alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi_JIQ3jqH8k_21OZi8VN3EWvUheB68goha6HGLhbyGL80Nb7n1oqucK8UmXd6p_VuQyBJ3ZmcYjbNhrYc6p5Dd4H7JAyUrirYJ3TjQc0gCRYX2aBL-M9D0JwEq2fFKcFBvPHHG2HVeyFXn/s1600/Obama-rasga-e-pisa-na-constitui%C3%A7%C3%A3o.jpg" /></div>
<div align="center" style="font-size: 12px; font-weight: bold;">
<span style="color: red;">Obama e la Costituzione degli Stati Uniti...</span></div>
<div>
<br /></div>
<div>
Chi ha concentrato nel suo esecutivo i poteri di giudice, giuria e boia, e ha affermato la giurisdizione su tutto il pianeta, su cui esercitare questi poteri?</div>
<div>
Chi si arroga il potere di spiare su tutta la terra – di spiare ognuno di noi - e quando viene colto in flagrante, ci spiega che “noi dobbiamo fare una scelta”?</div>
<div>
Chi è questa persona?</div>
<div>
Dobbiamo fare molta attenzione su chi chiamiamo “traditore”.</div>
<div>
Edward Snowden è uno di noi.</div>
<div>
Bradley Manning è uno di noi.</div>
<div>
Loro sono giovani, persone inclini ad una mentalità tecnica, appartenenti alla generazione che Barack Obama ha tradito.</div>
<div>
Loro appartengono alla generazione che è cresciuta su internet, e sono stati conformati dalla rete.</div>
<div>
Il governo degli Stati Uniti ha sempre più bisogno di analisti di intelligence e di amministratori di sistemi, e sarà costretto ad attingerli da questa generazione e da quelle che la seguiranno.</div>
<div>
Un giorno, questa generazione dirigerà la NSA [<i>Agenzia per la sicurezza nazionale che attua spionaggio elettronico, N.d.T.</i>], la CIA e l’FBI.</div>
<div>
Questo non è un fenomeno in via di dissoluzione.</div>
<div>
Tutto ciò è inevitabile.</div>
<div>
E per cercare di schiacciare sotto pesanti accuse di spionaggio questi giovani datori di informazioni, il governo degli Stati Uniti sta scontrandosi con una generazione, e questa è la battaglia che sta per perdere.</div>
<div>
Questo non è il modo di sistemare le cose. </div>
<div>
La sola maniera per mettere a posto le cose è la seguente:</div>
<div>
cambiare politica;</div>
<div>
smetterla di spiare il mondo;</div>
<div>
sradicare le leggi segrete;</div>
<div>
cessare con le detenzioni a tempo indefinito e senza processo;</div>
<div>
basta con l’assassinio di persone;</div>
<div>
basta con le invasioni di altri paesi e basta inviare lontano i giovani statunitensi per ammazzare o essere ammazzati;</div>
<div>
<img align="right" alt="" hspace="10" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEinUFx45__gsJNeO4tmrc32CRefVEHijaiWPKaemctoTIX2uJ9NVTMIx9zp6Fl9bETFPLJXPHZfNPITJ1wKN0b3xun940Kdpy8kIBKTpC7UBSiKzUHgzxlM3V6k_2z8XzbcZBDi64dDuDjG/s1600/AaronSwartz-RIP.jpg" vspace="10" />basta con le occupazioni e smetterla con le guerre segrete;</div>
<div>
basta rovinare giovani: Edward Snowden, Barrett Brown, Jeremy Hammond, Aaron Swartz, Gottfrid Svartholm, Jacob Appelbaum, e Bradley Manning. </div>
<div>
La messa in stato di accusa di Edward Snowden ha lo scopo di intimidire qualsiasi paese che potrebbe essere considerato in procinto di alzarsi in piedi per difendere i propri diritti.</div>
<div>
Non deve essere permesso a questa tattica di entrare in azione.</div>
<div>
Lo sforzo di trovare asilo per Edward Snowden deve essere intensificato.</div>
<div>
Quale sarà il paese coraggioso che si solleverà a sua protezione, e riconoscerà il suo servizio in favore dell’umanità?</div>
<div>
Dite ai vostri governi di farsi avanti. Di farsi avanti, e di mettersi a fianco di Snowden.”</div>
</span></span><br />
<hr color="#D3B09A" height="1" />
<span class="envoi" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: 11px; margin: 0px; text-align: center;"><br />Per concessione di <a href="http://tlaxcala-int.org/" style="text-decoration: none;" target="_blank"><span style="color: red;">Tlaxcala</span></a><br />Fonte: <a href="http://wikileaks.org/Statement-by-Julian-Assange-after,249.html" style="text-decoration: none;" target="_blank"><span style="color: red;">http://wikileaks.org/Statement-by-Julian-Assange-after,249.html </span></a></span></div>
</div>
SA DEFENZAhttp://www.blogger.com/profile/17278259506719410253noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6353381439348541938.post-91903283506390966612013-06-20T12:24:00.001-07:002013-06-20T12:24:41.492-07:00L'economista premio Nobel per l'economia Paul Krugman: "Scuse Strutturali"<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<h3 class="post-title entry-title" itemprop="name" style="background-color: white; font-size: 30px; margin: 0px; position: relative;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Paul Krugman: "Scuse Strutturali"</span></h3>
<div class="post-header" style="background-color: white; font-size: 13px; line-height: 1.6; margin: 0px 0px 1em;">
<div class="post-header-line-1">
</div>
</div>
<h3 style="font-size: 14px; line-height: 1.5; margin: auto 0cm; position: relative; text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: medium;"><span lang="IT" style="font-weight: normal;"><b><a href="http://krugman.blogs.nytimes.com/2013/06/18/structural-excuses/" style="text-decoration: none;">Il solito Krugman</a></b> <b>mette a nudo la verità</b> <b>dietro le “formule magiche” dei nostri fallimentari traghettatori.</b></span><span lang="IT" style="font-weight: normal;"> <b>Quando Monti, Letta, Prodi e compagnia parlano di “riforme strutturali”, in realtà intendono il taglio delle retribuzioni dei lavoratori.</b></span></span></h3>
<h3 style="font-size: 14px; line-height: 1.5; margin: auto 0cm; position: relative; text-align: justify;">
<span style="font-size: medium;"><span lang="IT" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-weight: normal;"><b>E ne parlano continuamente per una ragione precisa:</b> <b>la loro supposta mancanza è la <span style="font-size: large;">scusa</span> per giustificare il fatto di non affrontare e correggere i meccanismi macroeconomici che hanno causato la crisi. Buona lettura.</b></span></span></h3>
<div style="font-size: 14px; line-height: 1.5; text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; font-size: 14px; line-height: 1.5; text-align: center;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: medium;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgv8hVgYoU0sr9wNpC6zKCCDOzl_K4gTDF0IMf__29ckCdr2AbAb-vsCbcCL9HgsxYfZc4UlacH_TFo98btRy1F42NNfFQ7A1atuDWV1Djjix4Q6XqXBk59Ddfmngqe5gpZXi3i7AOeQGI/s1600/krugman_main.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-decoration: none;"><img border="0" height="130" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgv8hVgYoU0sr9wNpC6zKCCDOzl_K4gTDF0IMf__29ckCdr2AbAb-vsCbcCL9HgsxYfZc4UlacH_TFo98btRy1F42NNfFQ7A1atuDWV1Djjix4Q6XqXBk59Ddfmngqe5gpZXi3i7AOeQGI/s400/krugman_main.png" style="-webkit-box-shadow: rgba(0, 0, 0, 0.498039) 1px 1px 5px; border: none; box-shadow: rgba(0, 0, 0, 0.498039) 1px 1px 5px; padding: 8px; position: relative;" width="400" /></a></span></div>
<div style="font-size: 14px; line-height: 1.5;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<div style="font-size: 14px; line-height: 1.5;">
<span style="font-size: medium;"><span lang="IT"><span lang="IT" style="font-family: Verdana, sans-serif;"><i> Traduzione di <b><span style="color: red;">Ugo Sirtori</span></b></i></span></span></span></div>
<span lang="IT"><span lang="IT" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: medium; line-height: 27px;"><i><a href="http://vocidallestero.blogspot.it/2013/06/krugman-scuse-strutturali.html?utm_source=feedburner&utm_medium=feed&utm_campaign=Feed:+VociDallestero+(Voci+dall'estero)">vocidallestero.blogspot.it/</a></i></span></span><br />
<span lang="IT"><span lang="IT" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: medium; line-height: 27px;"><br /></span></span></div>
<div style="font-size: 14px; line-height: 1.5; text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: medium;"><span lang="IT">In un precedente </span></span><span style="font-size: medium;"><span lang="IT"><span lang="IT"><span lang="IT"><span lang="IT">post h</span></span></span>o promesso di spiegare perché tendo ad arrabbiarmi quando sento la frase “riforme strutturali”, specialmente in Europa.</span></span></span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: medium;"><span lang="IT"><br /></span></span></span></div>
<div style="font-size: 14px; line-height: 1.5; text-align: justify;">
</div>
<div style="font-size: 14px; line-height: 1.5; text-align: justify;">
<span style="font-size: medium;"><span lang="IT" style="font-family: Verdana, sans-serif;">In parte, la ragione è che la frase suona bene, ma può voler dire un sacco di cose. In molti casi “riforme strutturali” è la frase in codice che significa l’eliminazione dei diritti dei lavoratori e/o il taglio profondo delle prestazioni sociali. Qualche volta queste cose sono necessarie – diciamocelo, la Francia ha reso troppo conveniente andare in pensione a 55 anni – ma andrebbero chiamate col loro nome, non impacchettate in un linguaggio generico che nasconde la natura dolorosa del concetto.</span></span></div>
<div style="font-size: 14px; line-height: 1.5; text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><a href="http://www.blogger.com/blogger.g?blogID=6353381439348541938" name="more"></a></span></div>
<div style="font-size: 14px; line-height: 1.5; text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: medium;"></span></div>
<div style="font-size: 14px; line-height: 1.5; text-align: justify;">
<span style="font-size: medium;"><span lang="IT" style="font-family: Verdana, sans-serif;">Questo mi porta a considerare un secondo problema: quando una frase fatta diventa parte di quello che dicono le Persone Molto Rispettabili proprio perché suona Rispettabile, è tempo di smettere di usare tale frase, per obbligare le Persone Molto Rispettabili a spiegare cosa vogliono davvero dire. Nel contesto USA, “riforma del sistema di assistenza” è roba da Persone Molto Rispettabili – voglio dire, chi può essere contrario alle riforme? Ma c’è un mondo di differenza tra il tentativo superare il pagamento dei medicinali di base – una riforma che appoggio – e, per esempio, innalzare l’età per la copertura Medicare, che sarebbe una politica suicida. Queste proposte non dovrebbero avere lo stesso nome.</span></span><br />
<span style="font-size: medium;"><span lang="IT" style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></span></div>
<div style="font-size: 14px; line-height: 1.5; text-align: justify;">
</div>
<div style="font-size: 14px; line-height: 1.5; text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: medium;"></span></div>
<div style="font-size: 14px; line-height: 1.5; text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: medium;"><span lang="IT">Ma la cosa fondamentale da dire sulle “riforme strutturali” in Europa è il loro ruolo nella discussione riguardo alle politiche macroeconomiche. Invece di riflettere sul fatto che</span></span><span style="font-size: medium;"><span lang="IT"><span lang="IT"> a 5 anni dall’inizio della crisi</span> l’Europa sta sempre più profondamente</span></span><span style="font-size: medium;"><span lang="IT"><span lang="IT">affondando </span>nella recessione, e chiaramente ha bisogno di meno austerità e di un’espansione monetaria più aggressiva, i soliti sospetti si mettono a parlare del bisogno di “riforme strutturali”. E la mia impressione è che questi discorsi sulle riforme sono diventati, in pratica, non tanto una richiesta di azioni precise, quanto una scusa per non affrontare la realtà del disastro macroeconomico, e una maniera di evitare di considerare le responsabilità della Germania e della BCE, in particolare, nell'aiutare a metter fine all’attuale disastro.</span></span></span></div>
</div>
SA DEFENZAhttp://www.blogger.com/profile/17278259506719410253noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6353381439348541938.post-24211894938572558572013-05-21T12:30:00.001-07:002013-05-21T12:35:06.904-07:00Le Politiche di austerità in Europa intensificano le divisioni nazionali<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<br />
<b><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></b>
<br />
<h2>
<span style="color: red; font-family: Verdana, sans-serif;">Le Politiche di austerità in Europa intensificano le divisioni nazionali</span></h2>
<h5>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Di <span style="color: red;">Stefan Steinberg</span></span></h5>
<h5>
<b style="font-size: medium;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><a href="http://www.wsws.org/it/2013/may2013/ital-m08.shtml">WSWS</a></span></b><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><a href="http://www.wsws.org/it/2013/may2013/ital-m08.shtml"><br /></a>8 <span style="color: black;">maggio</span> 2013</span></h5>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjuGYvTX_4vhf5OjEa_PgDZWc3YUMNFjCPvKYVR0YMtEwbe5Ewvb1ybqdqe4X3Zw1y9Np_jMw6ka7uE15HZ5fOsbpfAE6ryfp1SDGGMjxxgfs3thjWVqyOSUAiMmshVPHoww2rWLa1VqBM/s1600/Notation_financie%CC%80re_des_Etats_europe%CC%81ens_par_Standard_&_Poor's.svg.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjuGYvTX_4vhf5OjEa_PgDZWc3YUMNFjCPvKYVR0YMtEwbe5Ewvb1ybqdqe4X3Zw1y9Np_jMw6ka7uE15HZ5fOsbpfAE6ryfp1SDGGMjxxgfs3thjWVqyOSUAiMmshVPHoww2rWLa1VqBM/s1600/Notation_financie%CC%80re_des_Etats_europe%CC%81ens_par_Standard_&_Poor's.svg.png" /></a></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span>
<br />
<div style="background-color: white;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Durante le ultime settimane, negli ambienti politici e nei media, ha imperversato il dibattito sul valore dell'attuazione delle misure di austerità in Europa?</span></div>
<div style="background-color: white;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="background-color: white;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">La causa delle polemiche è il rapido peggioramento della crisi economica e l'emergere di un'opposizione di massa alle politiche di austerità.</span></div>
<div style="background-color: white;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Le elezioni italiane del mese di febbraio sono state la più recente e più chiara espressione della crescente ostilità all'austerità. </span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Il regime tecnocrate, non eletto, di Mario Monti, che aveva effettuato una serie di drastici tagli alla spesa pubblica per volere dell'Unione Europea e delle banche, ha subìto una sconfitta devastante. </span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Il movimento populista del comico Beppo Grillo è stata la beneficiaria iniziale del diffuso sentimento anti-governativo, che ha esposto l'avversione di milioni, non solo verso il governo Monti, ma verso tutti i partiti tradizionali.</span></div>
<div style="background-color: white;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="background-color: white;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">L'opposizione italiana contro l'austerità non è riuscita a trovare un'espressione strutturata, a causa del fallimento della cosiddetta sinistra del paese, essa riflette la situazione di altri paesi europei, in particolare Grecia, Spagna e Portogallo, dove milioni di persone sono scese in piazza negli ultimi mesi per difendere i loro posti di lavoro, diritti fondamentali e standard di vita.</span></div>
<div style="background-color: white;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="background-color: white;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Vedendo di fronte a sé il disastro economico, l'élite politica europea mostra un crescente disorientamento. I conflitti tra le singole borghesie nazionali si stanno dimostrando sempre più impossibili da risolvere e in particolare sta crescendo la critica al governo tedesco che ha svolto un ruolo di primo piano nella definizione delle politiche di austerità dall'inizio della crisi economica del 2008-09.</span></div>
<div style="background-color: white;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">In una discussione sulle implicazioni della politica di austerità dell'UE a Bruxelles, il 22 aprile, il presidente della Commissione Europea Manuel Barroso ha ammesso: "Sono profondamente preoccupato per le divisioni che vediamo emergere: estremismi politici e populismo lacerano il sostegno politico e il tessuto sociale di cui abbiamo bisogno per far fronte alla crisi; la disunione emerge tra il centro e la periferia d'Europa; si sta profilando una rinnovata linea di demarcazione tra il Nord e il Sud dell'Europa; stanno riemergendo i pregiudizi e dividono di nuovo i nostri cittadini, a volte sono pregiudizi nazionalistici, che sono semplicemente inaccettabili, anche da un punto di vista etico".</span></div>
<div style="background-color: white;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="background-color: white;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">I commenti di Barroso sulle crescenti tensioni in Europa, provocate dalle brutali politiche di austerità, costituiscono un devastante atto d'accusa contro le politiche perseguite dalla Commissione Europea, di cui egli è a capo.</span></div>
<div style="background-color: white;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="background-color: white;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Gli avvertimenti di Barroso sulla divisione sociale e gli sconvolgimenti in Europa hanno trovato eco in tutta la stampa europea. In una recente analisi della disoccupazione di massa in Europa, dal titolo "E all'improvviso c'è un Bang", la Süddeutsche Zeitung ha citato un sociologo, il quale ha dichiarato che, quando la gente si sentirà sufficientemente alienata dai propri governi, l'Europa meridionale "andrà in fiamme".</span></div>
<div style="background-color: white;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="background-color: white;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Alcuni leader politici europei, le cui politiche di austerità hanno prodotto disoccupazione di massa nei rispettivi paesi e che ora temono un'esplosione di protesta sociale, stanno cercando di prendere le distanze dalle politiche di austerità.</span></div>
<div style="background-color: white;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="background-color: white;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Nel suo primo discorso al Parlamento italiano lunedi, il nuovo premier italiano Enrico Letta ha dichiarato: "L'Italia sta morendo di consolidamento fiscale. Le politiche di crescita non possono più aspettare". I commenti sulla stampa italiana e internazionale hanno descritto le sue osservazioni come una chiamata al cambiamento delle politiche economiche e anche contro la Germania, che è stata la forza trainante dietro l'imposizione dell'austerità in Europa.</span></div>
<div style="background-color: white;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="background-color: white;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Le parole di Letta non hanno alcun valore. Un solo giorno dopo il suo discorso in parlamento, si è recato in Germania per supplicare la Merkel per qualche riduzione degli obiettivi di spesa fissati da Berlino e dalla burocrazia europea a Bruxelles. Ha ricevuto poca attenzione dalla cancelliera tedesca, la quale ha insistito che la condizione necessaria per la crescita economica dell'Italia è di ripagare i propri debiti. </span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Mercoledì scorso, Letta ha ripetuto il suo mantra della crescita a Parigi e Bruxelles, contemporaneamente rassicurando i suoi ospiti, Barroso e il presidente francese François Hollande, che l'Italia avrebbe rispettato il piano di rimborso del debito.</span></div>
<div style="background-color: white;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="background-color: white;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Altri capi politici europei hanno criticato il ruolo del governo tedesco nella crisi europea più apertamente.</span></div>
<div style="background-color: white;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="background-color: white;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">All'inizio di questa settimana, il capo della commissione europea per l'occupazione, gli affari sociali e l'integrazione, Laszlo Andor, ha richiesto un ripensamento sulla strategia dell'Unione europea e, in un'intervista alla Süddeutsche Zeitung, ha attaccato direttamente la politica del governo tedesco come "dumping salariale". Ha poi continuato richiedendo che la Germania introduca il salario minimo.</span></div>
<div style="background-color: white;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="background-color: white;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Egli ha ammonito che, se la Germania e gli altri stati del nord più ricchi si rifiutano di cambiare le loro politiche, "l'unione monetaria si dissolverà. La coesione politca è già andata perduta a metà".</span></div>
<div style="background-color: white;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="background-color: white;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">E in un documento sull'Europa, pubblicato venerdì scorso, il partito socialista francese ha attaccato apertamente l'"egoistica intransigenza" della cancelliera tedesca che, "in un'alleanza di convenienza" con l'attuale primo ministro britannico, ha "sfregiato" il progetto europeo. (vedi in inglese, "Amid jobs collapse, French President Hollande backs austerity in Europe")</span></div>
<div style="background-color: white;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">La montante e aperta critica a Berlino, da parte di altri leader europei, è originata dalle enormi e crescenti divisioni economiche in tutto il continente. Il periodo, dalla crisi economica del 2008, ha visto non solo un'impennata dei livelli di disuguaglianza sociale nei singoli paesi, ma anche un crescente divario economico tra le economie europee.</span></div>
<div style="background-color: white;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="background-color: white;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Fondandosi su un massiccio settore a basso salario, che fu creato dieci anni fa dalla coalizione dall'ex partito social democratico col partito verde, l'economia tedesca e l'élite finanziaria hanno beneficiato profumatamente dalla crisi europea. Dal collasso del 2008 l'economia della Germania ha effettivamente ampliato il proprio PIL del tre per cento. Nello stesso periodo, l'economia francese non ha registrato alcun incremento, e il resto della zona euro ha registrato una contrazione del 5,3 per cento.</span></div>
<div style="background-color: white;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="background-color: white;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Anche l'élite bancaria tedesca è stata in grado di realizzare enormi profitti dalla crisi. Un recente commento nel quotidiano economico tedesco Handelsblatt, ha osservato con entusiasmo: "E' come se il paese fosse un gigantesco hedge fund, in grado di trarre profitto da un gioco dell'euro del quale noi fissiamo le regole al momento".</span></div>
<div style="background-color: white;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="background-color: white;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">L'articolo fa riferimento all'enorme flusso di capitali che si sta spostando verso la Germania, questo, combinato con i tassi di interesse quasi a zero a disposizione delle banche tedesche, agisce come "speciale programma di crescita" per il Paese.</span></div>
<div style="background-color: white;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="background-color: white;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Le classi dirigenti di tutta Europa criticano sempre più le misure di austerità dettate da Berlino, questa critica all'austerità ha lo scopo di smorzare la rabbia della classe lavoratrice e di riconvogliare il flusso di capitali verso di loro.</span></div>
<div style="background-color: white;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="background-color: white;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Le loro obiezioni a Berlino sono totalmente ciniche. Hanno votato a favore del "freno all'indebitamento" sostenuto da Berlino, che stabilisce precisi limiti sul debito nazionale e sugli obiettivi di spesa. Sono tutti concordi nella loro determinazione a rendere certo che sia la classe lavoratrice europea a pagare il pieno prezzo della crisi economica. Allo stesso tempo chiedono misure per invertire il flusso di fondi dall'Europa meridionale alla Germania.</span></div>
<div style="background-color: white;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="background-color: white;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Questo è quello che sta dietro le loro richieste di un'unione bancaria europea globale e l'introduzione di obbligazioni in euro, il che costringerebbe la Germania a sovvenzionare le economie europee più deboli. Inoltre, stanno richiedendo che Berlino sborsi più soldi per (solo di nome) programmi congiunturali e schemi di programmi di lavoro per disoccupati negli altri paesi, cosa che dal canto suo, può essere utilizzata come contentino ai loro elettorati nazionali.</span></div>
<div style="background-color: white;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="background-color: white;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Da parte sua, il governo tedesco e il ministro delle finanze Wolfgang Schäuble hanno chiarito che non accetteranno alcun cambiamento sostanziale all'attuale politica e uniscono le richieste di maggiori tagli di bilancio con quelle di profonde riforme strutturali, volte a trasformare l'Europa in un'economia a basso costo del lavoro.</span></div>
<div style="background-color: white;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="background-color: white;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Per quanto riguarda i cosiddetti "oppositori" dell'austerità, stanno cercando di pedalare all'indietro il più velocemente possibile. Un solo giorno dopo il suo intervento a Bruxelles, un portavoce della Commissione Europea ha esplicitamente negato che i commenti di Barroso possano essere interpretati come la fine della fase di austerità in Europa.</span></div>
<div style="background-color: white;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="background-color: white;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">In Italia, la nomina di Letta del banchiere Fabrizio Saccomanni, quale suo nuovo Ministro dell'Economia e delle Finanze, è stato un chiaro segnale ai mercati finanziari che l'assalto ai salari, ai posti di lavoro e ai diritti della classe lavoratrice italiana continuerà senza sosta.</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="background-color: white;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">In Germania, il capo della frazione parlamentare dei socialdemocratici tedeschi, Frank-Walter Steinmeier, ha sostenuto le critiche del partito socialista francese (PS) al cancelliere conservatore tedesco, Angela Merkel. La SPD tedesca ha sempre sostenuto tutte le misure di austerità attuate dal governo tedesco.</span></div>
<div style="background-color: white;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="background-color: white;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">La scorsa settimana, in una nota che ha illustrato il carattere di destra delle critiche della SPD a Merkel, Steinmeier ha sottolineato che il presidente francese (PS) è il più adatto a mettere in opera "decisioni particolarmente impopolari", ossia, il tipo di attacchi sociali richiesti da Merkel e dalle banche.</span></div>
<div style="background-color: white;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Nessuna delle forze coinvolte nel dibattito sull'austerità offre alla classe lavoratrice una via d'uscita progressista. I socialdemocratici e i loro sostenitori nei sindacati e i gruppi di pseudo sinistra stanno offrendo i loro servizi alle banche e all'élite finanziaria, per portare avanti attacchi molto più radicali alla classe lavoratrice.</span></div>
<div style="background-color: white;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="background-color: white;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Allo stesso tempo, nel contesto della profonda recessione, la spinta all'imposizione dell'austerità sta alimentando esplosive divisioni nazionalistiche in tutta Europa. .......</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">......</span></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjBCtgEWREuC6a_7JbXZ-ScmZZBKOUauf0qyUh2Dva9lNUxFJQSgoj6D3FeFC3gLOzPfwIx2vATy5bJ6esgnkjOnRFL7zoa7lGGMFbhPk2ATN8nOjmX1PfscgkVrRgFji3TKsNSOtKqdKk/s1600/images.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjBCtgEWREuC6a_7JbXZ-ScmZZBKOUauf0qyUh2Dva9lNUxFJQSgoj6D3FeFC3gLOzPfwIx2vATy5bJ6esgnkjOnRFL7zoa7lGGMFbhPk2ATN8nOjmX1PfscgkVrRgFji3TKsNSOtKqdKk/s400/images.jpeg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">indebitamento PIL </td></tr>
</tbody></table>
<div style="background-color: white;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
</div>
SA DEFENZAhttp://www.blogger.com/profile/17278259506719410253noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6353381439348541938.post-85121037895242170272013-03-15T09:50:00.002-07:002013-03-15T09:50:54.734-07:00Brassard: è uno degli oggetti più notevoli della scrittura nuragica. <div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span aria-live="polite" class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"type":45}" style="background-color: white; color: #333333; display: inline; line-height: 18px; outline: none; width: auto;" tabindex="0"><span class="hasCaption"></span></span></span><br />
<div class="text_exposed_root text_exposed" style="display: inline;">
<span style="color: red; font-family: Verdana, sans-serif;"><b>Gigi Sanna </b></span></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi6bwZNye_R_HWXwo1xJwVB0mSp4Ia9KnmC_BxZfh4ZbaCd0uvqxM3l6AZX1ZpZGIxoF0MGcNYUeETsj8X0U7y6PlDf_928mR15QPNQtIX0JMEesc4-9aVakKqc7rWgbmQMBqcnHXcjxmM/s1600/73618_1534699960981_7895913_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi6bwZNye_R_HWXwo1xJwVB0mSp4Ia9KnmC_BxZfh4ZbaCd0uvqxM3l6AZX1ZpZGIxoF0MGcNYUeETsj8X0U7y6PlDf_928mR15QPNQtIX0JMEesc4-9aVakKqc7rWgbmQMBqcnHXcjxmM/s320/73618_1534699960981_7895913_n.jpg" width="166" /></a></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span aria-live="polite" class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"type":45}" style="background-color: white; color: #333333; display: inline; line-height: 18px; outline: none; width: auto;" tabindex="0"><span class="hasCaption"></span></span></span><br />
<div class="text_exposed_root text_exposed" style="display: inline;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span aria-live="polite" class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"type":45}" id="fbPhotoSnowliftCaption" style="background-color: white; color: #333333; display: inline; line-height: 18px; outline: none; width: auto;" tabindex="0"><span class="hasCaption"></span></span></span><br />
<div class="text_exposed_root text_exposed" id="id_51434fd46bdd39095557082" style="display: inline;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">E' il cosiddetto </span></div>
<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px;">'</span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="background-color: white; color: #333333; line-height: 18px;">Brassard di Is Locci -Santus di San Giovanni Suergiu.</span></span><br />
<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: Verdana, sans-serif; line-height: 18px;"><br /></span>
<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: Verdana, sans-serif; line-height: 18px;">Scritto nell'età del bronzo con pittogrammi sardi e caratteri protocananaici ( daleth, nun, taw, zayn) è uno degli oggetti più notevoli della scrittura nuragica. </span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span aria-live="polite" class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"type":45}" style="background-color: white; color: #333333; display: inline; line-height: 18px; outline: none; width: auto;" tabindex="0"><span class="hasCaption"></span></span></span><br />
<div class="text_exposed_root text_exposed" style="display: inline;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span aria-live="polite" class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"type":45}" style="background-color: white; color: #333333; display: inline; line-height: 18px; outline: none; width: auto;" tabindex="0"><span class="hasCaption"></span></span></span><br />
<div class="text_exposed_root text_exposed" style="display: inline;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Doveva trovarsi, secondo l'archeologo Atzeni (così scrive), nel Museo di Carbonia. Ma l'oggetto, dicono i curatori del Museo, non c'è mai passato! </span></div>
