venerdì 30 agosto 2013

Un brevetto conferma che l’Aspartame è prodotto da escrementi di batteri GM

Un brevetto conferma che l’Aspartame è prodotto da escrementi di batteri GM

Michael Ravensthorpe
http://www.naturalnews.com

Nel 1999 The Independent pubblicò un articolo intitolato Il dolcificante più usato al mondo è prodotto dai batteri nel quale rivelava come la Monsanto, negli Stati Uniti, stava consapevolmente aggiungendo l’aspartame nelle bibite gasate e che l’aspartame veniva ricavato dai batteri. L’articolo, che rimane una delle prime rivelazioni sull’aspartame rese dalla stampa ufficiale, ebbe pochissima eco e pochissimo seguito, forse perché all’epoca ne vennero sottovalutate le diverse implicazioni. È quindi rimasto per lungo tempo dimenticato. 

Fortunatamente, dal 1999, il mondo è diventato un po’ più attento all’operato di Monsanto e sempre più persone sono consapevoli degli effetti distruttivi che l’aspartame ha sulla nostra salute, anche se rimane profonda l’ignoranza su come venga prodotto. Ora, un brevetto del 1981 relativo alla produzione dell’aspartame – rimasto per anni in un cassetto – . Lo studio conferma tutto quello che Monsanto, per prudenza usata in seguito alla sua crescita esponenziale, evita di dire dal 1999.


Come si produce l’aspartame

Il brevetto, definito Processo per la produzione dellaspartame ed attribuito a Bahl, Rose, e White, riassume in questo modo le varie fasi di produzione:

“Il dolcificante artificiale aspartame, un dipeptide dalla formula Asp-Phe-me, è prodotto usando un microorganismo clonato. Un DNA che codifica un peptide grosso e stabile e che include una sequenza ripetitiva di aminoacidi (Asp-Phe)n viene inserito in un veicolo clonante il quale a sua volta viene introdotto in un appropriato microorganismo ospite.  Il microorganismo ospite è quindi coltivato e ne viene raccolto il grosso peptide contenente la sequenza ripetitiva Asp-Phe. Il gruppo carbossilico libero del grosso peptide viene benzilato e quindi idrolizzato in dipeptidi benzyl Asp-Phe. I dipeptidi vengono metilati e poi debenzilati per formare l’aspartame”.

Il gergo scientifico nasconde (forse volontariamente) aspetti palesemente inquietanti di questo procedimento:

1) “Microorganismi clonati” (che nel brevetto verranno successivamente identificati come E. Coli geneticamente modificati) si tratta di batteri delle feci, ndt] vendono coltivati in serbatoi il cui ambiente è concepito su misura per facilitarne la crescita.

2) Queste colture di E. coli ben nutrite, defecano le proteine che contengono quel segmento amminoacidico di fenil-alanina che è necessario per la produzione dell’aspartame.

3) Le proteine che contengono i segmenti Asp-Phe sono quindiraccolte (cioè il personale del laboratorio ne raccoglie le feci).

4) Le feci vengono quindi trattate e questa fase include la lorometilazione, cioè l’aggiunta di un eccesso di un alcool tossico – il metanolo – per proteggere il dipeptide.

Mentre il buon senso comune ci dice che questo abominio non ha nulla a che vedere con il corpo umano, gli autori del brevetto non fanno alcun mistero del loro convincimento che l’aspartame sia un dolcificante sicuro e nutriente. Così scrivono:

“L’Aspartame non è solo più dolce del saccarosio, ma è un alimento ad esso preferibile. Mentre il saccarosio fornisce al corpo poco più che energia, l’aspartame è composto da amminoacidi – gli elementi costituenti le proteine – che, come avviene per le altre proteine, vengono demoliti dagli enzimi digestivi fornendo così un valore nutritivo. [...] Per questi motivi, l’aspartame è molto promettente quale dolcificante che sostituirà lo zucchero”.

