venerdì 28 novembre 2008

Dimissioni Soru......

arriceus e pubricaus


DIMISSIONI DI SORU:


UN GIOCO CONCERTATO DI PEDINE SARDE, DEMOCRATICHE e NON


Il teorema di Cabras e delle PeDine Democratiche sarde sta arrivando alla dimostrazione, “nessun modello socio-economico è possibile al di fuori di quello concertato dai partiti e dai sindacati italiani”.

Soru aveva l’opportunità di dimostrare che era possibile, per la Sardegna, un altro modello di sviluppo basato sulle proprie risorse economiche ed intellettuali, alternativo a quello intermediato dalle Pedine dei partiti, dei sindacati e dei capitali italiani.

Ha avuto davanti a se il cavallo di Giovanni Maria Angioy già sellato e pronto per la corsa ma come Gramsci, Lussu ed altri ha preferito l’auto blu con targa PD pretendendo di guidarla non capendo che l’autista ed il navigatore ci sono già ed hanno genesi e organicità legata unicamente agli interessi del potere romano.

Soru non ha capito, o forse si, che chi sceglie di essere pedina da pedina deve comportarsi, stare fermo e aspettare che gli altri decidano le sue mosse, pena la “mangiatura” concertata anche con l’altro giocatore, di colore diverso ma dello stesso sistema politico-economico italiano.

Chi lo sostituirà ?. Se stesso se deciderà di ubbidire alle mosse concertate o una pedina dello stesso sistema italiano, non importa il colore, se i sardi non si decideranno, nelle prossime elezioni regionali, a togliere la delega a chi si candida per fare gli interessi del partito e non quelli del popolo sardo.

Sicuramente comunque le pedine del Consiglio Regionale non andranno a casa, in nome degli alti interessi del popolo sardo, non rinunceranno ad altri sei appannaggi da 25.000 €.
BUSTIANU CUMPOSTU

Coordinadore Nazionale

mercoledì 26 novembre 2008

SOS

arriceus e pubricaus
SOS ... - - - ...Sviluppo O Speculazione
Chi decide sui nostri territori?
Movimenti di Roma e del Lazio a confrontoLa qualità della vita dei cittadini della provincia di Roma e della regione Lazio è destinata a peggiorare ulteriormente nel futuro prossimo conseguentemente ad una serie di scelte politiche locali e nazionali.
Usando parole rassicuranti come termovalorizzazione, quarta generazione, housing sociale, i governi sono in procinto di pianificare e attuare delle pesanti trasformazioni urbanistiche, edilizie e ambientali.Mega-discariche, mega-centrali, mega-aeroporti, autostrade urbane, centri commerciali, inceneritori, gassificatori, cemento su cemento fin nel cuore dell'Agro romano, come se non bastassero le devastazioni degli ultimi anni: questo lo scenario che abbiamo di fronte. I beni comuni, le nostre città, i nostri territori sono messi in vendita a profitto di pochi, minacciando la nostra salute, negando i nostri diritti, condizionando il nostro futuro.
Questa è una delle tante facce del costo della crisi che ci vogliono far pagare.
A questa situazione si stanno opponendo una miriade di comitati di lotta, piccoli e grandi, che non si limitano a dire dei no ma che fanno delle proposte concrete riguardanti strade alternative per dare risposta al diritto all'abitare, difendere i beni comuni, affrontare seriamente la questione dei rifiuti, il tema dell'energia, il nodo della mobilità e dei trasporti.
Vogliamo incontrarci per due giorni, presso il parco della ex Snia Viscosa, strappato dal 1995 a una gigantesca speculazione edilizia, per analizzare i progetti messi in campo destinati a incidere negativamente sulle nostre vite e le proposte alternative dei comitati.
Abbiamo bisogno di comprendere fino in fondo quale partita si sta giocando sulla pelle dei cittadini, quali interessi si stanno attivando, quali percorsi si possono intraprendere per impedire gli scempi che si stanno preparando. Cominciamo col metterci in comunicazione tra realtà differenti che immaginano e costruiscono un altro futuro, dagli studenti ai comitati ambientali, dai movimenti per il diritto all’abitare agli urbanisti, dai centri sociali alle comunità provinciali.
Due giorni di festa e comunicazione al parco Ex Snia ViscosaIngresso libero - via Prenestina 175 - dalle 11.00 alle 18.00 ristoro - stand - video - laboratori e giochi per grandi e piccoliDalle 18:00 l'iniziativa seguirà al CSOA Ex Snia via Prenestina 173Sab.22@parco_exsnia://ore11:00 confrontoMa che razza di città! I profitti di pochi contro i bisogni di tuttiIntroducono: Paolo Berdini e Giovanni Caudo@csoa_exsnia://ore18:00 birreria/trattoria://ore19:00 cult - ingresso a sottosrcizioneThe lovely trio (jazz) - Tito e il fattore K (blues)Canusia (canzoni popolari del basso lazio)Circo Squilibrato (circo-cabaret)Dom.23@parco_exsnia:// 16:00 confrontoRifiuti e energia. Speculazioni contro salute
Introducono: Vincenzo Miliucci e Fulvio Vescia@csoa_exsnia://18:00 birreria/trattoria://19:00/cult - ingresso a sottosrcizioneCompagnia Balagàn in "Il riconoscimento di sakuntala" (Spettacolo di narrazione e figura indiano)
Promuovono:
Associazione Ecoriflesso, Comitato del Parco Ex Snia, Comitato di Quartiere Pigneto Prenestino, Coop Allende, CSOA ExSNIA, Spazio sociale Ex 51, Terremoti - Radio Onda Rossa
Partecipano: Abitanti di Casilino 900, Action, Ass per la salvaguardia del deposito Atac di Porta Maggiore, Ass permanente No Fly (Ciampino), Ass Ex Lavanderia, Ass per i diritti dei pedoni di Roma e del Lazio, Ass Rete Nuovo Municipio IV, Blocchi Precari Metropolitani, Com ansa del Tevere, Com contro il centro commerciale a Valle Aurelia, Com contro l'allargamento della via Trionfale, Com di Quartiere Certosa, Com Malagrotta, Com No Morti Lavoro, Com Parco Vitinia, Com.ti romani contro l'elettrosmog, Com Salute e Ambiente Napoli Est, Com salviamo il Gerini, Coord cittadino lotta per la casa, Coord contro l'inceneritore di Albano, Coord Romano del Comitato Acqua e Aniene, Fieramente, Ecoculture, Infoxoa, Italia Nostra Roma, LOA Acrobax, Movimento No Coke Alto Lazio, Occhio del riciclone, Rete cittadini contro la Turbogas (Aprilia), Stalker, WWF Lazio

