mercoledì 25 febbraio 2009

'Il sale della terra’ manda a Gaza un convoglio di soccorsi

il Primo Ministro inglese Brown manda la Royal Navy in aiuto del fuorilegge stato di Israele



Stuart Littlewood

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24 febbraio 2009

Non essendomi possibile aggregarmi al convoglio Viva Palestina in partenza da Londra, ho potuto solo guardare - con le lacrime agli occhi - il video trasmesso in quella occasione.

Ecco finalmente della gente che ha del coraggio e che ha una spina dorsale, ho pensato; una razza che in Gran Bretagna e’ purtroppo in estinzione. E con quanta facilita’ ha fatto vergognare di se’ stessi i nostri capi!

I caporioni politici di Londra continuano a danzare al ritmo di Israele nonostante i crimini senza fine di quel regime, ed e’ inutile sperare da loro un gesto di onesta’, perche’ dare una risposta umanitaria alla tragedia di Gaza non e’ mai passato loro neppure per la mente. Dopo tutto, loro sono amici di ladri da strada e di aggressori razzisti. E siccome i nostri 'posatori’ parlamentari sanno fare bene i loro interessi, fanno di tutto per evitare di dispiacere ai fuorilegge che saccheggiano la Terrasanta.

La forza animatrice dei 120 automezzi che compongono il convoglio di soccorso Viva Palestina e’ l’onorevole George Galloway. "Questa non e’ la crema dell’Inghilterra" – ha detto, alludendo agli uomini e alle donne che hanno intrapreso questo viaggio di ottomila chilometri – "questa e’ gente povera che viene da luoghi poveri; questo e’ il sale della terra! E io sono molto, molto orgoglioso di loro. Ognuno di questi veicoli rappresenta una loro comunita’ ".

Galloway spiega che le colonne dirette a Gaza sono due: "Una e’ la marina del Presidente del Consiglio Brown, che va a difendere Israele, e l’altra e’ quella che va ad aiutare la Palestina. So bene a quale delle due preferirei aggregarmi".

Gia’ sei capi di stato europei – fra i quali la Cancelliera di Germania Angela Merkel, il Presidente francese Nicolas Sarkozy, e il nostro caro Primo Ministro britannico Gordon Brown – hanno mobilitato contro la Palestina navi, truppe e tecnologie in cosiddette operazioni anticontrabbando. "Faremo tutto il possibile per impedire il traffico di armi che e’ alla base di alcuni dei problemi che sono stati la causa del conflitto" ha detto Mr. Brown nell’offrire i servigi della Royal Navy.

Dovra’ forse la Royal Navy venire usata per opporsi al diritto che hanno un governo legittimo e il suo popolo di difendersi contro un invasore che occupa il loro paese illegalmente? E chi impedira’ invece che delle armi siano fatte pervenire al regime terrorista di Israele? Se Mr. Brown crede sul serio che alla base del conflitto vi sia il traffico di armi, allora mostra solo di essere un ignorante e di appoggiare le menzogne della propaganda di Israele.

"In base a qualsiasi punto di vista morale il mondo intero manderebbe a Gaza aiuti per via aerea" dice Galloway. Esatto. E l’inazione dimostrata dal mondo intero fa vedere fino a che punto la comunita’ delle nazioni sia decaduta dal suo livello morale e sia guidata da vigliacchi. Ma la gente comune il suo livello morale non l’ha affatto perduto e mostra anche di avere grinta; perche’ la gente comune non viene pagata e comprata, e quindi conserva la sua integrita’.

Il Primo Ministro israeliano Ehud Olmert ha dichiarato che i transiti di confine con Gaza non verranno aperti completamente fino a che il caporale Gilad Shalit (catturato dai palestinesi e che e’ stato promosso sergente in cattivita’) non verra’ rilasciato. Ci si attende forse che i palestinesi diano la liberta’ a un killer addestrato ad uccidere, mentre Israele tiene in carcere migliaia di civili palestinesi, in gran parte senza alcuna accusa?

Se ci guardiamo indietro, ricorderemo che vi fu un tempo in cui alla nostra marina sarebbe stato ordinato di sbarcare sulle spiagge di Gaza soccorsi umanitarii, e non gia’ di essere connivente con dei terroristi per tenere Gaza tagliata fuori dal resto del mondo e sparare su imbarcazioni palestinesi che portano a Gaza delle armi delle quali vi e’ anche troppo bisogno.

Da quando la vigliacca guerra-lampo e’ cessata, Israele ha continuato ogni giorno le sue incursioni aeree apportatrici di morte, mentre dei suoi tiratori scelti sparano addosso ai contadini e le sue pattuglie navali continuano a tirare sulle barche da pesca palestinesi. Adesso si viene anche a sapere che Israele ha ristretto il limite della zona di pesca da sei miglia nautiche dalla costa a sole tre miglia. Il trattato di pace di Oslo garantiva ai Palestinesi il diritto di pescare fino a venti miglia dalla costa, ma Israele, come al solito, si infischia altamente delle leggi e degli accordi internazionali.

Ho scritto al deputato per il quale ho votato chiedendogli di domandare al Ministro degli Esteri quando la Gran Bretagna e la comunita’ internazionale si decideranno a far valere le leggi marittime e la finiranno di consentire a Israele di farsi beffe dei codici di comportamento in vigore; ma purtroppo gia’ da molto tempo ho abbandonato ogni speranza che il nostro governo si comporti correttamente.

Nel frattempo… che Dio aiuti il convoglio!

Stuart Littlewood

Articolo originale:
http://www.uruknet.info/?p=m51892