Ecco il punto: un documento ufficiale non solo rivela la sconvolgente verità dietro alla produzione dell’aspartame, ma ammette liberamente che è stato progettato quale sostituto di massa dello zucchero. Pertanto, la prossima volta che qualcuno vi dice che i vostri dubbi su questo dolcificante sono infondati, ditegli di andarsi a vedere il brevetto.

domenica 18 agosto 2013

Nanoparticelle dell'acciaio isolate nei tessuti umani, provano l'inquinamento ambientale

Nanoparticelle dell'acciaio isolate nei tessuti umani, provano l'inquinamento ambientale.




Marina Perotta


Nanoparticelle di acciaio sono state isolate nei tessuti di due donne di cui una è deceduta, da Antonietta Gatti e Stefano Montanari

Nanoparticelle dell'acciaio isolate nei tessuti umani, provano l'inquinamento ambientale
Qual è la correlazione tra l’insorgere di alcuni tumori e l’inquinamento ambientale? Una prova arriverebbe dai risultati delle analisi sui tessuti malati di due donne, di cui una poi deceduta, che hanno respirato la malsana aria emessa dai fumi dell’acciaieria di Trento.

A effettuare le analisi di biobalistica a Modena sono Antonietta Gatti e Stefano Montanari che hanno rinvenuto nanoparticelle di acciaio, come spiega la professoressa Gatti a Stefania Divertito per Metro: La presenza nel reperto biologico soprattutto delle particelle di acciaio anche in forma sferica, tipica della formazione ad alta temperatura, testimoniano l’esposizione che il paziente ha subito a un inquinamento ambientale causato da lavorazioni dell’acciaio ad alta temperatura. 

Partendo dal tessuto malato, riusciamo a individuare da dove provengono le nanoparticelle di metalli pesanti e altre sostante che hanno causato la malattia. 

Due parole le spendo per spiegare cosa sia la biobalistica, ossia la ricerca delle tracce delle nanoparticelle e della loro identità al fine di attestare la loro provenienza. 

Proprio come accade con le analisi dei proiettili che possono essere sparati solo da un unica pistola. 

In pratica i due scienziati grazie a uno strumento molto sofisticato ossia il microscopio elettronico a scansione ambientale sono riusciti a trovare le tracce delle emissioni dell’acciaieria nei tessuti umani. 

Tracce talmente infinitesimali che sono definite appunto nanoparticelle. 

Queste analisi saranno l’impianto per una denuncia penale che sarà presentata nei confronti dell’acciaieria, ma questa è un altra storia. 

 Si dice convinta la Gatti che la causa della malattia delle due donne è da ricercare nell’inquinamento ambientale e le tracce degli inquinanti, ossia quelle nanosfere, sono un po’ come la firma dell’acciaieria. 

La Gatti ha proposto perciò all’ospedale pediatrico di Taranto di effettuare a titolo gratuito due analisi ma per ora non ha ricevuto alcuna risposta.




ECCO COME L'ACCIAIO
PUÒ UCCIDERE

.metronews.it

Trento: per la prima volta isolate nano particelle del metallo nel tessuto umano






Trento. Quando Sara ha letto nero su bianco che il suo linfoma è stato causato da polveri d’acciaio respirate ogni giorno mentre si trovava al lavoro, a Borgo Valsugana, ha deciso di intraprendere una battaglia giudiziaria che si preannuncia lunga e difficile. Sara, sopravvissuta al linfoma, è nel direttivo del “Comitato 26 gennaio” che da anni cerca di dimostrare che l’acciaieria di Trento è causa di malattie. E adesso potrebbe aver ottenuto la prova regina.