martedì 25 novembre 2008

Windbelt: mini eolico a basso prezzo


Come si fa a produrre energia in luoghi molto poveri e isolati dalla rete elettrica? E’ come l’uovo di Colombo: è semplice, ma ci vuole un’idea geniale.
Come quella di Shawn Frayne, 28 anni, che è stato folgorato dalle immagini dei ponti oscillanti sin da quando frequentava le scuole medie. Avete presente quei lunghi ponti americani che, prima di crollare, oscillano paurosamente come degli elastici? Ecco, quE fu così che il giovane Shawn, ipnotizzato dalle vibrazioni aeroelastiche (aeroelastic flutter) un giorno si disse: perché non usare quelle vibrazioni per produrre energia elettrica? La lampadina gli si accese visitando un villaggio di pescatori haitiano, nell’isola di Petit Anse. Là la rete elettrica non arrivava e per scuole e case si usavano generatori a diesel o kerosene. “Non è possibile” pensò Shawn, e fu così che inventò un eolico senza turbina e a bassissimo costo. Una tecnologia eolica che costa 10 volte meno dell’eolico tradizionale e che è da 10 a 30 volte più efficiente delle migliori microturbine.
Il problema del mini eolico attuale infatti è che non si può restringere la turbina all’infinito: sotto i 50 watt l’attrito causato dai vari componenti delle turbine è eccessivo. Ci sono però molte situazioni, frequenti nei paesi in via di sviluppo, dove il mini eolico farebbe davvero comodo. Come in quelle case con una lampadina e una radio di Petit Anse.
L’idea di Shawn allora è questa: prendere un tessuto e metterlo in tensione come fosse una corda di violino. Il tessuto, esposto al vento, oscillerà come quei ponti di cui si diceva prima. Si otterrà una vibrazione ad alta frequenza da trasformare in elettricità. Come? E’ qui la genialata. Ad ognuno dei due estremi del tessuto vengono posizionati due piccoli magneti rotondi, attratti l’uno dall’altro e separati solo dal tessuto stesso. Le due calamite oscillano all’interno di due bobine di rame e si ottiene così energia elettrica.
Ora Shawn ha perfezionato la sua invenzione, che adesso ha questo aspetto ed è deciso a diffonderla là dove serve. Shawn ha fondato un’impresa, la Humdinger, che sta valutando l’applicazione della sua idea anche su larga scala (con una cinghia enorme). Essendo il processo molto efficiente, non si esclude infatti che l’invenzione possa essere usata per produrre grandi quantitativi di energia.
Ma l’uso che per il momento sembra più promettente riguarda il risparmio energetico nei grandi edifici. Nelle condutture dell’aria di edifici di nuova concezione possono infatti essere inseriti centinaia di piccoli sensori senza fili che rilevano dati come la temperatura e l’umidità e li spediscono al sistema di regolazione termica per ottimizzare i consumi. Il problema è che tutti questi sensori oggi usano batterie. Domani potrebbero sfruttare l’aria delle condutture per auto-alimentarsi.
Lo dicevo io tempo fa che “le grandi idee sono sempre semplici, perché la semplicità è una grande idea”. E infatti costruire un piccolo Windbelt, che tiene accesi 2 LED ed una radio, costa da $1 a $5.elle immagini lì.
liberamente tratto da:http://www.ecoblog.it/