<br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span aria-live="polite" class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"type":45}" style="background-color: white; color: #333333; display: inline; line-height: 18px; outline: none; width: auto;" tabindex="0"><span class="hasCaption"></span></span></span><br />
<div class="text_exposed_root text_exposed" style="display: inline;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br />Vi offriamo il<span class="text_exposed_show" style="display: inline;"> commento dell'Archeologo Atzeni: 'serie di motivi incisi di simbologia giudeo-cristiana.....manuf<wbr></wbr><span class="word_break" style="display: inline-block;"></span>atto di 'evidente fortuita riutilizzazione in età romana' .... " </span></span></div>
<br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span aria-live="polite" class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"type":45}" style="background-color: white; color: #333333; display: inline; line-height: 18px; outline: none; width: auto;" tabindex="0"><span class="hasCaption"></span></span></span><br />
<div class="text_exposed_root text_exposed" style="display: inline;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span class="text_exposed_show" style="display: inline;"><br />E per sostenere detto riutilizzo , procede proponendo simboli zoomorfi cristiani (il pesce), calca la mano su aspetti cruciformi (?) della figura di un pastore(!) che guiderebbe una strana pecora (sic!) con strane orecchie acuminate e sollevate (sic!)e, infine, offre numeri che non fanno parte nè della tradizione simbologica giudaica nè di quella cristiana.</span></span></div>
<br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span aria-live="polite" class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"type":45}" style="background-color: white; color: #333333; display: inline; line-height: 18px; outline: none; width: auto;" tabindex="0"><span class="hasCaption"></span></span></span><br />
<div class="text_exposed_root text_exposed" style="display: inline;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span class="text_exposed_show" style="display: inline;"><br />PER LA SCIENZA ARCHEOLOGICA UFFICIALE QUESTO E' ANCORA IL DATO SCIENTIFICO!!! CHE VERGOGNA ! </span></span></div>
<br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span aria-live="polite" class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"type":45}" style="background-color: white; color: #333333; display: inline; line-height: 18px; outline: none; width: auto;" tabindex="0"><span class="hasCaption"></span></span></span><br />
<div class="text_exposed_root text_exposed" style="display: inline;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span class="text_exposed_show" style="display: inline;"><br /></span></span></div>
<br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span aria-live="polite" class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"type":45}" style="background-color: white; color: #333333; display: inline; line-height: 18px; outline: none; width: auto;" tabindex="0"><span class="hasCaption"></span></span></span><br />
<div class="text_exposed_root text_exposed" style="display: inline;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span class="text_exposed_show" style="display: inline;">SI DICONO DELLE ORRENDE STUPIDAGGINI E NELLO STESSO TEMPO SPARISCE L'OGGETTO!</span></span></div>
<br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span aria-live="polite" class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"type":45}" style="background-color: white; color: #333333; display: inline; line-height: 18px; outline: none; width: auto;" tabindex="0"><span class="hasCaption"></span></span></span><br />
<div class="text_exposed_root text_exposed" style="display: inline;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span class="text_exposed_show" style="display: inline;"> E dal 1995 , cioè da quasi 20 anni, MAI UNA PAROLA!</span></span></div>
<br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span class="fbPhotoTagList" style="background-color: white; color: #333333; display: inline; line-height: 18px;"><span class="fcg" style="color: grey;"><br /></span></span></span>
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhJkVnmk4oDu_1TDkqfy3dlo85VdBYepHWSxgXcXtsZlsxzovacQG_igTR4rtSlZ_ByDZZkk9uy3KHA0AkQtTgwH0CwBcB74sYll1K9PLw-ikJ_xw5gJ9vsn5MXxnRshsf73V3FrD2FODI/s1600/31887_4950544114950_1439485163_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="211" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhJkVnmk4oDu_1TDkqfy3dlo85VdBYepHWSxgXcXtsZlsxzovacQG_igTR4rtSlZ_ByDZZkk9uy3KHA0AkQtTgwH0CwBcB74sYll1K9PLw-ikJ_xw5gJ9vsn5MXxnRshsf73V3FrD2FODI/s640/31887_4950544114950_1439485163_n.jpg" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="background-color: white; color: #333333; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: small; line-height: 18px; text-align: left;">Brassard </span></td></tr>
</tbody></table>
</div>
SA DEFENZAhttp://www.blogger.com/profile/17278259506719410253noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6353381439348541938.post-31638906053207705032013-03-05T10:50:00.001-08:002013-03-05T10:55:18.430-08:00La stele trilingue: un pezzo di storia sarda nel museo di Torino<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<br />
<b><span style="color: red; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;"><br /></span></b>
<b><span style="color: red; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">La stele trilingue: un pezzo di storia sarda nel museo di Torino</span></b><br />
<div>
<a href="http://www.arrexini.info/la_stele_trilingue_un_pezzo_di-_storia_sarda_nel_museo_di_torino/"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">arrexini.info/</span></a></div>
<a href="http://www.arrexini.info/wp-content/uploads/2013/03/STELE-TRILINGUE_1_.jpg" rel="lightbox" style="background-color: transparent; border: 0px; clear: left; float: left; font-style: inherit; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; margin-top: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; text-decoration: none; vertical-align: baseline;"><img alt="Stele trilingue" class="attachment-small wp-post-image" height="274" src="http://www.arrexini.info/wp-content/uploads/2013/03/STELE-TRILINGUE_1_.jpg" style="-webkit-box-shadow: rgb(16, 28, 16) -1px 2px 2px; border: 0px; box-shadow: rgb(16, 28, 16) -1px 2px 2px; float: left; height: auto; margin-bottom: 10px; margin-right: 10px; max-width: 45%;" width="640" /></a><br />
<br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">San Nicolò Gerrei, è uno dei principali centri della regione storica del Gerrei, situato a sud del medio Flumendosa, in un’area nella quale si alternano estesi altipiani a percorsi di fondovalle attraversati da diversi corsi d’acqua.</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Nell’agro dell’antica Pauli Gerrei son state trovate tracce di attività umane risalenti al periodo prenuragico, i circoli megalitici di Monte Ixi, nuragico, la torre-capanna di Su Musuleu, Su Nuraxi e le due fonti sacre di Su Musuleu e Is Molineddos. </span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">A queste importanti aree sacrali, sulla scia dei rinvenimenti di costruzioni simili presenti nei demani comunali adiacenti<a href="http://www.arrexini.info/la_stele_trilingue_un_pezzo_di-_storia_sarda_nel_museo_di_torino/#nota1" name="testo1" style="border: 0px; color: #101c10; font-style: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration: none; vertical-align: baseline;"><sup style="border: 0px; bottom: 1ex; font-size: 10px; font-style: inherit; height: 0px; line-height: 1; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; position: relative; vertical-align: baseline;">1</sup></a>, si aggiunge quella di Santu Jacci, luogo in cui avvenne il ritrovamento della stele trilingue. Dalle notizie dello Spano<a href="http://www.arrexini.info/la_stele_trilingue_un_pezzo_di-_storia_sarda_nel_museo_di_torino/#nota2" name="testo2" style="border: 0px; color: #101c10; font-style: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration: none; vertical-align: baseline;"><sup style="border: 0px; bottom: 1ex; font-size: 10px; font-style: inherit; height: 0px; line-height: 1; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; position: relative; vertical-align: baseline;">2</sup></a>, del Pais e del Taramelli si deduce che questo era un spazio cultuale in cui era presente una fonte sacra costruita in tecnica megalitica, ubicata in prossimità di una sorgente. </span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">L’archeologo Giovanni Spano identificò davanti alla fonte un edificio monumentale costruito con grandi blocchi ben lavorati: un santuario dedicato al dio punico Eshmun. Fondamentale fu proprio il rinvenimento della stele recante un’iscrizione in tre lingue: latino, grego e punico.</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">La stele venne scoperta, in forma del tutto casuale, nel febbraio del 1861, dal notaio Michele Cappai, che la ritrovò sul lato destro della S.S. 387 che scende verso Ballao.</span><br />
<div style="border: 0px; font-style: inherit; margin-bottom: 1.625em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<a href="https://web-arrexini.rhcloud.com/473/stele/" rel="attachment wp-att-442" style="border: 0px; color: #101c10; font-style: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration: none; vertical-align: baseline;"><img alt="stele" class="alignleft size-full wp-image-442" height="276" src="https://web-arrexini.rhcloud.com/wp-content/uploads/2013/02/stele.png" style="-webkit-box-shadow: rgb(16, 28, 16) -1px 2px 2px; border: 0px; box-shadow: rgb(16, 28, 16) -1px 2px 2px; display: inline; float: left; height: auto; margin-bottom: 1.625em; margin-right: 10px; margin-top: 0.4em; max-width: 97.5%; width: auto;" width="640" /></a></div>
<div style="border: 0px; font-style: inherit; margin-bottom: 1.625em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">L’iscrizione è un dono votivo offerto da Cleone alla divinità del luogo in riconoscenza per una grazia ricevuta.</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Questa divinità guaritrice sarda sarebbe assimilata ad Eshmun, nome fenicio dell’italico Esculapio e dell’ellenico Asclepio, tutti citati con l’epiteto di Merre. I tre testi non corrispondono perfettamente l’uno all’altro. </span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Si evince come la dedica fosse indirizzata, oltre che alla divinità, ad un pubblico appartenente a gruppi sociali differenti, con diversa cultura e lingua. Nel testo latino emerge come Cleone affermi di essere uno “schiavo (S.) dei soci </span><span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-style: inherit;">appaltatori delle saline”; il fatto che non indichi il nome del padre e della tribù di appartenenza è indice della sua condizione sociale di servo.</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-style: inherit;"><br /></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Il testo punico invece ci da molte più informazioni ed è destinato ad un grande pubblico dell’ex colonia cartaginese; in questo caso Cleone non si qualifica come schiavo bensì si presenta solo come dipendente dei concessionari delle saline.</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">L’iscrizione greca appare invece rivolta soprattutto all’ambiente servile al quale lo stesso Cleone apparteneva, rivendicando il suo ruolo di “soprintendente delle saline” (O EPI TWN ALWN). Appare chiaro come questo personaggio dovesse essere abbastanza facoltoso e ben</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">inserito nella società di Cagliari data la possibilità di poter offrire un cippo bronzeo del peso di 100 libre.</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">L’omaggio alla divinità guaritrice fu rinvenuto, assieme ad alcune monete puniche, all’interno di quello che lo Spano identificò come un santuario quadrangolare, costruito in tecnica megalitica con grandi blocchi lavorati messi in opera senza l’utilizzo di nessun tipo di legante o malta, la cui porta d’ingresso si apriva sulla facciata ad occidente<a href="http://www.arrexini.info/la_stele_trilingue_un_pezzo_di-_storia_sarda_nel_museo_di_torino/#nota3" name="testo3" style="border: 0px; color: #101c10; font-style: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration: none; vertical-align: baseline;"><sup style="border: 0px; bottom: 1ex; font-size: 10px; font-style: inherit; height: 0px; line-height: 1; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; position: relative; vertical-align: baseline;">3</sup></a>.</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Dietro al tempio sgorgava dalla roccia calcarea una sorgente d’acqua che si raccoglieva in un pozzo rotondo fatto di pietre, sempre secondo l’antica modalità costruttiva megalitica. Le analisi dell’acqua mettono in evidenza quanto questa sia ricca di minerali (alcalina bicarbonata).</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">La fonte terapeutica, il tempio di un dio risanatore e l’offerta votiva che ne attesta l’efficacia sono alcuni degli elementi costitutivi del culto protosardo delle acque risanatrici.</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">La pianta quadrangolare, che è propria dei santuari punici, ci riporta quindi all’epoca della colonizzazione cartaginese, così come Eshmun è l’equivalente e il sostituto cartaginese della divinità sarda originaria, che prima veniva venerata nell’area sacra dalle acque miracolose.</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Al di là della singolare presenza di un’iscrizione trilingue del 175 a.C., attraverso una successione di momenti storici e religiosi rappresentati rispettivamente da Aesculapius, da Asklepios e da Eshmun, non è da escludere la possibilità di poter risalire alla figura e al culto del Sardus Pater, nel suo aspetto di divinità guaritrice. </span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">L’acqua, che fu usata in origine come mezzo magico e come strumento di pratiche ordaliche, secondo i concetti propri di un ambiente religioso primitivo, finì poi col perdere la sua virtù elementare, la quale si riversò sulla figura di un dio superiore.</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">L’acqua era ed è tutt’ora un rimedio provvidenziale a molti mali che attanagliavano la gente sarda. Nei lunghi periodi di siccità, quando l’aria pestilenziale, il clima malsano e le malattie infierivano nell’isola, la pioggia poteva quasi sembrare un dono divino. </span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Le aree adibite a luoghi sacri, in cui gli infermi accorrevano in massa per cercare di avere la guarigione, sorgevano nei pressi delle fonti naturali o poco lontano da corsi d’acqua come nel santuario di Sardopator, sulla costa occidentale dell’isola<a href="http://www.arrexini.info/la_stele_trilingue_un_pezzo_di-_storia_sarda_nel_museo_di_torino/#nota4" name="testo4" style="border: 0px; color: #101c10; font-style: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration: none; vertical-align: baseline;"><sup style="border: 0px; bottom: 1ex; font-size: 10px; font-style: inherit; height: 0px; line-height: 1; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; position: relative; vertical-align: baseline;">4</sup></a>.</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">La divinità è il centro e il fulcro delle credenze religiose, tanto forti da riuscire a sopravvivere nei secoli. Questa figura arcaica germoglia nell’ambito dell’orizzonte religioso protosardo per poi fondersi e confondersi nella sue sfaccettature alle successive divinità imposte dopo le invasioni straniere nella terra di Sardegna da parte di genti semitiche, greche e romane, apportatrici di civiltà nuove, ma talvolta estranee e ostili allo spirito indigeno<a href="http://www.arrexini.info/la_stele_trilingue_un_pezzo_di-_storia_sarda_nel_museo_di_torino/#nota5" name="testo5" style="border: 0px; color: #101c10; font-style: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration: none; vertical-align: baseline;"><sup style="border: 0px; bottom: 1ex; font-size: 10px; font-style: inherit; height: 0px; line-height: 1; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; position: relative; vertical-align: baseline;">5</sup></a>.</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">L’uso della lingua punica, che in Africa proseguì secondo il Mastino fino all’epoca di Sant’Agostino, in Sardegna è ampiamente attestato accanto al latino e (probabilmente) al protosardo: sono infatti numerose le iscrizioni neo-puniche pervenute durante indagini archeologiche, spesso tutte successive alla distruzione di Cartagine. </span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">La stele non è l’unico esempio di plurilinguismo in Sardegna: di grande valore è anche la piccola base marmorea che conserva sulla faccia superiore tracce di bronzo dei piedi di una statuetta. Sui tre lati sono scolpiti in caratteri greci figure divine interpretabili probabilmente come divinità cartaginesi<a href="http://www.arrexini.info/la_stele_trilingue_un_pezzo_di-_storia_sarda_nel_museo_di_torino/#nota6" name="testo6" style="border: 0px; color: #101c10; font-style: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration: none; vertical-align: baseline;"><sup style="border: 0px; bottom: 1ex; font-size: 10px; font-style: inherit; height: 0px; line-height: 1; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; position: relative; vertical-align: baseline;">6</sup></a>.</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Questi elementi dimostrano quanto queste lingue dovessero essere diffuse e vitali, affiancate probabilmente, soprattutto nelle zone interne, da una lingua locale protosarda, di cui al giorno d’oggi non sono rimaste tracce.</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Dopo aver fatto dare alcune brevi notizie sul Bullettino Archeologico Sardo a nome di Pietro Martini, il canonico Spano pubblicò l’iscrizione nei famosi Atti dell’Accademia Reale delle Scienze di Torino; in seguito venne regalata al Museo delle Scienze di Torino dal Canonico Spano che ottenne con ciò la nomina a Senatore del Regno. </span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">L’importante reperto, così come moltissimi altri oggetti della cultura materiale sarda, è confluito nel Museo di Antichità dell’antica capitale sabauda dove tutt’oggi è custodito. Il 10 ottobre del 2009 l’allora sindaco Silvestro Furcas rivendicò la restituzione del reperto in quanto appartenente alla comunità sarda e di San Nicolò Gerrei ma non ottenne la restituzione.</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Questo pezzo di storia e di arte purtroppo non è l’unico ad essere finito nelle esposizioni dei prestigiosi musei piemontesi privando quindi il panorama sardo di importanti tesori archeologici. Tanto c’è sempre l’aereo… dicono!</span></div>
<div style="border: 0px; font-style: inherit; margin-bottom: 1.625em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<br /></div>
<div class="simple-footnotes" style="border-top-color: rgb(125, 183, 125); border-top-style: dotted; border-width: 2px 0px 0px; font-style: inherit; margin: 10px 0px 0px; outline: 0px; padding: 20px 0px 0px; vertical-align: baseline;">
<div class="notes" style="border: 0px; font-family: 'Donegal One', arial, sans-serif; font-style: inherit; margin-bottom: 1.625em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
Notes:</div>
<ol style="border: 0px; font-style: inherit; list-style-image: initial; list-style-position: initial; margin: 0px 0px 1.625em 2.5em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<li id="note-473-1" style="border-bottom-color: rgb(125, 183, 125); border-bottom-style: dotted; border-width: 0px 0px 2px; font-size: 13px; font-style: inherit; margin: 0px 0px 20px; outline: 0px; padding: 0px 0px 20px; text-align: justify; vertical-align: baseline;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><a href="http://www.arrexini.info/la_stele_trilingue_un_pezzo_di-_storia_sarda_nel_museo_di_torino/#testo1" name="nota1" style="border: 0px; color: #101c10; font-style: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration: none; vertical-align: baseline;">⇑</a>Silius, Funtana Crobetta, individuato sulla carta I.G.M. 1:25.000 al F° 548 sez. I “GONI”; Ballao, Funtana<br />Coberta e Santa Chiara nel F° 226 I SE “BALLAO”. <a href="http://www.arrexini.info/la_stele_trilingue_un_pezzo_di-_storia_sarda_nel_museo_di_torino/#return-note-473-1" style="border: 0px; color: #101c10; font-style: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration: none; vertical-align: baseline;">↩</a></span></li>
<li id="note-473-2" style="border-bottom-color: rgb(125, 183, 125); border-bottom-style: dotted; border-width: 0px 0px 2px; font-size: 13px; font-style: inherit; margin: 0px 0px 20px; outline: 0px; padding: 0px 0px 20px; text-align: justify; vertical-align: baseline;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><a href="http://www.arrexini.info/la_stele_trilingue_un_pezzo_di-_storia_sarda_nel_museo_di_torino/#testo2" name="nota2" style="border: 0px; color: #101c10; font-style: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration: none; vertical-align: baseline;">⇑</a>Silius, Funtana Crobetta, individuato sulla carta I.G.M. 1:25.000 al F° 548 sez. I “GONI”; Ballao, Funtana Coberta e Santa Chiara nel F° 226 I SE “BALLAO”. <a href="http://www.arrexini.info/la_stele_trilingue_un_pezzo_di-_storia_sarda_nel_museo_di_torino/#return-note-473-2" style="border: 0px; color: #101c10; font-style: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration: none; vertical-align: baseline;">↩</a></span></li>
<li id="note-473-3" style="border-bottom-color: rgb(125, 183, 125); border-bottom-style: dotted; border-width: 0px 0px 2px; font-size: 13px; font-style: inherit; margin: 0px 0px 20px; outline: 0px; padding: 0px 0px 20px; text-align: justify; vertical-align: baseline;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><a href="http://www.arrexini.info/la_stele_trilingue_un_pezzo_di-_storia_sarda_nel_museo_di_torino/#testo3" name="nota3" style="border: 0px; color: #101c10; font-style: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration: none; vertical-align: baseline;">⇑</a>Il Canonico riferisce che “nel sito detto Santuiaci” si trovava un “pozzo di antica struttura per essere fabbricato a pietre” dove egli aveva visto “i ruderi di […] un tempio costruito con pietre senza cemento”. <a href="http://www.arrexini.info/la_stele_trilingue_un_pezzo_di-_storia_sarda_nel_museo_di_torino/#return-note-473-3" style="border: 0px; color: #101c10; font-style: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration: none; vertical-align: baseline;">↩</a></span></li>
<li id="note-473-4" style="border-bottom-color: rgb(125, 183, 125); border-bottom-style: dotted; border-width: 0px 0px 2px; font-size: 13px; font-style: inherit; margin: 0px 0px 20px; outline: 0px; padding: 0px 0px 20px; text-align: justify; vertical-align: baseline;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><a href="http://www.arrexini.info/la_stele_trilingue_un_pezzo_di-_storia_sarda_nel_museo_di_torino/#testo4" name="nota4" style="border: 0px; color: #101c10; font-style: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration: none; vertical-align: baseline;">⇑</a>CECCHINI 1969, p. 86. <a href="http://www.arrexini.info/la_stele_trilingue_un_pezzo_di-_storia_sarda_nel_museo_di_torino/#return-note-473-4" style="border: 0px; color: #101c10; font-style: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration: none; vertical-align: baseline;">↩</a></span></li>
<li id="note-473-5" style="border-bottom-color: rgb(125, 183, 125); border-bottom-style: dotted; border-width: 0px 0px 2px; font-size: 13px; font-style: inherit; margin: 0px 0px 20px; outline: 0px; padding: 0px 0px 20px; text-align: justify; vertical-align: baseline;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><a href="http://www.arrexini.info/la_stele_trilingue_un_pezzo_di-_storia_sarda_nel_museo_di_torino/#testo5" name="nota5" style="border: 0px; color: #101c10; font-style: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration: none; vertical-align: baseline;">⇑</a>PETTAZZONI 1912, p. 87. <a href="http://www.arrexini.info/la_stele_trilingue_un_pezzo_di-_storia_sarda_nel_museo_di_torino/#return-note-473-5" style="border: 0px; color: #101c10; font-style: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration: none; vertical-align: baseline;">↩</a></span></li>
<li id="note-473-6" style="border-bottom-color: rgb(125, 183, 125); border-bottom-style: dotted; border-width: 0px 0px 2px; font-size: 13px; font-style: inherit; margin: 0px 0px 20px; outline: 0px; padding: 0px 0px 20px; text-align: justify; vertical-align: baseline;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><a href="http://www.arrexini.info/la_stele_trilingue_un_pezzo_di-_storia_sarda_nel_museo_di_torino/#testo6" name="nota6" style="border: 0px; color: #101c10; font-style: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration: none; vertical-align: baseline;">⇑</a><i>Ibidem.</i> <a href="http://www.arrexini.info/la_stele_trilingue_un_pezzo_di-_storia_sarda_nel_museo_di_torino/#return-note-473-6" style="border: 0px; color: #101c10; font-style: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration: none; vertical-align: baseline;">↩</a></span></li>
<li id="note-473-7" style="border-bottom-style: none; border-left-width: 0px; border-right-width: 0px; border-top-width: 0px; font-size: 13px; font-style: inherit; margin: 0px 0px 20px; outline: 0px; padding: 0px 0px 20px; text-align: justify; vertical-align: baseline;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Le principali notizie sull’iscrizione si possono trovare in:<br />MARTINI, Bullettino Archeologico Sardo 7 (1861), pp. 57-59; MARTINI, Bullettino<br />Archeologico Sardo 8 (1862), pp. 24-25; GORRESIO 1862, Bullettino Archeologico Sardo 8<br />(1862), pp. 25-29; SPANO, R. Accademia delle Scienze di Torino, Memorie, ser. II, (20)<br />(1863), pp. 87-114; SPANO, Bullettino Archeologico Sardo 9 (1863) pp. 89-95; SPANO,<br />Scoperte archeologiche fattesi nell’isola (estratti da Rivista Sarda) 1865, p. 20, 36; ID., 1866,<br />p. 9; ID., 1869, p. 49; ID., 1870, p. 47-56; Corpus Inscriptiones Semiticarum, 1881, 143;PELLEGRINI, Studi d’epigrafia fenicia: Atti della R. Accademia delle Scienze di Palermo,<br />1891, pp. 82-83; LIDZBARSKI, Handbuch der Nordsemitishe Epigraphik, 1898, p.427 b;<br />COOKE, Textbook of North-Semitic Inscriptions, (1903) 40; LIDZBARSKI, Kanaanaische<br />Inchriften, 1907, 59; PETTAZZONI, La religione primitiva in Sardegna, 1912, p.87;<br />TARAMELLI, Ballao nel Gerrei, tempio protosardo scoperto in regione “Funtana Coperta”,<br />1919, p. 169; PAIS, Storia della Sardegna e della Corsica durante il periodo Romano, 1923,<br />fig. 8; BIROCCHI, La monetazione Punico-Sarda, 1935, p. 77; SLOUSCHZ, Thesaurus of<br />Phoenician Inscription, 1942, p. 120; LILLIU, Rapporti tra la civiltà nuragica e la civiltà<br />fenicio-punica in Sardigna, 1944, p. 349; PANEDDA, L’agro di Olbia nel periodo preistorico<br />punico e romano, 1954, p. 4; VAN DEN BRANDEN, Bullettin du Musée de Beyrouth 13<br />(1956), p. 94; PITTAU, La romanizzazione linguistica della Sardegna e del centro montano in<br />Questioni di linguistica Sarda, 1956, p. 11; SANNA, La romanizzazione del centro montano<br />in Sardegna, 1957, p. 30; ROLLIG, Kanaanaische und aramaische Inschriften 66, 1964;<br />GUZZO, Le iscrizioni fenicie e puniche delle colonie in occidente, Sardegna (Studi Semitici<br />28), 1967, n°9; BUONDÍ, La dominazione Cartaginese, in Storia dei Sardi e della Sardegna.<br />Dalle origini alla fine dell’età bizantina, 1987, p. 201; AMADASI GUZZO, Iscrizioni fenice<br />e puniche in Italia, 1990; GARBARINI, Nota sulla trilingue di S. Nicolò Gerrei (CIS I, 143)<br />in Studi di Egittologia e di Antichità puniche, 9, 1991, p. 79; CURTO, Una serie di stele<br />sardo-fenicie conservate a Torino, in ACQUARO, Alle soglie della classicità. Il<br />Mediterraneo tra tradizione e innovazione. Studi in onore di Sabatino Moscati, 1996, pp. 639-<br />663; CULASSO GASTALDI, L’iscrizione trilingue del Museo di Antichità di Torino<br />(dedicante greco, ambito punico età romana) in Epigraphica, LXII, 2000, p. 11;<br />PENNACCHIETTI, Un termine latino nell’iscrizione punica CIS n° 143? Una nuova<br />congettura in BECCARIA-MARELLO, La parola al testo, 2001, pp. 302-315; MASTINO,<br />Storia della Sardegna antica, 2005, p. 191; MANUNZA, Funtana Coberta, Tempio nuragico<br />a Ballao nel Gerrei, 2008, p. 101. <a href="http://www.arrexini.info/la_stele_trilingue_un_pezzo_di-_storia_sarda_nel_museo_di_torino/#return-note-473-7" style="border: 0px; color: #101c10; font-style: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration: none; vertical-align: baseline;">↩</a></span></li>
</ol>
</div>
</div>
SA DEFENZAhttp://www.blogger.com/profile/17278259506719410253noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6353381439348541938.post-71322479900464362162013-02-23T09:51:00.004-08:002013-02-23T09:51:47.400-08:00La vicenda del DNA di carne di cavallo presente in prodotti che avrebbero dovuto contenere manzo<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<span class="Apple-style-span" style="line-height: 17px;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">La speculazione alimentare passa anche attraverso l'uso di carni vietate per l'alimentazione umana come quella equina anche non tossiche, sono di sicuro aiuto a ridurre costi delle merci finali, si tradisce la fiducia del consumatore e lo si imbroglia economicamente.... nel mentre in Grecia i bimbi sono denutriti e la fame impera nella nazione, in altre parti dell'europa della troika si gettano tonnellate di cibo per mantenere alto il prezzo...</span></span><br />
<span class="Apple-style-span" style="line-height: 17px;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">l'ingiustizia in qualsiasi sfaccettatura la vedi è sempre presente in questa Europa delle banche e della finanza allegra fatta di carta senza valore dei derivati anziché di economia reale.....</span></span><br />
<span class="Apple-style-span" style="line-height: 17px;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b><span class="Apple-style-span" style="color: red;">sa defenza </span></b></span></span><br />
<span class="Apple-style-span" style="line-height: 17px;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></span>
<span class="Apple-style-span" style="line-height: 17px;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;">La vicenda del DNA di carne di cavallo presente in prodotti che avrebbero dovuto contenere manzo, ripropone la questione della sicurezza alimentare in Europa. Ma il business del cibo pone moltissimi problemi per la connessione con le speculazioni della grande finanza. Il risultato è che oggi il pianeta è attanagliato dagli squilibri: da una parte 870milioni di persone soffrono la fame dall'altra (e non solo in Occidente) cresce il numero dei soggetti afflitti dall'obesità autentica epidemia del nostro tempo.</span></span><br />
<span class="Apple-style-span" style="line-height: 17px;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></span>
<span class="Apple-style-span" style="line-height: 17px;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></span></div>
<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="http://www.youtube.com/embed/Rt0yVbGuplo" width="560"></iframe></div>
SA DEFENZAhttp://www.blogger.com/profile/17278259506719410253noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6353381439348541938.post-10167466017129367892013-01-21T12:36:00.001-08:002013-01-21T12:53:10.647-08:00Scoperti regolatori virali nascosti in un gene dentro colture OGM commerciali<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<br />
<div style="background-color: #f8f8f8; border: 0px; color: #333333; font-family: Helvetica, Arial, 'Liberation Sans', FreeSans, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px; margin-bottom: 1em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: -webkit-auto; vertical-align: baseline;">
<span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"></span></div>
<h1 style="border: 0px; font-size: 22px; line-height: 1.2em; margin: 0px 0px 0.3em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Scoperti regolatori virali nascosti in un gene dentro colture OGM commerciali</span></h1>
<br />
<div style="background-color: #f8f8f8; border: 0px; color: #333333; font-family: Helvetica, Arial, 'Liberation Sans', FreeSans, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px; margin-bottom: 1em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: -webkit-auto; vertical-align: baseline;">
<span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">da Jonathan Latham e Allison Wilson</span></div>
<div style="background-color: #f8f8f8; border: 0px; color: #333333; font-family: Helvetica, Arial, 'Liberation Sans', FreeSans, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px; margin-bottom: 1em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: -webkit-auto; vertical-align: baseline;">