«Abbiamo fatto esaminare due tessuti bioptici - racconta l’avvocato Mario Giuliano  - di due donne, di cui una deceduta. L’esame è stato realizzato dal laboratorio Nanodiagnostics di Stefano Montanari e Antonietta Gatti che con l’ausilio di uno speciale microscopio elettronico a scansione ambientale hanno trovato il link tra i fumi dell’acciaieria e le malattie». Nei tessuti delle due donne sono state trovate nanoparticelle di acciaio. «La presenza nel reperto biologico soprattutto delle particelle di acciaio anche in forma sferica, tipica della formazione ad alta temperatura, testimoniano l’esposizione che il paziente ha subito a un inquinamento ambientale causato da lavorazioni dell’acciaio ad alta temperatura», c’è scritto nelle conclusioni della relazione. «Adesso procederemo con una denuncia penale», aggiunge Giuliano.


Questo impianto è stato già al centro di due indagini della magistratura incentrate sulle emissioni oltre i limiti di legge (in parte registrate anche successivamente alla riqualificazione del 2009), che si sono concluse con un'oblazione. Un recente studio dell’Università di Trento, su incarico dell’Appa, avrebbe poi stabilito una limitata incidenza dell'attività dello stabilimento sull’ambiente e la sua “compatibilità con l’uso del territorio”. La Provincia ha promesso i dati dello studio presto in rete.


“La soluzione è la prevenzione“. Antonietta Gatti è uno dei 36 scienziati più importanti al mondo nel campo delle nanotecnologie. È sua la scoperta della biobalistica: «Partendo dal tessuto malato, riusciamo a individuare da dove provengono le nanoparticelle di metalli pesanti e altre sostante che hanno causato la malattia».


Lei può dire che quelle donne esaminate si sono ammalate per l’acciaieria? 


Senza dubbio. Nei loro tessuti ci sono sfere di acciaio e altri elementi presenti nei fumi dell’acciaieria.


Quelle donne hanno vissuto a Borgo per anni, vicino allo stabilimento. Il pensiero va a Taranto: la biobalistica potrebbe essere applicata lì?


Senz’altro. Ho proposto al reparto di pediatria dell’ospedale di effettuare gratis due esami, ma non ho ancora avuto risposte.


Se abbiamo la sfortuna di vivere accanto a uno stabilimento inquinante, che fare?


Controllare le emissioni e obbligare le industrie a dotarsi dei filtri. Prevenire. La politica dovrebbe occuparsi della salute di tutti, che è il bene primario della società.


(Stefania Divertito)

domenica 11 agosto 2013

Distruggere la Grecia per salvarla


Distruggere la Grecia per salvarla
globalresearch.ca/
Stephen Lendman

Traduzione per www.comedonchsciotte.org 
a cura di ROBERTA PAPALEO

La Troika sta saccheggiando la Grecia. La stanno distruggendo. Stanno intraprendendo una guerra finanziaria. Si sono associati a funzionari greci 
corrotti.

Stanno scavando la Grecia per guadagnare. È l’epicentro del saccheggio globale. La gente normale non ha voce in capitolo. Sono vittime di una crudeltà coatta.
Più prestiti chiedono gli ateniesi, più cresce il fardello del debito, più difficile è uscirne. La Grecia sta morendo. È praticamente un cadavere ormai. Rimane solo da decidere l’obitorio.



Il tasso ufficiale di disoccupazione raggiunge il 27%. La disoccupazione giovanile si aggira sul 65%.
Un’intera generazione è perduta. Viene sistematicamente distrutta. Sta morendo per pagare i banchieri. Tutto ciò che voglio, se lo prendono.

La nuova colazione Nuova Democrazia/PASOK prevede altre migliaia di licenziamenti entro la fine dell’anno. Il 17 luglio, ha messo in atto il suo settimo pacchetto di austerità dal 2010.

Esso richiede il licenziamento di 15.000 lavoratori statali. Circa 25.000 se ne andranno entro dicembre. Entro la fine del 2014, saranno 150.000.

I membri della Troika richiedono ciò che gli è dovuto. Insistono in cambio di prestiti di emergenza. Rispecchiano molto i decreti economici degli usurai.

 L’economista greco Yanis Varoufakis definisce distruttiva la “bancarottocrazia nel settore greco del bailoutistan”. Il suo “progredire a balzelloni”.



