martedì 11 novembre 2008

BOMBA ATOMICA USA DISPERSA NEL '68 IN GROENLANDIA


LONDRA - Gli Stati Uniti nel 1968 hanno perso una bomba atomica sotto il ghiaccio del nord della Groenlandia, a seguito di un incidente a un bombardiere B-52. Lo ha rivelato la Bbc, sulla base di documenti declassificati grazie alla legge americana sulla liberta' di informazione, il Freedom of Information Act. Il 21 gennaio del 1968, un B-52 si schiantò sul ghiaccio a pochi chilometri dalla base militare di Thule, sulla costa nord-occidentale della Groenlandia (territorio danese), la base più settentrionale delle forze armate americane, centro nevralgico del sistema di radar che proteggevano il paese durante la guerra fredda. A bordo del bombardiere c'erano quattro bombe atomiche. Tre vennero recuperate, una non venne mai trovata, nonostante le ricerche anche sottomarine. L'incidente fu tenuto segreto per 40 anni. Secondo la Bbc, gli americani ritengono che la radioattività si sia dissolta nella massa d'acqua e che non ci sia più pericolo.

sabato 8 novembre 2008

I rischi nel mangiare carne


Dottor George Clements – “Scienza & Salute”, giugno 1989

“Io non mangerò mai più carne finché il mondo esiste”. I Cor. 8:13. "L'estrema avversione che alcuni adulti e molti bambini mostrano nei confronti della carne di ogni tipo, è attribuita da Fitch ad una tendenza atavica, cioè alla sopravvivenza dell'istinto primitivo dei nostri antenati preistorici che non mangiavano carne” - (J. H. Kellog, M.D., editore Buona Saluto). "E' stata notata l'enorme quantità di morti in America dovuta al morbo di Bright. Non ho più dubbi che la dieta ricca di carne rovini i reni, specialmente considerando gli esperimenti dei dr. Newburgh, i quali provano che possiamo, con certezza matematica, produrre il morbo di Bright anche nei topi, mettendoli a dieta con molta carne” - (M. Hindhede, M.D., Commissario della Sanità in Danimarca),

giovedì 6 novembre 2008

Obama? Gioire con prudenza,molta


Paolo Barnard
6 novembre 2008
http://www.paolobarnard.info/intervento_mostra_go.php?id=52
Obama Presidente. Rallegramenti, ma non abbiamo già visto questo film? Circola ora un’euforia incontrastata, particolarmente qui in Italia, per le speranze che Obama presidente significhi un ritorno a politiche ‘illuminate’, qualcosa di più progressive, più di sinistra addirittura, una ventata di luce dopo gli otto anni di tenebre neoconservatrici in America e nel mondo. Questa aspettativa eccitata si è diffusa a pioggia, e come al solito è divenuta dogma acritico per una massa enorme di cittadini italiani di centrosinistra e sinistra propria, con ogni sorta di congettura declamata entusiasticamente dai soliti ‘informati’ commentatori di quell’area. Viva Obama, il mondo cambierà, è il coro. Ma non abbiamo già visto questo film?
segue>>