<span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="background-color: white; color: grey; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 11px; line-height: 14px; text-align: left;"> </span><a href="http://independentsciencenews.org/commentaries/regulators-discover-a-hidden-viral-gene-in-commercial-gmo-crops/attachment/camv-structure-4/" rel="nofollow nofollow" style="background-color: white; color: #3b5998; cursor: pointer; font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 11px; line-height: 14px; text-align: left;" target="_blank">http://<wbr></wbr><span class="word_break" style="display: inline-block;"></span>independentsciencenews.org/<wbr></wbr><span class="word_break" style="display: inline-block;"></span>commentaries/<wbr></wbr><span class="word_break" style="display: inline-block;"></span>regulators-discover-a-hidden-vi<wbr></wbr><span class="word_break" style="display: inline-block;"></span>ral-gene-in-commercial-gmo-cro<wbr></wbr><span class="word_break" style="display: inline-block;"></span>ps/attachment/<wbr></wbr><span class="word_break" style="display: inline-block;"></span>camv-structure-4/</a></span></div>
<div style="background-color: #f8f8f8; border: 0px; color: #333333; font-family: Helvetica, Arial, 'Liberation Sans', FreeSans, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px; margin-bottom: 1em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: -webkit-auto; vertical-align: baseline;">
<span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Un'agenzia di ricerca annuncia di aver scoperto qualcosa di potenzialmente molto importante e dannoso per la sicurezza dei prodotti che sono stati approvati da oltre venti anni?</span></div>
<div style="background-color: #f8f8f8; border: 0px; color: #333333; font-family: Helvetica, Arial, 'Liberation Sans', FreeSans, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px; margin-bottom: 1em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: -webkit-auto; vertical-align: baseline;">
<span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Nel corso di analisi per individuare potenziali allergeni nelle colture OGM, la European Food Safety Authority (EFSA) ha tardivamente scoperto che il più comune sequenza genetica di regolamentazione commerciale OGM codifica anche un frammento significativo di un gene virale </span><span style="background-color: transparent; background-image: url(http://independentsciencenews.org/wp-content/plugins/wp-external-links/images/external-19.png); background-position: 100% 50%; background-repeat: no-repeat no-repeat; border: 0px; color: #192727; font-weight: bold; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration: none; vertical-align: baseline;"><span class="" style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><a class="ext-link ext-icon-19" href="http://www.es.landesbioscience.com/journals/gmcrops/article/21406/?nocache=1759778285" rel="external" style="background-image: url(http://independentsciencenews.org/wp-content/plugins/wp-external-links/images/external-19.png); background-position: 100% 50%; background-repeat: no-repeat no-repeat; border: 0px; color: #192727; font-weight: bold; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px 15px 0px 0px; text-decoration: none; vertical-align: baseline;" title="Link esterno a ">(Podevin e du Jardin 201</a>)</span></span><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span class="" style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">. </span><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Questa scoperta ha conseguenze gravi per la biotecnologia delle colture e la sua regolazione, ma quelli forse ancora maggiori sono per i consumatori e gli agricoltori. </span><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Questo perché ci sono chiare indicazioni che questo gene virale (chiamato Gene VI) potrebbe non essere sicuro per il consumo umano. </span><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Inoltre, possono disturbare il normale funzionamento delle colture, compresa la loro resistenza naturale ai parassiti.</span></span><span id="more-1421" style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"></span></div>
<div class="wp-caption alignleft" id="attachment_1449" style="background-color: #f8f8f8; background-image: none; border: 1px solid rgb(187, 187, 187); color: #333333; float: left; font-family: Helvetica, Arial, 'Liberation Sans', FreeSans, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px; margin: 0px 15px 12px 0px; outline: 0px; padding: 5px 0px 0px; text-align: center; vertical-align: baseline; width: 268px;">
<a href="http://independentsciencenews.org/commentaries/regulators-discover-a-hidden-viral-gene-in-commercial-gmo-crops/attachment/camv-structure-4/" rel="attachment wp-att-1449" style="background-color: transparent; border: 0px; color: #192727; font-weight: bold; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration: none; vertical-align: baseline;"><img alt="Virus del mosaico del cavolfiore" class="size-full wp-image-1449" height="196" src="http://independentsciencenews.org/wp-content/uploads/2013/01/camv-structure3.jpg" style="background-color: transparent; border: 0px none; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;" title="CaMV struttura" width="258" /></a><br />
<div class="wp-caption-text" style="background-image: none; border: 0px; font-size: 11px; font-weight: bold; line-height: 17px; outline: 0px; padding: 4px 4px 5px; text-transform: uppercase; vertical-align: baseline; width: auto;">
<span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">VIRUS NEL MOSAICO DEL CAVOLFIORE</span></div>
</div>
<div style="background-color: #f8f8f8; border: 0px; color: #333333; font-family: Helvetica, Arial, 'Liberation Sans', FreeSans, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px; margin-bottom: 1em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: -webkit-auto; vertical-align: baseline;">
<span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Podevin e du Jardin hanno scoperto è che delle 86 diversi eventi transgenici (inserimenti uniche di DNA estraneo) commercializzato aggiornati negli Stati Uniti 54 contengono porzioni di Gene VI al loro interno. </span><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Essi comprendono una sequenza genica ampiamente utilizzato normativo chiamato il promotore CaMV 35S (dal virus del mosaico del cavolfiore, CaMV).</span><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Tra gli eventi interessati transgenici sono alcuni dei più coltivato OGM, tra cui soia Roundup Ready (40-3-2) e mais MON810. </span><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Essi comprendono il controverso mais NK603 recentemente riportato come causa di tumori nei ratti ( </span></span><a class="ext-link ext-icon-19" href="http://dx.doi.org/10.1016/j.fct.2012.08.005" rel="external" style="background-image: url(http://independentsciencenews.org/wp-content/plugins/wp-external-links/images/external-19.png); background-position: 100% 50%; background-repeat: no-repeat no-repeat; border: 0px; color: #192727; font-weight: bold; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px 15px 0px 0px; text-decoration: none; vertical-align: baseline;" title="Link esterno a "><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Seralini et al. 2012</span></span></a><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"> ).</span></div>
<div style="background-color: #f8f8f8; border: 0px; color: #333333; font-family: Helvetica, Arial, 'Liberation Sans', FreeSans, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px; margin-bottom: 1em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: -webkit-auto; vertical-align: baseline;">
<span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Gli stessi ricercatori hanno concluso che la presenza di segmenti di Gene VI "potrebbe causare indesiderate variazioni fenotipiche". </span><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Sono giunto a questa conclusione, perché i frammenti simili di Gene VI hanno già dimostrato di essere attivo in proprio (ad esempio De Tapia et al. 1993). </span><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">In altre parole, i ricercatori dell'EFSA non hanno potuto escludere un pericolo per la salute pubblica o per l'ambiente.</span></span></div>
<div style="background-color: #f8f8f8; border: 0px; color: #333333; font-family: Helvetica, Arial, 'Liberation Sans', FreeSans, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px; margin-bottom: 1em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: -webkit-auto; vertical-align: baseline;">
<span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">In generale, i geni virali espressi in piante sollevare preoccupazioni per la salute, sia agronomiche e umane (recensione in </span><a class="ext-link ext-icon-19" href="http://www.bioscienceresource.org/documents/BSR3-VirusTranscomplementation.pdf" rel="external" style="background-image: url(http://independentsciencenews.org/wp-content/plugins/wp-external-links/images/external-19.png); background-position: 100% 50%; background-repeat: no-repeat no-repeat; border: 0px; color: #192727; font-weight: bold; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px 15px 0px 0px; text-decoration: none; vertical-align: baseline;" title="Link esterno a "><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Latham e Wilson 2008</span></span></a><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"> ). </span><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Questo perché molti geni virali funzionamento per disabilitare loro ospite per facilitare invasione patogeno. </span><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Spesso, ciò si ottiene invalidante specifici anti-patogeno difese.</span><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Incorporando tali geni potrebbe chiaramente portare a risultati indesiderati e inaspettati in agricoltura. </span><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Inoltre, i virus che infettano le piante spesso non sono così diverse da virus che infettano gli esseri umani. </span><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Per esempio, talvolta i geni di virus umani e vegetali sono intercambiabili, mentre in altre occasioni inserendo frammenti virali vegetali come transgeni ha causato la pianta geneticamente modificati per diventare suscettibile di un virus animale (Dasgupta et al. 2001).</span><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Così, in vari modi, l'inserimento di geni virali accidentalmente in piante coltivate e l'approvvigionamento alimentare conferisce un significativo potenziale di danno.</span></span></div>
<div style="background-color: #f8f8f8; border: 0px; color: #333333; font-family: Helvetica, Arial, 'Liberation Sans', FreeSans, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px; margin-bottom: 1em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: -webkit-auto; vertical-align: baseline;">
<strong style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Le scelte per i regolatori</strong><br />
<span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">La scoperta originale di Podevin e du Jardin (a EFSA) di Gene VI commerciali colture OGM deve essere presentato con le autorità di regolamentazione alternative procedurali nettamente divergenti. </span><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Potrebbero 1) richiamare tutti CaMV Gene VI contenenti colture (in Europa che significherebbe revocare l'importazione e le piantine di approvazioni) o, 2) effettuare una valutazione retrospettiva del rischio del promotore CaMV e le sequenze del gene VI e spero di dare un certificato di buona di salute.</span></span></div>
<div style="background-color: #f8f8f8; border: 0px; color: #333333; font-family: Helvetica, Arial, 'Liberation Sans', FreeSans, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px; margin-bottom: 1em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: -webkit-auto; vertical-align: baseline;">
<span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">E 'facile vedere l'attrazione per l'EFSA di opzione due. </span><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Recall sarebbe una decisione politica e finanziaria enorme e sarebbe anche un imbarazzo enorme per i regolatori stessi. </span><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Sarebbe lasciare colture OGM pochissimi sul mercato e potrebbe anche significare la fine della biotecnologia coltura.</span></span></div>
<div style="background-color: #f8f8f8; border: 0px; color: #333333; font-family: Helvetica, Arial, 'Liberation Sans', FreeSans, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px; margin-bottom: 1em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: -webkit-auto; vertical-align: baseline;">
<span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Regolatori, in linea di principio almeno, hanno anche una terza opzione per valutare la gravità di un potenziale pericolo OGM. </span><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Monitoraggio OGM, che è richiesta dalla normativa comunitaria, dovrebbe consentire loro di scoprire se morti, malattie, o guasti raccolti sono stati riportati da agricoltori o funzionari della sanità e può essere correlata con la sequenza Gene VI. </span><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Purtroppo, questa strada particolare di indagine è un fine scientifico morto. </span><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Non un paese ha portato a termine sulle promesse di monitorare ufficialmente e scientificamente le conseguenze pericolose di OGM (1).</span></span></div>
<div style="background-color: #f8f8f8; border: 0px; color: #333333; font-family: Helvetica, Arial, 'Liberation Sans', FreeSans, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px; margin-bottom: 1em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: -webkit-auto; vertical-align: baseline;">
<span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Non sorprende che l'EFSA ha scelto l'opzione due. </span><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Tuttavia, la loro indagine ha portato solo alla conclusione vago e rassicurante che Gene VI "potrebbe portare a indesiderati cambiamenti fenotipici" (Podevin e du Jardin 2012). </span><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Questo significa, letteralmente, che i cambiamenti di un numero imprecisato, la natura, o la grandezza possono (o non possono) si verificano. </span><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Si situa molto al di la rassicurazione scientifica solida della sicurezza pubblica necessaria per spiegare perché l'EFSA non ha ordinato un richiamo.</span></span></div>
<div style="background-color: #f8f8f8; border: 0px; color: #333333; font-family: Helvetica, Arial, 'Liberation Sans', FreeSans, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px; margin-bottom: 1em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: -webkit-auto; vertical-align: baseline;">
<span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Possibile la presenza di un frammento di DNA di virus davvero essere così significativo? </span><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Di seguito un'analisi indipendente di Gene VI e le sue proprietà noti e le loro implicazioni per la sicurezza. </span><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Questa analisi mostra chiaramente il dilemma delle autorità di regolamentazione.</span></span></div>
<div style="background-color: #f8f8f8; border: 0px; color: #333333; font-family: Helvetica, Arial, 'Liberation Sans', FreeSans, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px; margin-bottom: 1em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: -webkit-auto; vertical-align: baseline;">
<strong style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Le molte funzioni di Gene VI</strong><br />
<span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Gene VI, come la maggior parte dei geni virali delle piante, produce una proteina che è multifunzionale. </span><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Ha quattro (per ora) i ruoli noti del ciclo di infezione virale. </span><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Il primo è quello di partecipare al montaggio di particelle virali. </span><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Non ci sono dati attuali suggeriscono questa funzione ha delle implicazioni per la biosicurezza. </span><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">La seconda funzione è noto per sopprimere le difese anti-patogeni inibendo un sistema generale cellulare chiamato silenziamento dell'RNA (Haas et al. 2008). </span><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">In terzo luogo, Gene VI ha la funzione di transattivazione inusuale (descritto di seguito) lungo RNA (l'RNA 35S) prodotto da CaMV (Park et al. 2001). </span><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">In quarto luogo, non collegato a questi altri meccanismi, Gene VI ha recentemente dimostrato di rendere le piante molto sensibili ad un batterio patogeno (Amore et al. 2012). </span><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Gene VI fa interferendo con un comune anti-patogeno meccanismo di difesa posseduta dalle piante. </span><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Queste ultime tre funzioni di Gene VI (e le loro implicazioni di rischio) sono spiegati più avanti:</span></span></div>
<div style="background-color: #f8f8f8; border: 0px; color: #333333; font-family: Helvetica, Arial, 'Liberation Sans', FreeSans, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px; margin-bottom: 1em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: -webkit-auto; vertical-align: baseline;">
<strong style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">1) Gene VI è un inibitore di silenziamento dell'RNA</strong><br />
<span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">silenziamento dell'RNA è un meccanismo per il controllo dell'espressione genica a livello di abbondanza RNA (Bartel 2004). </span><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">E 'anche un importante meccanismo di difesa antivirale in entrambe le piante e gli animali, e quindi la maggior parte dei virus si sono evoluti geni (come Gene VI) che disattivarlo (Dunoyer e Voinnet 2006).</span></span></div>
<div class="wp-caption alignright" id="attachment_1470" style="background-color: #f8f8f8; background-image: none; border: 1px solid rgb(187, 187, 187); color: #333333; float: right; font-family: Helvetica, Arial, 'Liberation Sans', FreeSans, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px; margin: 0px 0px 12px 15px; outline: 0px; padding: 5px 0px 0px; text-align: center; vertical-align: baseline; width: 310px;">
<a href="http://independentsciencenews.org/commentaries/regulators-discover-a-hidden-viral-gene-in-commercial-gmo-crops/attachment/camv-genome/" rel="attachment wp-att-1470" style="background-color: transparent; border: 0px; color: #192727; font-weight: bold; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration: none; vertical-align: baseline;"><img alt="Genoma del virus del mosaico del cavolfiore" class="size-medium wp-image-1470 " height="168" src="http://independentsciencenews.org/wp-content/uploads/2013/01/CaMV-Genome-300x168.png" style="background-color: transparent; border: 0px none; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;" title="CaMV Genome" width="300" /></a><br />
<div class="wp-caption-text" style="background-image: none; border: 0px; font-size: 11px; font-weight: bold; line-height: 17px; outline: 0px; padding: 4px 4px 5px; text-transform: uppercase; vertical-align: baseline; width: auto;">
<span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">GENE VI (SUPERIORE SINISTRO) PRECEDE L'INIZIO DELLA RNA 35S</span></div>
</div>
<div style="background-color: #f8f8f8; border: 0px; color: #333333; font-family: Helvetica, Arial, 'Liberation Sans', FreeSans, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px; margin-bottom: 1em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: -webkit-auto; vertical-align: baseline;">
<span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Questo attributo di Gene VI solleva due problemi evidenti di biosicurezza: 1) Gene VI porterà a aberrante espressione genica in colture OGM, con conseguenze sconosciute e, 2) Gene VI interferire con la capacità delle piante di difendersi contro i patogeni virali. </span><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Ci sono numerosi esperimenti che mostrano che, in generale, le proteine virali che disabilitano silenziamento genico migliorare infezione da parte di un ampio spettro di virus (Latham e Wilson 2008).</span></span></div>
<div style="background-color: #f8f8f8; border: 0px; color: #333333; font-family: Helvetica, Arial, 'Liberation Sans', FreeSans, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px; margin-bottom: 1em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: -webkit-auto; vertical-align: baseline;">
<strong style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">2) Gene VI È un transattivatore unico dell'espressione genica</strong><br />
<span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">organismi pluricellulari la produzione di proteine da un meccanismo in cui si produce una sola proteina per ogni passaggio di un ribosoma lungo un RNA messaggero (mRNA). </span><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Una volta che le proteine si completa ribosoma si dissocia dal mRNA.</span><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Tuttavia, in una cellula infettata CaMV vegetale, o come un transgene, Gene VI interviene in questo processo e dirige il ribosoma per tornare in un mRNA (reinizializzare) e produrre la proteina successiva in linea sul mRNA, se presente.</span><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Questa proprietà consente di Gene VI Mosaic Virus cavolfiore per la produzione di proteine multiple da un singolo RNA lunghi (l'RNA 35S). </span><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Importante, questa funzione di Gene VI (che è chiamato transattivazione) non è limitato al 35S RNA. </span><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Gene VI sembra in grado di transactivate </span></span><em style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">qualsiasi</em><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"> mRNA cellulare (Futterer e Hohn 1991. Ryabova et al 2002). </span><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Ci sono probabilmente migliaia di molecole di mRNA aventi una sequenza proteica breve o lungo codifica seguendo quello primario. </span><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Queste sequenze codificanti secondarie possono essere espresse in cellule in cui è espressa Gene VI. </span><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Il risultato sarà presumibilmente la produzione di numerose proteine casuali all'interno delle cellule. </span><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Le implicazioni di biosicurezza di questo sono difficili da valutare. </span><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Queste proteine possono essere allergeni, tossine vegetali o umani, o potrebbero essere innocui. </span><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Inoltre, la risposta sarà diversa per ogni specie vegetale a fini commerciali, in cui Gene VI è stata inserita.</span></span></div>
<div style="background-color: #f8f8f8; border: 0px; color: #333333; font-family: Helvetica, Arial, 'Liberation Sans', FreeSans, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px; margin-bottom: 1em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: -webkit-auto; vertical-align: baseline;">
<strong style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">3) Gene VI Interferisce con le difese dell'ospite</strong><br />
<span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">una scoperta molto recente, non conosciuto da Podevin e du Jardin, è che Gene VI ha un secondo meccanismo attraverso il quale interferisce con impianti anti-patogeni difese (Amore et al. 2012). </span><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">E 'troppo presto per essere sicuri che i dettagli meccanicistici, ma il risultato è quello di rendere le piante che trasportano gene VI più sensibili a determinati agenti patogeni, e meno suscettibile di altri. </span><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Ovviamente, questo potrebbe avere un impatto agricoltori, ma la scoperta di una funzione del tutto nuova per il gene VI mentre la carta dell'EFSA è in corso di stampa, rende anche chiaro che una valutazione completa di tutti gli effetti probabili di Gene VI non è al momento raggiungibile.</span></span></div>
<div style="background-color: #f8f8f8; border: 0px; color: #333333; font-family: Helvetica, Arial, 'Liberation Sans', FreeSans, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px; margin-bottom: 1em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: -webkit-auto; vertical-align: baseline;">
<strong style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">C'è un problema di tossicità per l'uomo diretto?</strong><br />
<span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Quando Gene VI è volutamente espresso in piante transgeniche, li fa divenire clorotiche (giallo), per avere deformità di crescita, e di aver ridotto la fertilità in modo dose-dipendente (Ziljstra et al 1996) . </span><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Le piante che esprimono Gene VI mostrano anche alterazioni di espressione genica. </span><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Questi risultati indicano che, non inaspettatamente dato sue funzioni note, la proteina prodotta dal gene VI funziona come una tossina ed è dannoso per le piante (Takahashi et al 1989). </span><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Poiché gli obiettivi conosciuti di attività Gene VI (ribosomi e silenziamento genico) si trovano anche in cellule umane, una preoccupazione ragionevole è che la proteina prodotta dal gene VI potrebbe essere una tossina umano. </span><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Questa è una domanda che può essere risolta solo da esperimenti futuri.</span></span></div>
<div style="background-color: #f8f8f8; border: 0px; color: #333333; font-family: Helvetica, Arial, 'Liberation Sans', FreeSans, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px; margin-bottom: 1em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: -webkit-auto; vertical-align: baseline;">
<strong style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">E 'gene della proteina VI Prodotto in colture OGM?</strong><br />
<span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Dato che l'espressione di Gene VI può causare un danno, una questione cruciale è se le sequenze reali transgene inserite commerciali che si trovano in colture OGM produrrà alcun proteina funzionale dal frammento di gene presente all'interno del VI CaMV sequenza.</span></div>
<div style="background-color: #f8f8f8; border: 0px; color: #333333; font-family: Helvetica, Arial, 'Liberation Sans', FreeSans, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px; margin-bottom: 1em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: -webkit-auto; vertical-align: baseline;">
<span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Ci sono due aspetti a questa domanda. </span><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Uno è la lunghezza del gene VI accidentalmente introdotto da sviluppatori. </span><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Questo sembra variare, ma la maggior parte dei 54 transgeni approvati contengono gli stessi 528 coppie di basi della sequenza del promotore 35S CaMV. </span><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Ciò corrisponde a circa l'ultimo terzo di Gene VI. </span><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Frammenti eliminati di Gene VI sono attivi quando espresso in cellule vegetali e le funzioni di Gene VI si ritiene di risiedere in questo terzo finale. </span><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Pertanto, vi è chiaro potenziale di effetti indesiderati se questo frammento è espresso (ad esempio De Tapia et al 1993;. Ryabova et al 2002;. Kobayashi e Hohn 2003).</span></span></div>
<div style="background-color: #f8f8f8; border: 0px; color: #333333; font-family: Helvetica, Arial, 'Liberation Sans', FreeSans, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px; margin-bottom: 1em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: -webkit-auto; vertical-align: baseline;">
<span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Il secondo aspetto di questa domanda è quale quantità di Gene VI potrebbe essere prodotta nelle colture OGM? </span><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Ancora una volta, questo può in ultima analisi essere risolto solo con diretti esperimenti quantitativi. </span><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Tuttavia, possiamo fare l'ipotesi che la quantità di Gene VI prodotta sarà specifico per ogni evento di inserimento indipendenti. </span><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Questo è importante perché espressione genica VI probabilmente richiederebbe sequenze specifiche (come la presenza di un promotore di un gene e ATG [un codone di inizio proteina]) a precedere e così è probabile che sia fortemente dipendente dalle variabili quali i dettagli della inserita DNA transgenico e dove nel genoma della pianta del transgene inserito.</span></span></div>
<div style="background-color: #f8f8f8; border: 0px; color: #333333; font-family: Helvetica, Arial, 'Liberation Sans', FreeSans, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px; margin-bottom: 1em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: -webkit-auto; vertical-align: baseline;">
<span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Commerciali varietà di colture transgeniche possono anche contenere le copie superflue del transgene, compresi quelli che sono incompleti o riordinati </span><a class="ext-link ext-icon-19" href="http://www.bioscienceresource.org/documents/BSR-2-BGERvol23.pdf" rel="external" style="background-image: url(http://independentsciencenews.org/wp-content/plugins/wp-external-links/images/external-19.png); background-position: 100% 50%; background-repeat: no-repeat no-repeat; border: 0px; color: #192727; font-weight: bold; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px 15px 0px 0px; text-decoration: none; vertical-align: baseline;" title="Link esterno a "><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">(Wilson et al 2006)</span></span></a><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"> . </span><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Questi potrebbero essere importanti fonti di proteine Gene VI. </span><span class="" style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">La decisione delle autorità di regolamentazione per consentire tali eventi inserimento multiplo e complesso era sempre molto discutibile, ma la consapevolezza che il promotore CaMV 35S contiene sequenze del gene VI offre un motivo in più per credere che gli eventi di inserimento complesse aumentano la probabilità di un problema di biosicurezza.</span></span></div>
<div style="background-color: #f8f8f8; border: 0px; color: #333333; font-family: Helvetica, Arial, 'Liberation Sans', FreeSans, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px; margin-bottom: 1em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: -webkit-auto; vertical-align: baseline;">
<span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Anche le misure dirette quantitativi di proteine Gene VI nelle autorizzazioni singole colture non risolve completamente i problemi scientifici, tuttavia. </span><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Nessuno sa, ad esempio, che quantità, l'ubicazione o la tempistica di produzione di proteine sarebbe di importanza per la valutazione del rischio, e risponde così necessaria per effettuare valutazione scientifica del rischio è improbabile che emerga presto.</span></span></div>
<div style="background-color: #f8f8f8; border: 0px; color: #333333; font-family: Helvetica, Arial, 'Liberation Sans', FreeSans, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px; margin-bottom: 1em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: -webkit-auto; vertical-align: baseline;">
<strong style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Lezioni grandi per Biotecnologie</strong><br />