Lo sta facendo con “le garanzie dei prestiti dei contribuenti europei che forniscono il capitale e con il rogo delle speranze per il futuro dei greci che fornisce energia”.

La Grecia è un buco nero di ingiustizia. Sta bruciando. È un modello di auto-distruzione. Il suo tasso di natalità è in declino. I parti di feti morti sono cresciuto del 20% dal 2008.

La Grecia spende molto meno in educazione rispetto alla media degli altri Paesi dell’OCSE (l’8,3% contro il 13,1%). Non importa. A metà luglio, il parlamento ha approvato il licenziamento di altre migliaia di insegnanti. Hanno promesso la ripresa in futuro. Le cose vanno di male in peggio.

Circa il 40% delle famiglie non ha assistenza medica. A fine marzo, Uno studio di uno studio di The Lancet ha dichiarato che la crisi finanziare europea è la maggior minaccia alla salute.

La Grecia è la più colpita di tutte. Come Spagna, Portogallo e Italia. I suicidi e le epidemie di malattie infettiva “stanno diventando più comuni in questi Paesi e i tagli al bilancio hanno ristretto l’accesso all’assistenza medica”.

La sanità pubblica è in crisi. I politicanti stanno per lo più zitti. Sono sprezzanti. Sono indifferenti ai bisogni umani. John Pilger chiama ostinatamente la distruzione della giustizia sociale come “l’Era della Regressione”. La crudeltà della polizia di Stato la fa rispettare.

È violenta. È la nuova normalità. Riflette la follia in cui sono finite le nazioni. Le società alla Potemkin rimpiazzano quelle reali. La crudeltà del buco nero le riflette. La Grecia è il prologo di quel che verrà.

Si sta diffondendo in tuta Europa. Sta martellando gli americani. Influenza i canadesi. Sta arrivando nella comunità vicina. Immaginate di non potervi permettere i servizi di base. Immaginate di non poter avere assistenza medica quando state male.

Il 20 aprile,il Comitato per la Politica sulle Proprietà Intellettuali del Dialogo Transatlantico dei Consumatori (TACD) si è occupato della crisi dell’assistenza sanitaria in Grecia. Lo ha fatto con una lettera aperta ai funzionari della coalizione, dicendo:
“Questa lettera è un tentativo di studiosi e medici greci appartenenti a diverse aeree di specializzazione accademica per esprimere le nostre preoccupazioni circa l’attuale stato, disastroso, dei servizi di assistenza medica in Grecia”.
“Il nostro Paese è caduto in uno stato tetro ed è costantemente sfidato da pressioni interne ed esterne, mentre il clima economico e sociale si deteriora ogni giorno di più”.
“Il governo greco, in totale obbedienza delle irragionevoli richieste della Troika, si concentra sugli obblighi dei cittadini nei confronti dello Stato e sembra dimenticare o ignorare i propri obblighi nei confronti dei suoi cittadini”.
“Il governo ha imposto un’austerità fiscale brutale e auto-difensiva; in maniera da confisca, cerca di raccogliere dei profitti straordinari da una popolazione già impoverita ed afflitta, mentre trascura il suo ruolo principale, come specificato dalla Costituzione: la protezione dei diritti e del benessere del corpo dei cittadini”.

Il buco nero della Grecia avanza. I partner della coalizione hanno ridotto il PIL del 25%. È una scioccante accusa ad un malgoverno corrotto.

La sanità pubblica è nel caos. Sta “collassando su tutti i fronti”. La salute di un’intera popolazione è “seriamente indebolita”.

La mortalità e la morbosità stanno aumentando. La subordinazione alla Troika richiede tagli ai servizi vitali. Il numeri del personale medico sono in calo.

Gli strumenti essenziali si deteriorano. Tutto scarseggia. “I pazienti ora devono pagarsi il cibo, le analisi mediche e le operazioni chirurgiche”. “Questo si aggiunge a tutto quello che hanno già dovuto pagare con i loro fondi assicurativi”.