<span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">E 'forse l'assunto di base di tutta la valutazione del rischio che l'autore di un nuovo prodotto fornisce regolatori con informazioni precise su ciò che è in corso di valutazione. </span><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Forse la prossima assunzione di base è che i regolatori verificare in modo indipendente tali informazioni. </span><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Ora sappiamo, tuttavia, che per oltre venti anni nessuna di queste semplici aspettative sono state soddisfatte. </span><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Le maggiori università pubbliche, le multinazionali biotech, e regolatori governativi in tutto il mondo, apparentemente non ha apprezzato la possibilità relativamente semplice che il DNA costruisce erano responsabili di codifica un gene virale.</span></span></div>
<div style="background-color: #f8f8f8; border: 0px; color: #333333; font-family: Helvetica, Arial, 'Liberation Sans', FreeSans, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px; margin-bottom: 1em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: -webkit-auto; vertical-align: baseline;">
<span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Questo intervallo si è verificato nonostante il fatto che Gene VI non era veramente nascosto, le informazioni pertinenti in merito all'esistenza di Gene VI è liberamente disponibile nella letteratura scientifica da ben prima della prima approvazione biotech (Franck et al 1980). </span><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Ci hanno offerto avvertenze specifiche sequenze virali che potrebbero contenere geni insospettabili ( </span></span><a class="ext-link ext-icon-19" href="http://www.bioscienceresource.org/documents/BSR3-VirusTranscomplementation.pdf" rel="external" style="background-image: url(http://independentsciencenews.org/wp-content/plugins/wp-external-links/images/external-19.png); background-position: 100% 50%; background-repeat: no-repeat no-repeat; border: 0px; color: #192727; font-weight: bold; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px 15px 0px 0px; text-decoration: none; vertical-align: baseline;" title="Link esterno a "><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Latham e Wilson 2008</span></span></a><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"> ).</span><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">L'incapacità dei processi di valutazione del rischio di incorporare i risultati scientifici di lunga data e ripetuta è altrettanto preoccupante, come l'incapacità di anticipare intellettualmente la possibilità di geni che si sovrappongono durante la manipolazione sequenze virali.</span></span></div>
<div style="background-color: #f8f8f8; border: 0px; color: #333333; font-family: Helvetica, Arial, 'Liberation Sans', FreeSans, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px; margin-bottom: 1em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: -webkit-auto; vertical-align: baseline;">
<span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Questo senso di un guasto generico è rafforzata dal fatto che questo non è un evento isolato. </span><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Esistono altri esempi di commercio approvati sequenze virali che si sovrappongono i geni che non sono mai stati sottoposti alla valutazione del rischio.</span><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Questi includono numerose regioni promotrici commerciali contenenti OGM del virus del mosaico strettamente correlato scrofularia virus (FMV), che non sono state considerate dalla Podevin e du Jardin. </span><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Ispezione dei dati di sequenza commerciali mostra che i promotori comunemente usati sovrappone FMV propria Gene VI (Richins et al 1987). </span><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Un terzo esempio è il virus resistente patate Newleaf Plus (RBMT-22-82). </span><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Questo transgene contiene circa il 90% del gene P0 di virus dell'accartocciamento patata. </span><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">La funzione di nota di questo gene, la cui esistenza è stata scoperta solo dopo l'approvazione degli Stati Uniti, è quella di inibire le difese anti-patogeno del suo ospite (Pfeffer et al 2002). </span><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Fortunatamente, questa varietà di patata non è mai stato commercializzato attivamente.</span></span></div>
<div style="background-color: #f8f8f8; border: 0px; color: #333333; font-family: Helvetica, Arial, 'Liberation Sans', FreeSans, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px; margin-bottom: 1em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: -webkit-auto; vertical-align: baseline;">
<span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Un altro punto importante riguarda l'industria biotecnologica e la loro campagna per ottenere l'approvazione pubblica e un ambiente permissivo normativo. </span><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Questo li ha portati a rivendicare più volte, in primo luogo, che la tecnologia OGM è precisa e prevedibile, e in secondo luogo, che la loro competenza e interesse impedirebbe loro di portare sempre prodotti potenzialmente nocivi per il mercato, e in terzo luogo, affermare che solo ben transgeni studiato e compreso a fondo vengono commercializzati. </span><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">E 'difficile immaginare una ricerca di più dannoso per queste affermazioni rispetto alle rivelazioni circostanti Gene VI.</span></span></div>
<div style="background-color: #f8f8f8; border: 0px; color: #333333; font-family: Helvetica, Arial, 'Liberation Sans', FreeSans, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px; margin-bottom: 1em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: -webkit-auto; vertical-align: baseline;">
<span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Biotecnologie, spesso ci si dimentica, non è solo una tecnologia. </span><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Si tratta di un esperimento nella proposizione che le istituzioni umane in grado di eseguire valutazioni del rischio adeguate sugli organismi viventi nuovi. </span><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Piuttosto che trattare tale questione prima di tutto un scoraggiante scientifico, dovremmo considerare che per il momento l'ostacolo principale sarà superare la trappola molto più banale di compiacenza umana e incompetenza. </span><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Non siamo ancora arrivati, e quindi questo episodio servirà a rafforzare le esigenze di etichettatura degli OGM in luoghi in cui è assente.</span></span></div>
<div style="background-color: #f8f8f8; border: 0px; color: #333333; font-family: Helvetica, Arial, 'Liberation Sans', FreeSans, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px; margin-bottom: 1em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: -webkit-auto; vertical-align: baseline;">
<strong style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Che cosa dovrebbe fare ora regolatori</strong><br />
<span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Questa sintesi delle questioni scientifiche di rischio dimostra che non è mai un segmento di un gene virale poco caratterizzati sottoposto ad alcuna valutazione dei rischi (fino ad ora) è stato ammesso sul mercato. </span><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Questo gene è presente in colture commerciali e cresce su larga scala. </span><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">E 'diffuso anche nella catena alimentare.</span></span></div>
<div style="background-color: #f8f8f8; border: 0px; color: #333333; font-family: Helvetica, Arial, 'Liberation Sans', FreeSans, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px; margin-bottom: 1em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: -webkit-auto; vertical-align: baseline;">
<span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Anche ora che dell'EFSA propri ricercatori hanno esaminato le questioni in ritardo di rischio, nessuno può dire se il pubblico è stato danneggiato, anche se danno appare una chiara possibilità scientifica. </span><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Considerato dal punto di vista della valutazione del rischio professionale e scientifica, questa situazione rappresenta un errore di sistema completo e catastrofico.</span></span></div>
<div style="background-color: #f8f8f8; border: 0px; color: #333333; font-family: Helvetica, Arial, 'Liberation Sans', FreeSans, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px; margin-bottom: 1em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: -webkit-auto; vertical-align: baseline;">
<span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Ma la saga di Gene VI non è ancora finita. </span><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Non vi è alcuna certezza che ulteriori analisi scientifiche risolverà le residue incertezze, o rassicurare. </span><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">La ricerca futura può infatti aumentare il livello di preoccupazione o di incertezza, e questa è una possibilità che le autorità di regolamentazione dovrebbe pesare pesantemente nelle loro deliberazioni.</span></span></div>
<div style="background-color: #f8f8f8; border: 0px; color: #333333; font-family: Helvetica, Arial, 'Liberation Sans', FreeSans, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px; margin-bottom: 1em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: -webkit-auto; vertical-align: baseline;">
<span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Per tornare alle scelte originali prima di EFSA, questi erano o per richiamare tutte CaMV 35S promoter contenente OGM, o di effettuare una valutazione retrospettiva del rischio. </span><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Questa valutazione del rischio retrospettiva è stata effettuata ei dati indicano chiaramente un potenziale di danno significativo. </span><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">L'unica azione compatibile con la tutela del pubblico e nel rispetto della scienza è per l'EFSA e altre giurisdizioni, per ordinare un ritiro totale. </span><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Questo richiamo dovrebbe includere anche gli OGM contenente il promotore FMV e la sua VI propria Gene sovrapposizione.</span></span></div>
<div style="background-color: #f8f8f8; border: 0px; color: #333333; font-family: Helvetica, Arial, 'Liberation Sans', FreeSans, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px; margin-bottom: 1em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: -webkit-auto; vertical-align: baseline;">
<strong style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Note</strong><br />
<span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">1) regolatori dell'EFSA potrebbe ora essere deplorando la mancata attuazione significativo monitoraggio OGM. </span><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Sarebbe una buona domanda per i politici europei a chiedere l'EFSA e per il consiglio di chiedere all'EFSA di pannello di OGM, il cui compito è quello di attuare un monitoraggio.</span></span></div>
<div style="background-color: #f8f8f8; border: 0px; color: #333333; font-family: Helvetica, Arial, 'Liberation Sans', FreeSans, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px; margin-bottom: 1em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: -webkit-auto; vertical-align: baseline;">
<strong style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Riferimenti</strong><br />
<span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Bartel P (2004) I microRNA: Genomica, biogenesi, meccanismo, e la funzione. </span><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Cell: 116, 281-297. </span></span><br />
<span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Dasgupta R, Garcia BH, RM Goodman (2001) diffusione sistemica di un virus RNA insetti nelle piante che esprimono geni delle proteine virali vegetali movimento.</span><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Proc.. </span><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Natl. </span><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Acad. </span><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Sci. </span><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">USA 98: 4910-4915.</span></span></div>
<div style="background-color: #f8f8f8; border: 0px; color: #333333; font-family: Helvetica, Arial, 'Liberation Sans', FreeSans, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px; margin-bottom: 1em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: -webkit-auto; vertical-align: baseline;">
<span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">De Tapia M, Himmelbach A e Hohn T (1993) dissezione molecolare del mosaico traduzione transattivatore cavolfiore virus. </span><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">EMBO J 12: 3305-14.</span></span></div>
<div style="background-color: #f8f8f8; border: 0px; color: #333333; font-family: Helvetica, Arial, 'Liberation Sans', FreeSans, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px; margin-bottom: 1em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: -webkit-auto; vertical-align: baseline;">
<span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Dunoyer P e O Voinnet (2006) La complessa interazione tra virus vegetali e di accoglienza RNA-silenziamento percorsi. </span><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Parere Curr in Biologia Vegetale 8: 415-423.</span></span></div>
<div style="background-color: #f8f8f8; border: 0px; color: #333333; font-family: Helvetica, Arial, 'Liberation Sans', FreeSans, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px; margin-bottom: 1em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: -webkit-auto; vertical-align: baseline;">
<span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Franck A, H Guilley, Jonard G, K e L Richards Hirth (1980) Sequenza nucleotidica del DNA del virus mosaico del cavolfiore. </span><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Cella 2: 285-294. </span></span><br />
<span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Futterer J e T Hohn (1991) traduzione di un mRNA policistronico in presenza del virus del mosaico del cavolfiore proteina transattivatore. </span><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">EMBO J. 10: 3887-3896.</span></span></div>
<div style="background-color: #f8f8f8; border: 0px; color: #333333; font-family: Helvetica, Arial, 'Liberation Sans', FreeSans, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px; margin-bottom: 1em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: -webkit-auto; vertical-align: baseline;">
<span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Haas G, J Azevedo, Moissiard G, Geldreich A, Himber C, Bureau M, et al. </span><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">(2008) l'importazione nucleare del P6 CaMV è necessaria per l'infezione e la soppressione del fattore di silenziamento dell'RNA DRB4. </span><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">EMBO J 27: 2102-12.</span></span></div>
<div style="background-color: #f8f8f8; border: 0px; color: #333333; font-family: Helvetica, Arial, 'Liberation Sans', FreeSans, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px; margin-bottom: 1em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: -webkit-auto; vertical-align: baseline;">
<span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Kobayashi K, e T Hohn (2003) La dissezione del virus mosaico del cavolfiore transattivatore / Viroplasmin rivela distinte funzioni essenziali nella replicazione virale di base. </span><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">J. Virol. </span><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">77: 8577-8583.</span></span></div>
<div style="background-color: #f8f8f8; border: 0px; color: #333333; font-family: Helvetica, Arial, 'Liberation Sans', FreeSans, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px; margin-bottom: 1em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: -webkit-auto; vertical-align: baseline;">
<a class="ext-link ext-icon-19" href="http://www.bioscienceresource.org/documents/BSR3-VirusTranscomplementation.pdf" rel="external" style="background-image: url(http://independentsciencenews.org/wp-content/plugins/wp-external-links/images/external-19.png); background-position: 100% 50%; background-repeat: no-repeat no-repeat; border: 0px; color: #192727; font-weight: bold; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px 15px 0px 0px; text-decoration: none; vertical-align: baseline;" title="Link esterno a "><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Latham JR, e AK Wilson (2008) e la sinergia Transcomplementation nelle piante: Implicazioni per transgeni virali? </span><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Molecolare delle piante Patologia 9: 85-103.</span></span></a></div>
<div style="background-color: #f8f8f8; border: 0px; color: #333333; font-family: Helvetica, Arial, 'Liberation Sans', FreeSans, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px; margin-bottom: 1em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: -webkit-auto; vertical-align: baseline;">
<span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Parco HS, Himmelbach A, Browning KS, Hohn T, e Ryabova LA (2001). </span><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Un reinitiation'' impianto virale fattore'' interagisce con la macchina ospite traslazionale.</span><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Cella 106: 723-733.</span></span></div>
<div style="background-color: #f8f8f8; border: 0px; color: #333333; font-family: Helvetica, Arial, 'Liberation Sans', FreeSans, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px; margin-bottom: 1em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: -webkit-auto; vertical-align: baseline;">
<span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Pfeffer S, P Dunoyer, F Heim, KE Richards, G Jonard, V Ziegler-Graff (2002) P0 Virus barbabietola occidentale Yellows è un soppressore del silenziamento genico post-trascrizionale. </span><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">J. Virol. </span><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">76: 6815-6824.</span></span></div>
<div style="background-color: #f8f8f8; border: 0px; color: #333333; font-family: Helvetica, Arial, 'Liberation Sans', FreeSans, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px; margin-bottom: 1em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: -webkit-auto; vertical-align: baseline;">
<span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Podevin N e P du Jardin (2012) le possibili conseguenze della sovrapposizione tra le regioni promotore CaMV 35S in vettori di trasformazione pianta utilizzata e alla VI gene virale in piante transgeniche. </span><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Colture e degli alimenti GM 3: 1-5.</span></span></div>
<div style="background-color: #f8f8f8; border: 0px; color: #333333; font-family: Helvetica, Arial, 'Liberation Sans', FreeSans, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px; margin-bottom: 1em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: -webkit-auto; vertical-align: baseline;">
<span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Amore AJ, Geri C, J Laird, C Carr, BW Yun, Loake GJ et al (2012) Proteine del virus del mosaico del cavolfiore P6 inibisce le risposte di segnalazione di acido salicilico e regola l'immunità innata. </span><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">PLoS One. </span><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">7 (10): e47535.</span></span></div>
<div style="background-color: #f8f8f8; border: 0px; color: #333333; font-family: Helvetica, Arial, 'Liberation Sans', FreeSans, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px; margin-bottom: 1em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: -webkit-auto; vertical-align: baseline;">
<span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Richins R, H Scholthof, RJ Shepherd (1987) Sequenza di DNA del virus del mosaico della scrofularia (gruppo caulimovirus). </span><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">NAR 15: 8451-8466.</span></span></div>
<div style="background-color: #f8f8f8; border: 0px; color: #333333; font-family: Helvetica, Arial, 'Liberation Sans', FreeSans, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px; margin-bottom: 1em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: -webkit-auto; vertical-align: baseline;">
<span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Ryabova LA, Pooggin, MH e Hohn, T (2002) strategie virali di inizio della traduzione: shunt ribosomiale e reinitiation. </span><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">I progressi nella ricerca degli acidi nucleici e Biologia Molecolare 72: 1-39.</span></span></div>
<div style="background-color: #f8f8f8; border: 0px; color: #333333; font-family: Helvetica, Arial, 'Liberation Sans', FreeSans, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px; margin-bottom: 1em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: -webkit-auto; vertical-align: baseline;">
<span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Séralini, GE., E. Clair, R. Mesnage, S. Gress, N. Defarge, M. Malatesta, Hennequin D., J. de Spiroux Vendômois. </span><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">2012. </span></span><a class="ext-link ext-icon-19" href="http://dx.doi.org/10.1016/j.fct.2012.08.005" rel="external" style="background-image: url(http://independentsciencenews.org/wp-content/plugins/wp-external-links/images/external-19.png); background-position: 100% 50%; background-repeat: no-repeat no-repeat; border: 0px; color: #192727; font-weight: bold; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px 15px 0px 0px; text-decoration: none; vertical-align: baseline;" title="Link esterno a "><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Tossicità a lungo termine di un erbicida Roundup e un Roundup-tollerante mais geneticamente modificato. </span></span></a><em style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Food Chem. </span><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Toxicol.</span></span></em></div>
<div style="background-color: #f8f8f8; border: 0px; color: #333333; font-family: Helvetica, Arial, 'Liberation Sans', FreeSans, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px; margin-bottom: 1em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: -webkit-auto; vertical-align: baseline;">
<span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Takahashi H, K Shimamoto, Y Ehara (1989) Cavolfiore virus del mosaico del VI gene provoca la soppressione della crescita, lo sviluppo di macchie necrotiche e l'espressione di geni di difesa in piante di tabacco transgeniche. </span></span><span class="" style="border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"> </span><span class="" style="border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Molecolare e genetica generale 216:188-194.</span></div>
<div style="background-color: #f8f8f8; border: 0px; color: #333333; font-family: Helvetica, Arial, 'Liberation Sans', FreeSans, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px; margin-bottom: 1em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: -webkit-auto; vertical-align: baseline;">
<a class="ext-link ext-icon-19" href="http://www.bioscienceresource.org/docs/BSR-2-BGERvol23.pdf" rel="external" style="background-image: url(http://independentsciencenews.org/wp-content/plugins/wp-external-links/images/external-19.png); background-position: 100% 50%; background-repeat: no-repeat no-repeat; border: 0px; color: #192727; font-weight: bold; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px 15px 0px 0px; text-decoration: none; vertical-align: baseline;" title="Link esterno a "><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Wilson AK, JR Latham e RA Steinbrecher (2006) Trasformazione indotte mutazioni in piante transgeniche: analisi e implicazioni di sicurezza biologica. </span><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Biotecnologie e Ingegneria genetica Recensioni 23: 209-234.</span></span></a></div>
<div style="background-color: #f8f8f8; border: 0px; color: #333333; font-family: Helvetica, Arial, 'Liberation Sans', FreeSans, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px; margin-bottom: 1em; outline: 0px; padding: 0px; text-align: -webkit-auto; vertical-align: baseline;">
<span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Zijlstra C, Schärer-Hernandez N, S Gal, Hohn Arabidopsis thaliana T. esprime il virus del mosaico del cavolfiore ORF VI transgene ha un fenotipo tarda fioritura. </span><span style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">I geni Virus 1996; 13:5-17.</span></span></div>
</div>
SA DEFENZAhttp://www.blogger.com/profile/17278259506719410253noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6353381439348541938.post-81092025629579841962012-12-31T05:58:00.004-08:002012-12-31T05:58:57.776-08:00Il Cioccolato può rendere sani, finché è del tipo buono<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<h5 class="uiStreamMessage userContentWrapper" data-ft="{"type":1,"tn":"K"}" id="u_12_1a">
<span class="messageBody" data-ft="{"type":3}"></span><div>
<span class="messageBody" data-ft="{"type":3}"></span><div>
<span class="messageBody" data-ft="{"type":3}"><span class="userContent translationEligibleUserMessage"></span><br />
<div class="mts" id="u_1u_0">
<span class="userContent translationEligibleUserMessage"><span style="font-size: small;"><span style="font-weight: normal;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Il Cioccolato può rendere sani, finché è del tipo buono</span></span></span></span></div>
<span class="userContent translationEligibleUserMessage">
</span></span><div class="mts" id="u_1u_0">
<span class="messageBody" data-ft="{"type":3}"><span class="userContent translationEligibleUserMessage"></span></span><span class="messageBody" data-ft="{"type":3}"><span class="userContent translationEligibleUserMessage"><span style="font-size: small;"><span style="font-weight: normal;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><a href="http://naturalsociety.com/chocolate-can-be-healthy-as-long-as-it-is-the-right-kind/#ixzz2GZ8ORweW"> Società naturale</a><br /><br />
Può il cioccolato <span style="font-size: small;">avere</span> effetti negativi sulla salute di una persona?
Assolutamente, se non è il</span></span></span><span class="messageBody" data-ft="{"type":3}"><span class="userContent translationEligibleUserMessage"><span style="font-size: small;"><span style="font-weight: normal;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;"> </span>tipo</span></span></span></span></span><span style="font-size: small;"><span style="font-weight: normal;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: small;"> </span>giusto di cioccolato. Certo, le
caramelle di cioccolato che si trova<span style="font-size: small;">no</span> <span style="font-size: small;">a</span>l supermercato possono
indurre aumento di peso, aumentare il rischio di diabete e causare
molti altri problemi, ma non tutto il cioccolato è cattivo. Infatti, il
cioccolato può essere veramente buono per te, fintanto che esso è puro <span style="font-size: small;">o</span>
almeno al 70% <span style="font-size: small;">di </span>cacao.</span> <span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><br /><br /> Cioccolato di qualità</span> <span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><br /><br /> Cioccolato
fondente di alta qualità è carico con vitamine A, B1, B2, D ed E così
come <span style="font-size: small;">di </span>magnesio, grassi sani e flavonoidi. I flavonoidi trovati <span style="font-size: small;">nel</span>
cioccolato di qualità migliorano il flusso del sangue e <span style="font-size: small;">contiene </span>lipidi <span style="font-size: small;">anti</span>ossida<span style="font-size: small;">nti</span>.</span> <span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><br /><br /> L'importanza dei flavonoidi</span> <span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><br /><br />
I flavonoidi sono antiossidanti potenti, vegetal<span style="font-size: small;">i</span> che riducono
l'infiammazione, lotta contro l'invecchiamento e promuove arterie sane. <span style="font-size: small;">Si </span> <span style="font-size: small;">t</span>rova<span style="font-size: small;">no</span> <span style="font-size: small;">nella</span> frutta e nella verdura così come tè, nel vino rosso e nel cioccolato
fondente, i flavonoidi sono altamente benefici per la nostra salute nel suo
comples<span style="font-size: small;">so</span>.</span> <span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><br /><br /> Il <span style="font-size: small;">c</span>ioccolato fondente non <span style="font-size: small;">da</span> nessun pericolo.</span> <span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><br /><br />
Contrariamente a quello che alcune persone possono pensare, il cioccolato
fondente non è malsano, specialmente se consumato con moderazione.
Infatti, mentre una volta era considerato una minaccia per il cuore, il
cioccolato fondente è effettivamente di benefico non solo <span style="font-size: small;">a</span>l cuore, ma
anche <span style="font-size: small;">a</span>l cervello. In uno studio italiano, i ricercatori hanno trovato
che 6,7 grammi di cioccolato al giorno può ridurre l'infiammazione che
conduce alla malattia di cuore. In altre ricerche, <span style="font-size: small;">per </span>il cioccolato
fondente è stato <span style="font-size: small;">p</span>rovato <span style="font-size: small;">che</span> aiuta il corpo <span style="font-size: small;">perc<span style="font-size: small;">hè <span style="font-size: small;"><span style="font-size: small;">ad</span> <span style="font-size: small;">ab</span></span></span></span></span>bass<span style="font-size: small;">are</span> <span style="font-size: small;">lo</span> zucchero nel
sangue, in modo naturale. Cosa c'è di più, flavonoli aiutano a migliorare il
flusso d<span style="font-size: small;">el</span> sangue <span style="font-size: small;">ne</span>l cervello che a sua volta potenzia<span style="font-size: small;"> la</span> vigilanza
cognitiva.</span> <span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><br /><br /> Per saperne di più: </span> <span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><a href="http://www.facebook.com/l.php?u=http%3A%2F%2Fnaturalsociety.com%2Fchocolate-can-be-healthy-as-long-as-it-is-the-right-kind%2F%23ixzz2GZ8ORweW&h=eAQEMVMjaAQHRm_4C-gQuqZHTJvYW8UJ3Z2Rq4yfFPoBUNw&s=1" rel="nofollow nofollow" target="_blank">http://naturalsociety.com/<wbr></wbr><span class="word_break"></span>chocolate-can-be-healthy-as-lon<wbr></wbr><span class="word_break"></span>g-as-it-is-the-right-kind/<wbr></wbr><span class="word_break"></span>#ixzz2GZ8ORweW</a></span></span></span></span><span class="fcg"><span style="font-size: small;"><span style="font-weight: normal;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"> </span></span></span> </span></div>
</div>
</div>
</h5>
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<a class="uiPhotoThumb photoRedesignAspect" data-ft="{"type":41,"tn":"E"}" href="https://www.facebook.com/photo.php?fbid=402013243216811&set=a.205217742896363.51219.205204719564332&type=1&relevant_count=1&ref=nf" rel="theater"><img alt="Chocolate Can be Healthy, as Long as it is the Right Kind
@[191822234195749:274:Natural Society]
Can chocolate have negative effects on a person’s health? Absolutely, if it’s not the right kind of chocolate. Sure, the chocolate candies you might find in the supermarket can induce weight gain, increase diabetes risk, and cause many other problems, but not all chocolate is bad. In fact, chocolate can be really good for you as long as it’s pure, and at least 70% cacao.
Quality Chocolate
High-quality dark chocolate is loaded with vitamins A, B1, B2, D, and E as well as magnesium, healthy fats and flavonoids. The flavonoids found in quality chocolate improve blood flow and lipid oxidation.
The Importance of Flavonoids
Flavonoids are powerful, plant-based antioxidants that reduce inflammation, help fight aging, and promote healthy arteries. Found in fruits and vegetables as well as tea, red wine and dark chocolate, flavonoids are highly beneficial to our overall health.
Dark Chocolate is No Danger
Contrary to what some people may think, dark chocolate is not unhealthy, especially when consumed in moderation. In fact, while once considered a threat to the heart, dark chocolate is actually beneficial to not only the heart but also the brain. In one Italian study, researchers found that 6.7 grams of chocolate a day can reduce inflammation that leads to heart disease. In other research, dark chocolate was found to help the body lower blood sugar naturally. What’s more, flavonols help to improve blood flow to the brain which in turn boosted cognitive alertness.
Read more: http://naturalsociety.com/chocolate-can-be-healthy-as-long-as-it-is-the-right-kind/#ixzz2GZ8ORweW" class="img" height="264" src="https://fbcdn-sphotos-a-a.akamaihd.net/hphotos-ak-ash4/s480x480/406681_402013243216811_2043829488_n.jpg" width="398" /></a></div>
</div>
</div>
SA DEFENZAhttp://www.blogger.com/profile/17278259506719410253noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6353381439348541938.post-70637595397304442722012-12-13T11:49:00.000-08:002013-02-19T07:17:21.293-08:00La Nuova Medicina Germanica<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<object height="444" width="625"><param name="movie" value="http://www.youtube.com/v/BMhuVvL-jCE&hl=it&fs=1"><param name="allowFullScreen" value="true"><param name="allowscriptaccess" value="always"><embed src="http://www.youtube.com/v/BMhuVvL-jCE&hl=it&fs=1" type="application/x-shockwave-flash" allowscriptaccess="always" allowfullscreen="true" height="344" width="425"></embed></object><br />
<br />
<object height="444" width="625"><param name="movie" value="http://www.youtube.com/v/T3VbmfiMZiE&hl=it&fs=1"><param name="allowFullScreen" value="true"><param name="allowscriptaccess" value="always"><embed src="http://www.youtube.com/v/T3VbmfiMZiE&hl=it&fs=1" type="application/x-shockwave-flash" allowscriptaccess="always" allowfullscreen="true" height="344" width="425"></embed></object><br />
<br />
<object height="444" width="625"><param name="movie" value="http://www.youtube.com/v/-cHQxnOS78w&hl=it&fs=1"><param name="allowFullScreen" value="true"><param name="allowscriptaccess" value="always"><embed src="http://www.youtube.com/v/-cHQxnOS78w&hl=it&fs=1" type="application/x-shockwave-flash" allowscriptaccess="always" allowfullscreen="true" height="344" width="425"></embed></object><br />
<br />
<object height="444" width="625"><param name="movie" value="http://www.youtube.com/v/3lzRGBixgAE&hl=it&fs=1"><param name="allowFullScreen" value="true"><param name="allowscriptaccess" value="always"><embed src="http://www.youtube.com/v/3lzRGBixgAE&hl=it&fs=1" type="application/x-shockwave-flash" allowscriptaccess="always" allowfullscreen="true" height="344" width="425"></embed></object><br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
Torniamo ad un argomento a me caro,la medicina!<br />
Sono appena tornato da un congresso svoltosi a Milano dagli Scienziati Gregg Braden e Bruce Lipton;Lipton in particolare ha parlato di come la mente influenza la chimica del nostro corpo,portando le prove che il DOGMA su cui si basa tutta la medicina allopatica,la medicina ufficiale,è FALSO!<br />
Il dogma a cui ho accennato e che va sotto il nome di SUPREMAZIA DEL DNA dice:"L'uomo è una macchina biologica governata dai geni".Benissimo,ora sappiamo che è falso;i medici lo accetteranno tra trent'anni se va bene,(ricordiamoci che la fisica Quantistica ha superato la fisica Newtoniana da chissà quanti anni,ma noi continuiamo a essere curati con le teorie della fisica di Newton)comunque sia è la mente a governare i geni in risposta all'ambiente,più precisamente sono le nostre percezioni o interpretazioni dell'ambiente a controllare l'attività dei nostri geni;scriverò un post più avanti per spiegare meglio questo concetto.<br />
Alla luce di queste nuove scoperte la NUOVA MEDICINA GERMANICA del dott.Hamer prende molta più consistenza,rivelandosi,se mai ce ne fosse stato bisogno,più scientifica della medicina ufficiale.<br />
Prima di esporvi in maniera generale i fondamenti della teoria Hameriana,voglio focalizzare la vostra attenzione su alcuni concetti espressi da Hamer nei video mostrati sopra;Hamer parla di un complotto giudaico-massonico che lo avrebbe sempre ostacolato nella sua instancabile lotta per far conoscere le sue scoperte all'umanità.Anche in campo medico gli ebrei-massoni la fanno da padroni...<br />
Ancora coincidenze.......<br />
Torniamo alla Nuova Medicina Germanica.<br />
Nel 1978 Vittorio Emanuele di Savoia(Proprio lui!),in Corsica vicino alla penisola Cavallo,spara un colpo di fucile e sfortunatamente colpisce un ragazzo che dorme in una barca.Di li a poco quel ragazzo muore dopo 3 mesi di agonia.Che c'entra tutto ciò?<br />
Quel ragazzo era Dirk Hamer,figlio del Dott.Rike Geer Hamer.<br />
Qualche mese dopo la morte del figlio il Dott.Hamer si ammala di cancro al testicolo,casualità per la scienza medica,ma Hamer ebbe un'intuizione,iniziò a pensare che la morte del figlio e la comparsa del cancro potessero essere collegati.<br />
Lavorando come primario in ginecologia nella clinica oncologica universitaria di Monaco, gli venne il dubbio che la sua malattia potesse essere in rapporto allo choc della morte di suo figlio e quindi che il suo tumore al testicolo non fosse scaturito da una "cellula impazzita", ma dovesse essere in relazione al cervello. Chiese ai suoi pazienti se anch'essi avessero vissuto un avvenimento terribile e scoprì che tutti, in effetti, avevano subito un evento traumatico prima di ammalarsi.<br />
Parlò della sua scoperta ai colleghi e da quel momento iniziò a scontrarsi con il potere oscurantista dell'establishment medico,a tal punto che si vedette costretto ad abbandonare la clinica pur di non rinnegare le sue scoperte.<br />
Cosa scoprì questo medico tanto da rinunciare ad una carriera sicura in ospedale?(era tra le altre cose proprietario di alcuni brevetti tra cui un tipo di bisturi)<br />
Cosa scopri di tanto importante da costargli la radiazione dall'albo dei medici e sessanta sette tentativi d'internamento in manicomio,nonché l'esilio in Spagna prima e ora in Norvegia,(fuori dalla comunità economica europea......)?<br />
La Nuova Medicina Germanica (come si chiama adesso), che ho scoperto nel 1981, è una scienza severa che contiene solo 5 leggi biologiche della natura (e nessuna ipotesi), con le quali si può riprodurre in modo severamente scientifico ogni caso clinico.<br />
<br />
La Nuova Medicina Germanica Biologica descrive esattamente il contesto medico biologico dell’organismo vivente come unità di psiche, cervello e organo.<br />
<br />
Tutti i processi da psiche e organo sono connessi al cervello dove vengono coordinati.<br />
<br />
Il cervello è per così dire il computer del nostro organismo, la psiche diventa il programmatore, corpo e psiche diventano l’organo esecutore del computer sia nella programmazione ottimale sia nella programmazione disturbata.<br />
<br />
Questo naturalmente è valido anche per le cosiddette malattie, perché queste fanno parte di un programma Speciale Biologico Sensato della natura (SBS) che normalmente è bifasico.<br />
<br />
La 1° Legge della Natura<br />
<br />
La legge ferrea del cancro: i 3 criteri:<br />
<br />
<br />
1° Criterio<br />
<br />
Ogni programma speciale biologico sensato (SBS) nasce con una DHS (sindrome di Dirk Hamer), cioè con un singolo evento scioccante, conflittuale, che da la sensazione di isolamento psichico, molto grave, altamente acuto/drammatico, contemporaneamente sui tre livelli:<br />
<br />
1. nella psiche<br />
2. nel cervello<br />
3. nell’organo<br />
<br />
La DHS è uno shock conflittuale, vissuto con sensazione di isolamento, grave, altamente acuto/drammatico che coglie l’individuo "sul piede sbagliato", ma contemporaneamente è una possibilità, un’occasione della natura di eliminare l’inconveniente che permette di superare la situazione improvvisamente sopraggiunta. Perché è in questo momento che si innesca un programma speciale, praticamente in sincronia nella psiche, nel cervello e nell’organo ed è constatabile in ognuno di essi, visibile e misurabile! E’ anche sempre un esperienza fulminante conflittuale e non invece un colpo del destino ne un evento che la persona colpita può in qualche modo cambiare.<br />
<br />
Esattamente dalla DHS il paziente si trova sotto stress permanente: questo significa che ha mani e piedi freddi, continua a pensare giorno e notte al suo conflitto e tenta di risolverlo. Non riesce più a dormire di notte, e se ci riesce, solo nella prima metà della notte e solo per mezz’ora alla volta. Non ha più appetito, perde peso.<br />
<br />
Questa è la fase del conflitto attivo.<br />
<br />
In conclusione, al contrario dei conflitti normali e dei problemi, vediamo che nei conflitti biologici il paziente finisce in stress permanente e manifesta sintomi ben definiti che non si possono non vedere.<br />
<br />
Questo stato cambia di nuovo quando il paziente ha risolto il conflitto.<br />
<br />
Allora avviene una sedazione. La psiche deve riprendersi. Il paziente si sente spossato e stanco, ma è sollevato moralmente, ha buon appetito, il corpo è caldo, spesso c’è febbre, spesso mal di testa. Dorme di nuovo bene di solito però dalle tre del mattino in poi.<br />
<br />
Questa è la fase di soluzione del conflitto.<br />
<br />
2° Criterio<br />
<br />
Il conflitto biologico determina all’istante della DHS sia la localizazione della SBS nel cervello, il cosiddetto Focolaio di Hamer, sia la localizzazione sull’organo come cancro o oncoequivalente.<br />
<br />
Questo shock inaspettato lascia delle tracce nel cervello che possiamo fotografare con la TAC cerebrale. Un tale relè si chiama Focolaio di Hamer (FH).<br />
Focolaio Hamer<br />
<br />
Alla fine della fase di guarigione, la cosiddetta glia, viene depositata come tessuto connettivo cerebrale innocuo per riparare il Focolaio di Hamer.<br />
<br />
All’inizio della guarigione il focolaio di Hamer è una cicatrice innocua di una cosiddetta malattia pregressa con deposizione di glia, i cosiddetti anelli di glia, che purtroppo vengono ancora erroneamente interpretati come tumori cerebrali e infelicemente asportati, per la sofferenza dei pazienti.<br />
<br />
3° Criterio<br />
<br />
Il percorso dalla SBS su tutti e tre i livelli, dalla DHS alla soluzione del conflitto e crisi epilettica/epilettoide al culmine della fase di guarigione e ritorno alla normalità, è sincrono!<br />
<br />
La 2° Legge della Natura<br />
<br />
La legge della Bifasicità di tutte i programmi speciali biologici sensati della natura se si arriva alla soluzione del conflitto.<br />
<br />
Questa legge della natura capovolge profondamente tutto il nostro presunto sapere poiché tutte le malattie della medicina intera si evolvono in questa bifasicità. Nella nostra ignoranza dei contesti abbiamo descritto nei libri di medicina alcune centinaia di "malattie fredde" e altrettante centinaia di "malattie calde". Le malattie fredde erano quelle nelle quali i pazienti avevano la cute fredda, le estremità fredde, si trovavano in stress permanente, perdevano peso, avevano problemi del sonno (difficoltà ad addormentarsi o risvegli frequenti). Le "malattie calde" dove i pazienti mostravano le estremità calde bollenti, quasi sempre avevano febbre, avevano buon appetito, ma grande stanchezza.<br />
<br />
Nella Nuova Medicina Germanica viene considerato un grosso errore non aver chiesto la lateralità del paziente, cioè se è destrimane o mancino, poiché la coordinazione dei conflitti con i focolai di Hamer e i tumori o le necrosi dell’organo è di grandissima importanza, in quanto non decide solamente l’evoluzione del conflitto o del cervello, ma anche quale "malattia" o SBS subisce un paziente nei vari conflitti.<br />
<br />
La 3° Legge della Natura<br />
<br />
Il sistema condizionato ontogeneticamente dei programmi speciali biologici sensati del cancro e degli oncoequivalenti.<br />
<br />
La 3° Legge della Natura della Nuova Medicina Germanica riordina tutte le cosiddette malattie secondo l’appartenenza ai vari foglietti embrionali.Collocando tutti questi vari tumori, gonfiori, ulcere secondo la storia evolutiva, rispetto ai diversi foglietti embrionali, si può constatare, che le "malattie" con appartenenza allo stesso foglietto embrionale dimostrano anche altre caratteristiche e peculiarità comuni (nel foglietto embrionale medio c’è ulteriormente da differenziare tra la parte diretta dal cervelletto e quella diretta dalla sostanza bianca cerebrale del mesoderma).<br />
<br />
Ad ognuno di questi foglietti embrionali appartiene, secondo la storia evolutiva:<br />
<br />
· una parte specifica del cervello<br />
<br />
· un tipo specifico di contenuto conflittuale<br />
<br />
· una localizzazione specifica nel cervello<br />
<br />
· un’istologia ben precisa<br />
<br />
· microbi specifici imparentati con il foglietto embrionale<br />
<br />
e inoltre ogni cosiddetta malattia o SBS ha un senso biologico da comprendere secondo la sua storia evolutiva.<br />
Cosa sono i foglietti embrionali?<br />
<br />
I tre foglietti embrionari<br />
<br />
Parallelamente alla divisione cellulare, il programma unitario contenuto nell'ovulo fecondato si differenzia in tre sotto-programmi interdipendenti che produrranno linee di sviluppo cellulare autonome: l'endoderma all'interno, il mesoderma in mezzo e l'ectoderma all'esterno.<br />
<br />
l'endoderma, il foglietto interno, svilupperà il sistema digerente e respiratorio e le grandi ghiandole digestive, come fegato e pancreas, ossia i programmi e le reti metaboliche per la produzione dell'energia vitale per l'intero organismo.<br />
<br />
Il mesoderma svilupperà i collegamenti tra il foglietto interno ed esterno attraverso il sistema cardiocircolatorio (la trasmissione di sostanze chimiche e di messaggi ormonali e immunitari in tutto il corpo), il sistema osseo (la struttura di sostegno) e il sistema muscolare (per il movimento).<br />
<br />
L'ectoderma, il foglietto esterno, svilupperà il sistema cutaneo, gli organi sensoriali e il sistema nervoso, ossia i programmi e le reti per l'elaborazione e la comunicazione delle informazioni dell'intero organismo.<br />
<br />
Questo processo riguarda tutte le cose viventi in natura, piante comprese.<br />
<br />
<br />
<br />
La 4° legge biologica della natura<br />
<br />
Il sistema ontogeneticamente determinato dei microbi.<br />
<br />
Il momento, dal quale possono iniziare a "lavorare" i microbi, non dipende, come avevamo presupposto erroneamente fino ad ora da fattori esterni, ma viene ordinato esclusivamente dal nostro computer cervello.<br />
<br />
I microbi non sono nostri nemici ma ci aiutano, loro lavorano su nostro comando, su comando del nostro organismo, diretto dal nostro cervello, perché ad ogni gruppo di organi appartenente ad un foglietto embrionale appartengono specifici microbi tipici di quel foglietto embrionale.<br />
Microbi per foglietto embrionale<br />
<br />
Secondo la legge della bifasicità di tutte le malattie, nella soluzione del conflitto tutti i microbi "lavorano" – senza eccezione – esclusivamente nella seconda fase, la fase di guarigione, iniziando con la soluzione del conflitto e finendo con la fase di guarigione.<br />
<br />
La 5° legge biologica della natura.<br />
<br />
La legge sulla comprensione di ogni cosiddetta malattia come parte di un programma speciale biologico sensato della natura alla luce della storia dell’evoluzione<br />
<br />
La quintessenza.<br />
<br />
La 5° legge della natura è la vera quintessenza, perché ribalta l’intera medicina. Quando si guardano i singoli foglietti embrionali separatamente si può constatare che esiste evidentemente un senso biologico, che le cosiddette malattie non sono errori insensati della natura da combattere, ma che ogni malattia è un processo sensato. Da quando non intendiamo più le presunte malattie come "malignità", guasti della natura o punizioni divine, ma come parti o singole fasi dei nostri programmi speciali biologici sensati della natura, da allora il senso biologico contenuto in ogni SBS acquista naturalmente un significato decisivo.<br />
<br />
Hamer ci consegna quindi un metodo incredibilmente preciso,è stato verificato tantissime volte col 100% dei casi positivi,per capire il senso e l'andamento della malattia.<br />
Ci dice che le metastasi non esistono,ma sono tumori secondari ad un secondo trauma.Nessun medico è mai riuscito a dimostrare scientificamente l'esistenza delle metastasi;com'è possibile infatti che una cellula cancerogena dell'intestino(di derivazione endodermica)dopo essere passata nel flusso sanguigno si trasformi in una cellula necrosante delle ossa (di derivazione mesodermica)?<br />
Si tratta di cellule completamente differenti di diversa origine embrionale,foglietto endodermico e mesodermico.<br />
Misteri della medicina!<br />
Hamer sostiene pure che non esistono sostanze cancerogene,esistono sostanze chimiche molto pericolose per la natura,sostanze che uccidono le cellule e ne impediscono la riproduzione,ma non in grado di provocare un cancro,in quanto la formazione di quest'ultimo prevede l'intervento diretto del cervello,infatti un essere privo di sistema nervoso centrale risulta immune al cancro.<br />
Personalmente però ritengo possibile un meccanismo di feedback,una infezione cronica in un organo potrebbe far scattare il programma biologico sensato,è solo la mia modesta ipotesi,non di Hamer!<br />
<br />
Vi lascio con una valutazione di Hans-Ulrich Niemitz in merito alla presunta scientificità della medicina allopatica e alla Nuova Medicina Germanica:<br />
(DA LEGGERE MOLTO ATTENTAMENTE)!!<br />
"In una lettera del 23 luglio 2003, il dottore in Medicina Ryke Geerd Hamer mi chiede “una risposta nel quadro delle scienze naturali” a tre domande. Esse sono le seguenti:<br />
1 - E’ possibile che una medicina (la medicina convenzionale) che è basata solamente su delle ipotesi, si autodesigni con grandiloquenza come “scientifica”, anche se non vi è mai stata nessuna verifica?<br />
2 - Al contrario, la Nuova Medicina tedesca che non ha una sola ipotesi, non dovrebbe essere designata in tutta coscienza come scientifica e corretta, anche sulla base di trenta attestati di verifica?<br />
3 - E se in materia di scienze naturali non sia corrente e sufficiente presentare una sola verifica per provarne la correttezza?<br />
<br />
Premessa<br />
Essenzialmente Hamer pone due domande, alle quali qui si risponderà su quanto concerne la formazione del cancro, anche se la Nuova Medicina offre delle spiegazioni e una teoria generale per la “malattia”, le psicosi e gli atti delittuosi spontanei.<br />
A - La medicina convenzionale è scientifica e corretta?<br />
B - La Nuova Medicina è scientifica e corretta?<br />
Per quanto concerne la domanda A, è vero che la medicina convenzionale utilizza dei metodi scientifici (ad es. osservazioni, statistiche), ma in ragione delle sue numerose ipotesi, come a dire delle affermazioni (non provate), questa non è ne una scienza (perché il fatto di utilizzare metodi scientifici non è affatto sufficiente per chiamarsi “scienza” o scienziato) e ancora ben meno una scienza naturale. Essa non ha alcuna teoria non fondata su un’ipotesi del processo biologico in particolare per “il malato”. Ai suoi pazienti cancerosi, la medicina convenzionale non può che enunciare delle probabilità di sopravvivenza tratte dalle statistiche. In una maniera molto rivelatrice, nei casi specifici, essa è incline a utilizzare delle promesse terapeutiche vuote, degli atti deludenti (terni al lotto) e delle “esperienze”. E le guarigioni spontanee rimangono inspiegate.<br />
<br />
Poco prima della morte di Harrison, uno dei Beatles, è comparsa sullo Tagesspiele del 12.11.2001 la seguente informazione: “dopo una radioterapia radicale a New York, George Harrison stava visibilmente meglio. Secondo il Mail on Sunday, la nuova terapia controversa è stata presentata dallo stesso medico come una “lotteria”. Così una delle persone più celebri e più fortunate non è riuscito ad ottenere una terapia anti cancerosa che non fosse una lotteria. Come spiegare questo? Se non con il fatto che la medicina convenzionale non abbia da proporre nessuna terapia che non sia una lotteria.<br />
Perciò la medicina convenzionale è non scientifica e non capisce quasi niente - neppure le guarigioni spontanee. La medicina convenzionale non è una scienza. Essa non è corretta perciò, da quello che se ne può giudicare, deve essere qualificata come falsa.<br />
Per quanto concerne la domanda B, la Nuova Medicina è basata su una teoria scientifica esente da qualsiasi ipotesi (o da dichiarazioni potenzialmente confutabili) che definisce un modello verificabile della formazione del cancro e delle “malattie” in generale. In ogni caso specifico (ovviamente dopo un’ anamnesi esatta), essa è in grado di spiegare l’avvenimento in forma scientifica - in modo verificabile e in più senza ipotesi. Come l’avvenimento è prevedibile partendo dalla teoria, è possibile fare per ciascun caso specifico delle proposte terapeutiche su misura e inoltre, scientificamente fondate. Le complicazioni che eventualmente si presentassero nel corso della terapia possono venir comprese e di conseguenza la terapia può essere adattata.<br />
<br />
Questo è da ricordare poiché Hamer è sotto il controllo di numerosi organi di stampa che lo accusano di autodefinirsi un guaritore miracoloso e di garantire la guarigione. Possiamo pensare che nessun medico al mondo possa prevedere ne evitare dei nuovi chocs conflittuali cause di cancro, ma possiamo creare una situazione - ed è quello che Hamer raccomanda ai suoi pazienti - nella quale evitare nuovi chocs conflittuali.<br />
Di conseguenza: La Nuova Medicina è scientifica e corrisponde correttamente ai criteri delle scienze naturali. La Nuova Medicina è di gran lunga il metodo più sicuro per guarire le persone “cancerose”.<br />
<br />
Domanda 1<br />
<br />
La Scienza<br />
Quello che dovrebbe essere la scienza non è totalmente incontestabile. Sul dizionario enciclopedico (Brockhaus Enzyklopäedie 2001) possiamo leggere: Scienza....: la personalizzazione del sapere umano di un’epoca...; un insieme di conoscenze che si rapportano ad un campo e si trovano collegate da una giustificazione...La scienza definisce metodicamente un sapere incontestabile e verificabile con la messa in relazione di causa effetto e perciò comunicabile in modo inter-soggettivo, secondo dei criteri scientifici precisi (ad es: validità generale, sistematizzazione)”.<br />
Al contrario si rileva la mancanza di affidabilità della spiegazione: la scienza deve rispondere a dei criteri scientifici. Pertanto è chiaro che “scientificamente” significa disporre di un sapere - a livello di contenuto e di metodologia - che costituiscono delle dichiarazioni (o dei teoremi) verificabili.<br />
<br />
La scienza genera delle dichiarazioni verificabili<br />
Una dichiarazione o un sistema di dichiarazioni non possono essere riconosciute come scientifiche se non nella misura per la quale questa dichiarazione o queste dichiarazioni offrono la possibilità di confutarle, ossia - espresso in linguaggio corrente - di verificare se fossero false. La ragione per la quale le scienze naturali esatte sono dette esatte, e che esse non fanno che dichiarazioni che possono, in principio, essere confutate in ogni momento e in ogni luogo (o in linguaggio corrente, verificate sulla loro coerenza). Tutte le scienze naturali non si basano o non possono basarsi unicamente su delle esperienze. La biologia, ad esempio, e lo stesso la medicina, per conseguenza, devono appoggiarsi largamente su delle osservazioni di processi “naturali”. In seguito, quando le condizioni ambientali di queste osservazioni sono similari, queste osservazioni possono essere utilizzate come delle osservazioni di esperienze.<br />
Come, in regola generale, la medicina convenzionale non può fare dichiarazioni potenzialmente confutabili concernenti il caso specifico, essa si basa sulle statistiche. Le statistiche sono della matematica, ossia una scienza, ma non una scienza naturale. (E questa, del resto, manca l’obiettivo primario del lavoro terapeutico, ossia, essere in grado di portare al paziente, per il suo “caso specifico”, un aiuto scientifico al di là dell’aiuto umano. Ad esempio: la medicina convenzionale annuncia al paziente delle probabilità di sopravvivenza. Non può mai dire al paziente, quello che deve fare per “guarire”).<br />
Le ipotesi sono delle dichiarazioni non ancora verificate o piuttosto inverificabili.<br />
Quando uno può fare che delle dichiarazioni che non offrono (ancora) la possibilità di confutazione, parliamo di ipotesi. Nel linguaggio corrente un’ipotesi è una supposizione, così come nella teoria scientifica in generale, ossia, una dichiarazione della quale la veridicità non è ancora stata stabilita ma che è ammessa e dalla quale si deducono delle teorie e delle previsioni (vedi Brockhaus Enziklopädie 2001). Quando Isaac Newton presentò la sua teoria sulla gravità e gli fu chiesto da dove veniva la gravità, egli rispose: “non faccio ipotesi”. Pensava così che appartenesse a chiunque la possibilità di verificare da se stesso la correttezza della legge sulla gravità che proponeva (o in modo più moderno: di tentare di confutarla) e che ben altra cosa era il spiegarla. Dato che non ha potuto arrivarci (non avendo potuto trovare dichiarazioni che la confutassero), dichiarò che scoprirlo sarebbe stato compito delle generazioni future di scienziati - ciò che del resto non è ancora stato possibile fino ad oggi.<br />
<br />
Nuova Medicina, medicina convenzionale e dichiarazioni (non) confutabili<br />
Conformemente a questa visione della scienza il dottor Hamer dice di non fare alcuna ipotesi. Quanto lui dichiara sarà verificabile in ogni momento su qualsiasi paziente (dunque ad ogni caso specifico) nel quale si sarà diagnosticato un cancro o una “malattia” equivalente. Ciò significa che qui c’è una possibilità di confutare (di verificarne la coerenza) le sue dichiarazioni in ogni caso specifico. Ad esempio, l’ipotesi della medicina convenzionale, sull’esistenza di un sistema immunitario non è una dichiarazione confutabile.<br />
Fino ad oggi nessuno è riuscito ancora ad osservare da vicino il sistema immunitario. E’ vero che a partire dall’ipotesi “sistema immunitario” (dunque la supposizione che ne esista uno) si sono costruite delle teorie e delle predizioni e a queste si sono subordinate dei “fatti” osservabili che hanno valore di attestazione.<br />
Tuttavia, non prendiamo in considerazione che questi fatti possano servire egualmente ad attestare altre dichiarazioni (nota: dal punto di vista scientifico, è possibile agire unicamente di confutazione e non di attestazione). La medicina convenzionale non riconosce che l’ipotesi “sistema immunitario” possa essere assolutamente confutabile e che in fine non rappresenta una dichiarazione scientifica. Che i microbi possano diventare attivi nel corpo in ragione del crollo del sistema immunitario (questa è la visione della medicina convenzionale, ed essa non può prevedere l’istante dell’inizio della loro azione nel caso specifico e allo stesso modo non può che darne una spiegazione logica, ma logica non significa che automaticamente sia veritiera o reale: i racconti sono ugualmente logici, se no non sarebbero narrabili; al massimo, la medicina convenzionale arriva a fare delle dichiarazioni statistiche).<br />
O forse i microbi si attivano a causa di un ordine di partenza proveniente dal cervello o dall’organismo che mette in moto un “programma speciale”, (questa è la visione della Nuova Medicina: essa può prevedere l’istante di attivazione nei casi specifici e perfino spiegarlo: questo è il punto di partenza della seconda parte del programma speciale; la Nuova Medicina offre un modello psico-biologico dell’organismo e perciò non ha bisogno di statistiche). Riguardo ai microbi e alla loro attivazione, essa produce delle dichiarazioni potenzialmente confutabili, là dove la medicina convenzionale non è in grado. Nel linguaggio corrente, potremo dire che la medicina convenzionale distribuisce un magma incomprensibile di dichiarazioni pseudo-logiche, ossia meravigliose e non verificabili (essa non è scientifica), al contrario la Nuova Medicina offre una struttura comprensibile di dichiarazioni logiche e verificabili nella realtà (essa è scientifica).<br />
<br />
Il problema della “verifica”<br />
Nella domanda 1, affermiamo che la medicina convenzionale è basata soltanto su delle ipotesi e che non c’è mai stata una sola verifica delle sue ipotesi. Che cosa è questo? Si deve dirlo: è qualcosa di ancora ben peggio. Come abbiamo già spiegato, la medicina convenzionale è lontana dal riuscire a produrre delle dichiarazioni confutabili (e perde allo stesso tempo la sua pretesa di essere una “scienza”). Così una “verifica” - quale che essa sia (potrà essere spiegata in maniera dettagliata durante la trattazione della domanda 3) di per sé è impossibile. Riassumendo, “verificazione” significa riconoscere un sistema di dichiarazioni (e del modello che ne deriva) come essere vero o giusto o certificato e di agire di conseguenza (in medicina, questo vorrà dire di mettere in opera la terapia corrispondente). La “verifica” è perciò una tematica o un affare etico, così come socio-politico e alla fine giuridico.<br />
<br />
Risultato della domanda 1<br />
La medicina convenzionale non ha il diritto di chiamarsi una scienza naturale, dato che essa non ha da proporre che delle dichiarazioni che non offrono la possibilità di essere confutate, o si aggroviglia dietro delle contraddizioni insolubili. Naturalmente la Nuova Medicina è scientifica dato che essa propone un modello psico-biologico dal quale possiamo derivare delle dichiarazioni che offrono la possibilità di essere confutate. Dato che fino ad ora nessuna delle dichiarazioni della Nuova Medicina ha potuto essere confutata, la Nuova Medicina deve come minimo essere riconosciuta come più scientifica della medicina convenzionale, che al meglio non può che lavorare statisticamente (ossia che essa non può produrre delle dichiarazioni scientifiche per i casi specifici). Va riconosciuto come la medicina convenzionale non sia una scienza naturale ne per il suo contenuto, ne per i suoi metodi.<br />
<br />
La medicina convenzionale rilascia un magma incomprensibile di dichiarazioni pseudo-logiche ossia meravigliose e non verificabili!<br />
La medicina convenzionale non prende seriamente la sua ipotesi “metastasi” (che è però un fatto per la medicina convenzionale) oppure si contraddice da se stessa (si confuta finalmente!) nei fatti ad ogni trasfusione di sangue.<br />
<br />
Domanda 2:<br />
La risposta è: si, la Nuova Medicina è giusta. Nota: è importante, e questo verrà sviluppato maggiormente nella risposta alla domanda 3, di qualificare come giusta “nel suo spirito e coscienza” (si tratta di un problema etico). Dunque. Le dichiarazioni della Nuova Medicina sono all’interno di un rapporto di giustificazione, inter-soggettivamente comunicabile e verificabile nei casi specifici, ossia che i criteri delle scienze naturali sono sufficienti (ad es. validità generale, sistematizzazione, prevedibilità, descrizione esplicativa giustificata di episodi trascorsi, confutazione).<br />
<br />
Risultato della domanda 2<br />
Si, la Nuova Medicina è giusta.<br />
<br />
Domanda 3<br />
Per la domanda 3, bisogna riformulare: sufficiente perché? Per attestare la sua correttezza?<br />
A questo proposito tutto è stato detto nella risposta alla domanda 2 (si, la Nuova medicina è giusta). In senso scientifico stretto bisogna ammettere che le verifiche non sono mai sufficienti. Così, in modo puramente “scientifico”, questo problema rimane senza risposta fino a quando non si potrà decidere se una teoria è verificata. Dato che ciascuna teoria possiede un carattere di modello. Ed è per questo che una teoria non potrà mai totalmente coincidere con la realtà. Se questo era il caso, questo modello sarebbe la realtà e perciò non sarebbe più un modello. Così se una teoria non può essere confutata nel corso di un gran lasso di tempo e se la teoria concorrente o le sue applicazioni (in questo caso le terapie) danno risultati peggiori della nuova teoria, allora bisogna riconoscere che la nuova teoria, è una questione di ragione, di delicatezza e di onestà scientifica ed etica. La nuova teoria deve essere autorizzata come spiegazione e deve essere autorizzata a venir utilizzata nella pratica, questo vuol dire che i pazienti devono poter decidere liberamente. Nel caso della Nuova Medicina ciò significa: è necessario che la “medicina convenzionale” o la nostra società lascino uno spazio alla Nuova Medicina.<br />
<br />
La focalizzazione volontaria del pensiero dovrebbe permettere agli uomini di controllare la fisiologia del loro corpo, così come quello che riguarda la salute e quello che riguarda le malattie.<br />
<br />
Nota: cosa si intende per fatti?<br />
Esempi di metastasi: fatti o ipotesi?<br />
Continuiamo con una nota sul carattere largamente ideologico dei “fatti” o della “correttezza”. Prima del riconoscimento del sistema di Copernico, quello che sembrava corretto agli uomini era che il sole tramontava alla sera. Il modello - la terra come un disco sospeso al centro del mondo e dei corpi celesti, tutti fissati su una sfera di vetro circondante la terra e ruotante attorno ad essa - era in un certo qual modo sensato. Ai giorni nostri, ormai tutti gli uomini sanno che non è così, ma soltanto perché lo hanno sentito raccontare fin dalla loro infanzia. Ai giorni nostri l’espressione “tramonto del sole” è ancora utilizzata, anche se essa proprio non corrisponde alla realtà. Questa espressione continua ancora oggi a trainare al suo seguito l’antico modello sbagliato. Ma ciò non è dannoso perché, dato che “ognuno” sa bene che non è così.<br />
Quello che succederà con la nozione di “metastasi” se la Muova Medicina fosse riconosciuta è che questa parola sparirà. Infatti, metastasi significa soltanto “cancro secondario” o cancro supplementare a quello che è già presente. Ma la medicina convenzionale lega a questa parola l’ipotesi che, in una certa maniera, il cancro primario - senza dubbio alla maniera di una contaminazione corporale interna - è la causa del cancro secondario. La Nuova Medicina non nega il fatto “cancro secondario”, ma essa sostiene che non si tratta di una metastasi. Essa dice che tutti i “cancri secondari” sono provocati da un conflitto particolare. In modo tragico, vi sono spesso dei conflitti che si spiegano con l’annuncio di diagnosi del cancro (gli animali hanno soltanto in rari casi le “metastasi”).<br />
L’idea che il cancro si propaga alla maniera di una contaminazione interna è un’ipotesi o una supposizione (ma che equivale a un fatto nella medicina convenzionale). Se questa contaminazione corporale interna esiste, tutte le trasfusioni sanguigne dovranno essere vietate in ragione del rischio elevato di contaminazione cancerosa) Fino ad oggi non esiste un “test sanguigno del cancro” - e noi non abbiamo conoscenza della presenza di marker tumorali che servono ad esaminare i donatori di sangue al livello di cancro. Questo dimostra che la medicina convenzionale non prende proprio sul serio la sua propria ipotesi “metastasi” (che è senza dubbio un fatto per la medicina convenzionale) o che essa si contraddice (si confuta finalmente!) da sola nei fatti ad ogni trasfusione sanguigna. Per giustificarsi in maniera totalmente giusta e neutra un medico convenzionale dirà che ancora non ha mai osservato una contaminazione convenzionale da corpo a corpo.<br />
Al contrario, la Nuova Medicina argomenta in modo coerente come ogni episodio canceroso significa che vi è stato uno choc conflittuale. Ogni cancro secondario, uno choc secondario. Se non è così, gli avversari della Nuova Medicina potranno provarlo (confutarlo).<br />
<br />
Risultato della domanda 3<br />
La medicina convenzionale suppone che le sue ipotesi siano dei “fatti”. Ma possiamo dimostrare che il “sistema dei fatti” della medicina convenzionale è contraddittorio o è in gran parte costruito in maniera tale da non essere nemmeno potenzialmente falsificabile (e perciò non scientifico). Al contrario, il sistema della Nuova Medicina è coerente e potenzialmente confutabile. E’ per questo che non è ne scientifico, ne etico e, infine, contrario alla Costituzione, di non voler creare uno spazio alla Nuova Medicina.<br />
<br />
Commento finale:<br />