“Coloro affetti da malattie croniche, come la broncopneumopatia cronica ostruttiva, sono costretti a pagare un deducibile 25% sul prezzo del loro farmaco, mentre prima della crisi il deducibile era del 5%”. “I pazienti con cancro e insufficienza renale non soffrono solo per l’aumento dei costi dei trattamenti specializzati, ma anche per la decadenza generale delle strutture, della perdita di personale chiave e delle drammatiche carenze di medicinali”.

“Non potendo più ricevere trattamenti a domicilio, devono spostarsi lontano ed aspettare in file interminabili nei corridoi degli uffici burocratici delle assicurazioni sanitarie e delle cliniche ospedaliere”.

I servizi per le cure mentali sono diminuiti grandemente. “Gli ospedali psichiatrici in Grecia non possono più operare al livello richiesto per fornire un trattamento base a pazienti affetti da gravi malattie mentali”. “Le tariffe standard (in chirurgia)” costringono i pazienti a pagare circa il 20% in anticipo per materiali e servizi.

Ciò “rende sia il pronto soccorso che la chirurgia praticamente inaccessibili per ampia parte della popolazione”.

Milioni di disoccupati e sottoimpiegati greci non hanno le risorse adeguate per trattamenti costosi. Molti non di possono permettere l’affitto, le utenze, il cibo necessario ed altre spese vitali che anni fa erano facilmente sostenibili.

I poveri, i disoccupati ed i pensionati greci “non anno altra scelta che rinunciare ai farmaci di base e ai controlli medici”.

Lo fanno per permettersi un minimo di sostentamento. Migliaia di medici ed altri professionisti sono emigrati. Prima della crisi, il Sistema Nazionale Sanitario greco forniva servizi eccezionali.

Ora gli mancano le risorse di base. Ha troppo poco personale qualificato. È “assediato su ogni livello”. È “saccheggiato col vostro benestare”.

Sta morendo lentamente. Come la Grecia. È indebitata con i banchieri stranieri. Non è “un governo di greci per i greci”.

“Le disastrose politiche che arrivano a minare anche la salute della popolazione greca devono finire”.

La Grecia rappresenta il peggio della crudeltà neoliberale. I servizi sociali generali si stanno disintegrando. Sono nel caos. Stanno svanendo in bella vista.

Nel 2013, la legge marziale è stata imposta tre volte. I gangster della coalizione muovono guerra alla loro stessa gente.

Le manifestazioni nel centro di Atene sono proibite. La crudeltà della polizia di Stato puntano ai miscredenti. La gente coraggiosa ha iniziato un cambiamento, dichiara Pilger.

Non c’è altro modo. Sono responsabili “di riprendersi le loro vite contro ogni probabilità”. La disobbedienza civile è una tradizione nobile. Pilger dice di leggere Percey Shelley: “Voi siete tanti; loro sono pochi”.

Victor Hugo diceva che non c’è niente di più forte di “un’idea il cui tempo sia giunto”. Afferratelo. “Fatelo”, dice Pilger. L’alternativa è il peggioramento della crudeltà distopica. 

domenica 4 agosto 2013

Sull’euro, pensare l’impensabile

Un’alleanza per lo spionaggio


Una sede dell’agenzia Gchq a Bude, in Cornovaglia, il 23 giugno 2013. (Kieran Doherty, Reuters/Contrasto)
Il governo statunitense ha pagato segretamente cento miliardi di dollari all’agenzia britannica di spionaggio Gchq, per aver accesso ai programmi di sorveglianza del Regno Unito. I pagamenti sono provati da alcuni documenti riservati, pubblicati ancora una volta dal Guardian. E dimostrano un legame molto forte tra l’Nsa e la sua controparte britannica.

Edward Snowden, la fonte del quotidiano nel caso Datagate, aveva già denunciato la complicità delle due agenzie nello spionaggio di massa dei cittadini su internet. “Non si tratta solo di un problema statunitense, la Gchq è anche peggio dell’Nsa”, ha dichiarato Snowden.