La “medicina convenzionale” si trova in una situazione particolare. Essa ha la pretesa di essere scientifica e dovrà dunque - nella misura del possibile - essere tenuta a non avere che dei principi apolitici e scientifici. Ma allo stesso tempo, essa pretende di avere il diritto di beneficiare della protezione politica dominante di una corporazione (prestatori di servizi) “non scientifica”. I privilegi corporativi permettono ai rappresentanti della medicina convenzionale di giudicare impunemente delle spiegazioni scientifiche assieme agli ambienti politici o del potere. Fino ad oggi, la medicina convenzionale ha potuto tenere questa posizione realmente “impossibile” per il fatto che i non medici (quali essi siano pazienti o politici) non volevano o non potevano utilizzare il loro diritto, costituzionalmente riconosciuto, di libertà terapeutica, per paura della morte e della perdita della salute, di cui sono minacciati, come tutta la società, se essi rifiutano la terapia della medicina convenzionale. E la paura è una cattiva consigliera. In caso di necessità terapeutica per dei bambini o per delle persone irresponsabili, la contraddizione tra “scienza” e “corporazione” cede al giorno d’oggi all’obbligo di subire con la forza la terapia della medicina convenzionale - fedele al punto di vista della corporazione e dunque senza relazione con dei criteri scientifici. I genitori o i rappresentanti che, per motivi scientificamente fondati, rifiutano questa terapia per chi a loro è affidato e tentano di sostituirla, sono passibili di essere perseguiti penalmente. Dal punto di vista etico, questa è una “situazione impossibile”, ossia non etica, ossia, in questo caso, anticostituzionale.<br />
<br />
Risultato del commento:<br />
La pretesa della medicina convenzionale di voler imporre attraverso la sua corporazione<br />
- e dunque, in maniera non scientifica<br />
- di essere la sola a decidere della terapia o di essere già riuscita ad imporla nella terapia dei bambini, è anticostituzionale.<br />
<br />
Seguendo i criteri delle scienze naturali, allo stato attuale della scienza e delle migliori conoscenze della nostra epoca, la Nuova Medicina deve essere dichiarata giusta.<br />
Al contrario, da un punto di vista scientifico, la medicina convenzionale è un magma amorfo che risponde a dei (pretesi) fatti mal compresi e che non sono neanche confutabili; quanto alla verifica, non ne parleremo nemmeno. Questo perché, seguendo i criteri delle scienze naturali e i migliori livelli di estimazione umana, essa deve essere considerata come un bric à brac di ipotesi e perciò non scientifica e falsa."<br />
<br /></div>
</div>
SA DEFENZAhttp://www.blogger.com/profile/17278259506719410253noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-6353381439348541938.post-55350689213762677702012-11-09T11:36:00.006-08:002012-11-09T11:36:49.285-08:00 L’Italia del governo tecnico di Mr Monti e fine della nostra sovranità nazionale<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<span class="Apple-style-span" style="border-collapse: collapse; color: #666666; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 12px;"></span><br />
<div style="font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0.5em; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0.5em; text-align: center;">
<span class="" style="color: red; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;"><strong>L’Italia del governo tecnico di Mr Monti e fine della nostra sovranità nazionale</strong></span></div>
<div align="center" style="font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0.5em; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0.5em; text-align: center;">
<span class="" style="font-size: small;"><strong><img border="0" src="http://europeanphoenix.it/images/stories/monti_draghi.jpg" style="border-bottom-color: rgb(181, 191, 191); border-bottom-style: solid; border-bottom-width: 1px; border-left-color: rgb(181, 191, 191); border-left-style: solid; border-left-width: 1px; border-right-color: rgb(181, 191, 191); border-right-style: solid; border-right-width: 1px; border-top-color: rgb(181, 191, 191); border-top-style: solid; border-top-width: 1px; margin-bottom: 10px; margin-left: 10px; margin-right: 10px; margin-top: 10px;" /></strong></span></div>
<div align="center" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 12px; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0.5em; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0.5em; text-align: center;">
<span class="" style="font-size: small;"><strong><br /></strong></span></div>
<div align="center" style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 12px; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0.5em; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0.5em; text-align: justify;">
<span class="" style="font-size: x-small;"><strong></strong></span></div>
<div style="font-size: 12px; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0.5em; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0.5em; text-align: center;">
<span class="" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small;"><strong>Federico Dal Cortivo intervista il Prof Attilio Folliero, politologo residente a Caracas.</strong></span></div>
<div style="font-size: 12px; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0.5em; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0.5em; text-align: justify;">
<span class="" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small;">Prima di rispondere alle domande, mi permetto una premessa. Io vivo lontano dall’Italia da dieci anni; ovviamente, ho sempre seguito e continuo a seguire le vicende italiane attraverso i grandi media: i telegiornali “aggiustati”, i programmi come “Porta a Porta”, i grandi quotidiani... tutti interessati a mostrare sempre e solo una parte “della storia”. Recentemente, per esempio c’è stata a Teheran l’Assemblea dei Paesi non allineati, che praticamente in Italia è passata sottosilenzio, con poca informazione e quella poca passata era tutto meno che imparziale ed obiettiva... “I «non allineati» a Teheran fiera d'odio per l'Occidente”, per dirla con il titolo di un noto giornale nazionale italiano; non c’è nessun odio verso l’occidente da parte dei Paesi non allineati, ma questa è l’informazione che è costretto a leggere l’italiano medio.</span></div>
<div style="font-size: 12px; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0.5em; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0.5em; text-align: justify;">
<span class="" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small;">Nell’antica Roma, quando stava per cadere l’impero, c’erano persone che vivevano come se niente stesse passando, continuando a fare banchetti ed orgie come al tempo del massimo splendore dell’impero... vennero travolti senza rendersi conto di quello che gli stava succedendo! La situazione italiana (e dell’occidente, dell’Europa e degli Stati Uniti) di oggi è praticamente la stessa che si viveva alla caduta dell’impero romano: molti continuano a vivere senza rendersi conto di quello che gli sta per accadere. I politici nostrani (tutti) litigano fra di loro sul sesso degli angeli, però la quasi totalità di loro guarda ancora estasiata agli USA ed alla sua politica neoliberista e guerrafondaia, come se gli USA fossero ancora la superpotenza uscita vincitrice della seconda guerra mondiale; questi politici non si rendono conto che gli USA sono sul bordo del tracollo, più o meno imminente, che condurrà alla fine dell’Unione. Fino a quando, ad esempio, il governo USA potrà sostenere un deficit giornaliero di oltre 4 miliardi di dollari? La Federal reserve, il banco centrale USA, recentemente ha deciso di comprare al Tesoro titoli di stato per 40 miliadi di dollari al mese, ossia stamperà ogni mese 40 miliardi di dollari! Senza questa misura, il ministro delle finanze Usa avrebbe dovuto annunciare al mondo che gli USA non possono pagare i debiti! Ma per quanto tempo potranno andare avanti stampando dollari? Che succederà al dollaro ed agli USA il giorno, ormai non tanto lontano, in cui il Ministro delle Finanze USA sarà costretto ad annunciare che non può pagare il debito? Queste sono le domande a cui dovrebbero rispondere i politici nostrani che guardano al mito americano!</span></div>
<div style="font-size: 12px; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0.5em; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0.5em; text-align: justify;">
<span class="" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small;">Questi stessi politici, che litigano tra di loro sul sesso degli angeli, tutti, indifferentemente, guardano alla Unione Europea e pensano che la Germania, la Francia, le loro banche, il loro modello sia il “non plus ultra” ed ignorano totalmente che il debito del Deutsche Bank, ad esempio, secondo i dati dell’ultimo bilancio trimestrale pubblicato (30/06/2012) è 1.579 miliardi di Euro e quello del BNP Paribas è 1.344 miliardi, praticamente il debito di cadauna delle principali banche di Germania e Francia equivale al PIL italiano! Queste sarebbero le locomotive della Unione Europea a cui tendono lo sguardo i politici italiani.</span></div>
<div style="font-size: 12px; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0.5em; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0.5em; text-align: justify;">
<span class="" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small;">Alla parzialità dell’informazione dei media, va aggiunto il provincialismo ed il limite linguistico che impedisce ai politici ed in generale all’italiano medio di guardare oltre il proprio orizzonte od oltre l’orizzonte rappresentato da USA e Regno Unito, ossia CNN e BBC. Sicuramente molti italiani parlano l’inglese, guardano e leggono media in inglese; il mondo, però sta cambiando: quanti politici e quanti italiani guardano, ad esempio i telegiornali della Russia, della Cina, dell’Iran o dell’America Latina? L’italiano medio si conforma con quello che dicono i grandi media ufficiali italiani e stranieri di USA, Regno Unito e Francia; tutto il resto è ignorato e questa “ignoranza del mondo” traspare evidente nei commenti dei soliti politici che si alternano nei salotti di trasmissioni come “Porta a Porta” e simili. Il precedente ministro della Difesa italiana, quando in merito alla mancata estradizione del “terrorista” Battisti da parte del Brasile parlò di questo paese come di una repubblica delle banane senza rendersi conto del ruolo che svolge oggi il Brasile a livello mondiale. I media di tutto il mondo hanno ripetutamente passato l’opinione di questo ministro, secondo cui in pratica si poteva fare pressione sul Brasile rispendendo a casa i giocatori che militano nel campionato italiano, come se l’economia del Brasile dipendesse solamente da questi introiti! Cotanta saggezza di ministro, con la sua limitata conoscenza della realtà geopolitica mondiale riuscì a trasformare lui stesso e l’Italia in una barzelletta!</span></div>
<div style="font-size: 12px; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0.5em; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0.5em; text-align: justify;">
<span class="" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small;">Quanti italiani si conformano con quello che riportano i media ufficiali, in merito agli avvenimenti della Siria, o a quanto successo in Libia lo scorso anno? Quanti italiani sono veramente al corrente della situazione economica europea, di quello che passa in Grecia, in Spagna, in Italia? Quanti italiani (ed europei) sono coscienti del Trattato di Lisbona? Molti avranno letto in questi giorni del Meccanismo Europeo di Stabilità, con il quale si introduce la possibilità di aiuti agli Stati in difficoltà; qual è il vero fine di questo provvedimento? Fino ad oggi, però, in base all’articolo 123 del Trattato di Lisbona era proibito qualsiasi tipo di aiuto diretto agli Stati. Il BCE presta soldi alle banche private al tasso di interesse di riferimento (oggi 0,75%) e le banche private prestano soldi agli Stati, comprando titoli di stato, per esempio alla Grecia ad un tasso di interesse del 20% ed oltre; all’Italia stanno comprando, oggi, titoli ad un tasso di circa il 6%. Un meccanismo studiato ad hoc per favorire le banche private, le grandi multinazionali del credito. Quanti italiani, quanti europei sono coscienti di questo meccanismo che consente di rubare impunemente? Molti credono che la Banca d’Italia, o la Banca Centrale Europea, appartenga allo stato italiano o alla Unione Europea ed invece sono organismi privati, SPA, esattamente come la Fininvest o la FIAT con alcune limitazioni e controlli pubblici ex <a href="http://www.camera.it/parlam/leggi/05262l.htm" style="color: #1d5158; text-decoration: underline;">Legge 262 del 28 dicembre 2005</a> per dare la parvenza di essere qualcosa di differente! Il BCE appartiene alle varie banche centrali s.p.a., per cui è la stessa cosa.</span></div>
<div style="font-size: 12px; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0.5em; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0.5em; text-align: justify;">
<span class="" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small;">Oggi si è arrivati al <strong>Meccanismo Europeo di Stabilità</strong>, di cui parleremo in seguito. Questa è l’Europa dei banchieri.</span></div>
<div style="font-size: 12px; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0.5em; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0.5em; text-align: center;">
<span class="" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small;"><img border="0" src="http://europeanphoenix.it/images/stories/trilateral.jpg" style="border-bottom-color: rgb(181, 191, 191); border-bottom-style: solid; border-bottom-width: 1px; border-left-color: rgb(181, 191, 191); border-left-style: solid; border-left-width: 1px; border-right-color: rgb(181, 191, 191); border-right-style: solid; border-right-width: 1px; border-top-color: rgb(181, 191, 191); border-top-style: solid; border-top-width: 1px; margin-bottom: 10px; margin-left: 10px; margin-right: 10px; margin-top: 10px;" /></span></div>
<div align="center" style="font-size: 12px; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0.5em; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0.5em; text-align: justify;">
<span class="" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small;"></span></div>
<div style="font-size: 12px; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0.5em; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0.5em; text-align: justify;">
<span class="" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small;">In Italia, in Europa si parla della lotta all’evasione fiscale, qualche volta si è perfino parlato dei paradisi fiscali e sul tema c’è stato anche un vertice del G20, ma quanti sono coscienti che si tratta solo di fumo nell’occhio, di un inconcludente bla bla bla? Fra la Francia ed il Regno Unito, nel Canale della Manica, nel cuore dell’Europa, esistono delle isole inglesi, che in realtà non fanno parte del Regno Unito e neppure della Unione Europea (Sic! Come se un pezzo di territorio italiano, ad esempio le isole Tremiti, pur facendo parte del territorio dello stato, ai fini giuridici non lo fosse, non rientrando neppure nella Unione Europea e venisse utilizzato come paradiso fiscale).</span></div>
<div style="font-size: 12px; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0.5em; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0.5em; text-align: justify;">
<span class="" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small;">Tali isole (Jersey, Guernsey) dipendono direttamente dalla corona britannica; queste isole sono i principali paradisi fiscali del mondo dove i riccaccioni ed i furbi di tutta Europa e di tutto il mondo nascondono il loro denaro, licitamente o illicitamente ottenuto, sottraendolo alle imposte. Sempre più spesso nei vertici europei si sente parlare di lotta all’evasione fiscale, ma i vari Monti non fanno altro che prendere in giro gli ignari italiani ed europei. I grandi media italiani, la Rai, Mediaset, e tutti gli altri, televisione e stampa, siano di destra, di centro o di sinistra, si affannano a parlare della lotta all’evasione, ma quante volte hanno fatto il nome di questi pezzi di terra nel cuore dell’Europa? Questa è la realtà informativa italiana.</span></div>
<div style="font-size: 12px; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0.5em; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0.5em; text-align: justify;">
<span class="" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small;">Premesso, dunque della realtà informativa italiana, parziale e manipolata che è costretta a subire l’Italiano medio ed ovviamente europeo, passo a rispondere con molto piacere alle domande riguardanti la realtà politica ed economica dell’Italia, osservata dal mio punto di vista. Oltre all’analisi della realtà italiana, mi permetto di parlare di quelle che dovrebbero essere le soluzioni da adottare; credo sia importante non parlare sempre e solo dei problemi, ma sia necessario anche offrire soluzioni.</span></div>
<div style="font-size: 12px; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0.5em; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0.5em; text-align: justify;">
<span class="" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small;"><br /></span></div>
<div style="font-size: 12px; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0.5em; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0.5em; text-align: justify;">
<span class="" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small;"></span></div>
<div style="font-size: 12px; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0.5em; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0.5em; text-align: justify;">
<span class="" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small;"><em><strong>D)</strong></em><strong><em> </em></strong><em><strong>Prof Folliero, in Italia dal 16 novembre è in carica il governo Monti, nominato dal Presidente della Repubblica Napolitano, che ha ufficialmente come compito principale la riduzione del cosiddetto debito pubblico, favorire la crescita, tagliare gli sprechi. Quale è il suo giudizio su Mr Monti, uomo legato alla Goldman Sachs, Iscritto al Gruppo Bilderberg e alla Trilaterale, nonché massone?</strong></em></span></div>
<div style="font-size: 12px; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0.5em; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0.5em; text-align: justify;">
<span class="" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small;">La domanda da lei formulata contiene in se tutti gli elementi necessari a dare un giudizio su Monti, però, piuttosto che dare un giudizio su Monti, sarebbe più opportuno chiedersi: perchè Monti? Perchè Monti è diventato capo del Governo e come è arrivato a ricoprire tale ruolo? Come lei ha detto, Monti è legato a Goldman Sachs, al Gruppo Bildenberg, alla Trilaterale, ossia alla grande finanza, a chi regge i veri destini del mondo ed a chi è interessato ad impadronirsi, ovviamente a prezzi stracciati delle ricchezze che possiede l’Italia.</span></div>
<div style="font-size: 12px; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0.5em; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0.5em; text-align: justify;">
<span class="" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small;">L’Italia possiede enormi ricchezze e tantissime imprese pubbliche, vere galline dalle uova d’oro, ossia che danno profitti, anche enormi, e quindi molto appetibili. Ovviamente, l’obiettivo di questi “sciacalli” è impossessarsi di queste ricchezze, di queste imprese sborsando il meno possibile. Nella prima metà degli anni novanta ci fu il primo assalto ai tesori italiani. Qui non può mancare un ricordo al caro vecchio amato Carlo Azeglio Ciampi, che poco dopo essere diventato capo del governo, il 30 giugno del 1993 nomina un Comitato di consulenza per le privatizzazioni, presieduto da Mario Draghi, altro pezzo pesante di Goldman Sachs, non a caso, oggi, arrivato alla presidenza della BCE.</span></div>
<div style="font-size: 12px; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0.5em; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0.5em; text-align: justify;">
<span class="" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small;">Allora, i tesori italiani erano contenuti in uno scrigno chiamato IRI, smembrato e svenduto, praticamente regalato, con la scusa che fosse un carrozzone che dava solo dolori di testa e perdite ai proprietari, ossia allo stato, al popolo italiano, e quindi era meglio disfarsene, piazzando i vari pezzi a qualunque costo, anche regalandoli praticamente, come avvenuto. <strong>La domanda sorge spontanea: un privato compra una impresa che non da utili?</strong> Io non credo che qualcuno compri qualcosa che poi non gli renda degli utili e neppure la accetta in regalo!</span></div>
<div style="font-size: 12px; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0.5em; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0.5em; text-align: justify;">
<span class="" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small;">A quell’epoca dell’IRI, di cui uno dei principali rottamatori fu Romano Prodi, si diceva tutto ed il contrario di tutto, meno che fosse una delle più grandi multinazionali del mondo, quarta o quinta! Le imprese dell’IRI davano enormi utili, che assieme alle tasse ed alle altre entrate dello stato servivano a finanziare anche gli investimenti sociali: sanità, educazione, cultura, pensioni, ecc. Oggi tutti i grandi media (cassa di risonanza del pensiero unico neoliberale) sono impegnati ad associare la spesa pubblica, gli investimenti nel sociale, al termine spreco. Non si tratta di uno spreco, ma di un investimento, che nel passato ha dato enormi benefici al paese. Quando si investiva in educazione, scuole, università e tutti, i capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, avevano il diritto di poter raggiungere i gradi più alti degli studi, l’Italia era un paese prosperoso; oggi, quelle parole contenute nella Costituzione (art. 34) stanno diventando lettera morta, perchè all’università non si accede liberamente, ma tramite prove d’accesso ed il numero di posti disponibili è sempre più limitato; si sta plasmando una società in cui l’esclusione sarà la norma; i membri delle classi ricche, anche se eventualmente bocciati agli esami d’accesso delle università pubbliche, possono sempre accedere a quelle private, i cui costi sono proibitivi per i membri delle classi più povere ed anche per le classi medie.</span></div>
<div style="font-size: 12px; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0.5em; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0.5em; text-align: justify;">
<span class="" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small;">Nella stessa direzione vanno i tagli alla sanità (chiusura degli ospedali), alla giustizia (chiusura del tribunali), l’aumento dell’età pensionabile, la sostanziale riduzione dei diritti dei lavoratori, ecc... tutto questo farà dell’Italia una società sempre più elitesca e riservata ai ricchi e potenti.</span></div>
<div style="font-size: 12px; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0.5em; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0.5em; text-align: justify;">
<span class="" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small;">Allora, perchè Monti arriva a ricoprire il ruolo di capo del governo con l’obiettivo principale di ridurre il cosiddetto debito pubblico, favorire la crescita, tagliare gli sprechi? Monti governa l’Italia da dieci mesi, il debito pubblico da segni di riduzione? L’Italia sta iniziando a crescere? Ha tagliato gli sprechi, ha condotto una seria lotta all’evasione fiscale?</span></div>
<div style="font-size: 12px; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0.5em; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0.5em; text-align: justify;">
<span class="" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small;">Niente di tutto questo. Se analizziamo i dati mensili del debito pubblico dal dicembre 2010 a luglio 2012, ultimo dato disponibile (nella tabella seguente, appositamente poreparata su dati di fonte Banca d’Italia), ci si rende conto facilmente che il debito pubblico con l’avvento del signor Monti è continuato a crescere. Non solo cresce in valore assoluto ed in valore percentuale sul Pil, ma la cosa più preoccupante è che cresce il debito da pagare a breve, ossia con scadenza inferiore ad un anno! Alla fine di dicembre del 2010 il debito pubblico ammontava a 1.842 miliardi, 118% del PIL. Monti arriva al governo il 16 novembre del 2011; il debito pubblico ad ottobre 2011 era di 1.908 miliardi; secondo l’ultimo dato pubblicato, come detto luglio 2012, il debito è salito a 1.967 miliardi di Euro ed ormai siamo prossimi alla soglia del 130% del PIL; ricordiamo che mentre il debito continua a salire, il Pil quest’anno si contrarrà di oltre il 2%.</span></div>
<div style="font-size: 12px; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0.5em; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0.5em; text-align: justify;">
<span class="" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small;">Ciò che più preoccupa della gestione Monti è la crescita del debito in scadenza a meno di un anno. Alla fine del 2010 l’Italia aveva 457 miliardi di Euro in scadenza nel corso del 2011, ossia il 24,81% di tutto il debito; alla fine di ottobre del 2011, quindi alla viglia dell’insediamento di Monti, il debito da pagare al massimo entro i successivi 12 mesi era salito a 491 miliardi, il 25,76% di tutto il debito; a luglio 2012, grazie a Monti ovviamente, il debito da pagare entro i successivi 12 mesi è salito a 524,53 miliardi, che rappresenta il 26,66% (vedasi la tabella seguente). Se il signor Monti, quando era alla guida di Goldman Sachs, dopo un anno di lavoro, avesse presentato cifre del genere lo avrebbero licenziato all’istante ed anche in malo modo!</span></div>
<div style="font-size: 12px; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0.5em; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0.5em; text-align: justify;">
<span class="" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small;">L’azione di Monti non sta riducendo il debito pubblico, come ben indicano i numeri e non ha per fine la riduzione del debito pubblico! Prima di spiegare il fine del governo Monti, rispondiamo alle altre due domande che ci eravamo posti, a cui impicitamente abbiamo già risposto: da quando Monti è al governo non c’è segno di ripresa, anzi quest’anno andrà molto peggio che l’anno anteriore con Berlusconi! In quanto ai tagli di bilancio, questi effettivamente sono in corso, peccato che anche per il signor Monti, il termine spreco è sinonimo di investimento sociale, ossia sta tagliando ospedali, tribunali, l’impiego pubblico, le pensioni, l’educazione... taglia unicamente quegli investimenti che danno utili sul lungo termine.</span></div>
<div style="font-size: 12px; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0.5em; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0.5em; text-align: justify;">
<span class="" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small;">Una volta appurato che il signor Monti sta ottenendo risultati esattamente contrari e totalmente negativi rispetto a quelli che si era prefisso sulla carta, possiamo rispondere alla domanda perchè Monti è diventato capo del Governo, ossia qual è il suo vero fine. <strong><span class="" style="text-decoration: underline;">Monti è stato chiamato al governo col fine di aumentare il debito pubblico!</span></strong> Come visto sta assolvendo nel migliore dei modi il suo compito. Attenzione, però che il signor Monti non solo ha il compito di aumentare il debito, ma deve anche accellerare i tempi! E’ per questa ragione che oltre ad aumentare il debito in se, aumenta la quota da pagare a breve termine, a meno di un anno.</span></div>
<div style="font-size: 12px; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0.5em; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0.5em; text-align: justify;">
<span class="" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small;">Che cosa è il debito pubblico?</span></div>
<div style="font-size: 12px; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0.5em; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0.5em; text-align: justify;">
<span class="" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small;">Il debito pubblico è il miglior modo per trasformare il patrimonio nazionale in capitale privato.</span></div>
<div style="font-size: 12px; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0.5em; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0.5em; text-align: justify;">
<span class="" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small;">L’Italia, come gli altri paesi, ha grandi ricchezze, di cui vogliono impossessarsi coloro che stanno dietro i vari Monti. Questi mettono a capo dell’amministrazione della cosa pubblica propri uomini di fiducia precisamente col compito di accrescere il debito pubblico. Monti è solo l’ultimo di una lunga serie, probabilmente l’uomo finale, quello che deve dare la stoccata mortale all’Italia.</span></div>
<div style="font-size: 12px; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0.5em; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0.5em; text-align: justify;">
<span class="" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small;">Per decenni i governanti di un paese (che per esempio arrivano al potere grazie a campagne elettorali finanziate dai poteri economici interessati alle ricchezze del paese) adottano politiche atte a far aumentare il debito; magari qualche politico è così incompetente, che agisce inconsciamente, sotto consiglio degli “esperti”. Una volta che il debito è talmente alto si procede alla liquidazione degli attivi: le ricchezze di un paese vengono svendute con la scusa che bisogna ridurre il debito.</span></div>
<div style="font-size: 12px; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0.5em; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0.5em; text-align: justify;">
<span class="" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small;">Qual è la proposta dei vari Monti che governano oggi i paesi indebitati?</span></div>
<div style="font-size: 12px; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0.5em; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0.5em; text-align: justify;">
<span class="" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small;">Vendere gli immobili dello stato; privatizzare imprese e servizi pubblici, arrivando perfino a vendere i beni del demanio pubblico; dare in garanzia per nuovi prestiti i metalli preziosi, come l’oro e ricordiamo che l’Italia, dopo Usa e Germania è il paese con la maggior riserva di oro del mondo; ridurre l’impiego pubblico (attraverso i tagli agli ospedali, ai tribunali, alle amministrazioni provinciali, all’accorpamento dei comuni, al mancato rinnovo di personale che va in pensione, come i professori universitari).</span></div>
<div style="font-size: 12px; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0.5em; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0.5em; text-align: justify;">
<span class="" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small;">Con i tagli alle università, appunto attraverso la mancata sostituzione del personale che si pensiona (lo scorso anno si sono pensionati 5.000 docenti universitari, che non sono stati sostituiti con nuovi assunti) si procede anche a svalutare l’attività formativa delle università pubbliche, alle quali, in ultima istanza, subentrano le private; lo stesso sta passando con la RAI. Non solo si svendono le imprese produttive dello stato, ma si stanno gettando le basi per il passaggio ai privati dei servizi pubblici.</span></div>
<div style="font-size: 12px; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0.5em; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0.5em; text-align: justify;">
<span class="" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small;">E vediamo quando comincia a crescere il debito pubblico italiano.</span></div>
<div style="font-size: 12px; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0.5em; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0.5em; text-align: justify;">
<span class="" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small;">Nel 1970, l’Italia aveva un debito pubblico inferiore a quello degli Stati Uniti, essendo il debito italiano pari al 37,11% del Pil e quello statunitense del 37,72% del suo PIL. Dal 1971 il debito italiano, e di tutti i paesi occidentali, comincia a crescere. Il debito pubblico italiano era equivalente a 13,09 miliardi di Euro nel 1970; nel 1980 supera i 100 miliardi, arrivando a 114, il 56,08% del Pil; nel 1988 arriva a 524 miliardi, il 90,83% del Pil. Poi arrivano gli anni del Britannia, dell’ascesa di mister Draghi, degli Amato (a proposito del quale, i giudici di mani pulite mai lo hanno sfiorato nelle loro inchieste, pur essendo il braccio destro di Craxi, prima consigliere economico, poi sottosegretario alla Presidenza del consiglio nei due governi Craxi dal 1983 al 1987, in seguito Ministro del Tesoro, dal 1987 al 1989, quindi capo del governo), dei Ciampi, i carrozzoni di Prodi, le prime svendite, ma il debito continua a crescere incessantemente: 1992 è a 849 miliardi; 1993 a 959; nel 1994 supera i mille miliardi di euro, arrivando a 1.069; anno dopo anno cresce sempre, fino ai 1.908 miliardi lasciati in eredità da Berlusconi ed i 1.967,4 miliardi di oggi (31/07/2012, ultimo dato disponibile) a cui è arrivato col governo Monti!</span></div>
<div style="font-size: 12px; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0.5em; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0.5em; text-align: center;">
<span class="" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small;"><img border="0" src="http://europeanphoenix.it/images/stories/debito_pubblico_mensile_italiano_2012_07_31.jpg" style="border-bottom-color: rgb(181, 191, 191); border-bottom-style: solid; border-bottom-width: 1px; border-left-color: rgb(181, 191, 191); border-left-style: solid; border-left-width: 1px; border-right-color: rgb(181, 191, 191); border-right-style: solid; border-right-width: 1px; border-top-color: rgb(181, 191, 191); border-top-style: solid; border-top-width: 1px; margin-bottom: 10px; margin-left: 10px; margin-right: 10px; margin-top: 10px;" /></span></div>
<div align="center" style="font-size: 12px; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0.5em; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0.5em; text-align: justify;">
<span class="" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small;"></span></div>
<div style="font-size: 12px; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0.5em; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0.5em; text-align: justify;">
<span class="" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small;">Quindi in concreto Monti è stato chiamato a dare il colpo di grazia al paese Italia, far crescere ulteriormente il debito, aumentando soprattutto quello a breve, ad un anno e dunque procedere alla svendita del patrimonio nazionale, che finisce nelle mani dei privati, di quei privati che stanno dietro i Mister Monti.</span></div>
<div style="font-size: 12px; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0.5em; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0.5em; text-align: justify;">
<span class="" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small;">Manca solo un passaggio da aggiungere: prima della svendita, ed una volta assicurata la crescita e l’impagabilità del debito a breve, ad un anno, ci sarà il ricorso al prestito del FMI e quando si ricorre al FMI fanno il segno della croce anche gli atei!</span></div>
<div style="font-size: 12px; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0.5em; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0.5em; text-align: justify;">
<span class="" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small;"><br /></span></div>
<div style="font-size: 12px; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0.5em; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0.5em; text-align: justify;">
<span class="" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small;"></span></div>
<div style="font-size: 12px; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0.5em; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0.5em; text-align: justify;">
<span class="" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small;"><strong>D)</strong><strong> </strong><strong>Il prima passo verso il governo tecnico fu la famosa lettera della BCE, con FMI e UE a far da spalla, al governo Berlusconi datata agosto 2011. L’alta finanza chiese e pretese dall’Italia misure draconiane, ma che come si vide in seguito non bastarono agli occhi della speculazione internazionale, per sanare una situazione economica che dai “mercati” era giudicata insanabile. Wall Street e la City decisero di far pagare anche all’Italia il fallimento dell’economia statunitense, poi entrarono in gioco le famose Agenzie di Rating. Uno scenario già visto si potrebbe dire. Lei che idea si è fatto in merito?</strong></span></div>
<div style="font-size: 12px; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0.5em; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0.5em; text-align: justify;">
<span class="" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small;">In politica la causalità non esiste; tutto ha un fine ed il fine in questo caso, come detto è l’appropriazione delle ricchezze di un paese, dell’Italia. Tutte le azioni adottate da Berlusconi prima, da Monti dopo (ed ovviamente da tutti coloro che si sono alternati al potere in Italia dal 1970 in poi), non hanno avuto altro fine che la crescita del debito pubblico e come dimostrano le cifre, ci sono riusciti benissimo.</span></div>
<div style="font-size: 12px; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0.5em; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0.5em; text-align: justify;">
<span class="" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small;">Piuttosto che gli avvenimenti recenti, che lei cita, gli ultimi e solo la punta dell’iceberg, io credo vadano spiegati gli avvenimenti del 1971 ed i limiti stessi del sistema economico capitalistico, che sono alla base delle scelte operate appunto nel 1971.</span></div>
<div style="font-size: 12px; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0.5em; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0.5em; text-align: justify;">
<span class="" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small;">Il capitalismo ha due grandi limiti: da un lato il mercato stesso; il mercato non è infinito; il mercato è la popolazione che può acquistare un bene; il mercato massimo è rappresentato dalla popolazione mondiale, ammesso che tutti gli uomini abbiano la capacità di accedervi, ossia abbiano sufficienti soldi per comprare un determinato bene. Una volta esaurito il mercato, il capitale è costretto ad inventarsi nuovi prodotti, o fare in modo che il tempo utile di vita di un prodotto si riduca, costringendo i consumatori ad acquistare un nuovo prodotto.</span></div>
<div style="font-size: 12px; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0.5em; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0.5em; text-align: justify;">
<span class="" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small;">Quanto dura una lampadina? Sembra questa una domanda banale, ma non è così; la maggioranza delle persone crede che una lampadina possa durare le poche migliaia di ore indicate sulla confezione. Effettivamente, una lampadina odierna, accessa 24 ore su 24 dura pochi mesi. Invece, le lampadine prodotte prima del 1924, prima del cosiddetto cartello di Phoebus, in cui le principali case produttrici stabilirono la attuale durata delle lampadine, duravano decenni. Attualmente è ancora in vita e perfettamente funzionante la famosa <a href="http://www.centennialbulb.org/" style="color: #1d5158; text-decoration: underline;" target="_blank">lampadina di Livermore</a>, accesa la prima volta nel giugno del 1901; ha compiuto 111 anni di vita, sempre accesa, salvo due brevi interruzioni per trasportarla in una nuova sede!</span></div>
<div style="font-size: 12px; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0.5em; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0.5em; text-align: justify;">
<span class="" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small;">Invito a prendere coscienza dell’immorale fenomeno dell’obsolescenza programmata; quanto petrolio, per esempio, è stato consumato per costruire miliardi di lampadine nuove della durata di pochi mesi? Se con la tecnologia di oltre un secolo fa si riuscivano a produrre lampadine della durata di un secolo ed oltre, oggi, l’uomo potrebbe costruire lampade della durata di svariati secoli, penso! Invece in nome del dio profitto, per vendere sempre nuovi prodotti bisogna distruggere le risorse non rinnovabili come il petrolio ed inquinare per poter costruire prodotti pessimi, di durata infinitamente inferiore a quella potenziale.</span></div>
<div style="font-size: 12px; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0.5em; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0.5em; text-align: justify;">
<span class="" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small;">L’altro aspetto del mercato limitato è la lotta fratricida fra le imprese che competono nel mercato. Per esempio nel settore delle auto, in Italia c’erano decine di imprese, la concorrenza ha portato a far emergere come unica impresa la FIAT; adesso la FIAT è in competizione con le poche altre imprese superstiti a livello europeo, che a loro volta competono, in una lotta all’ultimo sangue con le poche altre imprese mondiali. Tutto questo proprio perchè il mercato è limitato e non c’è spazio per tutti.</span></div>
<div style="font-size: 12px; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0.5em; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0.5em; text-align: justify;">
<span class="" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small;">L’altro limite è rappresentato dai guadagni, ossia dall’accumulazione del capitale. Da dove deriva il guadagno? Solamente dallo sfruttamento del lavoratore e non esiste altro modo. Il capitale per accrescere i propri profitti, cerca di proletarizzare il maggior numero di uomini (quest’anno 2012, l’umanità oltre a raggiungere i 7 miliardi di uomini, ha toccato anche un’altra cifra tonda, quella dei 2 miliardi di proletari) e ciò significa che il capitalismo è in espansione e si sta diffondendo anche nelle ultime zone del pianeta con una economía arretrata.</span></div>
<div style="font-size: 12px; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0.5em; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0.5em; text-align: justify;">
<span class="" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small;">All’inizio degli anni settanta, questi limiti sembravano insormontabili; non c’era modo di far crescere il mercato, ossia dare un reddito a chi non ne aveva e non c’era modo di far crescere il numero dei proletari. Il capitale dovette ricorrere ad uno stratagemma, diciamo ad una crescita artificiale dell’economia.</span></div>
<div style="font-size: 12px; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0.5em; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0.5em; text-align: justify;">
<span class="" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small;">Fino al 1971, dunque, il numero delle persone che potevano accedere al mercato era abbastanza limitato; per permettere alle persone di scarso reddito l’accesso al mercato, era necessario dotarli di un reddito. Come dotare di un reddito o di maggior reddito le persone prive di reddito o con un reddito molto basso? Attraverso la spesa pubblica. La spesa pubblica è praticamente una redistribuzione delle ricchezze che arriva più o meno a tutte le classi sociali, anche se ovviamente non in maniera uniforme, toccando la fetta più grande sempre alle classi dominanti. Ma la spesa pubblica – come visto – ha anche l’altra importante funzione di far crescere il debito dello stato; quando il debito di uno stato diventa impagabile (ed è la situazione odierna), gli stati sono obbligati a procedere alla svendita del patrimonio nazionale, che finisce nelle mani dei privati, ovviamente quelli potenti.</span></div>
<div style="font-size: 12px; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0.5em; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0.5em; text-align: justify;">
<span class="" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small;">Però, nel 1971 c’era un grosso ostacolo all’incremento della spesa pubblica; per poter aumentare la spesa pubblica era necessario aumentare il circolante, ma il circolante non poteva essere aumentato dato che era ancorato alla quantità di oro posseduto; essendo la quantità di oro esistente molto limitata, era impossibile aumentare la quantità di oro posseduto e per conseguenza era impossibile aumentare il circolante e la spesa pubblica.</span></div>
<div style="font-size: 12px; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0.5em; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0.5em; text-align: justify;">
<span class="" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small;">In realtà l’unica moneta ancorata all’oro e sempre convertibile in oro era il dollaro statunitense, così come stabilito a Bretton Woods, nel 1944. Precisamente per il fatto di essere l’unica moneta convertibile in oro, il dollaro si trasforma nella moneta di riferimento dei commerci mondiali; tutte le altre monete, però, essendo ancorate non all’oro, ma al dollaro finivano per subire gli stessi limiti; quindi, tutti gli stati erano impossibilitati ad aumentare il circolante in moneta locale e per conseguenza non era possibile aumentare la spesa pubblica. Per poter aumentare il circolante e quindi la spesa pubblica di qualsiasi stato, era necessario svincolare il valore del dollaro dall’oro.</span></div>
<div style="font-size: 12px; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0.5em; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0.5em; text-align: justify;">
<span class="" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small;">Il dollaro convertibile in oro significava che qualsiasi persona che avesse dei dollari, poteva recarsi alla Federal Reserve, la banca centrale statunitense, e chiedere il controvalore in oro; se tutti avessero chiesto di convertire i propri dollari in oro, si sarebbero prosciugate le riserve auree degli USA; quindi, approfittando di questa evenienza, per svincolare il dollaro dall’oro, hanno trovato l’ottima scusa che per evitare il prosciugamento delle riserve auree era necessario dichiarare l’inconvertibilità del dollaro in oro. Effettivamente, il 15 agosto del 1971 il presidente degli Stati Uniti, Richard Nixon con la scusa che stavano crollando le riserve in oro dichiara la fine della convertibilità del dollaro.</span></div>
<div style="font-size: 12px; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0.5em; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0.5em; text-align: justify;">
<span class="" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small;">Che si sia trattato di una scusa è provato dal fatto che analizzato i bilanci mensili degli USA per lo meno dei tre anni anteriori al 1971, non c’è traccia di un crollo delle riserve auree degli USA .</span></div>
<div style="font-size: 12px; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0.5em; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0.5em; text-align: justify;">
<span class="" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small;">Una misura del genere avrebbe dovuto condurre al crollo di valore del dollaro; ma ciò non accadde; gli artefici della inconvertibilità del dollaro hanno potuto procedere precisamente perchè sapevano che il dollaro non avrebbe sofferto grossi scossoni; gli USA utilizzarono gli stati petroliferi, loro succubi, che furono obbligati a vendere il petrolio unicamente in dollari, salvando così il valore della propria moneta: essendo il petrolio venduto in dollari, tutti gli stati furono obbligati a continuare ad avere riserve in dollari.</span></div>
<div style="font-size: 12px; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0.5em; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0.5em; text-align: justify;">
<span class="" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small;">Una volta raggiunto l’obiettivo di svincolare il dollaro dall’oro, gli USA e tutti gli stati hanno potuto creare denaro inorganico, denaro non ancorato ad alcun bene reale, con il quale si è potuto aumentare la spesa pubblica e quindi aumentare il debito. Materialmente i dollari sono posti in circolazione, stampati dalla Riserva federale, la banca centrale degli Stati Uniti, una banca privata, la quale presta soldi al Governo del Paese, sotto forma di acquisto di buoni del tesoro, per i quali ovviamente riceve in cambio il pagamento di un interesse.</span></div>
<div style="font-size: 12px; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0.5em; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0.5em; text-align: justify;">
<span class="" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small;">Una parte della spesa pubblica viene redistribuita anche tra quelle fasce di cittadini fino ad allora privi di grandi capacità di spesa, che si trasformano in consumatori. Si crea, in questo modo, una crescita fittizia, la più grande e veloce della storia dell’umanità, ancorata alla stampa di denaro inorganico e quindi, prima o poi destinata ad esplodere.</span></div>
<div style="font-size: 12px; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0.5em; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0.5em; text-align: justify;">
<span class="" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small;">Il debito di tutti gli stati occidentali comincia a crescere con l’aiuto di politici posti a governare con questa unica finalità.</span></div>
<div style="font-size: 12px; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0.5em; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0.5em; text-align: justify;">
<span class="" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small;">Una volta indebitato, lo stato è preso di mira, utilizzando tutti gli strumenti a disposizone del capitale, quelli da lei citati, come le agenzie di rating e la manipolazione dei mercati.</span></div>
<div style="font-size: 12px; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0.5em; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0.5em; text-align: justify;">
<span class="" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small;">Interessante proprio il caso dell’Italia, dove c’era un capo del governo, che volente o nolente, godeva di una maggioranza amplissima in Parlamento; malgrado tutti gli attacchi, reali o fittizi, ed i pezzi d’appoggio persi per strada (Casini, Fini) non avrebbe mai perso la maggioranza parlamentare; per obbligarlo a dimettersi, oltre all’attacco ai titoli del Paese, che hanno cominciato a vedere incrementare gli interessi, si è intervenuti direttamente sul patrimonio personale del premier; le azioni delle imprese di Berlusconi nei giorni immediatamente anteriori alle sue dimissioni, subivano un forte attacco, ossia venivano massicciamente immesse sul mercato dai detentori, provocando il crollo del loro valore. In questo modo, Berlusconi, uno dei peggiori governanti della storia d’Italia, ma che aveva comunque ricevuto il consenso del popolo ed aveva il diritto di continuare a governare, è stato costretto a dimettersi.</span></div>
<div style="font-size: 12px; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0.5em; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0.5em; text-align: justify;">
<span class="" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small;">In Parlamento l’unica maggioranza possibile era un governo presieduto da Berlusconi e pertanto l’unica cosa da fare per il capo dello stato era sciogliere le camere ed indire le elezioni; ma dato che l’obiettivo era imporre Mister Monti al governo del paese, si è proceduto al ricatto dei parlamentari: a fronte dello scioglimento delle camere e la perdita del posto (dato che la maggior parte dei deputati non sarebbe stata ricandidata), tutti i parlamentari praticamente hanno scelto di appoggiare il governo Monti; in questo modo si è creata la più grande maggioranza mai ricevuta da governo italiano nella sua storia. Un vero colpo di stato, in quanto il Presidente della Repubblica avrebbe dovuto semplicemente sciogliere le Camere ed indire le elezioni.</span></div>
<div style="font-size: 12px; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0.5em; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0.5em; text-align: center;">
<span class="" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small;"><img border="0" src="http://europeanphoenix.it/images/stories/napolitano-e-monti-300x197.jpg" style="border-bottom-color: rgb(181, 191, 191); border-bottom-style: solid; border-bottom-width: 1px; border-left-color: rgb(181, 191, 191); border-left-style: solid; border-left-width: 1px; border-right-color: rgb(181, 191, 191); border-right-style: solid; border-right-width: 1px; border-top-color: rgb(181, 191, 191); border-top-style: solid; border-top-width: 1px; margin-bottom: 10px; margin-left: 10px; margin-right: 10px; margin-top: 10px;" /></span></div>
<div align="center" style="font-size: 12px; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0.5em; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0.5em; text-align: justify;">
<span class="" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small;"></span></div>
<div style="font-size: 12px; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0.5em; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0.5em; text-align: justify;">
<span class="" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small;">In sostanza le agenzie di rating, la stampa economica e non, l’immissione sul mercato di titoli di stato, o di titoli azionari di imprese private, da parte dei detentori sono tutti strumenti per incidere nella politica di un paese, ormai solo sulla carta sovrano. Non esistono paesi sovrani, o per essere più esatti sono pochissimi i paesi veramente sovrani ed indipendenti.</span></div>
<div style="font-size: 12px; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0.5em; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0.5em; text-align: justify;">
<span class="" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small;">In quanto agli USA è giusto parlare di fallimento economico. Sulla situazione economica, appunto fallimentare degli USA, che condurrà sicuramente alla fine dell’Unione, alla fine degli Stati Uniti è bene dedicare un approfondimento più avanti.</span></div>
<div style="font-size: 12px; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0.5em; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0.5em; text-align: justify;">
<span class="" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small;"><br /></span></div>
<div style="font-size: 12px; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0.5em; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0.5em; text-align: justify;">
<span class="" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small;"></span></div>
<div style="font-size: 12px; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0.5em; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0.5em; text-align: justify;">
<span class="" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small;"><em><strong>D)</strong></em><strong><em> </em></strong><em><strong>I rimedi se così possiamo definirli, applicati dopo il diktat BCE nei mesi successivi e fatti propri totalmente da questo governo, sono poi stati quelli distribuiti a piene mani per anni in America Latina e nei Paesi in via di sviluppo: Privatizzazioni, blocco dei salari, riduzione significativa della spesa sociale ecc.ecc. Lei dal suo osservatorio Sud Americano che analogie vede con quanto accadeva in passato in America Latina e quanto sta accadendo oggi in Italia</strong></em><strong>?</strong></span></div>
<div style="font-size: 12px; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0.5em; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0.5em; text-align: justify;">
<span class="" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small;">In Italia ed in tutta Europa si stanno applicando le stesse misure, gli stessi pacchetti, o meglio pacchettazzi economici imposti a partire del 1973, in Cile ed in seguito in tutti i paesi dell’America Latina. Il caso più interessante è sicuramente il Venezuela, la più grande riserva petrolífera del pianeta e di innumerevoli altre risorse; per cinquant’anni il Venezuela è stato il primo esportatore di petrolio al mondo, poi… poi hanno deciso di impadronirsi di tutte le sue risorse. Come hanno attuato? Precisamente attraverso l’indebitamento del paese ed il ricorso al FMI! Una volta caduto in mano al FMI, il Venezuela è stato costretto ad applicare il “pacchettazzo neoliberale”.</span></div>
<div style="font-size: 12px; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0.5em; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0.5em; text-align: justify;">
<span class="" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small;">Gli stateghi del neoliberismo, però non avevano tenuto in conto un elemento: il popolo. Il popolo del Venezuela, di fronte alla morte per fame, morte nel senso letterale della parola, ha deciso di ribellarsi e di rifiutare il pacchettazzo che gli era stato imposto ed il 27 febbraio del 1989 esplode. La rivolta popolare passerà alla storia col nome di “Caracazo”, ad indicare la città di Caracas, ma in realtà ci furono rivolte in tutto il paese.</span></div>
<div style="font-size: 12px; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0.5em; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0.5em; text-align: justify;">
<span class="" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small;">La reazione fu brutale: l’esercito, agli ordini di un ministro della difesa disumano, l’italo-venezolano Italo del Valle Alliegri interviene e fa una strage; il numero esatto dei morti non si è mai accertato. Nel 1992, migliaia di quei militari obbligati dai superiori gerarchi a reprimere il popolo, si ribellano contro lo stesso governo: la prima ribellione militare, del 2 febbraio, è diretta da Hugo Chavez; a questa seguirono altre; nessuna ebbe successo ed i militari finirono tutti in carcere. La crisi del Venezuela intanto continua ad accentuarsi, fino ad arrivare, nel 1994 alla bancarotta della metà delle banche del paese.</span></div>
<div style="font-size: 12px; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0.5em; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0.5em; text-align: center;">
<span class="" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small;"><img border="0" src="http://europeanphoenix.it/images/stories/20080924_mural-venezuela-socialista11.jpg" style="border-bottom-color: rgb(181, 191, 191); border-bottom-style: solid; border-bottom-width: 1px; border-left-color: rgb(181, 191, 191); border-left-style: solid; border-left-width: 1px; border-right-color: rgb(181, 191, 191); border-right-style: solid; border-right-width: 1px; border-top-color: rgb(181, 191, 191); border-top-style: solid; border-top-width: 1px; margin-bottom: 10px; margin-left: 10px; margin-right: 10px; margin-top: 10px;" /></span></div>
<div align="center" style="font-size: 12px; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0.5em; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0.5em; text-align: justify;">
<span class="" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small;"></span></div>
<div style="font-size: 12px; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0.5em; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0.5em; text-align: justify;">
<span class="" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small;">Nel bel mezzo di una crisi economica e política, un candidato presidente, Rafael Caldera, uomo della vecchia guardia, ma che per l’occasione si svincola da tutti i partiti, presentandosi come indipendente, promette di liberare Chavez e gli altri militari se fosse stato eletto. Alle elezioni, il popolo corre a votare per questo candidato, che una volta eletto mantiene le promesse elettorali e concede l’indulto a Chavez ed ai militari ribelli. Chavez intuisce di avere dalla sua parte la gran maggioranza del popolo, pertanto una volta fuori dal carcere, fonda un movimiento político con il quale si presenta alle elezioni del 1998. Vince e la storia del Venezuela cambia totalmente, da repubblica delle banane si accinge a diventare potenza mondiale. Esiste una forte analogia tra la situazione attuale dell’Italia, dell’Europa e la Venezuela degli anni ottanta.</span></div>
<div style="font-size: 12px; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0.5em; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0.5em; text-align: justify;">
<span class="" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small;"><br /></span></div>
<div style="font-size: 12px; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0.5em; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0.5em; text-align: justify;">
<span class="" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small;"></span></div>
<div style="font-size: 12px; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0.5em; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0.5em; text-align: justify;">
<span class="" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small;"><em><strong>D)</strong></em><strong><em> </em></strong><em><strong>L’attacco allo Stato sociale del governo liberista di Mr Monti ha come primo obiettivo il mondo del lavoro, più precarietà che fa rima con flessibilità, più posti di lavoro ci dicono gli gnomi del governo con la “pasionaria” Fornero in testa, e questo mentre i dati forniti dall’Istat ai primi di giugno evidenzia che la disoccupazione nel primo trimestre del 2012 si è attestata al 10,9% con un aumento su base annua del 2,3%. Lei che ne pensa?</strong></em></span></div>
<div style="font-size: 12px; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0.5em; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0.5em; text-align: justify;">
<span class="" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small;">Spagna docet! Per rimanere in ambito europeo, la Spagna ha adottato le misure di austerità prima dell’Italia, quindi per rendersi conto di quali saranno gli effetti basta guardare appunto alla Spagna, dove oggi più di un quarto della popolazione attivià è senza lavoro. Ci potranno essere delle differenze nell’intensità del fenomeno, ma inevitabilmente la tendenza è la stessa: le misure adottate da Monti non faranno altro che accrescere la disoccupazione, la fame e la miseria del popolo italiano.</span></div>
<div style="font-size: 12px; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0.5em; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0.5em; text-align: justify;">
<span class="" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small;">Perchè?</span></div>
<div style="font-size: 12px; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0.5em; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0.5em; text-align: justify;">
<span class="" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small;">Se aumentano le tasse e le imposte, meno soldi sono destinati al consumo; se si riducono pensioni e stipendi, meno soldi sono destinati al consumo; se si reduce l’impiego pubblico, oltre ad avere come effetto immediato un aumento della disoccupazione, si ottiene l’effetto che meno soldi sono destinati al consumo; se si attaccano i diritti dei lavoratori, facendo aumentare la precarietà e riducendo il reddito, anche qui meno soldi vengono destinati al consumo.</span></div>
<div style="font-size: 12px; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0.5em; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0.5em; text-align: justify;">
<span class="" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small;">In sostanza, come sanno tutti gli economisti, meno a quanto pare i bocconiani al governo, meno soldi destinati al consumo significa riduzione della domanda e quando si riduce la domanda, le imprese sono costrette a ridurre l’offerta, ossia produrre di meno; produrre di meno significa licenziare ed in questo caso, se esistesse ancora un minimo diritto dei lavoratori, per qualche tempo, il licenziato avrebbe diritto – giustamente – alla cassa integrazione, pagata dallo stato, cosa che fa accrescere la spesa pubblica ed il debito pubblico.</span></div>
<div style="font-size: 12px; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0.5em; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0.5em; text-align: justify;">
<span class="" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small;">Aumento della disoccupazione e della precarietà significa anche minori introiti per lo stato: se diminuisce il reddito delle persone, diminuiscono anche le tasse sul reddito da versare allo stato, oltre alle imposte sui consumi; anche per le imprese, se si riducono le vendite, il fatturato, diminuiscono le tasse da versano allo stato. O non è così? Sembra quasi che lo stato si stia dando una zappa sui piedi!</span></div>
<div style="font-size: 12px; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0.5em; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0.5em; text-align: justify;">
<span class="" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small;">E’ dunque possibile che “economisti” o presunti tali, del calibro di Monti, ignorino le regole dell’economia capitalista<strong>?</strong></span></div>
<div style="font-size: 12px; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0.5em; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0.5em; text-align: justify;">
<span class="" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small;">Come abbiamo dimostrato (leggasi la parte 1 di questa intervista), con i dati ufficiali, il debito pubblico continua ad aumentare ed il signor Monti lo sa bene. A mio modo di vedere non si tratta di persone che ignorano le regole del mercato, le regole del capitalismo, ma proprio perchè conoscono bene come funziona il mercato, stanno applicando tutto quanto in loro potere per far aumentare il debito pubblico. Ancora una volta arriviamo alla conclusione che il fine della loro azione è trasformare in capitale privato il patrimonio dello stato ed il mezzo attraverso cui avviene questa trasformazione è il debito pubblico.</span></div>
<div style="font-size: 12px; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0.5em; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0.5em; text-align: justify;">
<span class="" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small;"><br /></span></div>
<div style="font-size: 12px; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0.5em; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0.5em; text-align: justify;">
<span class="" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small;"></span></div>
<div style="font-size: 12px; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0.5em; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0.5em; text-align: justify;">
<span class="" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small;"><strong>D)</strong><strong> </strong><strong>Fiscal Compact, MES - Meccanismo Europeo di Stabilità, con essi si sono stretti i cappi attorno al popolo italiano e a quelli europei, tranne i britannici s’intende, un’ulteriore cessione di sovranità a favore delle banche, che Monti ha prontamente avvallato, mentre il suo compare a capo della BCE Draghi invoca l’Unione di Bilancio, lei che idea si è fatta in merito?</strong></span></div>
<div style="font-size: 12px; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0.5em; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0.5em; text-align: justify;">
<span class="" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small;">L’Unione Europea, così come è stata impostata non ha altro fine che favorire il capitale, in particolare il capitale bancario. Col Meccanismo Europeo di Stabilità si introduce la possibilità di aiutare direttamente gli Stati in difficoltà, da parte delle istituzioni europee. Non è altro che un ennesimo meccanismo per accrescere il debito pubblico di un paese e quindi accelerare i tempi per cedere a prezzi di saldi, per non dire regalato, il patrimonio nazionale. Ancora una volta arriviamo al fine: trasformare il patrimonio nazionale in capitale privato.</span></div>
<div style="font-size: 12px; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0.5em; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0.5em; text-align: center;">
<span class="" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small;"><img border="0" src="http://europeanphoenix.it/images/stories/infophoto_bce-tettoantispread-320x367.jpg" style="border-bottom-color: rgb(181, 191, 191); border-bottom-style: solid; border-bottom-width: 1px; border-left-color: rgb(181, 191, 191); border-left-style: solid; border-left-width: 1px; border-right-color: rgb(181, 191, 191); border-right-style: solid; border-right-width: 1px; border-top-color: rgb(181, 191, 191); border-top-style: solid; border-top-width: 1px; margin-bottom: 10px; margin-left: 10px; margin-right: 10px; margin-top: 10px;" /></span></div>
<div align="center" style="font-size: 12px; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0.5em; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0.5em; text-align: justify;">
<span class="" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small;"></span></div>
<div style="font-size: 12px; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0.5em; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0.5em; text-align: justify;">
<span class="" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small;">Fino ad oggi – ed è bene ripeterlo all’infinito – in base all’articolo 123 del Trattato di Lisbona era proibito qualsiasi tipo di aiuto diretto agli Stati. Il BCE, come abbiamo detto in premessa, presta soldi alle banche private al tasso di interesse di riferimento (oggi 0,75%) e le banche private prestano soldi agli Stati, comprando titoli di stato al tasso di mercato. Per esempio alla Grecia le banche prestano soldi, ossia comprano suoi titoli ad un tasso di interesse del 20% ed oltre. Tutto il meccanismo è stato studiato ad hoc per favorire le banche private, le grandi multinazionali del credito. In questo modo, in dieci anni di BCE, gli stati hanno accresciuto enormemente i loro debiti e quindi adesso agli stati non rimane altra soluzione che svendere il patrimonio nazionale. Però, all’interno degli stati ci sono resistenze a svendere, a regalare il patrimonio ed è quindi necessario la stoccata finale; un ulteriore indebitamento e questa volta direttamente con la istituzione supernazionale. Questo meccanismo non regala soldi agli stati in crisi, ma presta, anche se a tassi molto bassi; prestare significa comunque aumentare i debiti. Se uno stato non riesce a pagare (e non potrà mai farlo con le misure adottate) i debiti fin qui accumulati, come mai potrebbe pagare ulteriori debiti, anche se ad un tasso di interesse inferiore?</span></div>
<div style="font-size: 12px; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0.5em; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0.5em; text-align: justify;">
<span class="" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small;">Con questo meccanismo, che continua a far aumentare il debito degli stati, si sta cercando di vincere le resistenze di quanti sono restii a svendere beni e servizi pubblici; non mi riferisco solo alle imprese pubbliche (per intenderci le ferrovie, le poste, i cantieri navali), ma anche i beni inalienabili del demanio (ad esempio le spiagge), o i servizi pubblici che rientrano nei diritti umani (come il diritto all’acqua), o le riserve auree. E’ sufficiente pensare al tentativo di Berlusconi di privatizzare le spiagge: la resistenza è stata tale da dover fare marcia indietro.</span></div>
<div style="font-size: 12px; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0.5em; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0.5em; text-align: justify;">
<span class="" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small;">Con tale meccanismo verranno a cadere anche queste resistenze; sarà come dire: “Abbiamo tentato tutto quello che era possibile fare; abbiamo adottato anche misure proibite, come gli aiuti diretti agli Stati, ma non si è riusciti a ridurre il debito, quindi adesso bisogna vendere tutto quello che si può vendere, incluso i servizi pubblici connessi ai diritti umani”.</span></div>
<div style="font-size: 12px; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0.5em; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0.5em; text-align: justify;">