Oltre ai pagamenti, i nuovi documenti ottenuti dal Guardian provano che:
  • La Gchq sta spendendo molti soldi per raccogliere informazioni personali da telefoni cellulari e applicazioni, e dice di poter “aver accesso a qualsiasi telefono, ovunque e in qualsiasi momento”.
  • Alcuni dipendenti dell’agenzia hanno espresso dubbi sulla “mancanza di etica nel loro lavoro”.
  • La quantità di dati personali raccolti nel Regno Unito, sia quelli provenienti da internet sia quelli provenienti dal traffico dei dispositivi mobili, è aumentata del 7.000 per cento negli ultimi cinque anni. Ma il 60 per cento dei materiali d’intelligence raccolti dal Regno Unito proviene ancora dalla Nsa.
  • La Gchq accusa la Cina e la Russia di aver organizzato diversi attacchi informatici contro il Regno Unito e sta ora lavorando con l’Nsa per fornire all’esercito britannico e a quello statunitense degli strumenti per la guerra informatica.
Snowden è libero. Il 1 agosto Edward Snowden, la fonte del Guardian sul caso Datagate, ha lasciato l’aeroporto di Mosca, e ha ottenuto asilo politico dalla Russia. Snowden è diretto verso un luogo segreto. La Casa Bianca si è detta “molto delusa” dalla decisione del governo russo.
Nel frattempo Barack Obama, dopo un incontro con i membri del congresso il 1 agosto, ha aperto uno spiraglio per una possibile riforma dell’agenzia Nsa.

Un’alleanza per lo spionaggio

Un’alleanza per lo spionaggio


Una sede dell’agenzia Gchq a Bude, in Cornovaglia, il 23 giugno 2013. (Kieran Doherty, Reuters/Contrasto)
Il governo statunitense ha pagato segretamente cento miliardi di dollari all’agenzia britannica di spionaggio Gchq, per aver accesso ai programmi di sorveglianza del Regno Unito. I pagamenti sono provati da alcuni documenti riservati, pubblicati ancora una volta dal Guardian. E dimostrano un legame molto forte tra l’Nsa e la sua controparte britannica.
Edward Snowden, la fonte del quotidiano nel caso Datagate, aveva già denunciato la complicità delle due agenzie nello spionaggio di massa dei cittadini su internet. “Non si tratta solo di un problema statunitense, la Gchq è anche peggio dell’Nsa”, ha dichiarato Snowden.
Oltre ai pagamenti, i nuovi documenti ottenuti dal Guardian provano che:
  • La Gchq sta spendendo molti soldi per raccogliere informazioni personali da telefoni cellulari e applicazioni, e dice di poter “aver accesso a qualsiasi telefono, ovunque e in qualsiasi momento”.
  • Alcuni dipendenti dell’agenzia hanno espresso dubbi sulla “mancanza di etica nel loro lavoro”.
  • La quantità di dati personali raccolti nel Regno Unito, sia quelli provenienti da internet sia quelli provenienti dal traffico dei dispositivi mobili, è aumentata del 7.000 per cento negli ultimi cinque anni. Ma il 60 per cento dei materiali d’intelligence raccolti dal Regno Unito proviene ancora dalla Nsa.
  • La Gchq accusa la Cina e la Russia di aver organizzato diversi attacchi informatici contro il Regno Unito e sta ora lavorando con l’Nsa per fornire all’esercito britannico e a quello statunitense degli strumenti per la guerra informatica.
Snowden è libero. Il 1 agosto Edward Snowden, la fonte del Guardian sul caso Datagate, ha lasciato l’aeroporto di Mosca, e ha ottenuto asilo politico dalla Russia. Snowden è diretto verso un luogo segreto. La Casa Bianca si è detta “molto delusa” dalla decisione del governo russo.
Nel frattempo Barack Obama, dopo un incontro con i membri del congresso il 1 agosto, ha aperto uno spiraglio per una possibile riforma dell’agenzia Nsa.