<span class="" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small;">Qualcuno, magari dubita che si possa arrivare a questo! Per chi avesse dei dubbi, invito a documentarsi su quello che è successo in America Latina, in Bolivia, dove si è arrivati a privatizzare l’acqua; per i più poveri il prezzo dell’acqua privatizzata arrivò a tetti impagabili e non potendo pagare, per risposta le imprese private li staccavano dall’acquedotto. Queste persone erano costrette a camminare chilometri e chilometri a piedi per arrivare ad una fonte e potersi approvvigionare dell’acqua necessaria alla sopravvivenza.</span></div>
<div style="font-size: 12px; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0.5em; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0.5em; text-align: justify;">
<span class="" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small;"><br /></span></div>
<div style="font-size: 12px; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0.5em; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0.5em; text-align: justify;">
<span class="" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small;"></span></div>
<div style="font-size: 12px; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0.5em; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0.5em; text-align: justify;">
<span class="" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small;"><strong>D)</strong><strong> </strong><strong>Prof Folliero, che futuro prevede per l’Italia se dovesse perdurare questo stato di cose, le tasse aumentano sempre più, le imprese chiudono, il lavoro manca e il governo prepara l’ennesima svendita di ben immobili e settori da privatizzare. In nome dell’ipotetico pareggio di bilancio dovremmo morire di fame? Oppure c’è una via di uscita?</strong></span></div>
<div style="font-size: 12px; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0.5em; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0.5em; text-align: justify;">
<span class="" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small;">Gli italiani possono stare tranquilli... il peggio deve ancora arrivare! L’Italia e l’Europa non hanno futuro. Per dirla con una frase del romanzo “La danza immobile” dello scrittore peruano Manuel Scorza: “L’Europa è morta!”.</span></div>
<div style="font-size: 12px; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0.5em; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0.5em; text-align: center;">
<span class="" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small;"><img border="0" src="http://europeanphoenix.it/images/stories/o.110070.jpg" style="border-bottom-color: rgb(181, 191, 191); border-bottom-style: solid; border-bottom-width: 1px; border-left-color: rgb(181, 191, 191); border-left-style: solid; border-left-width: 1px; border-right-color: rgb(181, 191, 191); border-right-style: solid; border-right-width: 1px; border-top-color: rgb(181, 191, 191); border-top-style: solid; border-top-width: 1px; margin-bottom: 10px; margin-left: 10px; margin-right: 10px; margin-top: 10px;" /></span></div>
<div align="center" style="font-size: 12px; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0.5em; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0.5em; text-align: justify;">
<span class="" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small;"></span></div>
<div style="font-size: 12px; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0.5em; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0.5em; text-align: justify;">
<span class="" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small;">Secondo uno studio sulla situazione economica mondiale al 2050 di Goldman Sachs, pubblicato in Global Economics Paper N. 153 del 28/03/2005, la Cina, nel 2050 appunto, arriverà ad un PIL di circa 70.000 miliardi di dollari, India ed Usa a 40.000 miliardi, Brasile, Russia, Indonesia e Messico a circa 10.000; tutti i paesi europei cresceranno pochissimo: Germania, Regno Unito e Francia avranno un PIL di 5.000 miliardi e l’Italia con un PIL meno che raddoppiato rispetto ad oggi non arriverà nemmeno a 3.000 miliardi di dollari, superata oltre che dai paesi già citati, anche da Iran, Turchia, Vietnam, Corea, ai quali mi permetto di aggiungere il Venezuela, non preso in considerazione dagli stregoni di Goldman Sachs. Secondo miei calcoli, il Venezuela, prima che finisca questo decenio entrerà nel club dei paesi con PIL superiore a mille miliardi e nel 2050 avrà superato sicuramente il PIL italiano. Insomma l’Italia, altro che grande potenza del G7, fra qualche decennio sarà un anonimo paese di media classifica. Personalmente credo che i dati di Goldman Sachs vadano rivisti al ribasso per le attuali potenze occidentali e faccio questa affermazione basandomi sul fatto che a 7 anni di distanza da questo studio, i paesi emergenti crescono a tassi superiori a quelli previsti ed i paesi occidentali a tassi inferiori. La crisi che sta vivendo l’Italia, l’Europa e gli Stati Uniti, è più profnda di quello che poteva (o voleva) immaginare Goldman Sachs nel 2005.</span></div>
<div style="font-size: 12px; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0.5em; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0.5em; text-align: justify;">
<span class="" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small;">E’ d’obbligo porsi una domanda, perchè l’Italia e l’Europa non hanno futuro?</span></div>
<div style="font-size: 12px; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0.5em; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0.5em; text-align: justify;">
<span class="" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small;">La principale causa della crisi economica è dovuta alla caduta del tasso di profitto; cadono i profitti nei paesi altamente sviluppati ed il capitale, al fine di mantenere i tassi raggiunti, va o verso la speculazione, o verso altri paesi. In Italia per esempio, per decenni la FIAT è stata la più importante industria del paese, che impiegava in maniera diretta o indiretta milioni di italiani. Ebbene la FIAT sta chiudendo progressivamente tutti i suoi impianti di produzione in Italia, perchè in altri paesi, ad esempio in Brasile, produce con tassi di profitto più alti. Piaccia o no, la FIAT chiuderà i suoi impianti in Italia! E’ la storia del capitalismo che si sviluppa in Europa, nel centro-nord e quando i profitti cominciano a diminuire, il capitale va verso gli USA; oggi il capitale sta lasciando anche gli USA, per posizionarsi in paesi che garantiscono maggiori tassi di profitto. Nel 1929, ad esempio, quando un capitalista investiva un dollaro in USA, dopo un anno oltre al dollaro investito, aveva un guadagno di 70 centesimi; oggi ad 83 anni di distanza il profitto è sceso di quasi la metà, per cui il capitale va ad investire dove gli si garantisce tassi di profitto superiori. Per fare un esempio concreto, lo scorso anno sono passato da Roma ed ho notato che due dei più importanti negozi della McDonalds (Pantheon e Corso Vittorio, dietro Piazza Navona) erano chiusi; al contrario passeggiando nel centro di Caracas giorno dopo giorno i McDonalds spuntano come funghi, ad ogni angolo della città!</span></div>
<div style="font-size: 12px; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0.5em; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0.5em; text-align: justify;">
<span class="" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small;">Prima della grande crisi del 1873, la principale potenza del mondo era l’Inghilterra; la causa della caduta dell’Inghilterra fu precisamente la caduta dei tassi di profitto e pertanto il capitale scelse gli USA. L’Inghilterra, dopo la caduta dal piedistallo, ha continuato ad essere un paese importante, ma ovviamente in decadimento. E’ quanto sta succedendo agli USA, all’Europa ed in generale con tutti i paesi sviluppati. Il capitale va verso paesi che garantiscono maggiori tassi di profitto ed ovviamente i paesi anteriormente avanzati continuano ad esistere ed avere un ruolo, ma il loro ruolo va progressivamente scemando.</span></div>
<div style="font-size: 12px; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0.5em; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0.5em; text-align: justify;">
<span class="" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small;">A questo punto, prima di parlare delle misure che andrebbero adottate, è necessario soffermarci a capire l’Europa dei banchieri, di cui nessuno parla.</span></div>
<div style="font-size: 12px; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0.5em; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0.5em; text-align: justify;">
<span class="" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small;">Che significa Europa dei banchieri?Partiamo dalla Banca Centrale Europea (BCE). Chi è il proprietario della BCE? Sono gli stati, i popoli europei? Niente affatto! I proprietari della BCE sono le Banche Centrali Nazionali (BCN). La BCE è stata istituita il primo giugno del 1998, in base al Trattato sull'Unione europea e allo "Statuto del sistema europeo di banche centrali e della Banca centrale europea" ed ha iniziato a funzionare il primo gennaio del 1999 (<a href="http://www.ecb.int/ecb/legal/1341/1342/html/index.it.html" style="color: #1d5158; text-decoration: underline;" target="_blank">vedasi la normativa, direttamente nel sito della BCE</a>).</span></div>
<div style="font-size: 12px; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0.5em; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0.5em; text-align: justify;">
<span class="" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small;">I 27 paesi della Unione Europea, o meglio tutte le BCN hanno sottoscritto il capitale di partecipazione, sia pure con quote differenti; i paesi che non fanno parte dell’Euro, ossia le loro banche centrali, non hanno diritto agli utili e non hanno l’obbligo di corrispondere eventuali perdite. I <a href="http://www.ecb.int/ecb/orga/capital/html/index.it.html" style="color: #1d5158; text-decoration: underline;" target="_blank">principali sottoscrittori, ossia i principali proprietari</a> sono la Banca Centrale Tedesca, con il 18,94% del capitale, la Banca d’Inghilterra con il 14,52%, la Banca di Francia con il 14.22% e la Banca d’Italia con il 12,50%; queste 4 banche controllano il 60,18%; se aggiungiamo la Spagna arriviamo a circa il 70%; le altre 22 banche centrali si spartiscono il restante 30% circa. Fin qui apparentemente niente di strano, salvo il fatto che alla fine in Europa comandano solo e sempre tedeschi, inglesi e francesi, con l’aggiunta di italiani e spagnoli a fare da spalla. <strong>Chi è il propietario, o meglio chi sono i proprietari delle banche centrali nazionali?</strong> <strong>Per esempio, chi è il proprietario della Banca d’Italia?</strong> La maggioranza degli italiani ignora chi sono i proprietari della Banca d’Italia e molti pensano che sia dello stato, del popolo italiano! La Banca d’Italia, cosi come tutte le altre banche centrali nazionali, è una impresa privata, una Spa, in cui i proprietari sono altre banche.</span></div>
<div style="font-size: 12px; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0.5em; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0.5em; text-align: center;">
<span class="" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small;"><img border="0" src="http://europeanphoenix.it/images/stories/banca-ditalia-concorso.jpg" style="border-bottom-color: rgb(181, 191, 191); border-bottom-style: solid; border-bottom-width: 1px; border-left-color: rgb(181, 191, 191); border-left-style: solid; border-left-width: 1px; border-right-color: rgb(181, 191, 191); border-right-style: solid; border-right-width: 1px; border-top-color: rgb(181, 191, 191); border-top-style: solid; border-top-width: 1px; margin-bottom: 10px; margin-left: 10px; margin-right: 10px; margin-top: 10px;" /></span></div>
<div align="center" style="font-size: 12px; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0.5em; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0.5em; text-align: justify;">
<span class="" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small;"></span></div>
<div style="font-size: 12px; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0.5em; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0.5em; text-align: justify;">
<span class="" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small;">La Banca d’Italia, per esempio, è posseduta (<a href="http://www.bancaditalia.it/bancaditalia/funzgov/gov/partecipanti/Partecipanti.pdf" style="color: #1d5158; text-decoration: underline;" target="_blank">vedasi la partecipazione azionaria, direttamente nel sito della Banca d’Italia</a>) per oltre il 52% da Intesa San Paolo e Unicredit; l’unica differenza rispetto ad una normale Spa, a parte qualche formale meccanismo di controllo, sta nel fatto che alla maggioranza del capitale non corrisponde la maggioranza dei voti; infatti i due principali azionisti, pur detenendo la maggioranza assoluta del capitale, hanno diritto solo al 20% circa dei voti. In ogni caso è un problema da poco, visto che in realtà i proprietari sono: 5 imprese assicuratrici, 12 Banche Spa, 42 Casse di Risparmio Spa, 3 Banche cooperative e 2 Enti pubblici (l’INPS e l’INAIL, che insieme sommano il 6% circa del capitale e l’8% circa de voti). In conclusione la Banca d’Italia è un impresa privata di proprietà delle banche e dei banchieri. Lo stesso succede con tutte le altre banche centrali dei paesi della Unione Europea, cosi come negli USA e nella stragrande maggioranza dei paesi del mondo. Per conseguenza i proprietari della BCE sono le varie imprese bancarie Spa presenti nei vari paesi della UE. La domanda dovrebbe sorgere spontanea, ma a quanto pare a nessun politico e legislatore è mai venuta in mente: quando una Banca centrale nazionale o la BCE deve prendere una decisone di política economica importante, pensa agli interessi del popolo, dei popoli o agli interessi dei propri azionisti? La risposta è scontata ed è facilmente individuabile nei meccanismi creati ad hoc nell’Unione Europea per favorire le banche private. <strong><a href="http://www.ecb.int/ecb/legal/pdf/fxac08115itc_002.pdf" style="color: #1d5158; text-decoration: underline;">Perchè il Trattato di Lisbona ha previsto gli articoli 123 e 124</a>?</strong> Non credo esista argomento più esplicito di questo per capire il più grande “conflitto d’interesse” esistente: in base agli articoli 123 e 124, è proibito qualsiasi aiuto, qualsiasi facilitazione creditizia e qualsiasi acceso privilegiato alle istituzioni finanziarie da parte degli organismo pubblici. Gli stati, in caso di bisogno di denaro cosa possono fare? Possono emettere titoli di stato ad un tasso d’interesse regolato dal mercato. Ma chi compra questi titoli, ossia chi presta I soldi agli stati? Chi stabilisce i tassi d’interesse nel mercato?</span></div>
<div style="font-size: 12px; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0.5em; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0.5em; text-align: justify;">
<span class="" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small;">Le banche sono i principali acquirenti dei titoli di stato, che li acquistano perchè i tassi di interesse, stabiliti dal mercato, sono notevolmente superiori a tassi a loro riservati per prendere soldi in prestito dalla BCE; in sostanza la BCE stabilisce i tassi con cui presta i soldi alle banche private, proprietari della BCE, ossia le banche stabiliscono i tassi con cui prestare a se stessi i soldi ed ovviamente i tassi di interesse sono bassissimi (oggi è 0,75%); però le banche prestano soldi agli stati, ovvero acquistano titoli di stato con tassi di interesse che possono arrivare al 20% ed oltre, come nel caso della Grecia, o al 5/6/7% nel caso dell’Italia o della Spagna! Se a tutto questo aggiungiamo che chi contribuisce a formare il tasso d’interesse nel mercato sono i giudizi negativi preparati dalle agenzie di rating, cui pacchetti azionari spesso sono controllati dalle stesse banche e assicurazioni. Questa è l’Europa dei banchieri. Altro che conflitto d’interesse! Hanno creato un meccanismo perfetto per favorire unicamente le banche, a danno dei popoli: la BCE presta denaro alle banche private (che sono i veri proprietari della BCE), stabilendo tassi d’interesse bassissimi e queste a loro volta, in virtù della proibizione prevista per gli stati di accedere al denaro della BCE, prestano i soldi agli stati ad un tasso d’ interesse altissimo, stabilito dal mercato; a formare i tassi di interesse nel mercato contribuiscono le stesse banche, attraverso i giudizi delle agenzie di rating.</span></div>
<div style="font-size: 12px; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0.5em; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0.5em; text-align: justify;">
<span class="" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small;">Nessuno ne parla e nessun media mostra la realtà però.</span></div>
<div style="font-size: 12px; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0.5em; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0.5em; text-align: justify;">
<span class="" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small;">Qui la risposta scontata: i proprietari delle banche, o gruppi a questi vicini, sono spesso proprietari anche dei media.</span></div>
<div style="font-size: 12px; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0.5em; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0.5em; text-align: justify;">
<span class="" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small;"><em>Europeanphoenix.com</em><em></em></span></div>
<div style="font-size: 12px; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0.5em; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0.5em; text-align: justify;">
<span class="" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small;"></span></div>
<div style="font-size: 12px; font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0.5em; margin-left: 0px; margin-right: 0px; margin-top: 0.5em; text-align: justify;">
<span class="" style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: x-small;"><strong>Attilio Folliero, italiano, residente a Caracas, laureato in Scienze Politica all'università "La Sapienza", due corsi annuali post laurea alla Libera Università San Pio V di Roma in operatore della Pubblica Amministrazione ed un altro in Job Creation presso Elea SPa, società del gruppo Olivetti. Nel 2001 si trasferisce in Venezuela, dove nel 2002, vince un concorso presso il Consolato Generale d'Italia di Caracas; dopo due anni di lavoro è licenziato, assieme ad oltre 400 funzionari consolari sparsi nei differenti consolati italiani del mondo; da allora inizia una lunga vertenza giudiziaria con il Ministero degli Esteri, tuttora in corso. Dopo l'esperienza consolare riprende l'attività di comunicatore sociale; fonda un sito web di grande successo, collabora a programmi radiofonici e televisivi nelle piu importanti reti nazionali del Venezuela lavora giornalistica; contemporaneamente svolge attività d'insegnamento (lingua italiana ed economia), in differenti istituti ed università di Caracas. Attualmente è docente contrattato presso l'Università Militare di Caracas (UMBV) e la facoltà di "Scienze delle comunicazioni" (Escuela de Comunicacion social) dell'Università Centrale di Caracas (UCV).</strong></span></div>
</div>
SA DEFENZAhttp://www.blogger.com/profile/17278259506719410253noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6353381439348541938.post-20380974226514332822012-05-01T14:21:00.001-07:002012-05-01T14:21:26.366-07:00BAYER: Nascoste le spese di marketing<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div style="font-family: Verdana,sans-serif;">
<span style="font-size: small;"><br /></span>
</div>
<table align="center" border="0" cellpadding="0" cellspacing="5" height="150" style="font-family: Verdana,sans-serif;">
<tbody>
<tr>
<td align="center" valign="bottom"><span style="font-size: small;"><a href="http://www.tlaxcala-int.org/biographie.asp?ref_aut=234&lg_pp=it"><img border="0" height="150" src="http://www.tlaxcala-int.org/upload/aut_234.jpg" /></a></span>
</td>
<td align="center" valign="bottom"><span style="font-size: small;"><br /></span></td>
<td align="center" valign="bottom"><span style="font-size: small;"><br /></span></td>
</tr>
<tr>
<td align="center" colspan="3"><span class="auteur" style="font-size: small;">
</span><span style="font-size: small;">
</span>
</td>
</tr>
<tr>
<td align="center" colspan="3"><span class="trad" style="font-size: small;">
Tradotto da <b>
<span style="color: red;">Luciano Dallapé
</span></b>
</span>
</td>
</tr>
</tbody></table>
<div style="font-family: Verdana,sans-serif;">
<br /></div>
<span class="texte1">
</span><br />
<div style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</div>
<span class="texte1">
</span><br />
<div style="font-family: Verdana,sans-serif; font-style: italic; margin-left: 40px; margin-right: 40px;">
<span class="texte1"><span style="font-size: small;">Nel
2011 la Bayer ha speso quasi 9 miliardi di euro in pubblicità e
attività di vendita. Queste spese comprendono anche la zona grigia del
marketing farmaceutico: i campioni di medicinali, i corsi di
aggiornamento per medici, i costi dei rappresentanti ecc. Nello stesso
periodo, solo 2,9 miliardi di euro sono stati spesi in ricerca. Questo
dimostra ancora una volta che l'alto prezzo dei medicinali non è dovuto
ai costi di sviluppo, ma all'esorbitante quantità di marketing. La <i>Coalizione contro i pericoli derivanti dalla BAYER</i> (CBG
Germania) ha introdotto una contromozione nella prossima Assemblea
degli azionisti BAYER e chiede che l'operato del Consiglio Direttivo
non venga ratificato.</span></span></div>
<span class="texte1">
<div style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</div>
<div style="font-family: Verdana,sans-serif;">
<span style="font-size: small;">La BAYER non fornisce agli azionisti alcuna informazione
sulle spese di marketing e di vendita. Benché queste spese divorino
8,96 miliardi di euro, pari a un quarto delle vendite annuali della
BAYER, la Compagnia si rifiuta di specificare esattamente come viene
usata questa somma. </span></div>
<div style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</div>
<div style="font-family: Verdana,sans-serif;">
<span style="font-size: small;">Secondo Axel Koehler-Schnura, fondatore della CBG: "Sulle 256
pagine del Rapporto Annuale della BAYER, solo 8 righe sono dedicate a
queste spese, malgrado siano le più alte dopo quelle per il personale.
Nel Rapporto, questa somma non viene mai ulteriormente suddivisa. È un
comodo sistema per far sparire una enorme quantità di denaro". Koehler-Schnura
ha introdotto una contromozione nella prossima assemblea degli
azionisti del 27 aprile 2012, chiedendo che l'operato del Consiglio non
venga ratificato.</span></div>
<div style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</div>
<div style="font-family: Verdana,sans-serif;">
<span style="font-size: small;">In questi 9 miliardi di euro, sono nascoste tutte le spese
dirette ad influenzare il pubblico, i medici, i politici, specifiche
associazioni di malati, le autorità di controllo, i media ecc.,
attraverso:</span></div>
<div style="font-family: Verdana,sans-serif;">
<span style="font-size: small;">- pubblicità su giornali e riviste</span></div>
<div style="font-family: Verdana,sans-serif;">
<span style="font-size: small;">- campioni di medicinali per medici, cliniche e ospedali</span></div>
<div style="font-family: Verdana,sans-serif;">
<span style="font-size: small;">- spese per influenzare associazioni</span></div>
<div style="font-family: Verdana,sans-serif;">
<span style="font-size: small;">- rappresentanti di prodotti farmaceutici (il solo costo per
le spese di questi "venditori porta a porta" ammonta a oltre 4 miliardi
di euro)</span></div>
<div style="font-family: Verdana,sans-serif;">
<span style="font-size: small;">- studi post marketing (il risultato dei quali generalmente sparisce in fondo a un cassetto)</span></div>
<div style="font-family: Verdana,sans-serif;">
<span style="font-size: small;">- pagamenti ad associazioni di medici e a gruppi di mutua assistenza</span></div>
<div style="font-family: Verdana,sans-serif;">
<span style="font-size: small;">- borse di studio, congressi per medici ecc.</span></div>
<div style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</div>
<div style="font-family: Verdana,sans-serif;">
<span style="font-size: small;">Allo stesso tempo, nell'ultimo anno, le spese per la ricerca e lo
sviluppo sono scese a 2,9 miliardi di euro. La BAYER ha addirittura
chiuso alcuni dipartimenti del settore sviluppo. Questo contraddice
quanto affermato da Marijn Dekkers nell'assumere il suo incarico: "Il
mio compito maggiore è quello di aumentare la nostra forza di
innovazione". (<i>Frankfurter Allgemeine, </i>21 gennaio 2011)</span></div>
<div style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</div>
<div style="font-family: Verdana,sans-serif;">
<span style="font-size: small;">Adesso la BAYER ha scoperto internet come nuovo terreno di
battaglia per le attività di marketing e ci investe sempre più soldi.
Dal momento che, in Europa, la pubblicità dei medicinali prescrivibili e
vietata, i siti web sono camuffati come "servizi informativi". Siti
come <a href="http://www.pille.com/" title="http://www.pille.com/">www.pille.com</a> sulla
pillola contraccettiva, malgrado la loro apparenza di guide pratiche,
servono al solo scopo di aumentare le vendite di prodotti della BAYER.<br />
<br />
</span></div>
<div align="center" style="color: #8c5736; font-family: Verdana,sans-serif; font-weight: bold;">
<span class="texte1" style="font-size: small;"><img alt="" height="424" src="http://www.tlaxcala-int.org/upload/gal_5239.jpg" width="600" /><br />
<br style="color: red;" /><span style="color: red;">
"Tutto sulla pillola e di più"</span></span></div>
<div style="font-family: Verdana,sans-serif;">
<span style="font-size: small;">L'ambiguo sito LoveGent.de assolve la stessa funzione per il
Levitra, la "pillola della virilità" della BAYER. Ha l'apparenza di un
sito per adulti che offre articoli dedicati ad argomenti come
"sveltine", "giocattoli erotici" o "prostituzione", oltre ai consigli
"dell'esperto", il Dr. Frank Sommer. Vi si parla spesso di pillole per
la virilità o di medicinali contro l'impotenza, ma, naturalmente, senza
fare menzione dei loro effetti collaterali come i danni all'udito, i
problemi alla vista o le perdite temporanee di memoria. Solo una
piccola scritta, informa che una sussidiaria della BAYER, la JENAPHARM,
è responsabile del sito.</span></div>
<div style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</div>
<div style="font-family: Verdana,sans-serif;">
<span style="font-size: small;">Un altro sito della BAYER similmente camuffato è <a href="http://www.testosteron.de/" title="http://www.testosteron.de/">www.testosteron.de</a>.
Questo sito ha la funzione di stabilire che la deficienza di
testosterone è una malattia e di vendere le pillole appropriate per
rimediare le cose. In realtà, non c'è alcuna prova che la
somministrazione di ormoni aiuti a ad alleviare i disordini dell'età e
nemmeno sono stati chiariti i rischi a lungo termine del trattamento
con testosterone.</span></div>
<div style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</div>
<div style="font-family: Verdana,sans-serif;">
<span style="font-size: small;">Anche nel mondo reale la BAYER si muove frequentemente nelle
zone grigie del marketing. Vi sono medici impiegati dalla BAYER in
cosiddetti studi di osservazione, per esempio col prodotto BETAFERON
per la sclerosi multipla. I medici chiedono ai pazienti alcuni dettagli
sulla tollerabilità del prodotto e riempiono un breve questionario.
L'intero processo ha poco valore scientifico e serve solo a legittimare
pagamenti ai medici e ad avviare il paziente all'uso del farmaco.</span></div>
<div style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</div>
<div style="font-family: Verdana,sans-serif;">
<span style="font-size: small;">Altrettanto questionabile è la sponsorizzazione di gruppi di
mutua assistenza. I pagamenti vanno principalmente a quei gruppi che la
BAYER può rifornire con il medicinale appropriato, come gruppi di
diabetici, malati di cancro, emofiliaci e pazienti affetti da sclerosi
multipla.</span></div>
<div style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</div>
<div style="font-family: Verdana,sans-serif;">
<span style="font-size: small;">Un'altra cosa criticabile è la massiccia pressione con cui la
BAYER cerca di far revocare il bando europeo sulla pubblicità dei
medicinali prescrivibili. Questo darebbe luogo a ulteriore marketing
sotto forma di "informazioni per il paziente".</span></div>
<div style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</div>
<div>
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Axel Koehler-Schnura conclude: "Il Consiglio della BAYER non
fa nulla per prevenire la pratica di nascondere queste spese di
marketing e passa sopra anche a metodi di pubblicità questionabili. Per
questi motivi il suo operato non deve essere ratificato".</span></span>
</div>
<div align="center" style="color: #8c5736; font-size: 12px; font-weight: bold;">
<span class="texte1"><img alt="" height="359" src="http://www.tlaxcala-int.org/upload/gal_5238.jpg" width="600" /><br />
<span style="color: red; font-family: Verdana,sans-serif; font-size: small;">Bayer ha la soluzione miracolosa per gli uomini con deficit di </span></span><span style="color: red; font-family: Verdana,sans-serif; font-size: small;">testosterone</span></div>
</span>
<br />
<br />
<hr color="#D3B09A" height="1" />
<span class="envoi" style="font-family: Verdana,sans-serif;">
<br />
Per concessione di <a href="http://www.cbgnetwork.org/" target="_blank">CBG </a><br />
Fonte: <a href="http://www.cbgnetwork.org/4314.html" target="_blank">http://www.cbgnetwork.org/4314.html</a></span></div>SA DEFENZAhttp://www.blogger.com/profile/17278259506719410253noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6353381439348541938.post-33014888346257931652012-03-08T07:01:00.000-08:002012-03-08T09:48:59.298-08:00È dimostrato: l’erbicida di Monsanto distrugge il testosterone e la fertilità maschile<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<strong style="background-color: white; font-family: 'times new roman', times; font-size: 19px; line-height: 27px; text-align: -webkit-auto;"><span style="color: red;">Ethan A. Huff</span></strong><br />
<span style="background-color: white; font-size: 19px; line-height: 27px; text-align: -webkit-auto;"><span style="color: red; font-family: 'times new roman', times;"><b><a href="http://www.naturalnews.com/035135_Roundup_herbicide_testosterone.html">http://www.naturalnews.com/</a></b></span></span><br />
<br />
<img height="301" src="http://www.effedieffe.com/images/stories/foto2009/roundup_monsanto_550.jpg" style="background-color: white; border-bottom-style: none; border-color: initial; border-image: initial; border-left-style: none; border-right-style: none; border-top-style: none; border-width: initial; font-family: arial, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 16px; text-align: -webkit-auto;" width="550" /><span style="background-color: white; font-family: arial, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 16px; text-align: -webkit-auto;"></span><br />
<div class="contentheading" style="background-color: white; text-align: -webkit-auto;">
<div style="font-family: Georgia, serif; font-size: 32px; line-height: 32px;">
<br /></div>
<div style="line-height: 32px;">
<span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif;"><span style="background-color: white; line-height: 1.47em;">Una recente ricerca pubblicata sul J</span><em style="background-color: white; line-height: 1.47em;">ournal of Toxicology in Vitro </em><span style="background-color: white; line-height: 1.47em;">ha evidenziato come la composizione dell’erbicida Roundup della Monsanto distrugga, anche a livelli molto bassi, il testosterone e porti all’infertilità maschile. Questi risultati non fanno che aggiungersi alle altre 25 patologie che sono collegate al Roundup, patologie che includono danni al DNA, difetti neonatali, disfunzioni al fegato e cancro.</span></span></div>
</div>
</div>
<span style="background-color: white; font-family: Times, 'Times New Roman', serif; line-height: 1.47em; text-align: -webkit-auto;"><br /><span style="color: white; line-height: 0.6px;">/span></span></span><br />
<div>
</div>
<span style="background-color: white; line-height: 1.47em; text-align: -webkit-auto;"><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif;">
</span><span style="background-color: white; line-height: 1.47em; text-align: -webkit-auto;"><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif;">
</span><span style="line-height: 1.47em;"><span style="font-family: Times, 'Times New Roman', serif;">Per il loro studio, Emilie Clair ed i suoi colleghi della Universite de Caen Basse-Normandie Institute of Biology in Francia, hanno testato gli effetti del glifosato – l’ingrediente attivo del Roundup – sulle cellule testicolari delle cavie. Con diluizioni che variavano da 1 a 10.000 parti per milione (ppm) – che coprono i differenti livelli di esposizione che si verificano nella realtà – tutte le prove hanno rivelato un’innegabile tossicità causata dal Roundup.<br /><br />Cosa interessante, i risultati hanno evidenziato che anche alla diluizione di 1 ppm, il Roundup causava grossi danni endocrini riducendo del 35% il livello di testosterone. La diluizione di 1 ppm è considerata una diluizione molto alta, cioè una concentrazione molto bassa, una concentrazione molto più bassa della tipica esposizione ambientale che si ha quotidianamente dove viene usato il Roundup.<br /><br /><span style="border-color: initial; border-image: initial; border-width: initial;"><img height="388" src="http://www.effedieffe.com/images/stories/foto2009/roundup_monsanto.jpg" style="border-bottom-style: none; border-color: initial; border-image: initial; border-left-style: none; border-right-style: none; border-top-style: none; border-width: initial;" width="550" /></span><br /><br />A livelli più alti di esposizione, si è visto che il Roundup causava la morte delle cellule dei testicoli anche nell’arco di una sola ora, e comunque per certo nell’arco di 48 ore. Questi sono i risultati misurando la tossicità acuta; la ricerca infatti non ha studiato gli effetti a lungo termine delle continua e ripetuta esposizione al Roundup, che è risultato andare a finire tanto nei fiumi quanto nelle forniture idriche.<br /><br />Una analoga ricerca, pubblicata già nel 2007 su <em>Reproductive Toxicology</em> , aveva dato risultati analoghi.<br /><br />Test in vivo condotti con il Roundup avevano dimostrato che oche esposte al Roundup mostravano «<em>alterazioni nella struttura dei testicoli e della regione dell</em>’<em>epididimo</em> (componente dell’apparato riproduttore maschile), <em>così come modificazioni dei livelli di testosterone e di estradiolo</em>, <em>con modificazioni dell</em>’<em>espressione degli specifici recettori androgeni relativamente ai soli testicoli</em>».<br /><br />Perciò, all’opposto di quanto dichiarato dalla Monsanto, non esiste nessuna esposizione sicura a nessun livello di Roundup. Ai tipici livelli di esposizione all’erbicida, è dimostrato che distrugge le cellule dell’uomo e causi gravi danni all’apparato riproduttore maschile. A livelli bassi, anche di sole di Roundup, è dimostrato che danneggia in modo grave la funzionalità ormonale e porti a bassi livelli di testosterone nei maschi.<br /><br />«<em>Poiché è un pesticida usato normalmente in modo diffuso e spruzzato in alti dosaggi</em>,<em> sia i prodotti che gli alberi da frutto che i noccioli assorbono il veleno</em>,<em> che poi si accumula nelle componenti alimentari che noi mangeremo</em>», così scrive Leah Zerbe in un recente articolo sul Roundup pubblicato su <em>Rodale News</em>.<br /><br />«<em>Quali sono tre semplici modi per ridurre l</em>’<em>esposizione</em>? <em>Mangiare cibi coltivati in</em> <em>modo biologico... usare tecniche organiche di cura del terreno</em>, <em>creare un giardino organico per ridurre</em> <em>ulteriormente l</em>’<em>esposizione a dei prodotti chimici pericolosi</em>».</span><strong style="font-family: 'times new roman', times; font-size: 19px;"><span style="color: #2d648a;"><br /></span></strong></span></span></span>
</div><iframe width="560" height="315" src="http://www.youtube.com/embed/PvktrVIxn5o" frameborder="0" allowfullscreen></iframe>SA DEFENZAhttp://www.blogger.com/profile/17278259506719410253noreply@blogger.com0